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George Orwell La vita - HOMOLAICUS.com

George Orwell 1984 (1984, 1949) Nuova traduzione a cura di Stefano Manferlotti (2000) George Orwell La vita Eric Arthur Blair, vero nome di George Orwell , nasce il 25 giugno 1903 a Motihari, nel Bengala, dove il padre, d'origine angloindiana, funziona-rio statale presso l'Opium Department. La sua famiglia appartiene alla bor-ghesia alto-bassa , come la definir lo stesso scrittore con sarcastica con-traddizione. Al ruolo dominante e privilegiato degli amministratori britan-nici nelle colonie non corrisponde, infatti, un analogo status in Inghilterra. In India, i Blair si destreggiano a conciliare effettiva scarsit di mezzi e salvaguardia delle apparenze quando, nel 1904, Eric torna in patria con la madre e le due sorelle e si stabilisce a Henley-on-Thames. Iscritto nell'e-sclusivo college St. Cyprian di Eastbourne, ne esce con una borsa di studio e un opprimente complesso d'inferiorit , come racconta nel saggio auto-biografico E tali, tali erano le gioie del 1947.

stato tolto dall'indice dei libri proibiti. Vicissitudini editoriali che confer-mano a Orwell la fama di autore "scomodo". L'ansia per la verità, l'impar-zialità di giudizio perseguita quasi fino alla maniacalità, l'onestà intellet-tuale — che trovano l'espressione …

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1 George Orwell 1984 (1984, 1949) Nuova traduzione a cura di Stefano Manferlotti (2000) George Orwell La vita Eric Arthur Blair, vero nome di George Orwell , nasce il 25 giugno 1903 a Motihari, nel Bengala, dove il padre, d'origine angloindiana, funziona-rio statale presso l'Opium Department. La sua famiglia appartiene alla bor-ghesia alto-bassa , come la definir lo stesso scrittore con sarcastica con-traddizione. Al ruolo dominante e privilegiato degli amministratori britan-nici nelle colonie non corrisponde, infatti, un analogo status in Inghilterra. In India, i Blair si destreggiano a conciliare effettiva scarsit di mezzi e salvaguardia delle apparenze quando, nel 1904, Eric torna in patria con la madre e le due sorelle e si stabilisce a Henley-on-Thames. Iscritto nell'e-sclusivo college St. Cyprian di Eastbourne, ne esce con una borsa di studio e un opprimente complesso d'inferiorit , come racconta nel saggio auto-biografico E tali, tali erano le gioie del 1947.

2 N riuscir a integrarsi nel clima altrettanto snob, seppur meno gretto, di Eton, dove ammesso nel 1917. Il senso di sradicamento probabilmente alla base della sua decisione di seguire le orme paterne arruolandosi nel 1922 nella Polizia imperiale in-diana a Mandalay, in Birmania. Pur se ispirer il suo primo romanzo (in ordine di composizione, ma edito solo nel '34), Giorni in Birmania, l'espe-rienza si rivela traumatica. Diviso fra il crescente disgusto per l'arroganza imperialista e la funzione repressiva che il suo ruolo gli impone, Eric si dimette nel 1928. Nello stesso anno parte per Parigi. Il suo non solo un pellegrinaggio nella capitale intellettuale, ma una vera e propria esplora-zione dei bassifondi, dove sopravvive grazie alla carit dell'Esercito della Salvezza, sobbarcandosi lavori umilissimi.

3 Un'avventura che continuer subito dopo anche in patria e accender estro al romanzo d'esordio, Senza un soldo a Parigi e a Londra, pubblicato nel '33 con il nome di George Orwell . Tra il 1932 e il 1936 alterna alle fatiche di romanziere quelle di in-segnante e di commesso di libreria, che entreranno nelle descrizioni d'am-biente dei due romanzi successivi, La figlia del reverendo del '35 e Fiorir l'aspidistra del '36. Su commissione del Left Book Club, un'associazione culturale filosocialista, svolge un'indagine nelle zone pi colpite dalla de-pressione economica, che lo porter , nei primi mesi del '36 tra i minatori dell'Inghilterra settentrionale. Le loro misere condizioni saranno descritte in La strada di Wigan Pier (pubblicato nel '37). Sempre nel '36 sposa in giugno Eileen O'Shaughnessy, impiegata al ministero dell'Informazione, e parte in dicembre come volontario per la guerra di Spagna, raccontata nel diario-reportage edito nel '38, Omaggio alla Catalogna.

4 A Barcellona si arruola nelle file del Poum (Partito operaio d'uni-ficazione marxista, d'ispirazione trotzkista) ed inviato sul fronte aragone-se. Colpito alla gola da un cecchino franchista rientra a Barcellona. Ma il clima politico mutato. Con il prevalere della linea del Fronte Popolare e del partito comunista nel governo repubblicano il Poum e gli anarchici so-no dichiarati fuorilegge e Orwell deve lasciare la Spagna quasi clandesti-namente. Del '39 il romanzo Una boccata d'aria. Respinto come inabile allo scoppio della seconda guerra mondiale si ar-ruola nel '40 nelle milizie territoriali della Home Guard. Gli anni dal '41 al '46 lo trovano a Londra dove collabora a giornali e riviste ( Partisan Re-view , New Statesman and Nation , Poetry London ), cura per la Bbc una serie di trasmissioni propagandistiche dirette all'India, direttore lette-rario del settimanale socialista Tribune , che gli affida una rubrica (As I please, A modo mio).

5 Nel '45, anno in cui muore la moglie, in Francia, Germania, Austria come corrispondente dell' Observer . Sempre nel '45 appare il romanzo del successo, La fattoria degli animali. A met aprile del '46, sospesa per sei mesi la collaborazione con i gior-nali, d inizio alla stesura del libro che diventer 1984. Nel '47 si stabilisce con il figlio Richard, adottato nel '44, a Jura, una fredda e disagiata isola delle Ebridi. minato dalla tisi, il clima non si conf alle sue ormai disperate condizioni di salute, costringendolo a conti-nui ricoveri in sanatorio. Nel '49, risposatosi con Sonia Bronwell, redattri-ce di Horizon , si dedica, letteralmente incalzato dalla morte, alla revi-sione di 1984. Si spegner a Londra il 21 gennaio 1950. Le opere Secondo la puntuale corrispondenza tra esperienze esistenziali e let-terarie che contraddistingue l'intera opera di Orwell , gli anni birmani pro-muovono i racconti di ricordi giovanili: Un'impiccagione (1931), contro la pena di morte, e L'uccisione dell'elefante (1936), confessione dei senti-menti ambivalenti di odio per i dominatori, di simpatia per il paese op-presso ma anche d'esasperazione verso la popolazione ovviamente ostile che compaiono anche nel primo lavoro di ampio respiro.

6 Giorni in Bir-mania (1934) s'impernia sul rifiuto dell'ipocrisia imperialista da parte d'u-no stesso sahib della comunit bianca. Pur accodandosi alla tradizione na-turalistica, il romanzo introduce in modo peculiare il motivo orwelliano dell'individuo in lotta contro il suo ambiente e destinato alla sconfitta. Che questo dissidio abbia per Orwell radici biografiche nell'insoddisfazione per i falsi valori della sua classe si conferma nella ricerca di un'umanit auten-tica identificata con il sottoproletariato pi emarginato e disperato che caratterizza i vagabondaggi narrati in Senza un soldo a Parigi e a Lon-dra (1933). In La figlia del reverendo (1935) il tema della perdita della fe-de, vista nel duplice aspetto consolatorio e mistificatorio, approfondisce un'altra costante dei personaggi orwelliani, tentati dal rifiuto della morale piccolo-borghese ma soggetti al fascino della decency, rassicurante patri-monio di rispettabilit e dignit della loro classe.

7 La stessa attrazione-repulsione lacera il protagonista che si declassa volontariamente in opposi-zione al mito del denaro in Fiorir l'aspidistra (1936). La strada di Wigan Pier (1937) la seconda tappa di quell' accostamento al socialismo , vol-to a esplorare, dopo il sottoproletariato, il proletariato. Se la descrizione dei minatori soffre eccessi apologetici, il libro illuminante per capire la natura idealistica del socialismo di Orwell . Omaggio alla Catalogna (1938), oltre che un diario di trincea, la storia d'una rivoluzione tradita, sacrificata alle direttive della politica staliniana. Da allora in poi, come dir nel saggio Perch scrivo (1946), ogni riga di Orwell sar spesa contro il totalitarismo, quello che era andato a combattere e quello inaspettato che aveva incontrato.

8 Soprattutto egli vuole smascherare la campagna di men-zogne scatenata dai comunisti attraverso i mezzi d'informazione contro le altre forze della sinistra. In Una boccata d'aria (1939) il clich dell'eroe-antieroe proiettato contro gli effetti disumanizzanti del progresso : solo alla conservazione della memoria, al senso di continuit con il passato vengono attribuiti valori d'antidoto all'alienazione incombente. La stermi-nata produzione saggistica spazia da temi letterali come in Charles Di-ckens (1940) o Nel ventre della balena (1940) ad argomenti sociologici come nel Leone e l'unicorno (1941) o Gli inglesi (1944); esamina la fun-zione sociale dello scrittore e i pericoli dell' invasione della letteratura da parte della politica in Letteratura e totalitarismo (1941), La prevenzione della letteratura (1944), Gli scrittori e il leviatano (1948); dal '40 in poi manifesta un crescente interesse per i rischi d'un uso banalizzato e ideolo-gico del linguaggio in Nuove parole (1940), Propaganda e linguaggio po-polare (1944), La politica e la lingua inglese (1946).

9 Nel saggio Arthur Koestler (1944), l'esame dell'autore di Buio a Mezzanotte e del suo roman-zo incentrato sulle purghe del 1936 anticipa, portando l'attacco al cuore della politica stalinista, La fattoria degli animali (1945). Rimasto un uni-cum nella narrativa orwelliana, il romanzo coniuga il genere letterario della favola animale alla Esopo e La Fontaine con la lezione satirica di Swift, un maestro ben conosciuto, come dimostra il saggio Politica contro letteratu-ra (1946). 1984 (1948) senz'altro il pi famoso esemplare del filone ispirato dalle spettrali inquietudini che le due guerre e l'olocausto atomico avevano evo-cato. Le antiche utopie positive di Bacone, More, Campanella sono ora ri-proposte in negativo: la parabola apocalittica delle grandi paure orwel-liane il totalitarismo, la falsificazione e la perdita di memoria storica indotta dai mezzi d'informazione, la corruzione del linguaggio, l'annulla-mento dell'identit individuale convogliate in una raggelante descrizio-ne di societ del futuro contro cui combatte, ancora una volta, l'ultimo ero-e.

10 La fortuna In Orwell le continue sovrapposizioni uomo-scrittore pongono non pochi problemi interpretativi. I personaggi dei primi romanzi, in particolare, sof-frendo di un eccessivo ricalco biografico, paiono mancare di efficace carat-terizzazione e, pi che di vita autonoma, vivrebbero come portatori delle istanze del loro autore su particolari problemi. In questo senso proprio i romanzi premiati dal successo di pubblico, La fattoria degli animali e 1984, sono considerati, per motivi diversi, i pi riusciti anche dalla critica. Ma la scarsa attenzione prestata alle prime opere di Orwell deriv anche dalle difficolt di pubblicazione. Giorni in Birmania usc con anni di ritar-do per tema della censura statale; Omaggio alla Catalogna fatic non poco a trovare un editore disposto a rischiare su un'interpretazione tanto poco al-lineata della guerra civile.


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