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Il rapporto di lavoro agricolo - uilapotenza.org

Settore Agricolon. 6 giugno 2010 IVIl rapporto di lavoronel settore agricoloL agricoltura, cos come l edilizia, un settoremolto particolare che si differenzia dagli altrisettori produttivi per la stagionalit e l esposi-zione a eventi meteorologici. Ovviamente queste par-ticolarit ed esigenze hanno riflessi in materia previ-denziale e del lavoro . Tuttavia per quanto riguarda gliaspetti previdenziali e del lavoro negli ultimi annianche il settore agricolo si sempre pi avvicinatoagli altri settori. Si pensi solo alla determinazionedell imponibile previdenziale dove abbiamo assistitoalla sostanziale abrogazione del salario medio con-venzionale per gli operai agricoli e il passaggio alminimale di legge. Il cambio stato ancora pi evi-dente in materia di tenuta dei libri obbligatori. Lesemplificazioni introdotte con il Dl n. 112/2008 han-no portato alla definitiva abrogazione del registrod impresa e l introduzione del Libro unico del lavoroanche per il settore agricoltura anche caratterizzata dalla presenza diuna serie di contratti collettivi per le varie attivit (allevatori, contoterzismo, cooperative agricole, fore-stali e agrari) e addirittura per le diverse cos tre differenti Ccnl nel settore agricolotradizionale per la categoria dei: dirigenti (Ccnl dirigenti agricoltura stipulato traConfagricoltura e F)

SettoreAgricolo VI n.6­giugno2010 dallacoltivazionedeifondi,dallasilvicolturaedal-l’allevamento di animali, quando per l’esercizio di ...

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1 Settore Agricolon. 6 giugno 2010 IVIl rapporto di lavoronel settore agricoloL agricoltura, cos come l edilizia, un settoremolto particolare che si differenzia dagli altrisettori produttivi per la stagionalit e l esposi-zione a eventi meteorologici. Ovviamente queste par-ticolarit ed esigenze hanno riflessi in materia previ-denziale e del lavoro . Tuttavia per quanto riguarda gliaspetti previdenziali e del lavoro negli ultimi annianche il settore agricolo si sempre pi avvicinatoagli altri settori. Si pensi solo alla determinazionedell imponibile previdenziale dove abbiamo assistitoalla sostanziale abrogazione del salario medio con-venzionale per gli operai agricoli e il passaggio alminimale di legge. Il cambio stato ancora pi evi-dente in materia di tenuta dei libri obbligatori. Lesemplificazioni introdotte con il Dl n. 112/2008 han-no portato alla definitiva abrogazione del registrod impresa e l introduzione del Libro unico del lavoroanche per il settore agricoltura anche caratterizzata dalla presenza diuna serie di contratti collettivi per le varie attivit (allevatori, contoterzismo, cooperative agricole, fore-stali e agrari) e addirittura per le diverse cos tre differenti Ccnl nel settore agricolotradizionale per la categoria dei: dirigenti (Ccnl dirigenti agricoltura stipulato traConfagricoltura e Federazione Italiana dei Diri-genti Agricoli (Dir-Agri) e Associazione Naziona-le Dirigenti Aziende Agricole); impiegati (Ccnl agricoltura impiegati stipulato traConfagricoltura, Coldiretti, Cia e Federdia, Fede-razione Nazionale dei Quadri dell Agricoltura,Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil).

2 Operai (Ccnl operai agricoli e florovivaisti stipula-to tra Confagricoltura, Coldiretti, Cia e Flai-Cgil,Fai-Cisl, Uila-Uil).Ovviamente tutti questi Ccnl prevedono trattamentieconomici e normativi differenti tra di loro ai quali siaggiungono poi eventuali accordi stipulati a livelloterritoriale dei quali si dovr tenere glossario dell agricolturaImprenditore agricolo Nell ambito della delegaconferita al Governo dalla legge n. 57/2001 per mo-dernizzare il settore agricolo sono stati emanati i Dlgsn. 226 (pesca e acquacoltura), n. 227 (settore foresta-le) e n. 228 del 2001. Con quest ultimo stato ancheriformulato l art. 2135 del codice civile. Secondo lanuova formulazione imprenditore agricolochiesercita una delle seguenti attivit : coltivazione del fondo; selvicoltura; allevamento di animali; attivit del fondo, perselvicolturae perallevamento di animalisi intendono le attivit diret-tealla cura e allo sviluppo di un ciclo biologico o diuna fase necessaria del ciclo stesso, di carattere vege-tale o animale, che utilizzano o possono utilizzare ilfondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o intendono comunque connesse le attivit , esercitatedal medesimo imprenditore agricolo , dirette alla ma-nipolazione, conservazione, trasformazione, commer-cializzazione e valorizzazione che abbiano a oggettoprodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazionedel fondo o del bosco o dall allevamento di animali,nonch le attivit dirette alla fornitura di beni o servi-zi mediante l utilizzazione prevalente di attrezzatureo risorse dell azienda normalmente impiegate nell at-tivit agricola esercitata.

3 Ivi comprese le attivit divalorizzazione del territorio e del patrimonio rurale eforestale, ovvero di ricezione e ospitalit come defini-te dalla possesso del fondo, dunque, non pi un elementoindispensabile per l attivit dell imprenditore agrico-lo. L Inps con la circolare n. 34/2002 riconduce allafigura dell imprenditore agricolo : l allevamento di animali; l attivit di un ciclo biologico o di una fase neces-saria del ciclo stesso; le attivit che utilizzano o possono utilizzare il fon-do, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine; le attivit connesse; le cooperative e i consorzi di imprenditori connesse Si tratta delle attivit dirette allamanipolazione, conservazione, trasformazione, com-mercializzazione e valorizzazione dei prodotti ottenu-ti dalla coltivazione del fondo o dall allevamento delbestiame. L Inps nella citata circolare n. 34/2002chiarisce che la connessione si verifica con il concor-so di due requisiti: di natura soggettiva, nel senso che le attivit con-nesse tipiche devono essere compiute dallostesso imprenditore agricolo , essendo richiestal identit soggettiva fra chi compie una delle men-zionate attivit essenziali e l attivit connessa; di natura oggettiva, nel senso che tale attivit dimanipolazione, trasformazione, commercializza-zione deve avere a oggetto prodotti ottenuti preva-lentemente dalla coltivazione del fondo o del bo-sco o dall allevamento di connessione estesa anche alle attivit dirette allafornitura di beni o servizi mediante l utilizzazioneprevalente di attrezzature o risorse dell azienda, nor-malmente impiegate nell attivit agricola esercitata,ivi comprese le attivit di valorizzazione del territorioSettore AgricoloVn.

4 6 giugno 2010e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezio-ne e ospitalit .In una visione dinamica del concetto di impresa agri-cola l art. 1, comma 423, della legge n. 266/2005considera attivit agricola connessa la produzione ela cessione di energia elettrica e calorica da fontirinnovabili agroforestali e fotovoltaiche effettuate da-gli imprenditori agricoli. Ai fini fiscali queste si con-siderano produttive di reddito agrario, fatta salval opzione per la determinazione del reddito nei modiordinari, previa comunicazione all ufficio secondo lemodalit previste dal regolamento di cui al Dpr poter essere inquadrato ai fini assicurativi e previ-denziali nel settore agricolo per anche necessariovalutare l incidenza delle attivit svolte e delle risorseimpiegate in rapporto all attivit principale e all inte-ra realt aziendale. A tal fine pi del 50% dei prodottitrasformati e/o commercializzati deve essere di deri-vazione aziendale e anche il tempo di impiego delleattrezzature e delle risorse aziendali nelle lavorazioniinterne all azienda deve essere superiore rispetto altempo di impiego nell attivit diretta alla fornitura diservizi a favore di terzi (Inps, circ.)

5 N. 53/2003 e 186/2003).Agriturismo Tale attivit stata adeguata e rivistadalla legge n. 96/2006 (abrogando anche la legge ). La norma definisce come attivit agritu-ristiche quelle di ricezione e ospitalit esercitatedagli imprenditori agricoli di cui all art. 2135 delcodice civile, anche nella forma di societ di capitalio di persone, oppure associati fra loro, attraversol utilizzazione della propria azienda in rapporto diconnessione con le attivit di coltivazione del fondo,di silvicoltura e di allevamento di animali. Rientranocos le attivit ricettive, somministrazione di pasti ebevande, degustazione di prodotti aziendali e l orga-nizzazione, anche esterna, di attivit ricreative, cul-turali, didattiche, di pratica sportiva, nonch escur-sionistiche e di ippoturismo, anche per mezzo diconvenzioni con gli enti locali, finalizzate alla valo-rizzazione del territorio e del patrimonio rurale.

6 Sitratta dunque anche in questo caso di attivit agrico-le essere addetti allo svolgimento dell attivit agrituristica l imprenditore agricolo e i suoi familiariai sensi dell art. nonch i lavoratori di-pendenti a tempo determinato, indeterminato e par-ziale, che sono considerati lavoratori agricoli ai finidella vigente disciplina previdenziale, assicurativa efiscale. Il ricorso a soggetti esterni consentito esclu-sivamente per lo svolgimento di attivit e attivit agricole Sono considerati lavoratoriagricoli dipendenti, agli effetti previdenziali e assi-stenziali, anche gli operai assunti a tempo indetermi-nato (Oti) o determinato (Otd) dalle seguenti impresenon agricole (legge n. 92/1979; Dlgs n. 173/1998;Inps, circ. n. 212/1998 e n. 126/2009): amministrazioni pubbliche per i lavori di forestazione non ch imprese singole o associate appaltatrici o concessio narie dei lavori medesimi; consorzi di irrigazione e di miglioramento fondiario, non ch consorzi di bonifica, di sistemazione montana e dirimboschimento, per le attivit di manutenzione degli im pianti irrigui, di scolo e di somministrazione delle acque auso irriguo o per lavori di forestazione; imprese che, in forma singola o associata, si dedicano allacura e protezione della fauna selvatica e all esercizio con trollato della caccia; imprese non agricole singole e associate, se addetti adattivit di raccolta di prodotti agricoli nonch ad attivit dicernita, di pulitura e di imballaggio dei prodotti ortofrutti coli, purch connesse a quella di raccolta.

7 Imprese che effettuano lavori e servizi di sistemazione e dimanutenzione agraria e forestale, di imboschimento, dicreazione, sistemazione e manutenzione di aree a verde,se addetti a tali attivit ;Nelle ipotesi sopra elencate l inquadramento previ-denziale dell impresa nel settore agricolo segue dun-que l attivit svolta dal lavoratore e non quella deldatore di quanto riguardal attivit agromeccanica(art. 5,Dlgsn. 99/2004) l Inps ha chiarito, con circolare , che questa pu essere considerata come atti-vit agricola connessa, in presenza di tutti i requisitisoggettivi e oggettivi richiesti dall art. 2135 codicecivile. Invece, qualora l azienda eserciti una delleattivit agromeccaniche al di fuori dei limiti di preva-lenza indicati, la stessa inquadrabile ai fini previ-denziali in altri agricole La legge n. 240/1984 disci-plina il regime previdenziale delle cooperative agri-cole e dei loro consorzi.

8 Sono inquadrate nel settoreagricolo le imprese cooperative e i loro consorzi chetrasformano, manipolano e commercializzano prodot-ti agricoli e zootecnici propri o dei loro soci ricavatiLE FIGURE PROFESSIONALI AUTONOME E SUBORDINATE DEL SETTORE AGRICOLOC ategoriaDisciplinaLavoratori autonomiColtivatore diretto (Cd) e imprenditore agricolo professionale (Iap).Lavoratori associatiMezzadri (art. 2141 ), coloni parziari (art. 2164 ) e soccidari (art. 2170 ).Lavoratori subordinati e assimilatiVi rientrano tutte le tipologie dei rapporti di lavoro di natura subordinata previsti dalla nor mativa in materia del assimilati i piccoli coloni (art. 8, comma 2, L. n. 334/1968), i compartecipanti indivi duali (art. 56, L. n. 203/1982) e Agricolon. 6 giugno 2010 VIdalla coltivazione dei fondi, dalla silvicoltura e dal-l allevamento di animali, quando per l esercizio ditali attivit ricorrano normalmente e in modo conti-nuativo ad approvvigionamenti dai propri soci di pro-dotti agricoli e zootecnici in quantit prevalente (pi del 50%) rispetto a quella complessivamente trasfor-mata, manipolata e commercializzata oppure forni-scono prevalentemente ai propri soci beni e servizidiretti alla cura e allo sviluppo del ciclo biologico.

9 Senon rispettato il requisito della prevalenza, sonoinquadrate in un settore diverso secondo l attivit svolta (industria, terziario/commercio).Lavoratori agricoli I tradizionali rapporti di lavoroin agricoltura possono essere classificati in tre grandigruppi ai quali trovano applicazione poi le varie disci-pline di natura generale oppure speciali del per gli altri settori anche nell agricoltura siapplica la disposizione dell art. 2095 codice civileche distingue i lavoratori subordinati in dirigenti,quadri, impiegati e operai. Nel settore agricolo trova-no inoltre applicazione le specifiche disposizioni rela-tive al lavoro flessibile e atipico: lavoro a tempoparziale (incluso il lavoro ripartito job sharing), lavoro intermittente (a chiamata job on call), som-ministrazione del lavoro , contratto di inserimento nell agricoltura consentito l utilizzo dei tiro-cini formativi e di orientamento di cui all art.

10 18,legge n. 196/1997 e Dm n. 142 tutto particolare e limitato al solo settore agrico-lo, lo scambio di mano d opera tra piccoli imprendi-tori agricoli secondo gli usi (art. 2139 codice civile).Le prestazioni di lavoro occasionale e non ricorrentirese da parte di parenti e affini fino al quarto grado ea titolo di aiuto, mutuo aiuto, obbligazione moralesenza corresponsione di compensi, salvo le spese dimantenimento e di esecuzione dei lavori, non integra-no un rapporto di lavoro autonomo o subordinato ( , Dlgs. n. 276/2003). lavoro accessorio Per contrastare il ricorso allavoro nero e sommerso in determinati settori arischio stato introdotto il lavoro accessorio. Il suoutilizzo nell agricoltura consentito nelle attivi-t di carattere stagionale da parte di pensionati,casalinghe e giovani (il sabato e la domenica edurante i periodi di vacanza da parte di giovani conmeno di 25 anni di et e iscritti a un ciclo di studipresso un istituto scolastico di qualsiasi ordine egrado, compatibilmente con gli impegni scolastici,ovvero in qualunque periodo dell anno se regolar-mente iscritti a un ciclo di studi presso l universit ),ovvero nelle attivit agricole svolte a favore deisoggetti di cui all art.


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