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LA CRIMINALITÀ NORD- AFRICANA PREMESSA

Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli 1 LA CRIMINALIT NORD- AFRICANA PREMESSA La massa di cittadini africani presente in varie citt italiane costituita, per la massima parte, da clandestini provenienti da Paesi nord africani ed caratterizzata da un forte stato di povert . Inizialmente, molti dei clandestini sostituirono, soprattutto nelle regioni del meridione d Italia, la manovalanza locale (lavoro di raccolta di pomodori, di altri prodotti agricoli, ecc.), con una retribuzione di gran lunga inferiore rispetto a quella percepita da quest ultima.

Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli 2 Quanto, in particolare, alle ragazze nigeriane sfruttate, la loro riduzione in schiavitù, come già detto, è resa

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1 Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli 1 LA CRIMINALIT NORD- AFRICANA PREMESSA La massa di cittadini africani presente in varie citt italiane costituita, per la massima parte, da clandestini provenienti da Paesi nord africani ed caratterizzata da un forte stato di povert . Inizialmente, molti dei clandestini sostituirono, soprattutto nelle regioni del meridione d Italia, la manovalanza locale (lavoro di raccolta di pomodori, di altri prodotti agricoli, ecc.), con una retribuzione di gran lunga inferiore rispetto a quella percepita da quest ultima.

2 La maggiore parte dei clandestini putroppo dedita alla vendita di prodotti di abbigliamento contraffatti, prodotti da organizzazioni camorristiche, a furti, rapine e spaccio di sostanze stupefacenti al minuto. Anche tale ultimo traffico pone i clandestini in contatto, ai fini dell approvvigionamento, con affiliati ad organizzazioni di tipo mafioso. , per , lo sfruttamento della prostituzione in danno di connazionali e nel traffico di stupefacenti il fenomeno pi allarmante, anche per evidenti problemi di natura sanitaria. Vi sono, ormai, interi paesi ed arterie nazionali e provinciali che registrano massicce presenze di donne di colore, prevalentemente nigeriane le quali, arrivate in Italia con la promessa di un lavoro, non riuscendo a pagare il prezzo per l ingresso clandestino, anticipato da vere e proprie organizzazioni di tipo mafioso operanti nei paesi di origine, sono costrette con minaccia o, pi spesso con la violenza, a prostituirsi.

3 La maggior parte delle ragazze trafficate proviene dalle aree del Sud della Nigeria, in particolare dalle citt di Benin City, Lagos o da qualche cittadina dell interno, e appartengono alle trib Igbo, Yoruba, Bini, Edo. Sono tutte donne giovani o giovanissime, con una et media tra i 17 ed i 30 anni; diverse sono sposate con figli e spesso sono state abbandonate dai mariti. Molte di loro avevano un lavoro o erano studentesse ed avevano passato un periodo di inurbamento (di solito alla periferia di Benin City o Lagos). I gruppi criminali nigeriani operanti in Italia sono caratterizzati da frammentazioni etnico-tribali, filiazioni di una vasta struttura criminale, costituita da poche famiglie, che hanno il centro decisionale in Nigeria.

4 Il fenomeno del crimine organizzato nigeriano risulta in costante aumento nell intera Italia. Vi sono insediamenti stabili nelle citt e province di Napoli,Caserta,Roma, Torino, Padova, Brescia, Milano, Rimini, Palermo e Cagliari,Milano. In tali citt , sono stati aperti, da cittadini nigeriani, centri di ristorazione, societ di import-export, market, disco-club, beauty-center. Come si detto, il fenomeno dello sfruttamento della prostituzione il dato pi allarmante registrato con riferimento alla immigrazione clandestina nigeriana. Ci soprattutto nelle regioni meridionali ed in particolare nella provincia di Caserta, dove esistono nutrite colonie di prostitute che operano quotidianamente e per l intero arco della giornata.

5 Queste ed i loro sfruttatori sono stati fino a poco tempo fa tollerati dalla criminalit organizzata casertana, nonostante quest ultima non abbia mai avuto, notoriamente, interessi nella gestione della prostituzione. Tale tolleranza dovuta ad un duplice ordine di motivi: perch le prostitute ed i loro protettori costituiscono, molto spesso, delle vere e proprie vedette della camorra e perch i secondi sono costretti a pagare una sorta di canone di fitto del territorio di pertinenza dei singoli gruppi criminali organizzati locali. Sulle strade che costituiscono la lunghissima via domitiana, che attraversa paesi diversi della fascia costiera della provincia di Caserta (Castelvolturno, Mondragone, Baia Domitia, ecc.)

6 Che dovevano costituire cittadine balneari simili a Rimini del sud ) sostano, permanentemente, giovani donne di colore in attesa di clienti e uomini, anch essi di colore, che, di giorno e di notte spacciano, al minuto, sostanze stupefacenti di ogni tipo, in maniera palese (eroina, cocaina , ecc.). Questo stato di tolleranza terminato con l avvento ed il sopravvento dell area stragista del clan dei casalesi,operante nella provincia di Caserta,ma con cellule in tutta Italia ,che anche a costo di porre in essere gravissimi fatti delittuosi e colpire soggetti inermi( recente strage di Castelvolturno)ha cercato di imporre senza riuscirci il pagamento del pizzo alle associazioni nigeriani che gestiscono il racket della prostituzione ed il mercato degli stupefacenti.

7 Peraltro, la via domitiana divenuta, di frequente,teatro di regolamenti di conti, per il predominio del territorio, tra uomini delle mafie nigeriane ed albanesi, quest ultime dedite agli stessi tipi di traffici illeciti. Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli 2 Quanto, in particolare, alle ragazze nigeriane sfruttate, la loro riduzione in schiavit , come gi detto, resa possibile anche dalle credenze religiose esistenti nei paesi di origine. Infatti, la cosiddetta mafia nigeriana affida le predette ragazze a donne anch esse nigeriane chiamate madame ,che sottopongono le stesse, per costringerle a vendersi, a terrificanti riti magici woodoo.

8 Altrettanto allarmante il fenomeno del traffico di sostanze stupefacenti. Va sottolineato che, negli ultimi venti anni, la Nigeria si affermata come nazione con le pi grosse organizzazioni di narcotrafficanti: nonostante non sia produttore di droga, il Paese si distingue per l ampiezza del traffico, orientato alla riesportazione piuttosto che al mercato locale, ponendosi quale principale crocevia della droga in Africa e come luogo di stoccaggio ideale di grossi quantitativi di sostanze stupefacenti. I signori della droga nigeriani possono, infatti, sfruttare due condizioni ambientali particolarmente favorevoli.

9 - una manovalanza giovanile molto numerosa, la cui diffusa devianza testimonia lo smarrimento e lo sfaldamento sociale causato da molti anni di governo inefficiente e di diffusissima povert che ha consolidato la convinzione, nelle varie etnie, che le leggi e le regole costituiscano un ostacolo al successo individuale, per cui la societ nigeriana approva ed ammira i ricchi, indipendentemente dal modo in cui stato ottenuto il patrimonio (ad esempio anche ai danni di un estraneo), a condizione che la ricchezza venga ridistribuita a parenti e bisognosi.

10 - il lassismo e la corruzione del sistema politico e sociale, che non appaiono in grado di predisporre efficaci strumenti di contrasto - esemplare in tal senso la non chiara posizione assunta nel corso degli anni dalle autorit nel campo della lotta agli stupefacenti, ondivaga tra la volont di penalizzazione su modello occidentale ed una tolleranza aperta al lucroso traffico(basta citare l esempio dell attentato in Nigeria avvenuto pochi anni fa ai danni di un ufficiale di collegamento della Dcsia che ha determinato la chiusura dell ufficio dell esperto antidroga italiano che era stato allocato in quella nazione).


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