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La Complessità: Analisi dell’Evoluzione dell ...

Alessandro Delli Poggi1La Complessit : Analisi dell Evoluzione dell Organizzazione Sanitaria e dell assistenza InfermieristicaXCongresso Sezione SIMI7 Maggio 2016 Alessandro Delli Poggi3 Complessit La multidimensionalit delle variabili da analizzare legate all individuo e alla collettivit -con i risvolti politici, economici, sociali, culturali che ne derivano -condizionano profondamente la tradizionale linearit di approccio ai diversi problemi compresi quelli sanitari soprattutto in ambito organizzativoParole chiave-Complessit Perch cambiare? Cambia la popolazione e la patologia(+ anziani,+soli,+cronici,+complessi) Cambiano le tecniche di risposta(+ diagnostica,-vincoli prossimit e durata) Cambiano i rapporti tra cittadino e ( aspettative crescenti,+informati,+ impazienti ) Cambiano le professioni( specialit ed integrazione) Cambiano le strutture(e-health, comfort ) Cambiano i rapporti tra risorse disponibili e bisogni(efficienza, etica utilizzo risorse)4 Alessandro Delli PoggiPatto della salute Conferenza Stato Regioni 2014/2016 RIASSETTO ORGANIZZATIVO DELL ATTIVITA ASSISTENZIALE CHE PREVEDE AL CENTRO ATTORNO AL PAZIENTE RUOTANO LE DIVERSE SPECIALITA SECONDO UN APPROCCIO INTEGRA

La Complessità: Analisi dell’Evoluzione dell’Organizzazione Sanitaria e dell’Assistenza Infermieristica X Congresso Sezione SIMI 7 Maggio 2016

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  Assistenza, Assistenza infermieristica, Infermieristica

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1 Alessandro Delli Poggi1La Complessit : Analisi dell Evoluzione dell Organizzazione Sanitaria e dell assistenza InfermieristicaXCongresso Sezione SIMI7 Maggio 2016 Alessandro Delli Poggi3 Complessit La multidimensionalit delle variabili da analizzare legate all individuo e alla collettivit -con i risvolti politici, economici, sociali, culturali che ne derivano -condizionano profondamente la tradizionale linearit di approccio ai diversi problemi compresi quelli sanitari soprattutto in ambito organizzativoParole chiave-Complessit Perch cambiare? Cambia la popolazione e la patologia(+ anziani,+soli,+cronici,+complessi) Cambiano le tecniche di risposta(+ diagnostica,-vincoli prossimit e durata) Cambiano i rapporti tra cittadino e ( aspettative crescenti,+informati,+ impazienti ) Cambiano le professioni( specialit ed integrazione) Cambiano le strutture(e-health, comfort ) Cambiano i rapporti tra risorse disponibili e bisogni(efficienza, etica utilizzo risorse)

2 4 Alessandro Delli PoggiPatto della salute Conferenza Stato Regioni 2014/2016 RIASSETTO ORGANIZZATIVO DELL ATTIVITA ASSISTENZIALE CHE PREVEDE AL CENTRO ATTORNO AL PAZIENTE RUOTANO LE DIVERSE SPECIALITA SECONDO UN APPROCCIO INTEGRATO E MULTISCIPLINARE Integrazione Clinica Integrazione delle Risorse Centralit del Paziente Coinvolgimento dei cliniciIL PAZIENTE5 Alessandro Delli PoggiAlessandro Delli Poggi6 AREE FUNZIONALI OMOGENEE ASSISTENZIALIORGANIZZAZIONI INTEGRATE DIUNITA OPERATIVE AFFINI ED OMOGENEE BASATE SULLA COMPLESSITA ASSISTENZIALEE SULL INTENSITA DICURAAL FINE DIOTTIMIZZARE L IMPIEGO DELLE RISORSE UMANE E MATERIALISe il cambiamento ampio, necessaria una prospettiva di Analisi ampia, che tenga insieme i diversi punti di vistaSetting1 Setting2 Setting3 TERRITORIOOSPEDALE CORSIA PAZIENTE UTENTECITTADINOPERCORSO **7 Alessandro Delli PoggiLa trasformazione dei luoghi di curaAlessandro Delli Poggi8 Ospedale Niguarda(1932-1939)di MilanoSpedaleCivile di Brescia 1935 Corsia Sistina dell Ospedale S.

3 Spirito di Roma 1938La trasformazione dei luoghi di curaAlessandro Delli Poggi9 Alessandro Delli Poggi10 Alessandro Delli Poggi11La medicina del presente/futuroCambiamenti nella struttura della Popolazione ( + anziani, = + ammalati)Cambiamenti nella Epidemiologia delle Malattie (+ patologie cronico-degenerative)Variazione delle situazioni di complessit nelSingolo pazienteRevisione delle Modalit assistenzialiPatientcentredmodelAlessand ro Delli Poggi12 Alessandro Delli Poggi13 SvilupparelacartellaclinicaintegrataLa Cartella clinica integrata accompagner il paziente in tutte le fasi dell intensit di cura; rappresenta uno dei presupposti della continuit e della personalizzazione dell strumento deve essere costruito in modo da essere fruibile da tutti gli operatori coinvolti nel processo assistenziale,e deve fornire l informazione che serve, dove serve, nel modo adeguato ed esclusivamente a chi deputato a farne uso.

4 Contiene tutte le informazioni anagrafiche e socio-sanitarie utili nonch i dati sintetici del ricovero e favorisce la visione immediata degli interventi di tutte le figure coinvolte (medici, infermieri, consulenti)evitando al medico di riscrivere la stessa terapia e, di conseguenza, facendo diminuire il rischio di possibili errori di trascrizione. Information and nei principi di divisione del a un organizzazione dove l informazione sia una nuovo modo di concepire l apprendimentoAlessandro Delli Poggi14La cartella infermieristicaAlessandro Delli Poggi15La diagnosi infermieristicaDichiarazione di un problema della persona assistitaCentrata specificatamente sulla personaBase per gli interventi infermieristiciRiflette la condizione di salute dell assistitoNon una diagnosi medicaAlessandro Delli Poggi16 Care deliveryModello funzionale o per compitiModello per piccola equipeCase managementPrimaryNursingAlessandro Delli Poggi17 Alessandro Delli Poggi18erogazione dell'assistenzail modello per compitiFunctionalNursing Il lavoro infermieristico viene parcellizzato in singole azioni (=catenadi montaggio)

5 Il lavoro viene distribuito tra gli infermieri secondo mansioni (talora diversi livelli di responsabilit ) e ciascuno svolge una parte dell assistenza a tutti i pazienti. il flusso di informazioni transita dal paziente al medico, da questi alla caposala e dalla caposala agli infermieri sotto forma di assegnazione di compiti. Non esiste una documentazione infermieristica individuale ma solo una trasmissione di consegne sulle azioni da compiere. Il caposala mantiene la visione complessiva e prende le decisioni cliniche pi importantiAlessandro Delli Poggi19erogazione dell'assistenzail modello per piccole quipesTeam nursing Imembridelteamsonoresponsabilidelgruppod ipazientiassegnatoesottostannoalledecisi onidiuncapoequipe. L assistenzavieneassegnataadoperatoricondi versilivellidicompetenzeasecondadellacom plessit Ilcapoequipesupervisiona/osservaevalutai membridelgruppoel assistenzafornita.

6 Comunicazione gerarchica: dal capo equipe ai membri dell equipe La responsabilit per l assistenza riguarda solo il turno Delli Poggi20 CASE MANAGEMENT MODALIT DIGESTIONE CLINICO ORGANIZZATIVA, AD ELEVATA COMPLESSIT , CENTRATA SUL SINGOLO CASOR isponde ai principi della Community care, la migliore assistenza possibile per il minor costo e con la maggiore efficaciaAlessandro Delli Poggi21erogazione dell'assistenzail modello per infermieri primariPrimary nursinga) la chiara assegnazione ad un singolo infermiere della responsabilit individuale nella presa di decisioni relative all assistenzadi un paziente b) l assegnazione del lavoro per casic) la comunicazione direttadi informazionid) una persona operativamente responsabiledell assistenza prestata ad un paziente 24 ore al giorno, 7giorni a settimana.

7 Alessandro Delli Poggi22 Perch nuovi ruoli? Le tradizionali modalit organizzative, di presa in carico del paziente,di prassi medica ed assistenziale appaiono insufficienti a rispondere in modo efficace al cambiamento in atto Occorre allora ripensare organizzazione e ruoli per favorire il passaggio dal principio di hosting al principio di case management per una presa in carico personalizzata ed univoca, globale ed integrata attraverso tutti i livelli di intensit di cureAlessandro Delli Poggi23L OSPEDALE PER INTENSITA DI CUREArea ChirurgicaArea MedicaAreaMaterno InfantileTerapie Intensive e subintensivePostacuzieDaySurgery, DayHospital, DayServicePrestazioni ambulatorialiAccesso urgenteDipartimentoEmergenza UrgenzaAccessoProgrammatoAmbulatorio pre-ricovero;CUP;MMGLIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 CICLO DIURNOAREA DEGENZA idemidemSETTING ASSISTENZIALE 1 SETTING ASSISTENZIALE 2 SETTING ASSISTENZIALE 3UO SPECIALISTICAA lessandro Delli Poggi24 Una possibile risposta: di Degenza a gestione InfermieristicaLa degenza infermieristica rappresenta la struttura intermedia che garantisce l assistenza in regime residenziale di soggetti che, avendo superato la fase diagnostico -terapeutica, non necessitano di cure intensive o di diagnostica ad elevata tecnologia ma che non possono essere adeguatamente trattati a domicilio per motivi di natura clinica -sociale.

8 ConclusioniL ospedale per intensit di cure viene pensato a partire da un approcciologistico-organizzativo tale da consentire la presenza di aree meno delimitate rispetto alle vecchie divisioni ed alle attuali strutture complesse. I modelli culturali che l ospedale cosi pensato richiede di mettere in discussione riguardano la modificazione ed il superamento del modello professionale tipicamente basato sulle unit operative e medico-centrico. Alessandro Delli Poggi25 Conclusioni 2 Possiamo quindi affermare che l intensit di cure e un approccio organizzativo la cui attivazione richiede un grande impegno di contestualizzazione alla realt aziendale nella quale viene implementato . Uno degli aspetti piu problematici nell implementare un ospedale secondo il modello dell intensit di cure riguarda il cambiamento culturale degli operatori che in tale processo sono coinvolti.

9 Alessandro Delli Poggi26 Alessandro Delli Poggi27 Grazie per l


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