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I modelli organizzativi regionali in materia di …

9. Studi e Ricerche Collana della Commissione per le Adozioni Internazionali I m ode lli orga n izzativi regionali in materia di ado zione internazio nale I modelli organizzativi regionali in materia di adozione internazionale Istituto degli Innocenti Istituto degli Innocenti Studi e Ricerche Collana della Commissione per le Adozioni Internazionali Studi e Ricerche Collana della Commissione per le Adozioni Internazionali I modelli organizzativi regionali in materia di adozioni internazionali Istituto degli Innocenti StudieRicerche Collana della Commissione per le adozioni internazionali La collana editoriale promossa dalla Commissione per le adozioni internazionali con la collaborazione dell'Istituto degli Innocenti di Firenze intende fornire una rappresentazione coordinata dei materiali di studio prodotti sui

V Prefazione Carlo Giovanardi Introduzione Raffaella Pregliasco I MODELLI ORGANIZZATIVI REGIONALI Regione Abruzzo Regione Basilicata Provincia …

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1 9. Studi e Ricerche Collana della Commissione per le Adozioni Internazionali I m ode lli orga n izzativi regionali in materia di ado zione internazio nale I modelli organizzativi regionali in materia di adozione internazionale Istituto degli Innocenti Istituto degli Innocenti Studi e Ricerche Collana della Commissione per le Adozioni Internazionali Studi e Ricerche Collana della Commissione per le Adozioni Internazionali I modelli organizzativi regionali in materia di adozioni internazionali Istituto degli Innocenti StudieRicerche Collana della Commissione per le adozioni internazionali La collana editoriale promossa dalla Commissione per le adozioni internazionali con la collaborazione dell'Istituto degli Innocenti di Firenze intende fornire una rappresentazione coordinata dei materiali di studio prodotti sui

2 Diversi aspetti dell'adozione di minori da Paesi stranieri, favorendo la pi ampia riflessione a livello nazionale e internazionale. Le pubblicazioni si collocano in una prospettiva di stimolo e miglioramento delle politiche per l'adozione da sostenersi attraverso azioni di supporto informativo e formativo per tutti gli attori del sistema. Un sincero ringraziamento va a tutte le istituzioni, i servizi, gli enti e gli operatori che hanno partecipato alla realizzazione delle attivit , contribuendo all'elaborazione dei documenti presentati nella collana. Presidenza del consiglio dei ministri Commissione per le adozioni internazionali Autorit centrale italiana per l'adozione internazionale Carlo Amedeo Giovanardi (presidente), Daniela Bacchetta (vicepresidente), Giampaolo Albini, Michele Augurio, Laura Barbieri, Marida Bolognesi, Graziana Campanato, Caterina Chinnici, Silvia Corinaldesi, Maurizio Falco, Vincenza Lomonaco, Roberto G.

3 Marino, Francesco Nuzzo, Giovanni Pino, Andrea Speciale, Lucrezia Stellacci, Gianfranco Tanzi, Sara Terenzi, Stefania Tilia, Celestina Tremolada, Maririna Tuccinardi, Wanda Verusio Dirigente generale Segreteria tecnica Maria Teresa Vinci Ha coordinato la realizzazione del volume Raffaella Pregliasco Hanno collaborato alla raccolta della documentazione Federico Brogi, Vanna Cherici, Ilaria Miele, Raffaella Pregliasco, Valentina Rossi Istituto degli Innocenti SS. Annunziata, 12 - 50122 Firenze Direzione Area Documentazione, ricerca e formazione Aldo Fortunati Coordinamento editoriale Anna Buia Progetto grafico Cristina Caccavale Realizzazione editoriale Barbara Giovannini, Caterina Leoni Indice VII Prefazione Carlo Giovanardi IX Introduzione Raffaella Pregliasco I modelli organizzativi regionali . 3 regione Abruzzo 7 regione Basilicata 9 Provincia autonoma di Bolzano 12 regione Calabria 15 regione Campania 19 regione Emilia-Romagna 29 regione Friuli Venezia Giulia 33 regione Lazio 37 regione Liguria 41 regione Lombardia 45 regione Marche 50 regione Molise 55 regione Piemonte 64 regione Puglia 68 regione Sardegna 71 regione Sicilia 75 regione Toscana 81 Provincia autonoma di Trento 91 regione Umbria 93 regione Valle d'Aosta 97 regione Veneto CONTRIBUTI.

4 111 I soggetti istituzionali e l'organizzazione dei servizi nelle Regioni Valentina Rossi V. I modelli organizzativi regionali IN materia DI ADOZIONE INTERNAZIONALE. 118 Le forme e gli interventi di sostegno e accompagnamento all'aspirante famiglia adottiva: modalit di cura e presa in carico Raffaella Pregliasco 136 L'adozione internazionale nelle regioni italiane attraverso i dati della Commissione per le adozioni internazionali Federico Brogi APPENDICE. 143 Tavole statistiche a cura di Federico Brogi VI. Prefazione Carlo Giovanardi Presidente della Commissione per le adozioni internazionali Con questa indagine sui modelli organizzativi regionali in materia di ado- zione internazionale prosegue e si consolida la collaborazione tra la Commis- sione per le adozioni internazionali e l'Istituto degli Innocenti di Firenze, nata con l'obiettivo di fornire a tutti gli attori coinvolti nel processo adottivo isti- tuzioni, servizi, enti autorizzati, associazioni e operatori gli strumenti pi.

5 Idonei per essere in grado di rispondere in modo tempestivo ed efficace ai bi- sogni delle coppie che adottano e dei minori stranieri che giungono nel nostro Paese. Queste azioni di supporto informativo e formativo per l'insieme dei prota- gonisti del sistema puntano a favorire e a stimolare un'ampia riflessione sui molteplici aspetti dell'adozione internazionale e rivestono un'importanza par- ticolarmente significativa in un contesto complesso, variegato e in costante mutamento che richiede risposte mirate e servizi efficienti. L'obiettivo certamente quello di assicurare a tutti i bambini accolti in Ita- lia a prescindere dalla loro et , dal Paese di origine e da altre condizioni par- ticolari il diritto a crescere, circondati di affetto, in una famiglia e non tra le mura di un istituto. L'insieme di questi studi testimonia inoltre la nostra volont , come Com- missione per le adozioni internazionali, di interpretare fino in fondo il ruolo politico, di coordinamento, supervisione e monitoraggio che ci compete, che vanno oltre l'espletamento delle procedure burocratiche legate all'autorizza- zione degli enti e all'ingresso dei minori nel nostro Paese.

6 Negli ultimi anni, di fronte al mutamento dello scenario internazionale e alla richiesta di risposte tempestive e appropriate, gli interventi di sostegno delle famiglie durante tutto l'iter dell'adozione si sono ampliati e diversifi- cati in modo significativo, con l'attivazione di servizi di informazione e orien- tamento, di preparazione e formazione, e di sostegno nel postadozione. La mappatura dei modelli organizzativi adottati in questo ambito dalle singole Regioni nasce dall'esigenza di inquadrare queste esperienze all'in- VII. I modelli organizzativi regionali IN materia DI ADOZIONE INTERNAZIONALE. terno di un'unica cornice di riferimento, per favorire lo scambio di progetti e di esperienze tra gli operatori, e di diffonderne la conoscenza su tutto il ter- ritorio nazionale, facendo emergere, attraverso un'analisi puntuale e un confronto costruttivo, sia le buone prassi, che possono essere replicate in altri contesti, sia gli elementi di criticit , per i quali viceversa necessario individuare risposte adeguate.

7 Quest'indagine si aggiunge alle numerose iniziative promosse dalla Com- missione fin dal momento della sua costituzione, finalizzate anche alla pro- mozione di una cultura dell'adozione e dell'accoglienza. VIII. Introduzione Raffaella Pregliasco Giurista, Istituto degli Innocenti Il lavoro di analisi i cui risultati sono presentati in questo volume stato realizzato nell'ambito della consolidata collaborazione esistente tra Commis- sione per le adozioni internazionali e Istituto degli Innocenti e nasce dall'esi- genza di effettuare una ricognizione sull'attivit di competenza delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano ai sensi dell'art. 39 della L. 476/1998, il quale prevede come tali soggetti concorrano a sviluppare una re- te di servizi in grado di svolgere i compiti previsti dalla legge stessa in mate- ria di adozione internazionale, vigilando, in particolare, sul funzionamento delle strutture e dei servizi che operano sul territorio, al fine di garantire livel- li adeguati di intervento, e promuovendo altres la definizione di protocolli operativi e convenzioni fra enti autorizzati e servizi, nonch forme stabili di collegamento fra gli stessi e gli organi giudiziari minorili.

8 Il costante raccordo con il livello regionale e la conoscenza dei sistemi or- ganizzativi territoriali si sono rivelati fondamentali per un pieno esercizio da parte della Commissione delle funzioni informative e promozionali che le com- petono. Si dato cos avvio, come sopra anticipato, a un'azione di ricognizione sul livello regionale/provinciale (nel caso di Trento e Bolzano) finalizzata a mette- re in luce i modelli organizzativi dei servizi per l'adozione internazionale e il si- stema degli strumenti regolamentari adottati, con particolare riferimento ai protocolli operativi, che rappresentano i principali strumenti di collaborazione e raccordo interistituzionale per la definizione e la realizzazione delle attivit . di informazione, preparazione, accompagnamento e sostegno degli aspiranti genitori adottivi.

9 Si inteso, con tale attivit , effettuare un'analisi della programmazione re- gionale e territoriale in materia di adozione internazionale in un'ottica ten- denzialmente censuaria e, contemporaneamente, offrire un quadro riepiloga- tivo degli atti normativi e regolamentari regionali in materia adottiva. L'obiettivo stato, inoltre, orientato alla ricostruzione del sistema organiz- zativo regionale in materia di adozione internazionale e all'approfondimento dei contenuti progettuali innovativi dei servizi realizzati a livello regionale e segnalati dai referenti 476. Oltre alle tradizionali forme di raccolta di documentazione (ricognizione normativa e somministrazione di interviste semistrutturate ai referenti 476. IX. I modelli organizzativi regionali IN materia DI ADOZIONE INTERNAZIONALE. nel corso della primavera 2008), l'attivit stata completata attraverso la realizzazione di un focus group che ha visto la partecipazione di un campio- ne di soggetti chiave per il particolare ruolo ricoperto all'interno del sistema adozione.

10 Il focus group svoltosi nel mese di giugno 2008, che ha costituito occasio- ne per un confronto sui primi risultati raggiunti dalla rilevazione, stato in particolare finalizzato alla restituzione dei materiali e alla condivisione di aree recanti potenziali criticit , all'attivazione di processi di scambio e di con- fronto sui punti di forza del sistema, alla raccolta di informazioni sulle pro- spettive programmatiche, alla condivisione di suggerimenti e proposte sul la- voro in atto. Si sostanzialmente operato al fine di creare una sinergia operativa con i referenti 476 coinvolti nella ricognizione, indispensabile per il raggiungimen- to degli obiettivi del presente lavoro, ma utile anche al fine di costruire e si- stematizzare un canale informativo in materia . Il presente volume intende esporre, nella sua prima parte, l'organizzazione regionale dei servizi in materia di adozione internazionale: vengono pertanto riportate tutte le schede-regioni che rappresentano il frutto di un lavoro di analisi trasversale dei contenuti emersi nel corso delle interviste semistruttu- rate, dei focus group e degli approfondimenti successivi concordati con i sin- goli referenti regionali 476.


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