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Contratti pubblici: varianti in corso d’opera e …

1 Contratti pubblici : varianti in corso d opera e modifiche contrattuali (commento all art. 106 del n. 50/ 2016 ) di Arrigo Varlaro Sinisi1 ** 1. Introduzione L art. 106 del n. 50/ 2016 contiene alcune disposizione innovative rispetto alla previgente normativa. Talune di esse derivano direttamente dal recepimento della direttiva comunitaria (articolo 72 della direttiva 2014/24/UE, nonch articolo 89 direttiva 2015/25/UE), altre dalle ulteriori previsioni della legge delega (articolo 1, comma 1, lett.)

1 Contratti pubblici: varianti in corso d’opera e modifiche contrattuali (commento all’art. 106 del D.Lgs n. 50/2016) di Arrigo Varlaro Sinisi1 1.

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  2016, Lgs n, Pubblici, Contratti, Contratti pubblici

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1 1 Contratti pubblici : varianti in corso d opera e modifiche contrattuali (commento all art. 106 del n. 50/ 2016 ) di Arrigo Varlaro Sinisi1 ** 1. Introduzione L art. 106 del n. 50/ 2016 contiene alcune disposizione innovative rispetto alla previgente normativa. Talune di esse derivano direttamente dal recepimento della direttiva comunitaria (articolo 72 della direttiva 2014/24/UE, nonch articolo 89 direttiva 2015/25/UE), altre dalle ulteriori previsioni della legge delega (articolo 1, comma 1, lett.)

2 Ee) della legge 28 gennaio 2016 , n. 11). Per quanto concerne la norma europea, essa, a propria volta, recepisce i principi affermatisi nella giurisprudenza della Corte di Giustizia dell Unione europea, secondo cui le modifiche del contratto, comportanti una modifica minore del valore del contratto sino a un determinato valore, dovrebbero essere sempre possibili senza richiedere una nuova procedura d appalto (in tal senso, il considerando n. 107 e seguenti della dir. 24/2014/UE). 2. Clausole di modifiche contrattuali Il primo comma, dopo aver precisato che le modifiche, nonch le varianti , dei Contratti di appalto in corso di validit , devono essere autorizzate dal RUP, con le modalit previste dall'ordinamento della stazione appaltante, individua, in una griglia di ipotesi, da ritenersi indubbiamente tassativa, i casi in cui sono possono ritenersi ammissibili le modifiche al contratto.

3 E inoltre precisato che la possibilit di introdurre tali modifiche deve essere stata prevista negli atti di gara, in clausole chiare, precise ed inequivocabili. Tutto ci a prescindere dal loro valore monetario. 3. Clausole di revisione prezzi e di opzioni La prima ipotesi di modifica ammessa (comma 1, lettera a) relativa alla revisione dei prezzi . Il dato testuale della norma, sebbene formulato in modo non particolarmente felice, lascia intendere che, al di l di clausole che abbiano ad oggetto la revisione prezzi , sono ammissibili anche altre clausole modificative del contratto.

4 La norma, tuttavia, non chiarisce quale possa essere il loro contenuto. Una possibile risposta la si ottiene leggendo quanto previsto nelle direttive comunitarie. Qui scritto che, rispetto ai singoli Contratti , le amministrazioni aggiudicatrici possono prevedere clausole di revisione o di opzione dei contrati stessi (considerando n. 111 della dir. 14/2014/UE). In particolare, l articolo 72 di tale direttiva prevede che sono ammesse le 1 Il presente contributo pubblicato in Il nuovo Codice dei Contratti pubblici , ed.

5 DIKE Giuridica, settembre 2016 , pag. 429 e 2 modifiche contrattuali, a prescindere dal loro valore monetario, se sono state previste nei documenti di gara iniziali in clausole chiare, precise e inequivocabili, che possono comprendere clausole di revisione dei prezzi, o opzioni . E possibile, dunque, affermare che le clausole modificative del contratto possono avere ad oggetto la revisione prezzi , ovvero, pi semplicemente, delle opzioni . Sar poi la stazione appaltante, in fase di esecuzione, a valutare se avvalersi o meno di tali opzioni.

6 Il comma 11 disciplina una particolare ipotesi di opzione: la proroga del contratto. Tale norma prevede, in particolare, che la durata del contratto pu essere modificata per i Contratti in corso di esecuzione solo nel caso in cui una tale opzione stata prevista nel bando e nei documenti di gara. In tali casi, la proroga sar comunque limitata al tempo strettamente necessario alla conclusione delle procedure necessarie per l'individuazione di un nuovo contraente. In regime di proroga, si applicano gli stessi prezzi, patti e condizioni del contratto originario o, comunque, pi favorevoli per la stazione appaltante.

7 Tornando alla revisione prezzi , si rileva come il nuovo Codice superi il divieto di revisione dei prezzi stabilito all art. 133 comma 2 del n. 163/2006, nonch , limitatamente ai Contratti di lavori, sia la disciplina della cosiddetta compensazione dei prezzi (comma 1-bis della medesima norma), che quella del prezzo chiuso (di cui al successivo comma 3). Per quel che concerne il limite in cui ammessa la revisione dei prezzi , l articolo 106 comma 1 lettera a), prevede che, relativamente ai Contratti di lavori, le variazioni di prezzo, in aumento o in diminuzione possono essere valutate sulla base dei prezzari di cui all'articolo 23, comma 7, solo per l'eccedenza rispetto al dieci per cento rispetto al prezzo originario e comunque in misura pari alla met.

8 Dalla lettura della norma non ben chiaro, la met di cosa. Probabilmente la met deve essere riferita al valore eccedente il 10 percento. Non pu escludersi, tuttavia, che la met sia riferita al valore del contrato. La lettura della direttiva non chiarisce il dilemma. 4. Prestazioni supplementari La norma recupera la previsione dell'art. 57 comma 5, lettera a) del 163/2006 che, in linea con le disposizioni della direttiva del 2004, consentiva l'utilizzo della procedura negoziata senza pubblicazione del bando di gara per l affidamento di lavori o servizi complementari.

9 Il nuovo Codice, questa volta in linea con la disciplina della direttiva del 2014, prevede che le prestazioni complementari possono essere affidate al contraente attraverso una mera modifica contrattuale. La norma pone, tuttavia, alcune condizioni affinch possa procedersi in tal senso. In primo luogo, occorre che le prestazioni supplementari , che si siano rese necessarie, non erano incluse nell'appalto iniziale. Ed ancora, che un eventuale cambiamento del contraente produca, alla stazione appaltante, entrambi i seguenti effetti: da un lato risulti impraticabile, per motivi economici o tecnici, quali il rispetto dei requisiti di intercambiabilit o interoperabilit tra apparecchiature, servizi o impianti esistenti forniti nell'ambito dell'appalto iniziale.

10 Dall altra, comporti, per l'amministrazione aggiudicatrice o l'ente aggiudicatore, notevoli disguidi o una consistente duplicazione dei costi. Quanto al limite massimo consentito, la norma precisa (comma 7) che, per i soli settori ordinari , l estensione del contratto non pu essere superiore al 50 percento del valore del contratto iniziale e che, in caso di pi modifiche successive, tale limitazione si applica al 3 valore di ciascuna modifica. La norma precisa che in ogni caso tali modifiche successive non sono intese ad aggirare il presente codice.


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