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INDIVIDUAZIONE, STIMA E VALUTAZIONE DEI …

ISO 9001 : 2000 Certificato n. 97039 Settore Territorio Area Ambiente Energia e Sicurezza individuazione , STIMA E VALUTAZIONE DEI RISCHI NEI COMPONENTI E SISTEMI IN PRESSIONE DELL'INDUSTRIA DI PROCESSO Presentazione: Ing. G. Mul Milano, 16 marzo 2005 ISPESL Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro Studio dei Pericoli, STIMA e VALUTAZIONE dei Rischi per le Attrezzature in Pressione 1)La nuova strategia per la Prevenzione degli Infortuni e la Promozione della Sicurezza nei Posti di Lavoro 2)I riflessi sulla progettazione, costruzione ed esercizio dei componenti in pressione La nuova strategia di prevenzione i fondamenti socio culturali Il Processo di studio dei pericoli secondo la nuova strategia di prevenzione.

2.2.3.11 Valutazione del rischio (risk evaluation) Procedura basata sull’ analisi del rischio.Consente di valutare o/e giudicare se è stato raggiunto il livello di

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1 ISO 9001 : 2000 Certificato n. 97039 Settore Territorio Area Ambiente Energia e Sicurezza individuazione , STIMA E VALUTAZIONE DEI RISCHI NEI COMPONENTI E SISTEMI IN PRESSIONE DELL'INDUSTRIA DI PROCESSO Presentazione: Ing. G. Mul Milano, 16 marzo 2005 ISPESL Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro Studio dei Pericoli, STIMA e VALUTAZIONE dei Rischi per le Attrezzature in Pressione 1)La nuova strategia per la Prevenzione degli Infortuni e la Promozione della Sicurezza nei Posti di Lavoro 2)I riflessi sulla progettazione, costruzione ed esercizio dei componenti in pressione La nuova strategia di prevenzione i fondamenti socio culturali Il Processo di studio dei pericoli secondo la nuova strategia di prevenzione.

2 La Norma ISO 51 Termini e definizioni Sicurezza (Safety) Eliminazione dei rischi giudicati non accettabili Nota: Definizione derivata dalla ISO/IEC Guide 2,1996,definizione Rischio (Risk) Funzione combinata della grandezza probabilit che si determini un danno ipotizzato con la grandezza entit del danno Danno (Harm) Infortunio fisico o danno alla salute delle persone, o danno ai beni o all ambiente Evento dannoso (Harmful event) Accadimento che, in una situazione di pericolo conduce al danno ipotizzato Pericolo (Hazard) Potenziale sorgente di danno NOTA Il termine pericolo pu essere qualificato in funzione della sua origine o del tipo di danno (es. pericolo di elettroshock, pericolo di rottura, pericolo di intossicazione, pericolo di incendio, pericolo di annegamento) Situazione pericolosa (hazard situation) Circostanza nella quale persone, beni o ambiente sono esposti a uno o pi pericoli Rischio tollerabile (tolerable risk) Rischio ritenuto accettabile in un dato contesto basato sui valori correnti della societ (Vedi paragrafo ) Misure protettive (protective measures) Strumenti atti a ridurre il rischio.

3 Nota Le misure di protezione includono i provvedimenti di riduzione del rischio ottenuti attraverso il processo di progettazione inerentemente sicuro, dispositivi di protezione,protezioni personali, informazione sull utilizzo, e la formazione. Rischio residuo (residual risk) Valore del rischio che rimane dopo che sono state adottate le misure di protezione (valutate adeguate) Analisi del rischio (risk analysis) Uso sistematico delle informazioni disponibili per identificare i pericoli e stimare il rischio. VALUTAZIONE del rischio (risk evaluation) Procedura basata sull analisi del rischio. Consente di valutare o/e giudicare se stato raggiunto il livello di rischio tollerabile. Studio del rischio (risk assessment) E il processo globale di studio che comprende l analisi dei rischi e la VALUTAZIONE dei rischi Esercizio corretto (intended use) Uso di un prodotto, di un processo o di un servizio in accordo con le indicazioni date dal fornitore.

4 Anomalia ragionevolmente prevedibile (reasonably foreseeable misuse) Uso di un prodotto, processo o servizio non previsto dal fornitore, ma che pu derivare da un comportamento umano facilmente prevedibile. Uso dei termini sicurezza e sicuro (Use of the words safety and safe) L uso dei termini sicurezza e sicuro come aggettivi qualificativi dovrebbe essere evitato perch non apportano ulteriori informazioni. e in pi possono essere interpretati come una assicurazione di eliminazione garantita dei rischi. E pi corretto sostituire, ogni volta che sia possibile, i termini sicurezza e sicuro con l indicazione degli obiettivi. Per esempio: - elmetto protettivo invece di elmetto di sicurezza ; - dispositivo protettivo di impedimento invece di impedimento di sicurezza ; - copertura antiscivolo invece di materiale di sicurezza Il concetto di sicurezza (The concept of safety) La sicurezza trattata nei testi normativi in molte forme diverse per le varie tecnologie e per la maggior parte dei prodotti.

5 L aumento della complessit dei prodotti, processi e servizi nel mercato richiede che le considerazioni sulla sicurezza abbiano alta priorit . Non esiste una sicurezza assoluta. La permanenza di un rischio di un certo valore inevitabile. Questo valore del rischio quello che in questa Guida definito come rischio residuo. Quindi un prodotto, processo o servizio pu soltanto essere relativamente sicuro La sicurezza raggiunta riducendo il rischio ad un livello tollerabile definito in questa Guida rischio tollerabile. Il rischio tollerabile determinato dalla ricerca del migliore equilibrio possibile tra la soluzione ideale di sicurezza assoluta e la domanda di un prodotto, processo o servizio, ed altri fattori come il beneficio per l utilizzatore, l adeguatezza allo scopo, il costo effettivo e le convenzioni della societ a riguardo.

6 Ne consegue la necessit di rivedere continuamente il livello tollerabile, in particolare quando lo sviluppo, sia nella tecnologia che nella conoscenza, pu guidare a miglioramenti economicamente realizzabili per ottenere il minimo rischio compatibile con l uso del prodotto, processo o servizio Rischio tollerabile: il livello di rischio ottenuto con un processo iterativo di studio del rischio (analisi e VALUTAZIONE del rischio ) e riduzione del rischio.(Vedi Fig ) Fig. Definizione dell uso normale e delle anomalie ragionevolmente prevedibili Identificazione dei pericoli STIMA del rischio VALUTAZIONE del rischio E stato raggiunto il livello di rischio tollerabile? SIFINE Riduzione del rischio NO Studio del Rischio Analisi del rischio Partenza 3.

7 Lo Studio dei Pericoli nelle diverse fasi di Vita di un Impianto Fig. I Fase progettazione concettuale Studio di fattibilit economica Studio di fattibilit tecnica Ricerca strategica Ricerca di mercato Ricerca analitica VALUTAZIONE finanziaria Principali aspetti tecnici e caratteristiche fondamentali dell impianto. Inserimento nel sito. Processo. Progettazione di massima delle apparecchiature. II Fase ingegneria di base Ingegneria di processo Ingegneria dei sistemi Schemi di flusso Bilanci di materia e di energia Specifiche funzionali delle apparecchiature, della strumentazione, delle valvole P&I. Schema delle operazioni unitarie integrate nei sistemi primari e secondari III Fase ingegneria di dettaglio Sviluppo dei disegni e delle specifiche esecutive Dimensionamento delle apparecchiature, dei contenitori, delle tubazioni.

8 Emissione di tutti i disegni esecutivi per l approvvigio-namento, la costruzione, la fabbricazione, il montaggio. IV Fase Costruzione Approvvigionamento montaggio meccanico, elettrico, strumentale Montaggi meccanici elettrici strumentazione. Controllo funzionamento strumenti, controlli di conformit con P&IV Fase Preparazione all avviamento e avviamento Check out, pre-commissioning, commissioning, start-up, run-in, test-run, consegna impianto Ispezione sull integrit delle apparecchiature. Controllo mancanza ostruzioni nelle apparecchiature e nelle tubazioni. Controlli di componenti, Controllo funzionamento di avviamento, Avviamento. Collaudo finale. Fig. PROGRAMMA TEMPORALE DELLE FASI DI PROGETTO E DEI CORRISPONDENTI LIVELLI DEGLI STUDI DI SICUREZZA E DELLE VERIFICHE DI SICUREZZA Fattibilit Progettazione Concettuale Ingegneria di processo e dei sistemi Ingegneria di dettaglio Costruzione Avviamento ed esercizio iniziale FASE DEL PROGETTOS1V1 S2AS2B V1V2 V3 Eventuale relazione di sicurezza 4.

9 LO STUDIO DI individuazione DEI PERICOLI E VALUTAZIONE DEI RISCHI Fig. CONOSCENZA DEL RISCHIOQUANTO E' PROBABILE?COSA PUO' CONDURRE AL MALFUNZIONAMENTO?QUALE PUO' ESSERE L'EFFETTO?STRUMENTI PER LO STUDIO DEL RISCHIOESPERIENZE STORICHEMETODI ANALITICICONOSCENZE E GLI ELEMENTI DI UN INCIDENTE Fig. STEP 1 Definizione degli scopi dell'AnalisiSTEP 2 Descrizione del SistemaSTEP 3 Identificazione dei pericoliSTEP 4 Enumerazione degli incidentiSTEP 5 Selezionare gli incidenti di interesseSTEP 6 STIMA delle conseguenzeSTEP 7Si modifica il sistema per ridurre le conseguenzeSTEP 8 STIMA delle frequenzeSTEP 9Si modifica il sistema per ridurre le frequenzeSTEP 10Si combinano le frequenze con le conseguenze e si STIMA il rischioSTEP 11Si modifica il sistema per ridurre i rischiDati sulle Apparecchiature :.Fisici Termodinamic i- Procedure operative ecc.

10 Esperienza - Codici Dati - Metodi di Identificazione Lista degli incidenti individuatiLista degli incidentiConseguenze degli incidentiProgetto accettabile se le conseguenze sono accettabili per qualunque probabilit di accadimento Modelli matematici per la STIMA delle conseguenze e degli effettiLe conseguenze sonoeccessive e non tollerabiliNOIl progetto ritenuto compatibile perch le frequenze sono giudicate tollerabili a fronte di qualunque conseguenza NOLe frequenze sono giudicatetroppo elevateNONOP rogetto non compatibileIl rischio valutatotroppo elevatoAnalisi storica Albero dei guasti Albero degli eventi Criteri decisionali Parametri decisionali SI SI SI Fig. RICHIESTE UTILIZZATORE- Standard- Criteri economici- Regolamenti- Livelli di rischioSTUDIO DEL RISCHIOS elazionare un pericolo specifico- Layout- Progettazione- Operazioni- Sistemi di gestioneGESTIONE DEL RISCHIO NEL PROCESSO DECISIONALEIL RISCHIO E' ACCETTABILIESINOS ervono uteriori informazioni- Obiettivi- Approfondimenti- Tecniche pi dettagliateCambiare le condizioni di Impianto- Assetto- Progetto- Codiz.


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