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Chirurgia e Trombosi - ALT Onlus

In allegato aquesto numero lo speciale:3a Giornata Nazionale per la Lotta alla TrombosiPERIODICO QUADRIMESTRALEN. 76 / SETTEMBRE 2014Il chirurgo taglia e cuce parti del nostro corpo per guarirle e il sangue coagula le ferite. A volte lo fa con troppa esuberanza, oppure si confonde e coagula troppo, formando trombi nelle vene, nella zona operata, ma anche in altre parti del corpo, perch il sangue viaggia e trasporta altrove il messaggio che lo fa coagulare, danneggiando organi lontani da quello creature siamo fatte bene. Il sistema della coagulazione complicato, ma affascinante: sa formare coaguli necessari, sa controllarne l estensione, sa scioglierli quando serve. Ma a volte coagula senza controllo. I trombi che si formano nelle vene possono sciogliersi da soli, estendersi all interno della vena frammentarsi e raggiungere i polmoni causando Embolia ricerca scientifica ci ha insegnato come proteggerci: farmaci anticoagulanti, calze elastiche antitrombo, mobilizzazione precoce dopo l intervento: cos si aiuta il sangue a scorrere di nuovo rapidamente e lo si trattiene dal formare medici sanno che il paziente corre questo rischio: se lo sanno anche i pazienti meglio.

4 Il rischio aumenta se il paziente: • ha già avuto una Trombosi; • ha uno o più parenti consanguinei che hanno avuto Trombosi venosa o Embolia

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  Paziente, Il paziente

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1 In allegato aquesto numero lo speciale:3a Giornata Nazionale per la Lotta alla TrombosiPERIODICO QUADRIMESTRALEN. 76 / SETTEMBRE 2014Il chirurgo taglia e cuce parti del nostro corpo per guarirle e il sangue coagula le ferite. A volte lo fa con troppa esuberanza, oppure si confonde e coagula troppo, formando trombi nelle vene, nella zona operata, ma anche in altre parti del corpo, perch il sangue viaggia e trasporta altrove il messaggio che lo fa coagulare, danneggiando organi lontani da quello creature siamo fatte bene. Il sistema della coagulazione complicato, ma affascinante: sa formare coaguli necessari, sa controllarne l estensione, sa scioglierli quando serve. Ma a volte coagula senza controllo. I trombi che si formano nelle vene possono sciogliersi da soli, estendersi all interno della vena frammentarsi e raggiungere i polmoni causando Embolia ricerca scientifica ci ha insegnato come proteggerci: farmaci anticoagulanti, calze elastiche antitrombo, mobilizzazione precoce dopo l intervento: cos si aiuta il sangue a scorrere di nuovo rapidamente e lo si trattiene dal formare medici sanno che il paziente corre questo rischio: se lo sanno anche i pazienti meglio.

2 La Chirurgia aumenta di per s la probabilit di Trombosi , non per tutti nello stesso modo: chi rischia di pi deve proteggesi meglio e pi a di noi deve fare la propria parte, lavorando in squadra: il paziente deve imparare a riconoscere segni e sintomi sospetti, e riferirli al medico che far o escluder la le malattie da Trombosi si pu , si deve: un investimento ad alto ritorno, per i medici, per i pazienti, per le nostre famiglie, per l economia del nostro Paese. A ognuno la propria parte di responsabilit : noi scriviamo, voi leggete. Questo il nostro modo di fare squadra con tutti voi. Il presidente Lidia Rota VenderTrombosi dopo un interventochirurgico? No, grazieUna finestra sull EuropaCome ALT utilizza il tuo contributoHanno parlato di noiIn questo numero: Chirurgia e.

3 Trombosi5121618Un salto nella qualit della vitaPeriodico quadrimestrale - n. 76 - Settembre 2014 - Poste Italiane - Sped. in Abb. P. - (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, LO/MI - IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CMP DI ROSERIO - MILANO PER RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI Lavori in corso142 ANNO XXIV - N. 76 SETTEMBRE 2014 DIRETTORE RESPONSABILEC laudia RotaTESTI DILidia Rota VenderBruno BalzanoIsabella MelchiondaEDITOREALT - Associazioneper la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari - OnlusVia Ludovico da Viadana, 520122 Milanotel. 02-58325028fax SCIENTIFICOV alentin FusterZaverio M. RuggeriJohn MartinIrwin H. RosenbergGiorgio AgrifoglioRosario BrancatoAngelo BranziGaetano CrepaldiLeandro GennariGian Franco GensiniDaniela MariRoberto SterziSEGRETERIA SCIENTIFICAM arco MoiaFrancesco Saverio DioguardiPROGETTAZIONE GRAFICAV eronica MerendaREALIZZAZIONE EDITORIALE STAMPALeva Printing Via Idro, 6120132 MilanoAbbonamento annuo 20 euroc/c postale n.

4 50 29 42 06Un salto nella qualit della vitaTrombosi e Chirurgia :una relazione pericolosa?Ognuno di noi ha un assetto genetico che regola il sistema della coagulazione del sangue: la ricerca scientifica porta ogni giorno nuove informazioni e conferma che alcuni di noi sono pi fragili di altri, che l intervento chirurgico di per s attiva la coagulazione, ma anche che lo stile di vita pu aumentare la probabilit di andare incontro a una Trombosi : essere grassi, fumatori, pigri, pu aumentare il rischio intrinseco all intervento. Perdere peso, smettere di fumare, curare eventuali malattie infiammatorie in corso (infezioni delle vie urinarie o genitali, polmonari, gastriche o intestinali) riduce la probabilit di Trombosi da Chirurgia . la ricerca scientifica che ha capito i meccanismi della Trombosi e che ha scoperto come controllarla con farmaci che possano proteggerci ma che non ci facciano sanguinare.

5 Il medico fa la sua parte, con i farmaci, il paziente la sua, informandosi e correggendo abitudini pericolose, ma modificabili prima dell intervento, ALT la propria, scrivendo e diffondendo questo manuale. il paziente che deve avere pi di tutti a cuore la propria salute: ha il diritto di avere spiegazioni chiare, e il dovere di seguire con disciplina le indicazioni del medico, a proprio vantaggio. Ecco perch questo numero di SALTO: per portarvi con parole chiare a comprendere concetti complessi che vi aiuteranno ad avere il massimo del beneficio dalla cura, riducendo al minimo i il paziente conosce i sintomi che possono segnalare un inizio di Trombosi , se segue con attenzione le indicazioni del medico, se assume con attenzione e senza errori i farmaci che vengono suggeriti e le istruzioni del medico, avr il vantaggio di evitare una Trombosi o un Embolia polmonare.

6 Il medico avr la soddisfazione di aver assistito e protetto il suo paziente . ALT avr la soddisfazione di aver lavorato per la salute di Trombosi un evento causato dalla formazione di un coagulo di sangue in un punto e in un momento in cui non si sarebbe dovuto formare. Il sangue scorre liquido nei vasi che lo trasportano (arterie, vene e capillari), e non deve fermarsi mai. Quando si ferma, coagula. Il sangue deve coagulare solo quando serve: per fermare un emorragia, per guarire una ferita, per guidare la il chirurgo incide i tessuti con il bisturi, mette il sangue a contatto con sostanze che lo confondono e lo spingono a si in buona salute e si cammina, i muscoli delle gambe spingono il sangue verso il cuore; il paziente operato invece rimane immobile a letto per qualche giorno, o qualche settimana: l attivit muscolare si riduce, la circolazione del sangue rallenta e il rischio di Trombosi aumenta.

7 Inoltre i tessuti operati sono infiammati, e questo aumenta ulteriormente la tendenza del sangue a coagulare e a formare trombi soprattutto nella parte venosa del nostro sistema Trombosi venosa profonda e l Embolia polmonare colpiscono senza causa una persona su ogni anno, e dopo i 60 anni una persona su 1000. Nei pazienti sottoposti a Chirurgia la probabilit di Trombosi aumenta vertiginosamente: un paziente su due, se non venisse protetto, svilupperebbe una Trombosi o un Embolia polmonare, malattie gravi che non sempre danno sintomi clamorosi, quindi spesso sfuggono al sospetto o alla diagnosi, finch non fanno danni gravi, a volte irreparabili. La Trombosi grave sempre: quando si forma in una vena piccola lontana dal cuore, perch pu non dare sintomi, non essere riconosciuta ed estendersi; quando si forma in una vena importante, perch causa rallentamento del ritorno del sangue al cuore e fuoriuscita di plasma nei tessuti circostanti (gonfiore, edema); quando si frammenta e libera nel sangue emboli che arrivano al polmone, lo bloccano e gli impediscono di respirare; quando non viene riconosciuta, perch subdolamente e in silenzio provoca ipertensione polmonare e scompenso del cuore, che per anni si affaticato a spingere sangue in un sistema idraulico parzialmente occupato da trombi silenziosi e ripetuti.

8 Trombosi delle vene ed Embolia polmonare possono essere prevenute se il paziente informato adeguatamente e il medico mette in atto le misure di prevenzione disponibili: farmaci, calze, mobilizzazione precoce. Un paziente informato e attento pu migliorare l efficacia della ognuno il suo ruolo Il medico pu sospettare una Trombosi , diagnosticarla e poi curarla. E sa come prevenirla nelle situazioni in cui il rischio aumenta. Anche il paziente pu fare molto: preparandosi all intervento riducendo i fattori di rischio modificabili che possono aumentare la probabilit di Trombosi (curare le infezioni, calare di peso, eliminare il fumo di sigaretta), imparando che cos la Trombosi e quali sono i segnali di allarme, segnalando al medico i sintomi che possono far sospettare una Trombosi per prevenire la Trombosi sono necessari farmaci anticoagulanti, il medico li suggerisce e illustra al paziente rischi, benefici e precauzioni d paziente deve usare i farmaci con cautela e disciplina e pu scegliere se accettare le indicazioni del medico o rifiutarle: in ambedue i casi deve sapere a quali rischi va rischio aumenta se il paziente : ha gi avuto una Trombosi .

9 Ha uno o pi parenti consanguinei che hanno avuto Trombosi venosa o Embolia polmonare; ha una malattia cronica del cuore o dei polmoniChi rischia di pi ?Tutte le persone che si sottopongono a un intervento di Chirurgia , soprattutto se toracica, ortopedica addominale, e hanno pi di 40 anni corrono il rischio di avere una Trombosi venosa. Alcuni rischiano pi di altri, in funzione di molti fattori. Calcolo del BMIIl peso deve essere proporzionale all altezza: altrimenti rischiamodi rotondi!Questa formula utile per verificare se il peso ideale, scarso o eccessivo rispetto all altezza: il risultato si chiama Indice di Massa Corporea (in inglese BMI = Body Mass Index). Si ottiene dividendo il peso espresso in kg per il quadrato dell altezza espressa in metri. Il BMI si correla con il rischio di malattie cardiovascolari da Trombosi non solo venosa, ma anche arteriosa (Infarto, Ictus cerebrale, Aterosclerosi e Aterotrombosi).

10 Per esempio: una personadi e peso kg 65(65 kg : (1,78)2 = 65 : 3,17)sar di 20,5!Valore< 18,518,5 - 2525 - 3030 - 40> 40 Diagnositroppo magronormaleun po grassodecisamente grassotroppo grassoGirovitaAnche il girovita si correla con il rischio cardiovascolare globale, un metodo semplice e immediato che si pu usare pi volte, e registrare sul proprio un metro morbido (da sarta, per esempio) possiamo misurare il nostro girovita: il grasso sull addome corrisponde al grasso depositato sotto la pelle, intorno al cuore e intorno ai visceri intestinali e addominali. Il grasso addominale quindi segnala il rischio di andare incontro prima o poi a una malattia cardiovascolare: Infarto, Ictus, malattia delle arterie carotidi, Aterosclerosi, Aterotrombosi. La misura del girovita ci d un idea di quanto grasso pericoloso abbiamo o non abbiamo.


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