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Aldo Morgigni, Alessandro Pepe** La questione …

la questione economica1. Indipendenza della magistratura, dignit professionale dei magistrati e trattamento economicoLa garanzia costituzionale diindipendenza della magistraturapresuppone un trattamento pro-fessionale complessivo dignitosoquanto a condizioni di lavoro e aretribuzione, al fine di consentireai magistrati di amministraregiustizia in modo sereno ed effet-tivo. La riforma dell ordinamen-to giudiziario stata attuata conla l. n. 111/07 e ora l obiettivoprimario dell azionedell deve essere quellochiedere con forza che venganogarantite ai magistrati condizionidi lavoro decorose, quanto astrutture e personale giudiziario,e un trattamento economico inlinea con gli alti standards quali-tativi e quantitativi di lavororichiesti per mantenere alto ilprestigio dell amministrazionedella vi alcuna ragione peressere timidi o addiri

La questione economica 1. Indipendenza della magistratura, dignità professionale dei magistrati e trattamento economico La garanzia costituzionale di

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1 la questione economica1. Indipendenza della magistratura, dignit professionale dei magistrati e trattamento economicoLa garanzia costituzionale diindipendenza della magistraturapresuppone un trattamento pro-fessionale complessivo dignitosoquanto a condizioni di lavoro e aretribuzione, al fine di consentireai magistrati di amministraregiustizia in modo sereno ed effet-tivo. La riforma dell ordinamen-to giudiziario stata attuata conla l. n. 111/07 e ora l obiettivoprimario dell azionedell deve essere quellochiedere con forza che venganogarantite ai magistrati condizionidi lavoro decorose, quanto astrutture e personale giudiziario,e un trattamento economico inlinea con gli alti standards quali-tativi e quantitativi di lavororichiesti per mantenere alto ilprestigio dell amministrazionedella vi alcuna ragione peressere timidi o addirittura restiinel chiedere quanto i magistratiitaliani attendono da anni.

2 Poich giusto che vengano finalmenterese omogenee le condizioni dilavoro ed il trattamento econo-mico di chi svolge funzioni ana-loghe per importanza e delicatez-za sia in ambito nazionale cheinternazionale. Il trattamentogravemente sfavorevole deimagistrati ordinari rispetto acategorie assimilabili, come didimostrer in seguito, non trovaalcuna giustificazione n nellefunzioni svolte, perch la giuri-sdizione ordinaria costituisce unfondamentale potere dello Stato,n nelle modalit di accesso allacarriera, perch ormai il concor-so in magistratura un di secondo grado , n nellaqualit e quantit del prodottogiudiziario , poich i magistratiordinari definiscono milioni dicontroversie all anno e centinaiadi controversie pro capite.

3 Comerisulta dalle tabelle che Dalla questione economica alla questione professionale Per restituire efficienza edignit al sistema giudiziario necessario tutelare globalmentela professionalit dei magistratisotto il profilo delle condizionidi lavoro e del trattamento eco-nomico , aspetti che costituisco-no l oggetto principale della questione professionale dellamagistratura, intesa come que-stione di natura generale sullamagistratura che racchiude in s e supera gli ormai angusti limitidella questione economica .I targetsimmediati sonopochi e semplici: potenziare le strutture giudi-ziarie garantendo assistenzaeffettiva ai magistrati e realiz-zando l ufficio del giudice;234Il trattamento economico-professionale dei magistrati: tanti oneri senza onoriAldo morgigni *, Alessandro Pepe** Magistratodistrettualepresso la Corte diAppello di Roma**Giudice del Tribunale di NapoliImpaginato Definitivo Magistrati 5-06-2008 19:30 Pagina 234La questione economica fissare i carichi massimi dilavoro giudiziario esigibile dalsingolo magistrato per garantirela qualit dei provvedimenti giu-risdizionali.

4 Riconoscere immediatamen-te i maggiori importi degli sti-pendi tabellari e restituire il maltolto con la mortificante edinutile decurtazione dell adegua-mento automatico prevista pertutto il 2007 dalla finanziaria; rendere onnicomprensivo iltrattamento retributivo, elimi-nando le anacronistiche differen-ze tra voci stipendiali e indennit giudiziaria, che deve essere per-cepita anche nei periodi di malat-tia e negli altri casi di astensioneobbligatoria dal lavoro; perequare il trattamentoeconomico rispetto a quello deimagistrati amministrativi e deglialti funzionari dello Stato; garantire livelli di pensioneche, anche con il sistema contri-butivo, siano adeguati all elevatoimporto delle ritenute previden-ziali versate dai magistrati in rap-porto allo stipendio percepito; prevedere forme assicurati-ve a carico dell amministrazionegiudiziaria per la responsabilit civile nell esercizio dell attivit giudiziaria.

5 Equiparare i trattamenti ditutti i magistrati, ordinari edamministrativi, nello svolgimen-to degli incarichi extra-giudiziariconferendo integralmente tutte leindennit percepite ad un fondoperequativo da destinare all in-cremento delle retribuzioni edelle basi pensionabili di tutti imagistrati; ripristinare l indennit dimissione, come accaduto per leforze dell ordine (ad esempioattualmente essa corrispostaagli operanti di polizia giudizia-ria che coadiuvano in missione ilpubblico ministero ma non almagistrato!), adeguandone l im-porto al costo della vita, anche inconsiderazione della circostanzache sull importo dell indennit di missione sono computate leindennit di prima sistemazionein caso di assegnazione o trasfe-rimento di ufficio e le indennit per la permanenza nelle questi punti, pochi, sem-plici e chiari, deve essere massi-mo l impegno dell perottenere a breve risultati concretiperch in caso contrario verrebbevanificata gran parte delle ragio-ni di esistenza stessa dell asso-ciazionismo dei magistrati.

6 Nelcontempo indispensabile assi-stere i magistrati nell instaura-zione di un ampio contenzioso,fornendo consulenza e supportotecnico e giuridico, poich unagran parte del trattamento dete-riore dei magistrati ordinaririspetto ad altre categorie derivadall errata interpretazione dinorme di legge da parte dell am-235 LaMagistraturaOrgano dellaAssociazioneNazionaleMagistratiIl trattamento economico-professionale dei magistrati:tanti oneri senza onoriImpaginato Definitivo Magistrati 5-06-2008 19:30 Pagina 235 LaMagistraturaOrgano dellaAssociazioneNazionaleMagistratiLa questione economicaministrazione giudiziaria.

7 Que-st argomento, in particolare,verr affrontato pi compiuta-mente nel prosieguo, perch prima necessario individuare leragioni della sostanziale inerziadell e confutare le moti-vazioni apparenti che sottostan-no a tale scelta Onori e oneriSecondo un antico principiodi diritto pubblico: sunt hono-res onera . In passato, infatti,chi ricopriva una carica pubblica( honor ) doveva sostenerne icosti ( onera ) necessari per losvolgimento delle attivit propriedell ufficio e, a volte, perfino perl acquisto della funzione comenel caso delle cariche vena-li . Restava inteso, ovviamente,che l onorato - onerato si riface-va ampiamente degli esborsidirettamente sui sudditi impo-nendo pedaggi, canoni, censi,corv es, tasse, livelli, balzelli o,pi semplicemente, esigendo adiscrezione e con la forza presta-zioni personali o inizialmente non sitrattasse di un principio giuridi-co, con il passare del tempo unadottrina giuridica schierata dallaparte dei pi forti aveva trasfor-mato, come spesso accade, l a-buso in consuetudine coniando ilbrocardo degli onori che sonooneri.

8 Il risultato era stato quel-lo di aggiungere al danno patitodelle vittime di innumerevolisoprusi la beffa di un immagina-ria giustificazione, spiegandocos che non solo era legale maera anche del tutto giusto e nor-male che gravassero sui deboli lespese che il potente aveva soste-nuto per diventar uno di quegli strani revi-rements tipici di chi perdememoria dell origine di unafrase, oggi l espressione glionori sono oneri indica, ironiadella sorte, un principio contrarioa quello per il quale essa eranata. Si ritiene comunemente,infatti, che chi svolge un attivit pubblica dovrebbe sopportare uncerto numero di rinunce e sacrifi-ci nell interesse collettivo incambio, si suppone, del maggiorlustro che gli deriverebbe dall a-ver contribuito al pubblicobenessere.

9 Insomma, secondoun opinione diffusa certi ufficisono remunerativi di per s , alpunto di spingere chi vorrebbericoprirli a dire che quel lavoro lo farebbe anche gratis .Si dovrebbe sempre diffidaredi chi un lavoro, quale anche lapi nobile delle pubbliche fun-zioni, lo farebbe anche gratis .Di solito si tratta di qualche fana-tico idealista o, all opposto, diqualche sfaticato, soggetti chehanno in comune la disponibilit di ingenti fonti di sostentamentoextra-lavorative che raramente sisono procurati con fatica, perch 236 Impaginato Definitivo Magistrati 5-06-2008 19:30 Pagina 236La questione economicasono ricchi di famiglia, fanno unaltro lavoro o li mantiene qual-cun altro.

10 Chiunque ci riflettesseserenamente, prima o poi, sichiederebbe perch mai se unattivit cos onerosa qualcunodovrebbe volerla fare gratissenon per mero amore dell eserci-zio del potere o per trarne fonti disostentamento indebite o perentrambi i motivi. Quest etica pauperistica molto meno dif-fusa, invece, tra chi quel lavo-ro lo fa effettivamente tutti igiorni e non dispone di altri red-diti, perch solo chi svolge effet-tivamente una di queste illustried ambite funzioni ne conoscepregi e difetti reali e sa fino a chepunto giusta la retribuzione chepercepisce.