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Antonio Migliaccio AMORE E SPERANZA DI UN GARIBALDINO

16 Domenica 21 febbraio 2010 Domenica Antonio Migliaccio 23 Nato a Girifalco nel 1830, una storia di rilievo la sua, considerata l'epoca in cui visse AMORE E SPERANZA . DI UN GARIBALDINO . di TONINO SICOLI. n GARIBALDINO , plurilaureato, U sindaco e artista. Non c' che dire per un personaggio della Calabria ottocentesca, emar- ginata, arretrata e subalterna. Antonio Migliaccio ha una storia di rilie- vo ancora pi insolita per la sua epoca, se si considera che nella sua vita non ha mai tagliato i legami con la sua terra, dove an- zi ha operato sempre con grande dedizio- ne. Era nato a Girifalco in provincia di Ca- tanzaro nel 1830 primo di tre fratelli. Il pa- dre Giuseppe gli aveva fatto frequentare il Liceo Classico Pasquale Galluppi nel ca- poluogo calabrese, dove aveva conseguito la maturit classica.

Domenica 21 febbraio 2010 17 Anche l’artista aveva il dovere di combattere per la libertà lutamente ordinario, fra avventori vari, comprese donne e bambini.

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1 16 Domenica 21 febbraio 2010 Domenica Antonio Migliaccio 23 Nato a Girifalco nel 1830, una storia di rilievo la sua, considerata l'epoca in cui visse AMORE E SPERANZA . DI UN GARIBALDINO . di TONINO SICOLI. n GARIBALDINO , plurilaureato, U sindaco e artista. Non c' che dire per un personaggio della Calabria ottocentesca, emar- ginata, arretrata e subalterna. Antonio Migliaccio ha una storia di rilie- vo ancora pi insolita per la sua epoca, se si considera che nella sua vita non ha mai tagliato i legami con la sua terra, dove an- zi ha operato sempre con grande dedizio- ne. Era nato a Girifalco in provincia di Ca- tanzaro nel 1830 primo di tre fratelli. Il pa- dre Giuseppe gli aveva fatto frequentare il Liceo Classico Pasquale Galluppi nel ca- poluogo calabrese, dove aveva conseguito la maturit classica.

2 Poi, come tanti altri giovani calabresi del tempo, si era recato a Napoli per studiare, scegliendo la facolt . di Scienze Matematiche e fisiche. Laurea- tosi nell'agosto del 1850, per assecondare i suoi interessi umanistici, aveva deciso di iscriversi alla Facolt di Lettere e filosofia, sempre a Napoli, conseguendo l'altra lau- rea nel giugno del 1857. Non contento an- cora della sua formazione aveva preso a frequentare il Reale Istituto di Belle Arti partenopeo, seguendo la scuola di Filippo Palizzi e di Gaetano Mancinelli, maestri di naturalismo, ottenendo nel 1870 il titolo per insegnare Disegno. Nel 1859 aveva partecipato all'ultima Biennale Borbonica con il dipinto AMORE e SPERANZA , che fu premiato con una medaglia d'argento. Le Biennali Borboniche erano nate nel 1826 ad opera di Francesco I di Borbone, che a modello dei Salon parigini, aveva vo- luto istituire un'esposizione periodica, da inaugurarsi il giorno del suo onomastico (il 4 ottobre) aperta ai giovani artisti del Re- gno ma anche ai professori dell'Istituto di Belle Arti e agli artisti stranieri.

3 Ma nonostante gli sprazzi di mecenati- smo del governo borbonico molti artisti na- poletani avevano seguito con entusiasmo i venti di libert , che soffiavano in tutta la penisola, aderendo con slancio prima ai moti antiborbonici e poi all'impresa milita- re di Giuseppe Garibaldi. Dal 59 al 60 - scrive Alfonso Frangipa- ne nel catalogo della Prima Mostra d'Arte Garibaldin Calabrese a Catanzaro del 1912 - la magna- Antonio M. nima riscossa era alla sua splendida, fre- mente, ardua vigilia. Si combatteva nelle lutament Accademie con lo stesso ardore e con la comprese stessa improntitudine epica, con cui si attenta combatteva sulle barricate. E molte volte i in voga i giovani, pugnaci atleti, erano gli stessi . temi dom Anche Migliaccio sente forte il dovere di poetica si prendere posizione e di partecipare alla assumen spedizione dei Mille ritenendo che anche mento na un artista abbia il dovere di combattere per gliaccio la libert della Patria.

4 Certamente un fre- cline ai s quentatore dello studio napoletano del suo con spun conterraneo Andrea Cefaly, che oltre a ra- talvolta c dunare artisti animati dalla stessa tensio- autobiog ne poetica, in un localino di vicolo San Mat- so del G. tia riunisce anche i giovani patrioti. Qui (Museo c conosce Achille Martelli, Michele Lenzi, vo, Napo Michele Tedesco e come loro si arruola fra i destra de garibaldini, aderendo alle societ segrete e le da pitt partecipando, con la divisione del generale canto ad u Francesco Stocco, a tante battaglie, da raccia; o i quella di Maida a quella storica del Voltur- se (Muse no nel 1960, conclusasi con la sconfitta camente dell'esercito borbonico. Le vicende garibal- versitari dine segnano tanto Migliaccio da costitui- come sicu re spunto per alcune opere, che ne colgono Quest'ult pi il lato umano che quello eroico.))

5 Del per la som 1861 il dipinto I garibaldini all'osteria , Con l'U. oggi conservato nel Museo di Capodimon- nuove es te a Napoli, in cui viene descritta la scena di di segna una sosta in trattoria, in un contesto asso- creano u Domenica 21 febbraio 2010. 17. Anche l'artista aveva il dovere di combattere per la libert . gno di tante battaglie patriottiche e artisti- che, fonda in Calabria la Scuola di Cortale e la connessa Societ degli artieri , Migliac- cio fra i suoi adepti, in nome della comune militanza garibaldina ma anche del loro forte bisogno di sentirsi utili alla ricostru- zione della Calabria post-risorgimentale. Forti uomini - scrive loro Garibaldi - for- ti uomini come coloro, che combatterono al ponte di Turrina, commilitoni miei a Sove- ria, Caserta, Capua e che compongono la brava Societ degli Artieri di Cortale, io amo e stimo, e non dimenticherei certo in un nuovo bisogno del paese (in: A.)

6 Frangi- pane, La Prima Mostra d'Arte Calabrese, Catanzaro, 1912). L'arte come sintesi di poesia e mestiere per uomini un po' artisti e un po' genieri. Domina in questi intellettuali - artigiani una preoccupazione anche di tipo sociale, di educatori che organizzano la formazio- ne dei giovani, di primi fautori di una poli- tica culturale. Quasi coetaneo di Cefaly Mi- gliaccio ne condivide l'azione di proseliti- smo assieme a Lenzi e Martelli, con loro gi . a Napoli. Intanto prende ad insegnare nelle scuole pubbliche di Catanzaro: dapprima all'Isti- tuto Tecnico e poi all'Istituto Femminile. Ma la sua azione pi appassionata e social- mente pi incisiva la svolge con l'apertura a Girifalco di una scuola serale di disegno per i giovani meno abbienti, che in questo modo possono avviarsi al mestiere artisti- co senza doversi spostare altrove.

7 I poveri e gli emarginati sono un motivo dominante del pensiero e dell'azione di Migliaccio . Li ritrae nelle modeste abitazioni contadine con lo stesso spirito caritatevole che dimo- stra nell'azione sociale. La solidariet non gli basta pi dimostrarla nel partecipato sentimentalismo dei suoi quadri ma sente il bisogno di praticarla sempre pi concre- tamente nella realt . La sua decisione di de- dicarsi all'attivit politica la naturale conseguenza dei suoi trascorsi patriottici e della sua fede repubblicana. Diventa sinda- co di Girifalco e lo resta per dieci anni, la- sciando, tra le altre cose fatte, un segno tangibile del suo operato nella messa a di- Garibaldini in osteria, Museo di Capodimonte, Napoli; in alto La tradita; nel riquadro sposizione dell'ex convento dei Padri rifor- Antonio Migliaccio .

8 Pagina sinistra: Bambini mati per l'istituzione, nel settembre 1878, dell'Ospedale Psichiatrico, terzo a sorgere lutamente ordinario, fra avventori vari, slocare ogni volta in una citt diversa. Dal- una donna in piedi accanto ad un letto con nell'Italia meridionale dopo quello di Pa- comprese donne e bambini. La descrizione la prima edizione tenutasi a Firenze nel baldacchino, in un'atmosfera tetra e com- lermo e di Aversa. Sempre nel 1878 per i attenta e si rif alla pittura di genere assai 1861 all'ultima di Palermo nel 1891 si sus- punta. La donna angosciata non prende suoi meriti civili nominato Cavaliere del- in voga in quegli anni; l'attrazione per i segue un trentennio di mostre, che docu- sonno e ha slegato la tenda per richiudere il la Corona d'Italia, essendosi distinto nella temi domestici e la vita quotidiana; la sua mentano la produzione artistica delle varie padiglione rinunciando a dormire; dal ve- lotta al brigantaggio e per aver catturato il poetica si incontra con quella del Verismo, regioni italiane.

9 A quella fiorentina, che stito che indossa e dal letto superficialmen- pericoloso brigante Rizzelli. Ma le sue com- assumendone toni e influenze. L'insegna- volutamente celebra anche l'epopea risor- te disfatto si capisce che vi si solo adagiata petenze e i suoi studi artistici lo portano a mento naturalista di Palizzi trova in Mi- gimentale appena conclusasi, partecipa e deve aver pregato il piccolo crocifisso, che ricoprire anche incarichi pubblici nel cam- gliaccio un'interpretazione intimista, in- anche Migliaccio . Seguono le partecipazio- si intravede accanto al cuscino. La scena po della tutela del patrimonio culturale: . cline ai sentimenti popolari, ni ad altri importanti appun- tipicamente romantica e as- membro della Commissione con spunti di umana piet e tamenti espositivi come la sume toni chiaramente me- per il Restauro e la Conserva- talvolta con qualche accenno autobiografico.

10 Come nel ca- Plurilaureto prima Mostra della Societ . Promotrice di Belle Arti Sal- lodrammatici. La donna ac- canto al letto una soluzione Partecip zione dei Monumenti della Provincia di Catanzaro e, su so del GARIBALDINO ferito vator Rosa di Napoli del iconografica assai cara a incarico del prefetto dell'epo- (Museo civico di Castel Nuo- fu sindaco 1862, in cui l'artista calabre- tanti pittori dell'Ottocento, alla spedizione ca, segue il restauro del Ca- vo, Napoli) in cui si vedono a se espone opere, che la stori- soprattutto a Gioacchino To- stello di Gioacchino Murat a destra della scena, alcune te- e anche pittore ca dell'arte napoletana Isa- ma, che la usa in Luisa San- dei Mille Vibo Valentia. le da pittore accatastate ac- bella Velente considera per- felice in carcere e in altri di- Continua a partecipare a canto ad un fucile ed una bor- tinentemente inserite in pinti d'intenso pietismo.


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