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IL MODELLO NAZIONALE DI CERTIFICAZIONE DELLE …

IL MODELLO NAZIONALE DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO n. 3/2015 Nota MIUR prot. 2000 del Conferenze Tecniche Provinciali per i Dirigenti Scolastici del Veneto Marzo 2017 RIFERIMENTI NORMATIVI DPR 8 marzo 1999, n. 275: Regolamento per la disciplina dell'autonomia DELLE Istituzioni scolastiche, ai sensi dell'articolo 21 della legge n. 59 del 1997; Legge 53/2003: Legge delega per il riordino del sistema di istruzione e formazione; n. 59/2004 - Definizione DELLE norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione, a norma dell'articolo 1 della legge 28 marzo 2003, n. 53. 28/07: Introduzione della CERTIFICAZIONE DELLE competenze al termine della scuola secondaria di primo grado; 137/2008, conv.

D.M. 254/2012 – Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione • C.M. 3/2015 - Adozione sperimentale dei nuovi modelli

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1 IL MODELLO NAZIONALE DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO n. 3/2015 Nota MIUR prot. 2000 del Conferenze Tecniche Provinciali per i Dirigenti Scolastici del Veneto Marzo 2017 RIFERIMENTI NORMATIVI DPR 8 marzo 1999, n. 275: Regolamento per la disciplina dell'autonomia DELLE Istituzioni scolastiche, ai sensi dell'articolo 21 della legge n. 59 del 1997; Legge 53/2003: Legge delega per il riordino del sistema di istruzione e formazione; n. 59/2004 - Definizione DELLE norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione, a norma dell'articolo 1 della legge 28 marzo 2003, n. 53. 28/07: Introduzione della CERTIFICAZIONE DELLE competenze al termine della scuola secondaria di primo grado; 137/2008, conv.

2 Legge 169/2008 sulla valutazione del comportamento e degli apprendimenti degli alunni; DPR 122/2009 sulla valutazione del comportamento e degli apprendimenti degli alunni, in attuazione della L. 169/08; 2 RIFERIMENTI NORMATIVI D. M. 254/2012 Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione 3/2015 - Adozione sperimentale dei nuovi modelli nazionali di CERTIFICAZIONE DELLE competenze nelle scuole del primo ciclo di istruzione. Legge 107/2015 - Riforma del sistema NAZIONALE di istruzione e formazione e delega per il riordino DELLE disposizioni legislative vigenti. Nota prot. n. 2000 del - Prosecuzione della sperimentazione, con modifiche e semplificazioni, nell anno scolastico 2016/17. 3 CIRCOLARE N.

3 3 DEL Il rilascio della CERTIFICAZIONE di competenza dell'istituzione scolastica frequentata dall'allievo, che vi provvede sulla base di un MODELLO NAZIONALE (Legge 53/2003). Le Indicazioni Nazionali per il curricolo (DM 254/2012), prevedono che la CERTIFICAZIONE DELLE competenze "attesta e descrive le competenze progressivamente acquisite dagli allievi". Si sottolinea, la valenza educativa, di documentazione del percorso compiuto da commisurare al "profilo DELLE competenze" in uscita dal primo ciclo, che rappresenta l'obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano . 4 5 D. 59/04 Indicazioni Nazionali Moratti D. M. Indicazioni Nazionali Fioroni Atto di Indirizzo Gelmini D. M. 245 del 2012 Indicazioni Nazionali C.

4 M. 3 del 2015 CERTIFICAZIONE DELLE competenze Sperimentazione 2015/6 e 2016/17 Nota MIUR prot. 2000 del 6 Il testo definitivo DELLE Indicazioni Nazionali consente di procedere alla adozione di un MODELLO di CERTIFICAZIONE NAZIONALE , cos come suggerito dalla L. 53/03. SCOPO fornire un quadro di riferimento unitario e coerente alle istituzioni scolastiche del primo ciclo, alle famiglie degli allievi, alle istituzioni scolastiche e formative del secondo ciclo, in cui si completa il percorso dell'obbligo di istruzione al 16 anno di et (Legge n. 296/2006). GLI STRUMENTI PROPOSTI DUE distinti modelli di CERTIFICAZIONE DELLE competenze: al termine della scuola primaria al termine della scuola secondaria di I grado "Linee guida" di supporto per la compilazione A seguito della emanazione dei decreti delegati della L.

5 107/15, si prevede una versione definitiva dall 2017/18 che potrebbe essere sovrapponibile a quella in sperimentazione quest anno 7 UTILIZZO DEL MODELLO 8 La CERTIFICAZIONE DELLE competenze non sostitutiva DELLE attuali modalit di valutazione e attestazione giuridica dei risultati scolastici (ammissione alla classe successiva, rilascio di un titolo di studio finale, ecc.) accompagna e integra tali strumenti normativi, accentuando il carattere informativo e descrittivo del quadro DELLE competenze acquisite dagli allievi, ancorate a precisi indicatori dei risultati di apprendimento attesi. RIFERIMENTI UE 9 La CERTIFICAZIONE si riferisce a conoscenze, abilit e competenze, in sintonia con i dispositivi previsti a livello di Unione Europea per le "competenze chiave per l'apprendimento permanente" (2006) e per le qualificazioni (EQF, 2008) recepite nell'ordinamento giuridico italiano.

6 European Qualifications Framework 10 La Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio Europeo del 23 aprile 2008 relativa all adozione dell EQF a livello comunitario, stabilisce che entro il 2010 i paesi membri dovranno rapportare i propri sistemi nazionali di qualificazione all EQF; entro il 2012 dovranno indicare, nei singoli certificati di qualifica, un riferimento al livello corrispondente dell EQF. per quanto riguarda l ordinamento italiano, l ipotesi la seguente: EQF1 = diploma del 1 Ciclo EQF2 = obbligo di istruzione EQF3 = qualifica professionale EQF4 = diploma del 2 Ciclo NB: per quanto riguarda la CERTIFICAZIONE DELLE competenze DELLE scuole, l EQF non si applica prima della qualifica (1 titolo dell ordinamento italiano). I referenziali relativi al 1 ciclo e all obbligo, si applicano alla CERTIFICAZIONE di persone adulte in possesso solo di quella scolarit.

7 LE TIPOLOGIE DI CERTIFICAZIONI DELLE COMPETENZE 11 Sono presenti attualmente nel sistema 2 modelli e previsti quattro momenti di CERTIFICAZIONE : ^ primaria prot. 2000/17 ^ secondaria 1 grado CM. prot. 2000/17 ^ anno percorsi superiori per obbligo di istruzione DM. 139/2007, emanato con DM 9/2010 ^ secondaria 2 grado esame di Stato (non ancora emanato dal Ministero) FINALITA DELLA CERTIFICAZIONE Con riferimento a quanto previsto a conclusione dell obbligo di istruzione ed in continuit tra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado, la CERTIFICAZIONE pone attenzione non solo alla dimensione educativa, ma anche a quella orientativa della scuola del primo ciclo. Pertanto nella redazione del documento sono assunti quali principi di riferimento: la prospettiva orientativa (cfr.)

8 Linee guida di cui alla CM n. 43/2009, e Linee guida nazionali per l orientamento permanente, di cui alla nota 19/2/2014, prot. 4232), da cui deriva la scelta di certificare le competenze, nell ottica della valutazione autentica basata sul criterio dell attendibilit , ovvero su prestazioni reali ed adeguate che possano orientare l alunno nel suo percorso scolastico e soprattutto contribuire alla conoscenza di s , DELLE proprie attitudini, talenti e qualit personali. la prospettiva di continuit , da cui consegue la scelta di mantenere la stessa struttura all interno del primo ciclo, creando una connessione anche con le prescrizioni in materia di adempimento dell obbligo di istruzione, come previsto dal DM n. 139/2007. (dal testo DELLE Linee Guida) 12 Dal testo DELLE Linee Guida La CERTIFICAZIONE DELLE competenze a conclusione della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione rappresenta dunque: per gli alunni e le loro famiglie un documento leggibile e comparabile per la sua trasparenza; una descrizione degli esiti del percorso formativo; un insieme di elementi espliciti sulla base dei quali gli alunni stessi si possano orientare ed effettuare scelte adeguate; 13 per le istituzioni scolastiche che certificano la descrizione di risultati coerenti con un quadro comune NAZIONALE ed europeo, riferiti ai livelli internazionali ISCED 1 (scuola primaria) e ISCED 2 (scuola secondaria di primo grado) nel rispetto dell autonoma progettazione DELLE singole scuole.

9 La qualificazione finale del primo ciclo che corrisponde al primo livello EQF; la formulazione di giudizi basati su esiti comprensibili e spendibili anche in altri contesti educativi; una risposta alla domanda di qualit , di trasparenza e di rendicontazione dei risultati di apprendimento e dell offerta formativa; un maggiore riconoscimento sul territorio; per le istituzioni scolastiche che accolgono l alunno un elemento utile per un efficace azione di accompagnamento dell alunno in ingresso; un elemento per favorire la continuit dell offerta formativa, attraverso la condivisione di criteri/metodologie tra i diversi gradi di scuola. 14 I MODELLI PER LA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO nota prot. n. 2000 del 15 GLI ESITI DEI DUE ANNI DI SPERIMENTAZIONE DEL MODELLO 3/2015 Nel primo anno hanno aderito 1477 scuole (92 in Veneto) nel secondo 2183 (237 in Veneto); Le scuole hanno espresso grande apprezzamento per i seguenti aspetti: Ancoraggio alla competenze chiave, che avrebbero gradito pi esplicito e diretto; Presenza DELLE competenze generali del Profilo, ritenute per troppo complesse nella formulazione; Quattro livelli di padronanza positivi; Assenza del voto in decimi; 16 GLI ESITI DEI DUE ANNI DI SPERIMENTAZIONE DEL MODELLO 3/2015 Le scuole hanno rilevato i seguenti aspetti ritenuti critici: Formulazione troppo complessa e ridondante dei descrittori del profilo.

10 Ambiguit e incoerenza rispetto al concetto di competenza nella terza colonna riferita alle discipline; Intempestivit della formulazione del consiglio orientativo nel MODELLO della SSPG (che viene formulato nel primo quadrimestre) 17 18 LE CARATTERISTICHE DEL MODELLO NAZIONALE REVISIONATO Riferimento esplicito e diretto alle competenze chiave individuate dall'Unione Europea, cos come recepite nell'ordinamento italiano; Competenze generali del Profilo DELLE competenze definito nelle Indicazioni Nazionali vigenti (DM n. 254/2012) come descrittore DELLE otto competenze chiave; le formulazioni del Profilo sono per state semplificate e sono state disaggregate alcune formulazioni per un maggiore ancoraggio alla competenza chiave di riferimento; In corrispondenza dell ottava competenza chiave, si sono formulati tre descrittori per una maggiore articolazione della valutazione DELLE diverse competenze specifiche afferenti (interculturalit ; coordinate spazio/temporali; espressione artistica/letteraria/musicale/corporea) definizione di 4 livelli, di cui quello "iniziale" predisposto per favorire una adeguata conoscenza e valorizzazione di ogni allievo, anche nei suoi progressi iniziali e guidati.


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