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Dario Ianes La Speciale normalità Strategie di ...

Dario Ianes La Speciale normalit Strategie di integrazione e inclusione per le disabilit e i Bisogni Educativi Speciali Erickson, 2006 Prezzo: 15,00 Per realizzare una buona qualit dell integrazione scolastica degli alunni con disabilit e un efficace azione inclusiva per i molti pi alunni con Bisogni Educativi Speciali abbiamo la necessit di rendere sempre pi " Speciale " la "normalit " del far scuola tutti i giorni. La normalit della didattica e delle attivit educative e formative va decisamente arricchita di Strategie efficaci e aspetti tecnici che provengono dalla pedagogia Speciale (special education) e dalla psicologia dell educazione.

INDICE 7 Introduzione: Collins, Sacks e Vygotskij 11 CAP. 1 Il doppio valore della normalità 21 CAP. 2 Il riconoscimento delle due specialità 41 CAP. 3 La dialogica della speciale normalità 51 CAP. 4 Adattamento degli obiettivi, dei materiali e delle attività 67 CAP. 5 Strategie base di insegnamento-apprendimento 83 CAP. 6 Strategie …

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1 Dario Ianes La Speciale normalit Strategie di integrazione e inclusione per le disabilit e i Bisogni Educativi Speciali Erickson, 2006 Prezzo: 15,00 Per realizzare una buona qualit dell integrazione scolastica degli alunni con disabilit e un efficace azione inclusiva per i molti pi alunni con Bisogni Educativi Speciali abbiamo la necessit di rendere sempre pi " Speciale " la "normalit " del far scuola tutti i giorni. La normalit della didattica e delle attivit educative e formative va decisamente arricchita di Strategie efficaci e aspetti tecnici che provengono dalla pedagogia Speciale (special education) e dalla psicologia dell educazione.

2 In questo modo, per l alunno disabile o con Bisogni Educativi Speciali, la normalit del relazionarsi e dell imparare con tutti gli altri alunni, che gli d identit , appartenenza, sicurezza, autostima, ecc. (e che un diritto ben espresso nella nostra legislazione) riesce anche ad essere efficace a produrre apprendimenti e nell aiuto concreto rispetto alle sue specifiche problematiche, anche complesse. L alunno con disabilit /Bisogni Educativi Speciali ha infatti sia il diritto all integrazione che il diritto a risposte specifiche e efficaci. Le due cose non sono affatto in contraddizione, come non lo sono la normalit e la specialit , se le combiniamo nella Speciale normalit.

3 Contenuti - Introduzione: Collins, Sacks e Vygotskij - Il doppio valore della normalit - Il riconoscimento delle due specialit - La dialogica della Speciale normalit - Adattamento degli obiettivi, dei materiali e delle attivit - Strategie base di insegnamento-apprendimento - Strategie metacognitive - Strategie di insegnamento-apprendimento mediate dai pari - Strategie di autoregolazione comportamentale - Interventi psicoeducativi sui comportamenti problema gravi Rivolto a: Insegnanti di ogni ordine e grado, educatori. INDICE 7 Introduzione: Collins, Sacks e Vygotskij 11 CAP. 1 Il doppio valore della normalit 21 CAP.

4 2 Il riconoscimento delle due specialit 41 CAP. 3 La dialogica della Speciale normalit 51 CAP. 4 Adattamento degli obiettivi, dei materiali e delle attivit 67 CAP. 5 Strategie base di insegnamento-apprendimento 83 CAP. 6 Strategie metacognitive 107 CAP. 7 Strategie di insegnamento-apprendimento mediate dai pari 131 CAP. 8 Strategie di autoregolazione comportamentale 137 CAP. 9 Interventi psicoeducativi sui comportamenti problema gravi 167 BIBLIOGRAFIATre libri: una lettura, una rilettura e una novit . Nel mese di set-tembre ho avuto, leggendo, due sorprese amare, due fitte di preoccupa-zione. Quella che usc dalla rilettura non avrebbe dovuto sconcertarmi cos , se avessi ricordato bene quella pagina.

5 Ma forse l avevo rimossa. La sorpresa genuina l ho invece incontrata nel bel libro di Paul Collins N giusto n sbagliato (2005). Una scrittrice che conosco ha messo il suo bambino autistico in una classe normale : stata un esperienza terribile. Gli altri sapevano che lui non era Uno di Loro. Lo provocavano, lo tormentavano, lo evitavano; cos lei, disperata, lo ha spostato in una scuola per bambini autistici. E adesso, per la prima volta in vita sua, ha degli amici. Si scrivono e-mail, parlano al telefono per ore, giocano insieme ai loro astrusi videogiochi, e sono felici. Ma allora la sua esperienza scolastica fallita? Si pu giudicare l esperienza di un autistico in base alle solite categorie: riuscire bene, non riuscire?

6 [..] Con questi bambini, come voler infilare a tutti i costi il pezzo quadrato nel buco rotondo: a furia di martellare il pezzo si rompe. La scuola normale pu causare all autistico una abnorme infelicit ; crescere in una societ normale pu trasformarlo in un adulto sofferente. questa la buona riuscita ? questa la normalit ? Perch integrarlo a tutti i costi, se questo il prezzo da pagare? (Collins, 2005, p. 240) Il fatto che queste domande siano poste da uno scrittore, e non da un professionista, non toglie nulla alla loro severit , anzi. Lo scrittore racconta di suo figlio autistico, negli Stati Uniti, ma quelle doman-1 INTRODUZIONE: COLLINS, SACKS E VYGOTSKIJ8LA Speciale NORMALIT de riecheggiano anche per altre situazioni, e anche nel nostro Paese, purtroppo.

7 Richiamano alla mente dimensioni diverse: integrazione, normalit , sofferenza, fallimento, accanimento, forse ideologia del-l integrazione, cecit ideologica verso la sofferenza e l impossibilit , l inutilit , l insuccesso negli apprendimenti di alunni troppo disabili per essere integrati? Per chi crede fortemente nell integrazione sco-lastica quella pagina un dolore e una preoccupazione che chiede riflessioni, analisi, proposte, imbatto nella seconda sorpresa, quella che non sarebbe dovuta essere tale se la memoria avesse funzionato meglio, rileggendo con gli studenti in universit il libro Vedere voci, di Oliver Sacks (1990).

8 Nel libro si parla della situazione italiana: Per contro, una legge approvata nel 1977 ha determinato la chiusura delle scuole per sordi e il passaggio all integrazione in scuole normali della grandissima maggioranza dei bambini sordi. Sebbene adottato con le migliori intenzioni, questo provvedimento di cui si sono avuti riflessi negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in molti altri Paesi ha introdotto una nuova causa di isolamento e un nuovo ostacolo alle possibilit di comunicazione. Come gi era avvenuto nel 1880, gli effetti sulle capacit linguistiche dei giovani alunni, sulla loro istruzione, sull intera loro esi-stenza sono stati infausti; si spera che tale follia possa essere fermata prima che vengano chiuse tutte le scuole per (Sacks, 1990, p.)

9 23)Integrazione come follia, ostacolo alla comunicazione, all apprendi-mento, alla vita stessa. Una follia che nessuno ha fermato, per fortuna, e che anche molti sordi prelinguistici profondi non scambierebbero oggi per nessuna ottima scuola Speciale . Ma questi dubbi e queste do-mande ritornano. Recentemente sono riaffiorati in qualche genitore, preoccupato (talvolta fondatamente) per la qualit dell integrazione, in qualche insegnante, frustrato (spesso giustamente) per la carenza di risorse nella scuola e nei servizi della comunit , in qualche ricercatore e professionista che temono (speriamo sinceramente) che le difficolt va-rie che l integrazione incontra nella pratica violino il diritto dell alunno disabile di ricevere i migliori interventi psicoeducativi e didattici oggi dimostratisi efficaci dalla ricerca internazionale in Special Education.

10 Tutte queste domande e dubbi sono oggi particolarmente insidiosi e pericolosi, perch fatti in nome del valore e del diritto della persona disabile all educazione, all istruzione e alla piena realizzazione di s e non pi per una sua disumanizzazione o sottovalutazione. Sono un virus, portato per da portatori sani , e dunque pi difficile difen-dersene. Come fare allora? La risposta apparentemente semplice: ai benefici della normalit non si pu rinunciare, n ai benefici della specialit tecnica, dunque dobbiamo tenerle insieme tutte e due, supe-rando un apparente incompatibilit , in una dialogica, direbbe Morin, 9 Introduzioneche tenga assieme le due dimensioni, o il meglio di esse.


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