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La Comunità Europea e gli aiuti di Stato

Agevolazioni contributive e aiuti de Minimis La Comunit Europea e gli aiuti di Stato La politica di sviluppo del mercato unico della Comunit Europea , caratterizzata dalla libera circolazione delle merci e dei fattori di produzione, ha tra i propri obiettivi quello di evitare che vengano poste in essere, dagli stati membri della CE, misure contrarie alla concorrenza. I trattati europei contengono una serie di norme volte a vietare tutte quelle misure che possano provocare distorsioni della concorrenza in quanto discriminanti tra le imprese che ricevono aiuti e quelle che non ne sono beneficiarie e possono, di conseguenza, costituire una minaccia per il funzionamento del mercato interno.

Agevolazioni contributive e “Aiuti de Minimis” La Comunità Europea e gli aiuti di Stato La politica di sviluppo del mercato unico della Comunità Europea

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1 Agevolazioni contributive e aiuti de Minimis La Comunit Europea e gli aiuti di Stato La politica di sviluppo del mercato unico della Comunit Europea , caratterizzata dalla libera circolazione delle merci e dei fattori di produzione, ha tra i propri obiettivi quello di evitare che vengano poste in essere, dagli stati membri della CE, misure contrarie alla concorrenza. I trattati europei contengono una serie di norme volte a vietare tutte quelle misure che possano provocare distorsioni della concorrenza in quanto discriminanti tra le imprese che ricevono aiuti e quelle che non ne sono beneficiarie e possono, di conseguenza, costituire una minaccia per il funzionamento del mercato interno.

2 Tra di esse rientrano quelle dettate dagli articoli 87 e 88 del Trattato CE in riferimento agli aiuti di Stato , cio tutti quei provvedimenti di aiuto pubblico alle imprese. Gli aiuti di Stato sono incompatibili con il mercato comune. Sono invece ammessi, di diritto, gli aiuti volti a contrastare i danni determinati da calamit naturali o eventi eccezionali, quelli a carattere sociale concessi ai singoli consumatori e, sulla base di valutazioni discrezionali della Commissione Europea , gli aiuti a finalit regionale, cio quelli rivolti a regioni svantaggiate, settoriale, relativi a determinati settori dell attivit economica, orizzontale o intersettoriale, relativi a qualunque settore dell attivit economica e ad ogni regione (art.)

3 87 par. 2). Gli aiuti di Stato che non rispettano i criteri dettati possono essere dichiarati illegittimi e vanno restituiti. Con riferimento all INPS la Commissione Europea ha dichiarato illegittimi e, di conseguenza, ha ordinato il recupero dei seguenti aiuti di Stato : Agevolazioni per i contratti di formazione e lavoro (decisione del ); Interventi urgenti in materia di occupazione previsti dalla L. 81/2003 (decisione del ); Esenzioni fiscali e mutui agevolati in favore di imprese di servizi pubblici a prevalente capitale pubblico istituite ai sensi della L. 142/1990 (decisione del ) Gli aiuti per le imprese che hanno realizzato investimenti nei comuni colpiti da eventi calamitosi nel 2002 per come previsto dalla L.

4 27/2003 (decisione del ) Gli aiuti di importo minore Nel campo di applicazione del citato art. 87 non rientrano i cosiddetti aiuti de minimis , cio quelli di importo limitato che, si ritiene, non abbiano alcun potenziale effetto sulla concorrenza e sugli scambi tra gli stati membri. Si tratta in altre parole di incentivi pubblici a favore delle attivit produttive di misura talmente ridotta da non poter in alcun modo intaccare i principi comunitari della libera concorrenza e libert negli scambi tra gli stati membri. Gli stessi essendo al di sotto di una determinata soglia quantitativa, non sono soggetti all obbligo di notifica alla Commissione Europea . Sulla base di tale regola, lo Stato e la PA possono erogare aiuti alle imprese nel limite di determinati massimali, indicati dalla Commissione Europea che non possono superare nell arco di tre anni i euro per azienda (Regolamento 1998/2006 pubblicato sulla GUCE n.)

5 379/2006). Soggetti tenuti alla trasmissione della dichiarazione de minimis . Ai fini dell articolo 107 del Trattato, una misura agevolativa pu rientrare nella nozione di aiuto di Stato qualora sia diretta a favorire in modo selettivo imprese . Il Trattato CE non contiene una definizione di impresa, pur facendo riferimento a tale concetto in diverse disposizioni. L della Raccomandazione CE n. 361/2003 considera impresa ogni entit , a prescindere dalla forma giuridica rivestita, che eserciti un'attivit economica. In particolare sono considerate tali le entit che esercitano un'attivit artigianale o altre attivit a titolo individuale o familiare, le societ di persone o le associazioni che esercitino un'attivit economica.

6 Tale definizione stata recepita anche dalla costante giurisprudenza della Corte di giustizia, che definisce impresa qualsiasi entit che esercita un'attivit economica, consistente nell offrire beni e servizi in un mercato. Sono ininfluenti lo status giuridico dell impresa, le sue modalit di finanziamento, e la circostanza che il soggetto sia Stato costituito o meno per conseguire degli utili. Con riferimento a soggetti che non perseguono scopi di lucro, essi rientreranno nella normativa in materia di aiuti di Stato qualora l offerta di beni e servizi avvenga in concorrenza con quella di altri operatori che perseguono uno scopo di lucro. La regola L importo complessivo degli aiuti di minore importo concessi ad una medesima impresa non deve superare i euro nell arco di tre esercizi finanziari (a partire dall esercizio finanziario interessato e nei due esercizi precedenti).

7 Rientrano nella nozione di aiuto le agevolazioni ottenute dall'impresa a qualsiasi titolo (per investimenti, attivit di ricerca, promozione all estero, formazione, crediti di imposta per nuove assunzioni in aree svantaggiate ecc.). L impresa che in procinto di richiedere un'agevolazione assoggettata alla regola dovr redigere una dichiarazione evidenziando quali altri aiuti ha ottenuto in base a quel regime; dalla sottrazione dal tetto massimo di euro di tutti gli aiuti ottenuti in regime de minimis nei tre esercizi, risulter l importo massimo concedibile a quell impresa in un determinato momento. Dal computo dei euro vanno esclusi gli aiuti che un impresa possa avere ottenuto o potr ottenere in base ad un regime autorizzato o esentato dalla Commissione.

8 La dichiarazione de minimis dovr indicare tutti i contributi ricevuti nei tre esercizi finanziari dalla medesima impresa beneficiaria, indipendentemente dalle unit locali o unit produttive per le quali i contributi sono stati ricevuti. Per esercizio finanziario si intende quello utilizzato dall impresa per scopi fiscali. Tale massimale si applica indipendentemente dalla forma degli aiuti o dall obiettivo perseguito. La sovvenzione diretta e l Equivalente Sovvenzione Lordo. Il massimale di Euro espresso in termini di sovvenzione diretta in denaro al lordo di qualsiasi imposta nell arco di tre esercizi finanziari a decorrere dal momento del primo aiuto. Quando un aiuto concesso in forme diverse dalla sovvenzione diretta in denaro e cio diverse dai contributi in conto capitale o da quelli in conto impianti, necessario riferirsi all Equivalente Sovvenzione Lordo (ESL).

9 L ESL la base comune in cui le diverse tipologie di incentivazione devono essere convertite. E calcolata al lordo, ossia senza dedurre le imposte e gli oneri eventualmente applicabili sull aiuto. Se la sovvenzione non soggetta a imposizione fiscale, come nel caso di certi sgravi, deve essere considerato il valore nominale, che da intendersi, allo stesso tempo, netto e lordo. aiuti erogati in pi tranches attualizzazione Gli aiuti che sono erogati in pi quote devono essere attualizzati al momento della concessione. Il tasso di attualizzazione il tasso di riferimento applicabile al momento della concessione ed periodicamente aggiornato dalla Commissione e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunit Europee e sul portale web dell Unione Europea .

10 L aiuto si deve ritenere erogato nel momento in cui sorge per il beneficiario il diritto a ricevere l aiuto stesso. Al fine della quantificazione degli aiuti de minimis , necessario tenere presente che gli aiuti di Stato devono essere considerati concessi nel momento in cui all'impresa accordato, a norma del regime giuridico nazionale applicabile, il diritto giuridico di ricevere gli aiuti (non rilevante n il momento della presentazione della domanda da parte del beneficiario, n quello dell effettiva corresponsione dell aiuto, ma piuttosto rileva la decisione definitiva che stabilisce il diritto a ricevere l aiuto). Per esempio in caso di finanziamento a tasso agevolato dove gli aiuti sono erogati in diverse quote, attraverso un processo di attualizzazione, calcolato al momento della concessione.


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