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I TUOI RENI SONO OK? Come rispondere in modo semplice a ...

I TUOI RENI SONO OK? Come rispondere in modo semplice a una domanda difficile Prof Giuseppe Piccoli L'International Federation of National Kidney Foundations, della quale fa parte la Fondazione Italiana del Rene Onlus FIR-, e l'International Society of Nephrology, assieme alla Societ Italiana di Nefrologia SIN , hanno lanciata la Giornata Mondiale del Rene 2008. Lo slogan di quest'anno : i tuoi reni sono OK? La sfida che ognuno conosca lo stato di salute dei propri reni. Perch questo obiettivo cos impegnativo? I reni sono organi meravigliosi, indispensabili alla vita: eliminano i prodotti di scarto del metabolismo (il loro accumulo nell'organismo tossico), numerosi farmaci e sostanze estranee. Regolano il patrimonio dell'organismo di acqua, di sali, di acidi e bicarbonati, eliminandoli se in eccesso e trattenendoli se in difetto.

Copyright © 2006 Fondazione Italiana del rene Presidente: Prof. Vittorio E. Andreucci , Via Giacomo Puccini 18 80127 Napoli – Tel. 081 5562922 Fax: 081 5466844 - E ...

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1 I TUOI RENI SONO OK? Come rispondere in modo semplice a una domanda difficile Prof Giuseppe Piccoli L'International Federation of National Kidney Foundations, della quale fa parte la Fondazione Italiana del Rene Onlus FIR-, e l'International Society of Nephrology, assieme alla Societ Italiana di Nefrologia SIN , hanno lanciata la Giornata Mondiale del Rene 2008. Lo slogan di quest'anno : i tuoi reni sono OK? La sfida che ognuno conosca lo stato di salute dei propri reni. Perch questo obiettivo cos impegnativo? I reni sono organi meravigliosi, indispensabili alla vita: eliminano i prodotti di scarto del metabolismo (il loro accumulo nell'organismo tossico), numerosi farmaci e sostanze estranee. Regolano il patrimonio dell'organismo di acqua, di sali, di acidi e bicarbonati, eliminandoli se in eccesso e trattenendoli se in difetto.

2 Producono alcuni ormoni: eritropoietina, che stimola la produzione dei globuli rossi, renina e prostaglandine regolatori della pressione arteriosa. Attivano la vitamina D, essenziale per la normalit del ricambio del calcio e la salute dell'osso. Eppure sono poco conosciuti. Recentemente si visto che, in USA, meno del 5% delle persone intervistate sapeva dove, nell'addome, sono collocati questi organi. La percentuale di coloro che lo sapevano era pi alta (un 60%) in un recente incontro che ho avuto, a Torino, con circa 300 allievi delle scuole medie, ma molti erano comunque i ragazzi che non ne avevano idea. Le malattie renali sono diffuse: un 10% della popolazione generale ne affetta, e il pi spesso non lo sa.

3 E per prevenirle e curarle necessario conoscere i reni. Quali sono le conseguenze di un danno renale? La funzione renale molto sovradimensionata rispetto alle necessit della vita quotidiana. E ci . una fortuna, in quanto pu essere persa una buona parte di questa funzione prima che si verifichino delle conseguenze importanti. Siccome la maggioranza delle malattie renali non provoca dolori, questo stesso fatto ci mette per a rischio di non accorgerci di che cosa eventualmente stia capitando. E spiega anche come possa accadere che esse facilmente possano evolvere indisturbate (non per nulla parliamo delle nefropatie come di silent killer). In effetti, i sintomi diventano evidenti solo quando la funzione renale molto diminuita, e pu.

4 Essere troppo tardi per adottare provvedimenti decisivi. I sintomi traducono allora la compromissione secondaria all'insufficienza renale della maggior parte degli organi e degli apparati: anemia, stanchezza, edemi, disturbi gastrointestinali, disturbi dell'attenzione, sonnolenza, mancanza di fiato , disturbi ormonali, difficolt crescente a tenere controllata la pressione arteriosa, etc). Critica la compromissione cardiovascolare: la maggior parte dei nefropatici muore per un incidente cardiovascolare prima di arrivare alla dialisi. Copyright 2006 Fondazione Italiana del rene Presidente: Prof. Vittorio E. Andreucci , Via Giacomo Puccini 18 80127 Napoli . Tel. 081 5562922 Fax: 081 5466844 - E-mail: - Quindi, cuore e reni: giusto dire attenti a quei due?

5 Morbilit e mortalit cardiovascolare e danno renale sono strettamente correlati. Questa relazione esiste indipendentemente dal fatto che l'evento iniziale sia renale o cardiaco. E' anche da ricordare che alcune malattie, come l'ipertensione arteriosa e il diabete, possono dare inizio a entrambe le patologie. Chi ha una malattia renale deve quindi occuparsi anche del proprio cuore, e chi ha una cardiopatia o una vasculopatia non pu dimenticare che spesso i reni sono anch'essi ammalati, facilmente in modo silenzioso. L'insufficienza renale ha altre conseguenze? La capacit dei reni ammalati di eliminare medicamenti e sostanze tossiche ridotta e, contemporaneamente, aumentata la loro sensibilit a parecchi tossici e farmaci che possono ulteriormente peggiorarne la funzione, accumulandosi nell'organismo.

6 Gli esempi non mancano. Alcuni antibiotici sono eliminati in gran parte dai reni e, quando la funzione renale diminuita, possono raggiungere concentrazioni pericolose, se non vien fatta un'opportuna riduzione delle loro dosi. Gli antiinfiammatori non steroidei, cos utili nelle artropatie e nel trattamento del dolore, possono peggiorare ulteriormente una funzione renale gi compromessa. Gli ipotensivi del gruppo degli ACE inibitori (ad esempio l'enalapril, il lisinopril, il ramipril per citarne solo alcuni di pi largo impiego; ma nessuno esente da questo possibile effetto) e del gruppo degli antagonisti recettoriali (i sartanici), che associano all'azione ipotensiva uno straordinario effetto renoprotettore e cardioprotettore, possono modificare negativamente (anche se non in modo irreversibile) la funzione renale, se l'insufficienza renale molto avanzata.

7 In questa lista nera non mancano farmaci di libero impiego. Un esempio per tutti: in presenza di insufficienza renale avanzata, l'uso prolungato del gel di alluminio contenuto in molti antiacidi, pu causare un pericoloso accumulo di questo metallo nel cervello e nell'osso. N possiamo dimenticare che i mezzi di contrasto usati per le angiografie e le tomografie assiali computerizzate (TC) possono avere effetti disastrosi per le persone con creatininemia elevata;. anche il mezzo di contrasto usato per la Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) pu causare danni temibili a chi abbia una funzione renale ridotta a meno di un terzo della norma. Queste possibili conseguenze del danno renale sono quindi un altro buon motivo per ricercarne l'eventuale presenza.

8 In passato siamo stati abituati a ragionare in termini di singole malattie renali, parlando ad esempio di glomerulonefriti, di nefropatia diabetica o arteriosclerotica, o di nefriti interstiziali batteriche o da farmaci. Oggi si parla soprattutto di danno renale. Che cosa . cambiato? In questi ultimi anni l'approccio diagnostico cambiato. Attualmente, si cerca prima di tutto di stabilire se i reni hanno o meno un danno. Una volta stabilito che esiste un danno, si indagher . per scoprirne la causa. La definizione di danno renale cronico si basa sulla presenza di anormalit strutturali o funzionali dei reni, persistenti per almeno 3 mesi, e indicate da: - Anormalit urinarie (proteinuria o albuminuria e/o sedimento urinario patologici) anche in presenza di una funzione normale.

9 - Valori di filtrazione glomerulare renale inferiori a < 60 mL/min con o senza altri segni di danno. - Anormalit isolate dei livelli sierici di elettroliti (specialmente del potassio), di acidi e bicarbonati. Altra segni possono essere da anormalit di forma e dimensioni dei reni, svelate ad esempio da un'ecografia. Copyright 2006 Fondazione Italiana del rene Presidente: Prof. Vittorio E. Andreucci , Via Giacomo Puccini 18 80127 Napoli . Tel. 081 5562922 Fax: 081 5466844 - E-mail: - Come fare, in pratica, per rispondere alla domanda: i tuoi reni sono OK? Per la maggioranza delle persone adulte, la risposta si basa sui risultati di due esami, semplici da eseguire e di basso costo: l'esame delle urine e il dosaggio della creatininemia.

10 Con l'esame delle urine vediamo innanzitutto se esse contengono sangue e proteine, segno di malattia dell'apparato urinario. L'analisi eseguita, manualmente o con attrezzature automatiche, con strisce reattive - veri microlaboratori molto attendibili - che indicano la presenza a livelli patologici di proteine, di emoglobina (derivata da globuli rossi presenti nelle urine), di altre sostanze patologiche (come il glucosio), il pH e la densit . L'esame del sedimento urinario, sempre pi eseguito in prima istanza con strumenti automatici, indica la presenza di globuli rossi, di globuli bianchi e di altri eventuali elementi patologici. La creatinina una sostanza prodotta dai muscoli ed eliminata dai reni: il suo livello nel sangue aumenta quando la funzione renale diminuisce.


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