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LA CONTABILITÀ ED IL BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI

LA contabilit ED IL BILANCIO DEGLI enti LOCALI Seminario dell Ordine dei Giornalisti Verona 24 gennaio 2015 Dott. Massimo Venturato commercialista in Legnago - Verona LEGNAGO (Verona) Piazza Garibaldi, 19 Tel. (0442) 600100 Fax (0442) 601683 e-mail: - L ORDINAMENTO CONTABILE DEGLI enti LOCALI Dott. Massimo Venturato commercialista in Legnago - Verona L ORDINAMENTO CONTABILE DEGLI enti LOCALI La principale normativa di riferimento che tratta espressamente dell ordinamento contabile DEGLI enti LOCALI il testo unico DEGLI enti LOCALI , approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (TUEL). Ne tratta esplicitamente nella PARTE SECONDA - ORDINAMENTO FINANZIARIO E CONTABILE , suddivisa nei seguenti titoli: TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI articoli da 149 a 161 TITOLO II - PROGRAMMAZIONE E BILANCI articoli da 162 a 177 TITOLO III - GESTIONE DEL BILANCIO articoli da 178 a 198-bis TITOLO IV INVESTIMENTI- articoli da 199 a 207 TITOLO V TESORERIA articoli da 208 a 226 TITOLO VI - RILEVAZIONE E DIMOSTRAZIONE DEI RISULTATI DI GESTIONE articoli da 227 a 233 TITOLO VII - REVISIONE ECONOMICO-FINANZIARIA articoli da 234 a 241 TITOLO VIII - enti LOCALI DEFICITARI O

l’assegnazione di contributi a tali soggetti finalizzati ad incremento del patrimonio netto; 10) concessioni di crediti e anticipazioni – posta tipicamente di natura contabile che pareggia l’analoga posta in entrata prevista al titolo IV, categoria 6 (riscossioni di crediti ed anticipazioni).

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  Glides, Enti, Bilancio, Assegnazione, Locali, Idirect, Di crediti, Assegnazione di, La contabilit, Contabilit, 192 ed il bilancio degli enti locali

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1 LA contabilit ED IL BILANCIO DEGLI enti LOCALI Seminario dell Ordine dei Giornalisti Verona 24 gennaio 2015 Dott. Massimo Venturato commercialista in Legnago - Verona LEGNAGO (Verona) Piazza Garibaldi, 19 Tel. (0442) 600100 Fax (0442) 601683 e-mail: - L ORDINAMENTO CONTABILE DEGLI enti LOCALI Dott. Massimo Venturato commercialista in Legnago - Verona L ORDINAMENTO CONTABILE DEGLI enti LOCALI La principale normativa di riferimento che tratta espressamente dell ordinamento contabile DEGLI enti LOCALI il testo unico DEGLI enti LOCALI , approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (TUEL). Ne tratta esplicitamente nella PARTE SECONDA - ORDINAMENTO FINANZIARIO E CONTABILE , suddivisa nei seguenti titoli: TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI articoli da 149 a 161 TITOLO II - PROGRAMMAZIONE E BILANCI articoli da 162 a 177 TITOLO III - GESTIONE DEL BILANCIO articoli da 178 a 198-bis TITOLO IV INVESTIMENTI- articoli da 199 a 207 TITOLO V TESORERIA articoli da 208 a 226 TITOLO VI - RILEVAZIONE E DIMOSTRAZIONE DEI RISULTATI DI GESTIONE articoli da 227 a 233 TITOLO VII - REVISIONE ECONOMICO-FINANZIARIA articoli da 234 a 241 TITOLO VIII - enti LOCALI DEFICITARI O DISSESTATI articoli da 242 a 269 Dott.

2 Massimo Venturato commercialista in Legnago - Verona 2 L ORDINAMENTO CONTABILE DEGLI enti LOCALI In tema di regolamento di contabilit DEGLI enti LOCALI , il TUEL indica direttamente e testualmente gli articoli ai quali detto regolamento si riferisce stabilendo espressamente quali norme possono dallo stesso essere derogate. L articolo 152, comma 4, prevede che i regolamenti di contabilit sono approvati nel rispetto delle norme della parte seconda del testo unico, da considerarsi come principi generali con valore di limite inderogabile, con eccezione delle sottoelencate norme, le quali non si applicano qualora il regolamento di contabilit dell'ente rechi una differente disciplina: a) articoli 177 e 178; b) articoli 179, commi 2, lettere b) c) e d), e 3, 180, commi da 1 a 3, 181, commi 1 e 3, 182, 184, 185, commi da 2 a 4; c) articoli 186,191, comma 5, 197, 198; d) articoli 199, 202, comma 2, 203, 205, 207; e) articoli da 213 a215, 216, comma 3, da 217 a 219, 221, 224, 225; f) articoli 235, commi 2 e 3, 237, 238.

3 Dott. Massimo Venturato commercialista in Legnago - Verona 3 Programmaz. e budget Controllo e valutazione AZIONI CORRETTIVE REVISIONE PROGRAMMI REVISIONE BUDGET Pianificazione strategica Svolgimento e misuraz. attivit Ciclo di pianificazione e controllo Dott. Massimo Venturato commercialista in Legnago - Verona 4 Strumenti e attori della programmazione STRUMENTI PER LA PROGRAMMAZIONE STRUMENTI PER LA PROGRAMMAZIONE STRUMENTI PER LA GESTIONE STRUMENTI PER LA GESTIONE GIUNTA/ RESP. C. di R. CONSIGLIO/ GIUNTA STRUMENTI PER LA PIANIFICAZIONE STRUMENTI PER LA PIANIFICAZIONE CONSIGLIO/ GIUNTA RPP BIL. PLURIENNALE BILANCIO ANNUALE DI PREVISIONE PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE Dott. Massimo Venturato commercialista in Legnago - Verona 5 Controllo Inammissibilit /improcedibilit delle deliberazioni Stato di attuazione dei programmi Rendiconto della gestione Controllo di gestione su attivit , entrate/spese e proventi/costi Consiglio/Giunta Giunta/ Responsabili della gestione FASI FASI ATTORI ATTORI STRUMENTI STRUMENTI Budgeting Giunta/ Responsabili della gestione Piano esecutivo di gestione Fasi, attori e strumenti Dott.

4 Massimo Venturato commercialista in Legnago - Verona 6 Ruolo del Consiglio FORNISCE GLI INDIRIZZI SULLE POLITICHE DELL AMMINISTRAZIONE DEFINENDO I PROGRAMMI E I PROGETTI ALLOCA LE RISORSE PER DESTINAZIONE (FUNZIONI, SERVIZI, PROGRAMMI) E PER NATURA (INTERVENTI) DEMANDA ALLA GIUNTA LA SPECIFICAZIONE DELLE MODALIT PER IL RAGGIUNGIMENTI DEGLI OBIETTIVI PROGRAMMATI C O N S I G L I O C O N S I G L I O Dott. Massimo Venturato commercialista in Legnago - Verona 7 Le funzioni del piano esecutivo di gestione Responsabilizzazione e guida per il controllo Delimitazione DEGLI ambiti decisionali Fattibilit DEGLI obiettivi FUNZIONI DEL PEG Autorizzazione alla spesa Guida per la gestione Dott. Massimo Venturato commercialista in Legnago - Verona 8 d. Dotazioni di risorse umane e strumentali b. Obiettivi a. Struttura organizzativa c.

5 Dotazioni finanziarie Centro di Responsabilit La struttura del piano esecutivo Dott. Massimo Venturato commercialista in Legnago - Verona 9 Nell attivit di programmazione economica e finanziaria il consiglio comunale viene coinvolto in maniera rilevante nell adozione dei seguenti atti fondamentali: ss i programmi, i piani e le relazioni previsionali e programmatiche, dove individuare quali bisogni pubblici debbono essere soddisfatti e gli obiettivi che l Ente intende raggiungere; ss i piani finanziari, nei quali determinare la quantit di risorse di cui l organizzazione necessita per raggiungere i predetti obiettivi, nonch i criteri guida delle scelte di composizione delle fonti di entrata, ovvero l incremento del livello della pressione tributaria e tariffaria, l ammontare DEGLI importi provenienti da mutui, il valore delle dismissioni patrimoniali.

6 Ss i programmi triennali e elenco annuale dei lavori pubblici, nei quali indicare una previsione sull andamento della spesa delle diverse funzioni e servizi del Comune; ss i bilanci annuali e pluriennali e relative variazioni, nei quali definire l ammontare delle somme che gli apparati dell amministrazione sono autorizzati a spendere; ss il rendiconto della gestione, con il quale rappresentare i valori in termini finanziari ed economici delle risorse impiegate da parte dell amministrazione. Dott. Massimo Venturato commercialista in Legnago - Verona 10 IL BILANCIO DI PREVISIONE LA PARTE ENTRATA DEL BILANCIO 1) titolo I - entrate tributarie: 01) categoria 1 - imposte; 02) categoria 2 - tasse; 03) categoria 3 - tributi speciali ed altre entrate tributarie proprie; 2) titolo II - entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla regione: 01) categoria 1 - contributi e trasferimenti correnti dallo Stato; 02) categoria 2 - contributi e trasferimenti correnti dalla regione; 03) categoria 3 - contributi e trasferimenti dalla regione per funzioni delegate; 04) categoria 4 - contributi e trasferimenti da parte di organismi comunitari e internazionali.

7 05) categoria 5 - contributi e trasferimenti correnti da altri enti del settore pubblico; Dott. Massimo Venturato commercialista in Legnago - Verona 11 LA PARTE ENTRATA DEL BILANCIO 3) titolo III - entrate extratributarie: 01) categoria 1 - proventi dei servizi pubblici; 02) categoria 2 - proventi dei beni dell'ente; 03) categoria 3 - interessi su anticipazioni e crediti; 04) categoria 4 - utili netti delle aziende speciali e partecipate, dividendi di societ ; 05) categoria 5 - proventi diversi; 4) titolo IV - entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti : 01) categoria 1 - alienazione di beni patrimoniali; 02) categoria 2 - trasferimenti di capitale dallo Stato; 03) categoria 3 - trasferimenti di capitale dalla regione; 04) categoria 4 - trasferimenti di capitale da altri enti del settore pubblico.

8 05) categoria 5 - trasferimenti di capitale da altri soggetti; 06) categoria 6 - riscossione di crediti ; Dott. Massimo Venturato commercialista in Legnago - Verona 12 LA PARTE ENTRATA DEL BILANCIO 5) titolo V - entrate derivanti da accensioni di prestiti: 01) categoria 1 - anticipazioni di cassa; 02) categoria 2 - finanziamenti a breve termine; 03) categoria 3 - assunzione di mutui e prestiti; 04) categoria 4 - emissione di prestiti obbligazionari; 6) titolo VI - entrate da servizi per conto di terzi; (comunemente, per quanto impropriamente, chiamate partite di giro ) Dott. Massimo Venturato commercialista in Legnago - Verona 13 IL BILANCIO DI PREVISIONE LA PARTE SPESA DEL BILANCIO 1) titolo I - spese correnti; 01) personale (esclusa l irap, che essendo un imposta va all intervento 07); 02) acquisto di beni di consumo e/o di materie prime; 03) prestazioni di servizi ovvero tutti i servizi che l ente locale acquisisce da terzi esterni all ente stesso tramite contratti d appalto di servizi, consulenze, collaborazioni autonome di qualsiasi genere, utenze, riscaldamento, etc.

9 ; 04) utilizzo di beni di terzi tipicamente canoni di locazione, noleggio o leasing che l ente paga; 05) trasferimenti tipicamente tutti i contributi correnti assegnati a terzi per qualsiasi ragione, ma comunque riconosciuti al beneficiario indipendentemente da qualsiasi forma di controprestazione diretta a favore dell ente; 06) interessi passivi e oneri finanziari diversi tipicamente la quota interessi compresa nelle rate di ammortamento dei mutui o dei prestiti; 07) imposte e tasse irap, registro, iva, se dovuta in relazione alle attivit svolte in tale regime, bollo, etc.; Dott. Massimo Venturato commercialista in Legnago - Verona 14 LA PARTE SPESA DEL BILANCIO 1) titolo I - spese correnti; .. 08) oneri straordinari della gestione corrente serve per allocare spese di carattere straordinario che normalmente non sono prevedibili nella loro manifestazione, non sono ripetitive e, se allocate in altri interventi, falserebbero l attendibilit dei confronti tra un esercizio e l altro (es.

10 Stanziamenti per fronteggiare gli oneri derivanti dalla soccombenza in giudizio); 09) ammortamenti di esercizio si tratta DEGLI ammortamenti finanziari che consentono l accantonamento di risorse destinate a finanziare investimenti negli anni successivi; 10) fondo svalutazione crediti; 11) fondo di riserva a disposizione della Giunta per fronteggiare i casi in cui si verifichino esigenze straordinarie di BILANCIO o le dotazioni DEGLI interventi di spesa corrente si rivelino insufficienti. Non pu essere previsto in misura inferiore allo 0,30 e superiore al 2 per cento del totale delle spese correnti inizialmente previste in BILANCIO . Dott. Massimo Venturato commercialista in Legnago - Verona 15 LA PARTE SPESA DEL BILANCIO titolo II - spese in conto capitale: 01) acquisizione di beni immobili insieme allo 02 e allo 06 viene utilizzato per la suddivisione delle previsioni relative ai quadri economici delle opere pubbliche (investimenti in strade, ponti, scuole, edifici, etc.


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