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corretto trattamento degli omaggi - …

Ai gentili ClientiLoro sediOGGETTO: IL corretto trattamento degli OMAGGIL avvicinarsi delle festivit pasquali porter molte aziende e professionisti ad effettuareomaggi di beni nei confronti della propria clientela in particolare, ma anche dei propri fornitorio dei dipendenti degli fine di gestire correttamente, sotto il profilo fiscale, la documentazione relativa ai beniomaggiati, anche in considerazione delle modifiche apportate dalla Finanziaria 2008 alladisciplina delle imposte sui redditi (innalzamento del limite da 25,82 a 50 ed eliminazionedella deduzione di 1/15 da ripartire in 5 quote annuali costanti), si ritiene opportunoripercorrerne il trattamento Iva e redditi, mettendo in evidenza la rappresentazione contabilenonch i relativi adempimenti da parte dell azienda maggior parte dei casi, i beni destinati ad essere omaggiati alla propria clientela nonappartengono ai prodotti che l azienda produce o commercializza (ci accade sempre,ovviamente, per le aziende che prestano servizi) e, quindi, l approvvigionamento dei beni dadestinare ad omaggio avviene tramite documentazio

Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: IL CORRETTO TRATTAMENTO DEGLI OMAGGI L’avvicinarsi delle festività pasquali porterà molte aziende e professionisti ad effettuare

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1 Ai gentili ClientiLoro sediOGGETTO: IL corretto trattamento degli OMAGGIL avvicinarsi delle festivit pasquali porter molte aziende e professionisti ad effettuareomaggi di beni nei confronti della propria clientela in particolare, ma anche dei propri fornitorio dei dipendenti degli fine di gestire correttamente, sotto il profilo fiscale, la documentazione relativa ai beniomaggiati, anche in considerazione delle modifiche apportate dalla Finanziaria 2008 alladisciplina delle imposte sui redditi (innalzamento del limite da 25,82 a 50 ed eliminazionedella deduzione di 1/15 da ripartire in 5 quote annuali costanti), si ritiene opportunoripercorrerne il trattamento Iva e redditi, mettendo in evidenza la rappresentazione contabilenonch i relativi adempimenti da parte dell azienda maggior parte dei casi, i beni destinati ad essere omaggiati alla propria clientela nonappartengono ai prodotti che l azienda produce o commercializza (ci accade sempre,ovviamente, per le aziende che prestano servizi) e, quindi, l approvvigionamento dei beni dadestinare ad omaggio avviene tramite documentazione (ordini, fatture) facilmente individuabilee dalla quale emerge con chiarezza la destinazione ad omaggio dei beni stessi.

2 Talesituazione, come vedremo, consente di individuare gi in sede di prima registrazione il correttotrattamento ai fini Iva. Inoltre, la corretta classificazione contabile della documentazione relativaa tali acquisti consente di gestire successivamente il trattamento ai fini delle imposte altri casi, invece, ad essere destinati ad omaggio sono proprio i beni che costituiscono il prodotto dell azienda erogante piuttosto che i beni che l azienda commercializza. In questicasi, la precisa individuazione della documentazione relativa al bene omaggiato tutt altro cheagevole e, quasi sempre, la successiva destinazione ad omaggio del bene richiede una rettificadelle scelte (in termini di classificazione contabile) originariamente operate. Il bene acquistato(o i costi relativi alla realizzazione dello stesso), infatti, quasi sempre vengono sotto il profilofiscale gestiti come costi inerenti all attivit aziendale e, quindi interamente deducibili ai finiredditi e interamente detraibili ai fini Iva.

3 La conseguenza di tale (e lecito) comportamento siriflette nella successiva gestione fiscale dell omaggio: dal momento cheall acquisto/produzione non si in grado di stabilire la loro esatta destinazione, la successivacessione gratuita deve essere assoggettata ad Iva sulla base del valore normale del benestesso. Spetter poi all azienda erogante decidere (ragioni di eleganza lo sconsigliano) seesercitare o meno la rivalsa nei confronti del soggetto la disciplina applicabile presenta delle differenze in relazione a due elementi: il soggetto a cui sono destinati gli omaggi :- dipendenti- soggetti terzi (clienti, fornitori, ecc.) la tipologia di beni omaggiati:- beni prodotti o commercializzati dalla stessa impresa- beni acquistati appositamente al fine della donazioneOmaggi a terzi Beni la cui produzione e/o commercio rientra nell attivit propria dell impresaImposte diretteDal punto di vista delle imposte sui redditi l acquisto di beni rientranti nell attivit propriadell impresa e destinati ad essere omaggiati (ad esempio un soggetto che commercializza vinoe regala bottiglie di vino ai propri clienti) segue regole diverse in relazione al valore unitario delbene.

4 Beni di valore unitario inferiore o uguale a 50 beni di valore unitario superiore a 50 Nel primo caso l acquisto del bene integralmente deducibile mentre nel secondo caso, inquanto spesa di rappresentanza, deducibile nei limiti previsti dal del e cio : nel limite del 1,3% fino a 10 milioni di euro di ricavi/proventi della gestione caratteristica; nel limite dello 0,5% per la parte eccedente i 10 milioni di euro fino a 50 milioni di euro diricavi/proventi della gestione caratteristica; nel limite dello 0,1% per la parte eccedente i 50 milioni di euro di ricavi/proventi dellagestione parte eccedente tali limiti percentuali va considerata interamente sul valore aggiuntoAi fini dell Iva l acquisto di beni la cui produzione o il cui commercio rientra nell'attivit propriadell'impresa e che vengono ceduti gratuitamente d sempre origine alla detraibilit dell impostain quanto l impresa non conosce al momento dell acquisto la destinazione futura del bene (inaltre parole quando l impresa acquista o produce beni che normalmente vende potrebbe nonsapere quali di questi beni verranno destinati ad omaggio).

5 Conseguenza della detraibilit operata all atto dell acquisto che le cessioni gratuite dei beniceduti a terzi sono considerate operazioni imponibili ai fini Iva: la base imponibile sar pari alvalore normale, ossia il valore a cui mediamente l azienda cede quel determinato bene, e dovr essere applicata l imposta come se si trattasse di una cessione ordinaria nei confronti di uncliente. prevista la facolt per l impresa che assoggetta ad Iva la cessione gratuita del bene di nonesercitare la rivalsa e cio di non richiedere al soggetto che riceve l omaggio il pagamentodell Iva esposta in fattura ( il caso che pi frequentemente si verifica nella pratica).Analizziamo, quindi, le scritture contabili del soggetto cedente nei casi in cui venga o menoesercitata tale facolt : Senza rivalsa dell IvaLa rivalsa dell Iva nei confronti del cliente non obbligatoria: pertanto se, come usualmenteaccade, non viene chiesto al destinatario dell omaggio il pagamento dell imposta, occorrer emettere fattura nella quale sar indicato che non si intende esercitare la rivalsa dell cedente dovr perci rilevare l omaggio offerto al terzo:Crediti vs/clientiadiversi120 Ricavi per omaggi100 Iva a debito20E successivamente occorrer rilevare lo storno totale del credito, rammentando che lo stornonon riguarda l IVA a debito.

6 L imposta per la quale si scelto di non esercitare l addebito al terzodovr essere rilevata come onere indeducibile per l azienda:diversiaCrediti vs/clienti120 Ricavi per omaggi100 Costo indeducibile20Si ricorda che qualora i beni alla cui produzione e scambio diretta l attivit d impresa sianostati omaggiati ad enti pubblici (Stato, Regioni, Comuni e Province), associazioni riconosciute ofondazioni aventi esclusivamente finalit di assistenza, beneficenza, educazione, istruzione,studio o ricerca scientifica (es. Associazione Italiana per la ricerca sul cancro, CaritasInternazionale, Fao, Croce Rossa, Aido ecc.) e alle Onlus, sono esenti da pertanto emettere normale fattura in duplice esemplare, specificando la naturagratuita della cessione ed indicando il titolo dell'esenzione ( , punto 12, DPR ).

7 Il cessionario dovr invece rilevare l omaggio ricevuto: omaggi (Iva indetraibile)aDebiti vs/fornitori120E successivamente occorrer rilevare lo storno totale del debito, evidenziando unasopravvenienza attiva che rende neutrale l impatto reddituale dell omaggio:Debiti vs/fornitoriaOmaggi120In caso di assenza di rivalsa dell imposta, in alternativa alla fattura sar possibile adottare unadelle seguenti procedure: autofattura in unico esemplare per ciascuna cessione (oppure in alternativa un'unicaautofattura globale mensile per tutte le cessioni gratuite effettuate nel mese conl'indicazione del valore normale dei beni ceduti, dell'aliquota o delle aliquote applicabile e della relativa imposta, oltre all' annotazione sulla stessa che si tratta di autofattura per omaggi ).

8 Questa autofattura dovr essere numerata secondo lanumerazione propria delle fatture di vendita ed essere annotata nel registro delle fattureemesse; il relativo ammontare imponibile andr a confluire nel volume d'affari Iva. annotazione su un apposito registro degli omaggi dell'ammontare globale del valorenormale delle cessioni gratuite effettuate in ciascun giorno e della relativa impostadistinta per aliquota. Anche in questo caso l'imposta dovr confluire normalmente nelleliquidazioni cessionario (destinatario dell omaggio), in entrambi i casi, non avendo ricevuto alcuna fattura,non dovr procedere ad alcuna registrazione contabile. Con rivalsa dell IvaPer tali cessioni dovr necessariamente essere emessa regolare fattura, che il cedenteregistrer in contabilit come una ordinaria cessione di beni:Crediti vs/clientiadiversi120 Ricavi per omaggi100 Iva a debito20Se per tale cessione viene operata la rivalsa dell imposta (ovvia si chiede al destinatariodell omaggio il pagamento dell Iva sul bene) occorrer stornare il credito relativo all omaggioceduto poi rilevare l incasso dell Iva:diversiaCrediti vs/clienti120 Ricavi per omaggi100 Costo indeducibile20Il destinatario dell omaggio registrer la fattura come una ordinaria fattura di acquisto.

9 DiversiaDebiti vs/fornitori120 Omaggi100 Iva detraibile20Il cliente destinatario dell omaggio potr quindi detrarre l Iva corrisposta (salvo ovviamente chenon si tratti di imposta oggettivamente indetraibile per la particolare tipologia del beneomaggiato). Successivamente provveder a stornare il debito verso il fornitore, rilevando ilpagamento dell Iva e per la differenza una sopravvenienza attiva:Debiti vs/fornitoriadiversi120omaggi100cassa20 Beni la cui produzione e/o commercio non rientra nell attivit propria dell impresaImposte diretteDal punto di vista delle imposte sui redditi l acquisto di beni non rientranti nell attivit propriadell impresa e destinati ad essere omaggiati (ad esempio un soggetto che commercializza vinoe regala portachiavi ai propri clienti) segue regole diverse in relazione al valore unitario delbene.

10 Beni di valore unitario inferiore o uguale a 50 beni di valore unitario superiore a 50 Nel primo caso l acquisto del bene integralmente deducibile mentre nel secondo caso, inquanto spesa di rappresentanza, deducibile nei limiti previsti dal del e cio : nel limite del 1,3% fino a 10 milioni di euro di ricavi/proventi della gestione caratteristica; nel limite dello 0,5% per la parte eccedente i 10 milioni di euro fino a 50 milioni di euro diricavi/proventi della gestione caratteristica; nel limite dello 0,1% per la parte eccedente i 50 milioni di euro di ricavi/proventi dellagestione parte eccedente tali limiti percentuali va considerata interamente sul valore aggiuntoAi fini dell Iva, l acquisto di beni la cui produzione o il cui commercio non rientra nell'attivit propria dell'impresa e che vengono ceduti gratuitamente d origine alla detraibilit o meno infunzione del costo unitario sostenuto per il bene medesimo: beni di costo unitario inferiore o uguale a 25,82: l Iva assolta all acquisto pienamentedetraibile (salvo ovviamente che non si tratti di un bene la cui detraibilit dell Iva risultioggettivamente non ammessa).


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