La convivenza triennale, per impedire la delibazione, deve ...

1 [Giurisprudenza]Il convivenza triennale, per impedire la delibazione, deve esseretempestivamente eccepitaCass. Civ., sez. I, sentenza 4 ottobre 2016, n. 19811 (Pres. Di Palma,rel. De Marzo)Sentenza ecclesiastica di nullit convivenza triennaleostativa Eccezione Tempestivit ex art. 166 Necessit SussisteSecondo il condiviso orientamento inaugurato da Cass., Sez. Un.,17 luglio 2014, n. 16379, la convivenza triennale "come coniugi",quale situazione giuridica di ordine pubblico ostativa alladelibazione della sentenza canonica di nullit del matrimonio,essendo caratterizzata da una complessit fattuale strettamenteconnessa all'esercizio di diritti, adempimento di doveri eassunzione di responsabilit di natura personalissima, oggettodi un'eccezione in senso stretto, non rilevabile d'ufficio, n opponibile dal coniuge, per la prima volta, nel giudizio dilegittimit.

2 Ci posto e tenuto conto dell'applicabilit nelprocedimento de quo delle norme sul rito ordinario di cognizione(Cass. 7 giugno 2007, n. 13363), appare evidente che l'eccezione,proposta con comparsa di risposta depositata alla prima udienzae non nei termini previsti dell art. 166 cod. proc. civ., deveritenersi tardiva.(Massima a cura di Giuseppe Buffone Riproduzione riservata)Svolgimento del processo1. Con sentenza depositata il 16 aprile 2015 la Corte d'appello di Perugiaha rigettato la domanda con la quale G. S. aveva chiesto il riconoscimentodell'efficacia nella Repubblica italiana della sentenza ecclesiastica cheaveva dichiarato la nullit del matrimonio concordatario celebrato tra ilprimo e La Corte territoriale ha ritenuto che la B.

3 Avesse tempestivamenteeccepito nella comparsa di risposta la prolungata convivenza con ilmarito, successiva alla celebrazione delle Avverso tale sentenza, lo S. propone ricorso per cassazione affidato adue motivi. Resiste con controricorso la B. che propone, altres , ricorsoincidentale condizionato affidato a due motivi, al quale resiste lo stata depositata memoria nell'interesse della della decisione1. Con il primo motivo, il ricorrente principale lamenta violazione e falsaapplicazione degli artt. 166, 167, comma secondo, e 343, comma primo,cod. proc. civ., rilevando che la convenuta si era costituita solo all'udienzaRiproduzione riservata1[Giurisprudenza]Il 18 dicembre 2014, depositando la comparsa di risposta contenentel'eccezione che era stata accolta dalla Corte doglianza il condiviso orientamento inaugurato da Cass.

4 , Sez. Un., 17luglio 2014, n. 16379, la convivenza triennale "come coniugi", qualesituazione giuridica di ordine pubblico ostativa alla delibazione dellasentenza canonica di nullit del matrimonio, essendo caratterizzata dauna complessit fattuale strettamente connessa all'esercizio di diritti,adempimento di doveri e assunzione di responsabilit di naturapersonalissima, oggetto di un'eccezione in senso stretto, non rilevabiled'ufficio, n opponibile dal coniuge, per la prima volta, nel giudizio dilegittimit .Ci posto e tenuto conto dell'applicabilit nel procedimento de quo dellenorme sul rito ordinario di cognizione (Cass. 7 giugno 2007, n.)

5 13363),appare evidente che l'eccezione, proposta con comparsa di rispostadepositata alla prima udienza e non nei termini previsti d ll'ar. 166 civ. , deve ritenersi Con il secondo motivo dei medesimo ricorso si lamenta violazionedell'art. 112 cod. proc. civ., per avere la Corte territoriale valorizzato laconvivenza successiva alla celebrazione dei matrimonio concordatario,nonostante l'assenza di un'eccezione tempestivamente proposta dallaparte interessata. Sulla scorta di tale rilievo, il ricorrente principalechiede che la causa venga decisa nel merito, ai sensi dell'art. 384 'accoglimento del primo motivo di ricorso comporta la fondatezza anchedei secondo, dipendente , una decisione nel merito non consentita in quanto ladelibazione della pretesa dello S.

6 Richiede accertamenti in fatto preclusi aquesta L'accoglimento dei ricorso principale impone di esaminare il ricorsoincidentale Con il primo motivo, la ricorrente incidentale lamenta violazione ofalsa applicazione dell'art. 164, comma quarto, cod. proc. civ., in relazioneall'art. 163, comma terzo, n. 3, del medesimo codice, rilevando che laCorte territoriale non si era pronunciata sull'eccezione di nullit dell'attodi citazione per assoluta incertezza sulla cosa oggetto della censura riguardo, va premesso che non configurabile il vizio di omesso esamedi una questione (connessa ad una prospettata tesi difensiva) o diun'eccezione di nullit (ritualmente sollevata o sollevabile d'ufficio),quando debba ritenersi che tali questioni od eccezioni siano stateesaminate e decise implicitamente.

7 Peraltro, il mancato esame da partedel giudice, sollecitatone dalla parte, di una questione puramenteprocessuale non pu dar luogo al vizio di omessa pronunzia, il quale configurabile con riferimento alle sole domande di merito, e non pu assurgere quindi a causa autonoma di nullit della sentenza, potendoprofilarsi al riguardo una nullit (propria o derivata) della decisione, perla violazione di norme diverse dall'art. 112 cod. proc. civ., in quanto siaerrata la soluzione implicitamente data dal giudice alla questionesollevata dalla parte (Cass. 28 marzo 2014, n. 7406).Riproduzione riservata2[Giurisprudenza]Il , peraltro, precisato che quando coi ricorso per cassazione vengadenunciato un vizio che comporti la nullit dei procedimento o dellasentenza impugnata, ed in particolare si lamenti l'indeterminatezzadell'oggetto della domanda proposta in primo grado, il giudice dilegittimit ha il potere di esaminare direttamente gli atti e i documentisui quali il ricorso si fonda, purch la censura sia stata ritualmenteformulata, rispettando, in particolare, il principio di autosufficienza delricorso, da intendere come un corollario del requisito di specificit deimotivi di impugnazione.

8 In quanto l'esame diretto degli atti e deidocumenti circoscritto a quelli che la parte abbia specificamenteindicato ed allegato (Cass. 17 gennaio 2014, n. 896), laddove, nel caso dispecie, la ricorrente incidentale non riproduce le premesse e leconclusioni dell'atto di citazione, limitandosi ad una sintesi delle Con il secondo motivo del medesimo ricorso, s denuncia violazione efalsa applicazione degli artt. 24 Cost. e 101 cod. proc. civ., sia conriguardo alla gi lamentata indeterminatezza dell'oggetto della domanda,sia con riferimento alla mancata produzione, nel giudizio dinanzi allaCorte territoriale, di una copia tradotta in italiano della sentenza rotaledel 17 febbraio 2012.

9 Mentre il primo rilievo inammissibile per leragioni indicate supra sub 4, il secondo infondato, alla luce delcondiviso orientamento espresso da Cass. 15 settembre 2009, n. In conseguenza, va accolto il ricorso principale e rigettato il ricorsoincidentale, con rinvio, in relazione al disposto accoglimento, dinanzi allaCorte d'appello di Perugia in diversa composizione, anche per laregolamentazione delle spese dei giudizio di legittimit . il ricorso principale, rigetta quello incidentale, cassa la sentenzaimpugnata e rinvia alla Corte d'appello di Perugia in diversacomposizione Dispone che, in caso didiffusione deipresenteprovvedimento, siano omesse le generalit delle parti e dei soggettimenzionati in sentenza.

10 Ai sensi dell'art. 13, comma 1-quater del ,n. 115 del 2002, si d atto della sussistenza dei presupposti per ilversamento da parte della ricorrente incidentale dell'ulteriore importo, atitolo di contributo unificato, pari a quello dovuto per il ricorsoincidentale, a norma dei comma 1-bis dello stesso art. riservata3