Example: biology

adempimenti e scadenze Transizione agli IAS: …

60N 42 9 novembre 2009 CONTABILIT E BILANCIOPRINCIPI CONTABILI adempimenti e scadenzefinizione, dunque, delrelativo patrimonio net-to, ma lasciano alle sin-gole giurisdizioni na-zionali le regole per de-finire la distribuibilit ela disponibilit delle ri-serve. Inoltre, non esisteun principio contabileinternazionale che trat-ti organicamente le sin-gole voci che compon-gono il patrimonio net-to, ma la sua trattazionesi evince dall analisi dialtri principi e in particolare dallo IAS 1 che nellaguida applicativa classifica le riserve semplicementetra other reserves e retained , il Codice civile, in particolare dallalett. 7-bisdel comma 1, richiede che in nota integra-tiva le voci di patrimonio netto devono essere anali-ticamente indicate, con specificazione in appositiprospetti della loro origine, possibilit di utilizza-zione e distribuibilit , nonch della loro avvenutautilizzazione nei precedenti Consob, in merito, intervenuta con la comuni-cazione n.

60 N° 42 – 9 novembre 2009 CONTABILITÀ E BILANCIO PRINCIPI CONTABILI adempimenti e scadenze finizione, dunque, del relativo patrimonio net-to, ma lasciano alle sin-gole giurisdizioni na-

Information

Domain:

Source:

Link to this page:

Please notify us if you found a problem with this document:

Other abuse

Transcription of adempimenti e scadenze Transizione agli IAS: …

1 60N 42 9 novembre 2009 CONTABILIT E BILANCIOPRINCIPI CONTABILI adempimenti e scadenzefinizione, dunque, delrelativo patrimonio net-to, ma lasciano alle sin-gole giurisdizioni na-zionali le regole per de-finire la distribuibilit ela disponibilit delle ri-serve. Inoltre, non esisteun principio contabileinternazionale che trat-ti organicamente le sin-gole voci che compon-gono il patrimonio net-to, ma la sua trattazionesi evince dall analisi dialtri principi e in particolare dallo IAS 1 che nellaguida applicativa classifica le riserve semplicementetra other reserves e retained , il Codice civile, in particolare dallalett. 7-bisdel comma 1, richiede che in nota integra-tiva le voci di patrimonio netto devono essere anali-ticamente indicate, con specificazione in appositiprospetti della loro origine, possibilit di utilizza-zione e distribuibilit , nonch della loro avvenutautilizzazione nei precedenti Consob, in merito, intervenuta con la comuni-cazione n.

2 DEM/6064293 del 28 luglio 2006 preve-dendo che le societ quotate devono fornire le infor-mazioni richieste non solo dagli IAS/IFRS, ma anchedall art. 2427, comma 1, n. 7-bis), cod. civ., sulla pos-sibilit di utilizzazione e distribuibilit delle riservedi patrimonio netto e l avvenuta utilizzazione negliesercizi precedenti. Di conseguenza, le informazionirichieste dagli IAS/IFRS devono essere integrate dal-le previsioni civilistiche, qualora gli standard inter-nazionali prevedano diversamente sullo specifico ar-gomento. Inoltre, la stessa Commissione europea1haLo scorso 15 ottobre l Organismo Italiano di Conta-bilit ha pubblicato la Guida n. 4 dal titolo Guidaoperativa per la gestione contabile delle regole sulladistribuzione di utili e riserve ai sensi del 38,28 febbraio 2005 .Il 38/2005, di seguito denominato decreto,prima della sua pubblicazione, ha percorso una stra-da piuttosto tortuosa e articolata e il suo contenutocomprende diversi argomenti: dai soggetti interessa-ti alla transizioni agli IAS/IFRS, alla neutralit fisca-le di recente rivisitata dal decreto ancticrisi e alla cor-retta distribuzione delle riserve generatesi sempre insede di della nuova Guida dell OIC Su quest ulti-mo punto intervenuto con la Guida n.

3 4 l OIC af-fermando che il decreto tuttora pienamente opera-tivo anche se in parte superato, e pertanto, a segui-to delle novit intervenute, si rende necessario un ap-profondimento sulla disponibilit e la distribuzionedelle riserve generatesi in sede di precisa che gli standard internazionali definisco-no regole per la predisposizione del bilancio e la de- Transizione agli IAS: distribuzione di utili e riserve secondo l OICdi Paola Zambon eWalter Rotondaro Dottori commercialisti in Torino e Genova Argomento Con la Guida n. 4 l OIC ha approfondito la corretta rilevazione contabiledelle riserve che si generano in sede di Transizione agli IAS/IFRS, definendo delle categoriedi riferimento all interno delle quali allocare le singole fattispecie di differenze positive L Organismo Italiano di Contabilit (OIC) lo scorso 15 ottobre ha pubblicato laGuida n.

4 4 ponendo un ulteriore tassello importante nella definizione delle basi per lacorretta Transizione agli IAS. Si sintetizzano gli argomenti pi significativi che, data la lororilevanza, verranno approfonditi in articoli di prossima breve 185, OIC, Guida operativa n. 4 per la gestione contabile delle regole sulla distribuzionedi utili e riserve ai sensi del 38, Consob, comunicazione n. DEM/6064293, Artt. 2424, 2425, 2426, 2427, cod. NORMATIVO in neretto sono evidenziati i provvedimenti della Commissione europea Osservazioni riguardanti taluni articoli del reg. (CE) n. 1606/2002 del Parlamen-to europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002, relativo all applicazione di principi contabili internazionali, della quarta 78/660/CEE del Consiglio del 25 luglio 1978 relativa ai conti annuali di taluni tipi di societ e della settima dir.

5 Del Consiglio del 13 giugno 1983 relativa ai conti consolidati del novembre 2003. 61N 42 9 novembre 2009 CONTABILIT E BILANCIOPRINCIPI CONTABILI adempimenti e scadenzeprecisato che, qualora le indicazioni richieste daglistandard internazionali non siano sufficienti a soddi-sfare le previsioni della normativa nazionale e que-st ultima non sia in contrasto con gli IAS/IFRS, sicontinua ad applicare la normativa nazionale. Di con-seguenza, nella descrizione delle voci di patrimonionetto, le scarse richieste degli standard internaziona-li devono essere integrate dalle previsioni della nor-mativa civilistica, distinguendo in particolare sulladisponibilit e sulla distribuibilit delle riserve. Disponibilit e distribuibilit delle riserve L art. 7 deldecreto distingue le riserve tra: riserve disponibili (commi 3, 4 e 5); riserve indisponibili (commi 2, 6 e 7); dove per disponibilit s intende la possibilit di uti-lizzazione delle riserve, per esempio per copertura diperdite o per aumenti di capitale sociale.

6 Qualora l utile d esercizio risulti inferiore al valoredelle plusvalenze che generano utili non disponibi-li, lo stesso deve essere integrato o utilizzando riser-ve disponibili oppure, in mancanza, accantonandoutili rilevati nei futuri esercizi. Per completezza siprecisa che anche l art. 6 del decreto tratta della di-sponibilit delle riserve, ma nel contesto della lorodistribuibilit . L art. 6 del decreto, infatti, tratta espressamente del-la distribuibilit delle riserve, ovvero della possibi-lit di erogare la riserva ai soci, in primisquali evidenziare la disponibilit e la distribuibilit delle riserve, l OIC le suddivide a seconda che que-ste siano generate da: utili rilevati nel conto economico; riserve (plusvalenze) indisponibili costituite e mo-vimentate in contropartita diretta delle valutazio-ni al fair valuedi strumenti finanziari e attivit ; riserve rilevate in sede di Transizione agli rilevate a conto economico La Guidacomprende nella categoria utili rilevati a conto eco-nomico disciplinati dall art.

7 6, comma 1, lett. a)leseguenti disponibili relative agli strumenti finanziaridi negoziazione (held for trading hft); disponibili relativi all operativit in cambi; disponibili relativi alle operazioni di coper-tura; indisponibili relativi alla valutazione al fairvaluedelle altre attivit ; indisponibili derivanti dall applicazione delmetodo del patrimonio netto. Il comma 3 dell art. 7 del decreto stabilisce che ledifferenze positive e negative relative agli strumen-ti finanziari di negoziazione(IAS 39) e all opera-tivit in cambi non realizzati(IAS ) siano al-locate a riserve disponibili, al netto dell effetto fisca-le. In particolare, le plusvalenze derivanti dall appli-cazione del fair valuea strumenti finanziari detenu-ti per trading devono essere allocate a conto econo-mico, in base alle previsioni dello IAS 39, e genera-no utili disponibili, ovvero proventi pienamente operazioni di copertura, sempre in base allo IAS39 e come precisato dalla Guida n.

8 4, richiedono unadoppia rilevazione, ovvero a conto economico sia de-gli effetti derivanti dalle variazioni di fair valuedel-lo strumento di copertura che dello strumento co-perto. La Guida precisa che le operazioni di copertura pos-sono essere contabilizzate utilizzando tre distinti mo-delli e relative a: coperture di fair value(fair value hedge): rientranonelle previsioni dell art. 6, comma 1, lett. a)e ge-nerano plusvalenze disponibili; coperture di cash flow(cash flow hedge): generanoplusvalenze (IAS ) destinate a patrimonionetto e pertanto indisponibili, come previsto dal-l art. 6, comma 1, lett. a); copertura del net investment(net investment hedge): sigenerano normalmente in sede di bilancio conso-lidato e di conseguenza non sono interessati dal de-creto, che tratta espressamente degli utili e delleriserve relative al bilancio d combinato disposto dei commi 1 e 2 dell art.

9 6 deldecreto tratta degli utili che derivano dalle plusvalen-ze iscritte a conto economico, al netto della relativafiscalit , che derivano dall applicazione del fair va-luealle altre attivit e del metodo del patrimonionetto, a esclusione di quelle generate dagli strumen-ti finanziari di negoziazione e dalle operazioni di co-pertura o dai cambi, specificando che si tratta di ri-serve indisponibili. In sede di destinazione dell utile,di conseguenza, necessario accantonare i valori cor-rispondenti alle plusvalenze generatesi a riserva indi-sponibile da allocare a patrimonio netto. Si tratta in particolare delle plusvalenze relative al-l applicazione del fair valuein caso di investimenti62N 42 9 novembre 2009 CONTABILIT E BILANCIOPRINCIPI CONTABILI adempimenti e scadenzeimmobiliari (IAS 40), delle rimanenze dei commer-cianti-intermediari e delle attivit biologiche (IAS41), oltre a quelle relative all applicazione del meto-do del patrimonio netto a societ collegate (IAS 28)e a joint venture(IAS 31).

10 Plusvalenze rilevate a patrimonio netto I maggiorivalori delle attivit determinati dall applicazione delfair valuepossono essere allocate, in alcuni casi, a pa-trimonio netto, non rilevando dunque a conto eco-nomico, generando cos delle riserve non disponibi-li e, come previsto art. 6, comma 1, lett. b), non di-stribuibili. il caso dell applicazione del modello delfair valueprevisto per: attivit immateriali (IAS 38); attivit materiali (IAS 16); strumenti finanziari disponibili per la vendita (IAS39); partecipazioni in societ controllate (IAS 27), col-legate (IAS 28) e a controllo congiunto o join ven-ture (IAS 31) utilizzando il modello degli strumen-ti finanziari disponibili per la vendita (AFS).Generano riserve indisponibili e non distribuibili an-che le plusvalenze derivanti dall applicazione del me-todo del metodo del patrimonio netto qualora sia va-riato il patrimonio netto della societ partecipata chela stessa non ha rilevato a conto economico.


Related search queries