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IL MIGLIORAMENTO DEL CARATTERE E DEL …

IL MIGLIORAMENTO DEL CARATTERE . E DEL TEMPERAMENTO. d. CURZIO NITOGLIA. 21 maggio 2011. IL CARATTERE . Natura del CARATTERE Il CARATTERE il modo d'essere abituale di un uomo, che lo distingue dagli altri e gli d . una personalit intellettuale, morale e psicologica sua propria. Il CARATTERE distinto dal temperamento. Infatti il CARATTERE indica le disposizioni intellettuali, morali, psicologiche e anche spirituali dell'uomo; mentre il temperamento indica le tendenze, che nascono dalla sua costituzione organica e fisiologica. La Divisione del CARATTERE contiene tre elementi: quello razionale (intelletto e volont );. quello sensibile (conoscenza dei sensi interni ed esterni/ appetito sensibile: irascibile e concupiscibile);. e quello sociale o di relazione con gli altri. a) L'elemento razionale comporta: lo speculativo puro [cerebrale arido] o l'intellettuale che tende all'amore del fine [contemplativo saggio]. b) L'elemento sensibile si suddivide in apatia indolente [egoismo, ma non cattiveria] o apatia energica [lentezza metodica e costanza lavorativa]/.

Il carattere è il modo d’essere abituale di un uomo, che lo distingue dagli altri e gli dà

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1 IL MIGLIORAMENTO DEL CARATTERE . E DEL TEMPERAMENTO. d. CURZIO NITOGLIA. 21 maggio 2011. IL CARATTERE . Natura del CARATTERE Il CARATTERE il modo d'essere abituale di un uomo, che lo distingue dagli altri e gli d . una personalit intellettuale, morale e psicologica sua propria. Il CARATTERE distinto dal temperamento. Infatti il CARATTERE indica le disposizioni intellettuali, morali, psicologiche e anche spirituali dell'uomo; mentre il temperamento indica le tendenze, che nascono dalla sua costituzione organica e fisiologica. La Divisione del CARATTERE contiene tre elementi: quello razionale (intelletto e volont );. quello sensibile (conoscenza dei sensi interni ed esterni/ appetito sensibile: irascibile e concupiscibile);. e quello sociale o di relazione con gli altri. a) L'elemento razionale comporta: lo speculativo puro [cerebrale arido] o l'intellettuale che tende all'amore del fine [contemplativo saggio]. b) L'elemento sensibile si suddivide in apatia indolente [egoismo, ma non cattiveria] o apatia energica [lentezza metodica e costanza lavorativa]/.

2 Affettivit emotiva [estro immaginativo e leggerezza o instabilit emotiva] o affettivit passionata [passioni ardenti e profonde: collera e impulsivit ; passioni ben ordinate e durevoli]. c) La vita sociale distingue il riservato [mancanza di autostima o timidezza] dall'attivo, che a sua volta pu essere irrequieto [tende all'azione eccessiva e frenetica senza scopo] o uomo d'azione [agisce dopo aver riflettuto e non demorde nel conseguire il proprio fine]. 1. L'Educazione del CARATTERE comporta i seguenti consigli: L'apatico deve sforzarsi di acquistare maggiore sensibilit . L'intellettuale deve coltivare la forza di volont . L'affettivo deve stabilizzare le proprie emozioni e ordinare le proprie passioni al Fine ultimo. Il timido deve acquistare maggior sicurezza interna e fiducia in Dio. L'Ambiente Familiare gioca un certo ruolo sul CARATTERE dell'uomo, poich egli riceve il corpo dai genitori e l'anima da Dio. Ora anche se il CARATTERE riguarda soprattutto l'anima, che infusa direttamente da Dio, tuttavia essa informa un corpo, il quale costituisce co-essenzialmente la natura dell'uomo, il quale unione sostanziale di anima e corpo (Aristotele).

3 L'uomo non sola anima n solo corpo, ma anima e corpo. Quindi nel CARATTERE rientrano anche fattori somatici, che tuttavia non sono determinanti. L'ereditariet in quanto riguarda il corpo correggibile dall'anima ben educata, che informa e attua il corpo e quindi superiore e pi nobile di esso. L'anima l'elemento o co-principio sostanziale determinante il corpo, mentre il corpo il co- principio sostanziale determinato dall'anima, come la materia dalla forma, la potenza dall'atto e l'essenza dall'essere. L'Ambiente Esterno in cui l'uomo nato e cresciuto esercita a sua volta un certo influsso sul suo CARATTERE , aggiungendosi e sovrapponendosi a quello gi ricevuto dai genitori. Il clima, la terra in cui si nati e cresciuti incidono ma non determinano il CARATTERE umano, cos pure l'alimentazione e l'igiene. ovvio che un clima sano, una buona igiene, un nutrimento completo assicurano una tendenza positiva al buon CARATTERE umano; mentre un ambiente cattivo, malsano, una nutrizione deficiente, un'abitazione sporca non aiutano la positivit del CARATTERE , anzi favoriscono, ma non determinano, una tendenza negativa.

4 L'Educazione Buona o Scarsa che si riceve col crescere, l'ambiente familiare sereno o no in cui si vive, le amicizie virtuose o viziose che si hanno influiscono anch'esse sul CARATTERE . Tuttavia una buona volont , una sana educazione intellettuale, morale e soprattutto spirituale riescono a colmare le lacune ereditarie e ambientali che si sono ricevute. Basta volere efficacemente, correggersi dai propri difetti e si ottengono grossi miglioramenti. Ma ci vuole la buona e seria volont , non basta la velleit . sentimentalistica ed insincera. Per la volont umana, specialmente dopo il peccato originale, non onnipotente e nemmeno ha un potere dispotico ma solo diplomatico . sulla sensibilit , le passioni e gli istinti che appartengono al corpo. Quindi oltre la buona volont ci vuole la Grazia soprannaturale e la vita spirituale per migliorare il CARATTERE umano e renderlo il meno deficiente possibile. 2. L'elemento psicologico e morale del buon CARATTERE Psicologicamente il CARATTERE buono quello equilibrato, ossia quello composto di tutti gli elementi essenziali della natura umana: l'intelligenza profonda, la volont forte ed anche la sensibilit ben ordinata.

5 Infatti l'intelletto servito dalla memoria e dalla fantasia, che sono due facolt della conoscenza sensibile interna ( nihil in intellectu quod prius non fuerit in sensu ). La volont deve essere illuminata dall'intelligenza ( nihil volitum, nisi praecognitum ) e a sua volta deve dirigere l'intelletto verso il vero ( voluntas ex se sola flectit intellectus quo vult ) e non verso il capriccio umano ( doctus cum pietate et pius cum doctrina ). Infine la sensibilit , che accomuna l'uomo all'animale, non pu n deve essere distrutta o repressa nell'uomo, il quale deve fare i conti anche con il corpo che co-principio sostanziale della natura umana composta di anima e corpo, onde egli non pu fare a meno del suo corpo altrimenti sarebbe un fantasma, ma la sensibilit deve essere educata e sottomessa all'intelligenza e alla volont , infatti l'uomo animale razionale (Aristotele) e non puramente istintivo, passionale e sensibile ( un porcellino del gregge di Epicuro ), n puro spirito, n bestia, n angelo, ma un misto misterioso dei due elementi, che devono essere messi in unione di collaborazione subordinata ( chi vuol far l'angelo fa la bestia ).

6 Cos si avr un uomo di intelletto profondo, di volont forte e costante e di sensibilit ordinata e subordinata alla parte nobile dell'animo umano: intelletto e libera volont ed infine sublimata o finalizzata a Dio. Moralmente il buon CARATTERE deve essere fornito di coscienza retta la quale la voce interna che approva le azioni buone e condanna quelle cattive. Essa ci aiuta a compiere il nostro dovere ( fa il bene, evita il male: questo tutto l'uomo ), ci rende liberi dal rispetto umano o vano timore del giudizio degli uomini mondani e ci preserva dal fariseismo di una doppia vita. Poi d forza di volont che ci rende padroni di noi stessi; infatti la sola intelligenza non ci d questo controllo sulle nostre azioni morali. Infine occorre la bont di cuore per armonizzare la coscienza con la volont ed evitare che la prima diventi uno spietato giudice degli altri e anche di se stessi e la seconda la testardaggine ostinata e fredda. grazie alla bont di cuore o benignit che il CARATTERE sar positivamente e rettamente umano: intelligente/ libero/ sensibile, ma non spietato, testardo, freddo o disumano (S.)

7 Th., II-II, q. 114, a. 2). Occorre saper evitare i due errori per eccesso (freddezza disumana/ ostinazione cieca) e per difetto (sentimentalismo disordinato e non educato o subordinato/ insensibilit estrema). La formazione del CARATTERE la fatica e il lavoro difficile di tutta la vita nella lotta contro il proprio io ferito dal peccato originale e tendente all'egoismo o amor proprio: all'orgoglio intellettuale o all'ignoranza bruta; alla debolezza di volont o all'ostinazione cieca; alla eccessiva sensibilit o alla durezza di cuore. Occorre quindi conoscere noi stessi sino in fondo non rifiutando di vedere anche le pieghe e le piaghe pi recondite della nostra personalit , per poterle premunire contro il male ed educare positivamente. 3. IL TEMPERAMENTO. Natura del temperamento Il temperamento l'insieme delle tendenze e inclinazioni che sgorgano dalla costituzione fisiologica dell'uomo. Nello studio del temperamento prevale la parte corporea dell'uomo, senza negare quella razionale o spirituale, come nel CARATTERE prevale l'elemento razionale o spirituale dell'anima umana, senza negare quello sensibile e corporeo.

8 Il temperamento l'indole naturale e innata dell'uomo. I quattro temperamenti fondamentali Nessun temperamento esiste allo stato puro, ma coesiste con gli altri anche se predomina sugli altri. La classificazione classica, che risale ad Ippocrate, - secondo i maestri di spiritualit - quella pi corrispondente alla realt , essa enumera quattro temperamenti fondamentali: il sanguigno, il nervoso, il collerico e il flemmatico. Vediamoli assieme. Il Temperamento Sanguigno quello che predomina nell'eccitarsi facilmente e fortemente, reagisce immediatamente e bruscamente, ma l'impressione o l'eccitazione non durevole e viene presto dimenticata. a) Qualit : il sanguigno affabile, allegro, aperto, entusiasta, simpatico, compassionevole con i bisognosi e sottomesso davanti ai superiori, anche spontaneo e franco (sino all'inconvenienza). Se ingiuriato risponde ingiuriando, ma dimentica subito e non serba rancore. Egli fondamentalmente ottimista, non si scoraggia facilmente di fronte alle difficolt e spera sempre nella buona riuscita.

9 Accetta le battute e gli scherzi non malevoli, ha lo spirito dell'umore. portato all'amicizia e alle relazioni sociali, ha un'intelligenza viva, brillante ma non molto profonda. portato per le attivit pratiche piuttosto che per quelle speculative, non ha la stoffa del sapiente , ma ha buona memoria, fantasia, oratoria. Il difetto che occorre colmare con la buona educazione la superficialit e la faciloneria la quale dovrebbe essere corretta con la profondit e la sottigliezza. b) Difetti: la superficialit , l'incostanza e una certa tendenza alla sensualit e alla pigrizia. Infatti siccome molto rapido e brillante, gli sembra di aver capito tutto e subito, quando invece ha afferrato solo la punta dell'iceberg. Da qui deriva la facilit al pressappochismo, ad emettere giudizi affrettati, inesatti, incompleti, anche se non totalmente privi di fondamento. Inoltre poich le sue impressioni non durano molto, . portato anche all'incostanza nel bene e nello sforzo. Egli non ama l'abnegazione, il sacrificio, lo sforzo.

10 Pu soffrire di sbalzi di umore, pu cadere facilmente davanti alle tentazioni, ma si pente subito (per esempio S. Pietro Apostolo), per altrettanto facilmente potrebbe ricadere per fragilit non per malizia consumata. Infine siccome ha una natura ardente o infuocata portato alla sensualit o passionalit . c) Educazione: normalmente la buona educazione o correzione si basa sulla diminuzione dei difetti e l'incremento delle qualit . Quindi il sanguigno deve dare alla sua indole tendenzialmente esuberante e volitiva un fine nobile. Pi che reprimere occorre 4. sublimare o nobilitare le tendenze che si ritrovano nella natura umana. Principalmente sublimazione e secondariamente mortificazione, la quale per non va mai esclusa anche se non deve occupare il primo posto: l'acqua impetuosa travolge ogni diga, se prima non correttamente incanalata e indirizzata. Il Temperamento Nervoso all'inizio non si scalda facilmente, ma dopo portato a ricordare a lungo i torti commessi contro di lui, assai profondo anche se non appariscente o brillante.


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