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GIUSTO COMPENSO: COME VALUTARLO

GIUSTO COMPENSO: COME VALUTARLO A maggio 2017 si svolta la "marcia per il GIUSTO compenso" per ottenere dalle istituzioni la reintroduzione dei minimi tariffari a garanzia dei committenti e dei professionisti. Molti giovani Colleghi sono disorientati, sono alla ricerca di risposte concrete: ".. cosa significa minimo tariffario, come posso valutare il prezzo da applicare per la mia prestazione, come devo comportarmi con il committente .. ?" Fino al 2006 i professionisti italiani dovevano applicare - per Legge - delle tariffe minime che rispecchiavano un compenso GIUSTO . GIUSTO per il committente che sapeva a priori quanto sarebbe venuto a costare l'intervento professionale e GIUSTO per il professionista che non doveva imbattersi in "guerre al ribasso" imposte dal mercato.

Questo documento è stato reperito nel sito dell'Ordine degli Ingegneri di Bergamo TARIFFA PROFESSIONALE INGEGNERI E ARCHITETTI Legge 2 marzo 1949 n°143 e successive modifiche e integrazioni.

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1 GIUSTO COMPENSO: COME VALUTARLO A maggio 2017 si svolta la "marcia per il GIUSTO compenso" per ottenere dalle istituzioni la reintroduzione dei minimi tariffari a garanzia dei committenti e dei professionisti. Molti giovani Colleghi sono disorientati, sono alla ricerca di risposte concrete: ".. cosa significa minimo tariffario, come posso valutare il prezzo da applicare per la mia prestazione, come devo comportarmi con il committente .. ?" Fino al 2006 i professionisti italiani dovevano applicare - per Legge - delle tariffe minime che rispecchiavano un compenso GIUSTO . GIUSTO per il committente che sapeva a priori quanto sarebbe venuto a costare l'intervento professionale e GIUSTO per il professionista che non doveva imbattersi in "guerre al ribasso" imposte dal mercato.

2 Naturalmente il professionista era libero di offrire la prestazione ad un prezzo superiore ma mai al di sotto del minimo. Abbiamo pubblicato a suo tempo (2010) dei suggerimenti nei rapporti con la committenza e (2011) un tariffario che - se pur non pi di Legge - costituiva e costituisce ancor oggi un valido punto di riferimento per delle valutazioni di massima. Riproponiamo a seguire i due documenti. LA LETTERA D'INCARICO PROFESSIONALE E TARIFFE DA APPLICARE PER LE PRESTAZIONI DEGLI INGEGNERI (Pubblicata nel 2010) Fino a qualche tempo fa gli Ingegneri, a fronte di un incarico, non potevano richiedere un corrispettivo pi basso di quello previsto dalle tariffe minime; con l'entrata in vigore della Legge di conversione del famoso "Decreto Bersani" (*) esse sono state abolite.

3 Oggi la Legge demanda ad una trattativa tra committente e professionista il corrispettivo delle prestazioni professionali. Molti colleghi preferiscono soprassedere e non parlare di "quantum" al momento di ricevere l'incarico, fiduciosi della comprensione e della soddisfazione dei clienti. Questo atteggiamento giustificato da una sorta di "pudicizia" da parte dell'ingegnere e - a volte - "dall'astuzia" dei committenti. Affrontare gli aspetti economici dopo aver effettuato la prestazione pu significare delle brutte sorprese per il professionista che spesso vede vanificato il proprio lavoro e la propria professionalit . D'altronde in un rapporto di dipendenza chi si farebbe mai assumere e cominciare a lavorare senza sapere - con esattezza e precisione - quale sar lo stipendio a fine mese ?

4 E perch mai il libero professionista dovrebbe lavorare senza sapere - in anticipo - quale sar il suo compenso ? Il decreto Bersani, che piaccia o no, ha aperto le porte alla libera concorrenza; ma libera concorrenza significa stabilire il corrispettivo prima di effettuare la prestazione e non dopo. I NOSTRI SUGGERIMENTI 1. Non accettare incarichi nei quali non sia stabilito a priori, sulla lettera d'incarico, la natura, l'entit e la durata della prestazione; 2. non accettare incarichi nei quali non sia specificato a priori, sulla lettera d'incarico, il corrispettivo in Euro della prestazione; 3. non accettare incarichi nei quali non siano specificate a priori, sulla lettera d'incarico, le modalit di pagamento e sopratutto le tempistiche; conviene sempre prevedere una serie di acconti ed un saldo, dilazionati nel tempo; 4.

5 Non accettare incarichi dati a voce; l'incarico deve essere scritto, firmato dal Committente e controfirmato dal Professionista per accettazione; (*) Decreto Legge 4 Luglio 2006, n. 223 - Convertito in Legge il 4 Agosto 2006, n. 248 - serie generale n. 153 del 4 Luglio 2006 5. non applicare tariffe talmente basse da essere insostenibili e/o indecorose; acquisire un incarico solo per "battere la concorrenza" pu diventare un "boomerang" molto pericoloso per il professionista; 6. non accettare incarichi al di fuori del proprio campo di conoscenze; 7. promuovere in modo circostanziato le proprie conoscenze e capacit puntando alla qualit della prestazione.

6 8. Rifiutare un incarico perch mal retribuito o per mancanza di chiarezza da parte del committente non una vergogna; una vergogna proporlo. Queste regole devono essere applicate con tutte le tipologie di committenti: pubblici o privati. Per quanto riguarda le prestazioni effettuate per conto dei tribunali (CTU) molti colleghi ci chiedono come applicare talune tariffe che sembrerebbero ancora oggi in vigore. Abbiamo per questo predisposto un foglio di calcolo raggiungibile dal link: Molti Colleghi, sopratutto i giovani ingegneri, sono spesso disorientati su quale possa essere il congruo corrispettivo per un certo lavoro e come si redige nel dettaglio la lettera d'incarico; purtroppo la casistica talmente vasta che non possibile predisporre un modello standard.

7 Suggeriamo, a coloro che ne avessero bisogno, di utilizzare la nostra rubrica "Filo Diretto" attraverso la quale dei colleghi esperti possono fornire delle utili indicazioni su come compilare la lettera d'incarico e la tariffa da applicare. Il link: "Dulcis in fundo" arriver il momento di emettere la parcella per avere il riscontro economico della propria prestazione professionale. Il calcolo dipende da svariati fattori, primo tra essi l'onorario stabilito (possibilmente e come ampiamente detto a priori). Anche per questo abbiamo predisposto un foglio di calcolo al link: Questo documento stato reperito nel sito dell'Ordine degli Ingegneri di Bergamo TARIFFA PROFESSIONALE INGEGNERI E ARCHITETTI Legge 2 marzo 1949 n 143 e successive modifiche e integrazioni.

8 Testo unico della tariffa degli onorari per le prestazioni professionali dell ingegnere e dell architetto pag. 3 Decreto Ministeriale 4 aprile 2001. Corrispettivi delle attivit di progettazione e delle altre attivit (ai sensi dell art. 17, comma 14 bis, della Legge 11 febbraio 1994 n 109 e s. m. e i.) pag. 43 Linee guida sulle procedure e sui compensi relativi alle prestazioni di ingegneria antincendio. Deliberazione dell Ordine degli Ingegneri di Bergamo n 1 del 6 settembre 2005 pag. 55 Tariffa professionale per gli adempimenti ex Legge 10/91. Deliberazione dell Ordine degli Ingegneri di Bergamo n 5 del 13 ottobre 1997 pag.

9 79 Tariffa 494/96. Deliberazione dell Ordine degli Ingegneri di Bergamo n 1 del 24 marzo 1998 pag. 85 Decreto Ministeriale 3 settembre 1997. Regolamento recante adeguamento dei compensi a vacazione per le prestazioni professionali degli ingegneri ed architetti pag. 91 Decreto Ministeriale 30 maggio 2002. Adeguamento dei compensi spettanti ai periti, consulenti tecnici, interpreti e traduttori per le operazioni eseguite su disposizione dell autorit giudiziaria in materia civile e penale pag. 93 - 3 - LEGGE 2 MARZO 1949 N. 143 e successive modificazioni e integrazioni Testo unico della tariffa degli onorari per le prestazioni professionali dell ingegnere e dell architetto - 4 - CAPO I NORME GENERALI Art.

10 1 La presente tariffa ha carattere nazionale e serve a stabilire gli onorari professionali spettanti agli Ingegneri e agli Architetti giusta il regolamento approvato con Regio Decreto 23 Ottobre 1925 numero 2537, in applicazione della Legge 24 Giugno 1923 n. 1395. Per i lavori pubblici si rimanda al Decreto Ministero della Giustizia del 4 aprile 2001 pubblicato sulla n. 96 del 26 aprile 2001; per le prestazioni ivi non contenute in vigore la presente tariffa. Art. 2 Gli onorari, a seconda delle modalit inerenti alla loro determinazione, vengono distinti nei seguenti quattro tipi: a) onorari a percentuale, ossia in ragione dell importo dell opera; b) onorari a quantit , ossia in ragione dell unit di misura; c) onorari a vacazione, ossia in ragione del tempo impiegato; d) onorari a discrezione, ossia a criterio del professionista.


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