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Contributo scolastico: Rivista obblighi, trasparenza, …

Rivistadell istruzione3 - 201178 OsservatoriogiuridicoSulle contribuzionidei genitorisi fa spessomolto polverone :bisognerebbe intantodistingueretra imposte,tassee contributi volontari Vecchie storie e costanti problemiQuesto articolo scritto per i genito-ri che contribuiscono e per le scuole che richiedono contributi, pech si or-ganizzino affinch , con modalit uni-formi, il Contributo costituisca non pi motivo di contrasto ma un opportunit di condivisione. Il Contributo scolastico non un prodot-to mediatico dei tagli di bilancio, dei ro-toli di carta igienica mancanti e dei resi-dui finanziari non versati e neanche del decreto Bersani del 2007. figlio di tempi lontani e nonno dei nostri. Due regi decreti del 1924 (n. 969 e n. 749) avevano previsto, per gli istitu-ti tecnici e professionali e per singo-le scuole e istituti dotati di personalit giuridica, la possibilit per il consiglio di amministrazione di determinare con-tributi speciali per specifiche esigenze quali assicurazione, spese di laborato-rio e acquisto di materiali di consumo.

Rivista dell’istruzione 3 - 2011 80 Osservatorio giuridico Esiste un repertorio normativo che si è stratificato nel tempo, ma che offre comunque alcune chiavi di lettura

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1 Rivistadell istruzione3 - 201178 OsservatoriogiuridicoSulle contribuzionidei genitorisi fa spessomolto polverone :bisognerebbe intantodistingueretra imposte,tassee contributi volontari Vecchie storie e costanti problemiQuesto articolo scritto per i genito-ri che contribuiscono e per le scuole che richiedono contributi, pech si or-ganizzino affinch , con modalit uni-formi, il Contributo costituisca non pi motivo di contrasto ma un opportunit di condivisione. Il Contributo scolastico non un prodot-to mediatico dei tagli di bilancio, dei ro-toli di carta igienica mancanti e dei resi-dui finanziari non versati e neanche del decreto Bersani del 2007. figlio di tempi lontani e nonno dei nostri. Due regi decreti del 1924 (n. 969 e n. 749) avevano previsto, per gli istitu-ti tecnici e professionali e per singo-le scuole e istituti dotati di personalit giuridica, la possibilit per il consiglio di amministrazione di determinare con-tributi speciali per specifiche esigenze quali assicurazione, spese di laborato-rio e acquisto di materiali di consumo.

2 Il del 28 maggio 1975 includeva an-cora tra i mezzi finanziari degli istituti dotati di personalit giuridica tasse e contributi scolastici nonch qualsiasi altra oblazione o provento , sembran-do cos distinguere tra obbligo e libera-lit . Successivamente, il del 1994 espressamente escludeva solo per la scuola elementare (art. 143) e per la scuola media (art. 176) la possibilit di imporre tasse e richiedere contribu-ti di qualsiasi genere . Eppure ogni an-no con le iscrizioni si ripropone la que-stione del Contributo volontario o no . Nel 2005, stato l Ufficio scolastico regionale per l Emilia-Romagna (1) a ri-spondere alle domande dei genitori con un parere articolato e parzialmente ri-1) Dal sito dell USR Emilia-Romagna: nel sito del MIUR (2). Ma dub-bi e problemi Contributo dovuto ?

3 Per sostenere che il Contributo sia do-vuto le scuole devono potere imporlo .L art. 23 della Costituzione stabilisce che Nessuna prestazione personale o patrimoniale pu essere imposta se non in base alla legge .I tributi , cio le prestazioni obbliga-torie in danaro che noi cittadini siamo chiamati a pagare, comunemente si di-stinguono in: imposte, tasse, contribu-ti. Sinteticamente l imposta dovuta per soddisfare i bisogni della collettivi-t ; la tassa in cambio dell erogazione di un servizio pubblico effettuato su do-manda (ad esempio la tassa scolasti-ca); infine il Contributo imposto a ca-rico di determinate persone che si av-vantaggiano di servizi pubblici. Oltre che dallo Stato, la possibilit di stabi-lire e applicare entrate proprie rico-nosciuta dall art. 119 della Costituzio-ne a Regioni, Province, Comuni e Cit-t art.

4 21 della l. 59/1997 ha riconosciu-to alle istituzioni scolastiche l autono-mia organizzativa e didattica che, co-me si evince anche dall art. 1 del 275/1999, ha per carattere funzionale ri-spetto al conseguimento degli obiettivi del sistema nazionale di istruzione . Il POF il documento elaborato e adot-tato con la partecipazione di tutte le componenti (art. 3, n. 275/1999) con cui la scuola opera le scelte pro-gettuali, coerentemente al programma annuale, per realizzare i suddetti obiet-2) Dal sito del MIUR: Lo sai : lo-sai-che# scolastico: obblighi, trasparenza, buone pratiche e opportunit di Cinzia OlivieriRivistadell istruzione3 - 201179 OsservatoriogiuridicoNella scuoladell obbligodovremmo parlaredi contributi volontari (e di altre fontidi entrata), mentreper la scuola superioresono previsteanche tasse obbligatorie tivi.

5 Esso uno strumento di autorego-lamentazione interna, che ovviamen-te necessita di risorse per la sua rea-lizzazione (3).Con la personalit giuridica non sta-ta riconosciuta alle scuole capacit im-positiva, n tale facolt stata attribu-ita al consiglio di istituto dal o dal 44/2001. Le singole istituzioni sco-lastiche quindi dettano proprie regole organizzative e di funzionamento, ma non possono imporre coattivamente oneri economici alle entrate delle scuole autonomeLa gratuit stata collegata all obbligo formativo gi dalla Costituzione (art. 34, comma 2). I principi di gratuit e ob-bligo sono stati ribaditi dall art. 1 del-la l. 9/1999, dal 323/1999, che ha vietato l imposizione di tasse o contri-buti di qualsiasi genere per l iscrizio-ne o la frequenza ancora fino al primo anno della scuola secondaria superio-re , e attraverso altri passaggi norma-tivi, confermati da ultimo con la legge 296/2006 (finanziaria 2007).

6 La circostanza che il 275/1999 abbia abolito, per la scuola di grado in-feriore, i divieti dei citati articoli 143 e 176 del non legittima certo la pos-sibilit di imporre oneri obbligatori, che come abbiamo visto esclusa, quan-to quella di richiedere contributi vo-lontari . Infatti l art. 21 della l. 59/1997 e l art. 1 del 44/2001 ci dicono che la dota-zione finanziaria riconosciuta alle scuo-le costituita dall assegnazione del-lo Stato per il funzionamento ammini-strativo e didattico nonch da risor-se finanziarie derivanti da entrate pro-prie o da altri finanziamenti dello Sta-to, delle regioni, di enti locali o di al-tri enti, pubblici e privati che le istitu-zioni scolastiche decidono in autono-3) L avventura del programma annuale e i criteri del POF di Genitori in Movimento.

7 Pof partecipato e territoriale: come utilizzare. Le entrate proprie provengono appunto da contribuzioni volontarie, nonch da sponsorizzazio-ni ( 44/2001, art. 41), alienazioni di beni e forniture di servizi prodotti dall i-stituzione scolastica (art. 38), contratti di locazione finanziaria (art. 47), dona-zioni, eredit , legati (art. 55) e cos via. Contributi e tasse scolastichePer gli anni successivi all obbligo inve-ce la questione appare pi complessa in virt dei succitati regi decreti e della richiamata norma del del 1975, co-s da fare apparire legittimo il carattere di obbligatoriet del Contributo , ragione per cui accade che si giunga a negare l iscrizione o il rilascio di documenti di valutazione a chi non paga (4). Sicch , a maggior ragione, se davvero alle scuole fosse riconosciuto tale potere impositi-vo, non avrebbero necessit di ricorrere a tanto per indurre al le scuole secondarie di secondo grado l art.

8 200 del a stabilire quali sono le tasse obbligatorie: iscri-zione, frequenza, esame, rilascio di-plomi, prevedendo altres le ipotesi di esonero per limiti di reddito (comunica-ti annualmente con circolare ministeria-le), condizioni familiari, merito e disa-bilit , anche in applicazione del princi-pio costituzionale (art. 53) della pro-gressione nei tributi. Tale articolo pe-r non dispone pi nulla circa i contri-buti scolastici, mentre il successivo art. 676 riafferma il principio generale del-la successione delle norme nel tempo, con implicita abrogazione delle norme contrarie o si pu affermare che attualmen-te l art. 200 del 297/1994 discipli-na in maniera esaustiva la materia del-le tasse scolastiche, determinate dal 18 maggio ) La pagella diventa a pagamento: Scuola vuol rendere obbligatorio il Contributo volontario e minaccia di bocciare mio figlio: istruzione3 - 201180 OsservatoriogiuridicoEsiste un repertorionormativoche si stratificatonel tempo,ma che offrecomunquealcune chiavi di letturacoerentiDalle principali norme in materia di Contributo volontarioCostituzione della Repubblica ItalianaArt.

9 23: Nessuna prestazione personale o patrimo-niale pu essere imposta se non in base alla 34: La scuola aperta a tutti. L istruzione infe-riore, impartita per almeno otto anni, obbligatoria e 53: Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacit contributiva. Il sistema tributario informato a criteri di progressivit .Art. 119: I Comuni, le Province, le Citt metropolitane e le Regioni hanno risorse autonome; stabiliscono e applicano tributi e entrate propri, in armonia con la Costituzione e secondo i principi di coordinamento della finanza pubblica e del sistema decreti 1924 (tasse e contributi per gli istituti tecnici e professionali) 3 giugno 1924, n. 969: il consiglio di ammini-strazione degli istituti tecnici e professionali dotati di personalit giuridica, oltre alle ordinarie tasse a carico degli alunni (per ammissione, iscrizione, licenza, diploma), pu determinare contributi per le assicurazioni degli alunni contro gli infortuni, per rimborso del materiale di consumo nelle esercitazioni pratiche, per gli esercizi di educazione fisica.

10 15 maggio 1924, n. 749, art. 53: oltre alle tasse suddette, i consigli di amministrazione dei singoli istitu-ti e scuole possono richiedere speciali contributi per le spese di laboratorio, per le esercitazioni, per garanzia di danni, per consumo di materiale o per altro titolo. Le deliberazioni relative a tali contributi sono soggette all approvazione del ministro dell economia nazionale. 28 maggio 1975 (seguito dal 44/200), art. 18 - Mezzi finanziari dalle tasse e contributi 18 maggio 1990: Misura delle tasse 297/1994 (Testo unico delle leggi sull i-struzione)Art. 143 - Iscrizione alla prima classe: per l iscrizione alla scuola elementare non si possono imporre tasse o richiedere contributi di qualsiasi genere (abrogato dall art. 17 275/1999).Art. 176 - Iscrizione alla prima classe: Per l iscrizione e la frequenza alla scuola media non si possono im-porre tasse o richiedere contributi di qualsiasi genere (abrogato dall art.)


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