Example: stock market

LA DIDATTICA DEL COOPERATIVE LEARNING

LA DIDATTICA DEL COOPERATIVE LEARNINGD omande chiave di ricerca e sperimentazioneCosa la DIDATTICA del COOPERATIVE LEARNING ? Il COOPERATIVE LEARNING una metodologia efficace per conseguire un ampio spettro di obiettiviscolastici quali un buon livello di apprendimento, di motivazione intrinseca, di sviluppo sociale ecognitivo, una buona qualit di pensiero di livello elevato, di relazioni sociali, valorizzazione delledifferenze, di stima di s , di abilit sociali. E un approccio flessibile e adattabile a diversi contesti, , attivit Alcuni pedagogisti hanno DEWEY: L EDUCAZIONE COME ESPERIENZA DI VITAL educazione un processo sociale. Il principio generale di ogni educazione sta nella partecipazionedell individuo alla coscienza sociale della specie. La scuola luogo di esperienza attiva dove il soggettosperimenta i principi e le regole della conoscenza. La realt scolastica si predispone come vita socialesemplificata dove l allievo sperimenta la disciplina, l ordine, l autogoverno, incrementa la.

La realtà scolastica si predispone come vita sociale semplificata dove l’allievo sperimenta la disciplina, l’ordine, l’autogoverno, incrementa la cooperazione. Vermette ” ….la classe cooperativa è un insieme di piccoli gruppi di alunni, relativamente permanenti e

Tags:

  Sociales, Cooperativa

Information

Domain:

Source:

Link to this page:

Please notify us if you found a problem with this document:

Other abuse

Transcription of LA DIDATTICA DEL COOPERATIVE LEARNING

1 LA DIDATTICA DEL COOPERATIVE LEARNINGD omande chiave di ricerca e sperimentazioneCosa la DIDATTICA del COOPERATIVE LEARNING ? Il COOPERATIVE LEARNING una metodologia efficace per conseguire un ampio spettro di obiettiviscolastici quali un buon livello di apprendimento, di motivazione intrinseca, di sviluppo sociale ecognitivo, una buona qualit di pensiero di livello elevato, di relazioni sociali, valorizzazione delledifferenze, di stima di s , di abilit sociali. E un approccio flessibile e adattabile a diversi contesti, , attivit Alcuni pedagogisti hanno DEWEY: L EDUCAZIONE COME ESPERIENZA DI VITAL educazione un processo sociale. Il principio generale di ogni educazione sta nella partecipazionedell individuo alla coscienza sociale della specie. La scuola luogo di esperienza attiva dove il soggettosperimenta i principi e le regole della conoscenza. La realt scolastica si predispone come vita socialesemplificata dove l allievo sperimenta la disciplina, l ordine, l autogoverno, incrementa la.

2 La classe cooperativa un insieme di piccoli gruppi di alunni, relativamente permanenti ecomposti in modo eterogeneo dall insegnante, uniti per portare a termine una attivit e produrre unaserie di progetti o prodotti ai cui membri viene richiesta una responsabilit individuale .. Johnson ..la cooperazione lavorare insieme per realizzare obiettivi INSEGNARE IN MODO COOPERATIVO Lavorare in gruppo Aiuto reciproco tra gli alunni Meta riflessione Imparare a socializzare Essere motivato ad apprendere Stipulare un contratto didattico Insegnare abilit sociali Sviluppare le risorse personali Conoscere se stessi educazione emotiva**Quali sono le variabili del COOPERATIVE LEARNING ? INTERDIPENDENZA POSITIVA : quando si percepisce che il proprio successo pu avere luogo solamente insieme agli altri lavorare insieme in piccoli gruppi, condividere le risorse, aiutarsi, assegnare ruoli complementari,condividere gli obiettivi, suddividersi parti del compitointerazioni di sostegno, di disponibilit ad influenzare e lasciarsi influenzareassunzione di responsabilit personale e responsabilit di gruppopercezione di essere necessario al gruppo e che il gruppo ha veramente bisogno del mio apportofeed back continui che sostengono e monitorano la cooperazioneinterdipendenza di obiettivi - interdipendenza di compito ( divisione del lavoro) - interdipendenza dirisorse ( condivisione di materiali, risorse, informazioni) interdipendenza di ruoli ( assegnazione diruoli diversi ) interdipendenza di premi ( ricompense al gruppo ).

3 RESPONSABILITA INDIVIDUALE E DI GRUPPO : il gruppo non pu diventare il luogo della deresponsabilizzazione individualeOgni individuo deve essere responsabile per il raggiungimento degli obiettivi del gruppo Percepire e assumere responsabilit diretta verso gli altri negoziazione. Il gruppo deve essereresponsabile per raggiungere i propri obiettivi e ogni membro a sua volta deve essere responsabile percontribuire lealmente allo svolgimento del lavoro. Il gruppo dovr essere chiaro circa gli obiettivi edovr essere in grado di misurare i propri progressi e gli sforzi individuali dei propri membri. Laresponsabilit individuale esiste quando accertata e i risultati sono restituiti al gruppo e ai membridello stesso, cosicch possano accertare dove hanno pi bisogno di assistenza, supporto eincoraggiamento nel completare il lavoro. Il gruppo di aiuto all PROMOZIONALE FACCIA A FACCIAC omportamenti di incoraggiamento, facilitazione, , collaborazione, fiducia al contesto fine di realizzare un contesto comunicativo adeguato,l insegnante deve pianificare l ambiente fisico affinch gli alunni si guardino negli occhi, possano vederei materiali insieme, usare un tono di voce bassa, e affinch l insegnante stesso possa muoversifacilmente per intervenire nei gruppi ed osservare le relazioni che si sviluppanoAttenzione al gruppo dal punto di vista quantitativo e qualitativo ( eterogeneit rispetto alle abilit sociali e cognitive ) INSEGNAMENTO DIRETTO DELLEABILITA SOCIALI Competenze comunicative, competenze per una gestione positiva delconflitto,competenze nella soluzione dei problemi ( strumenti: il role play,la strategia della carta T REVISIONE METACOGNITIVA/ VALUTAZIONE AUTENTICA Attivit , indicazioni su: Riflettiamo sul lavoro, sulle attivit.)

4 Su noi informazioni chiare e utilizzabili ai destinatariDare agli studenti accurati feed back sui processi in grado di aumentare l apprendimento La valutazione permette a ciascun alunno di comprendere e correggere l autentica significa valutare conoscenze e abilit dello studente: valutando infatti leconoscenze e le abilit dello studente in un contesto di mondo reale, gli studenti apprendonoulteriormente il come applicare le loro conoscenze e abilit in compiti e contesti diversi. Talevalutazione non incoraggia l apprendimento meccanico, passivo ma si focalizza sulle competenze dianalisi, sull abilit di integrare ci che apprendono, sulla creativit , sull abilit di lavorare in **Riferimenti teorici: COOPERATIVE LEARNING : una proposta per l orientamento formativo costruire ingruppo abilit e competenze di Piergiuseppe Ellerani Daniela Pavan Star bene a scuola con se stessi e con gli altri curricolo di educazione emotiva relazionale Star bene insieme a scuola: alcune metodologie relazionali insegnanti alunni ( il messaggio io, ilcirce ) di Donata Francescato Anna Putton Simona Cudicini Educazione razionale emotiva di Mario Di Pietro Erickson Insegnare senza stress di Jean-Claude Dortu Schol Futuro Cosa significa orientamento formativo?

5 L orientamento formativo un processo continuo, dinamico e longitudinale in cui diviene fondamentaleper la persona governare i processi di scelta fin dalla prima infanzia e via via rafforzali, rinnovarli erenderli consapevoli lungo tutto l arco della vita. L orientamento formativo concorre alla realizzazione dicondizioni pedagogiche formative quali: la dimensione affettiva relazionale il benessere della persona la capacit del soggetto di svolgere un ruolo attivo e partecipe, di esercitare attivamente il dirittodovere di : insieme delle conoscenze, abilit , atteggiamenti che consentono ad un individuo diottenere risultati utili al proprio adattamento negli ambienti per lui/lei significativi e che si manifestacome capacit di affrontare e padroneggiare problemi della vita attraverso l uso di abilit cognitive esociali ( Boscolo 1998) Lodigiani afferma che la scuola deve essere un sistema formativo integrato e complesso che assumecome valore centrale l orientamento lungo tutto l arco della vita.

6 La pratica orientativa nella scuoladimostra la sua valenza formativa e educativa nel favorire l autoconoscenza, nell accrescere lapadronanza e promuovere lo sviluppo delle risorse metacognitive tali da permettere allo studente diutilizzare le competenze nei vari contesti di vita. SAPERE E SAPER cos importanti alcuni concetti quali CONSAPEVOLEZZA AUTONOMIA RESPONSABILITA per una scuola dell AUTONOMIA - EUROPEA ( LISBONA 2010 - Key competencies ) Lettura, scrittura, e calcolo Competenze di base in matematica, scienze e tecnologie Lingue straniere Competenze nel settore tecnologico APPRENDERE AD APPRENDERE COMPETENZE SOCIALI Spirito d impresa Cultura generaleMETODOLOGIA(insegnante facilitatore e mediatore dei processi di conoscenza )MAPPA INDICATORI DI QUALIT SENTIRE E PENSARE INSIEMECURA DEL CLIMA RELAZIONALEC entralit e protagonismo dell allievoPromozione di processi meta cognitiviOccuparsi di problemi percepiti come rilevanti dai bambiniRapporto organico e continuo con il territorio Famiglia enti locali continuit tra scuoleIntegrazione, trasversalit della metodologia adottata(dialogo)

7 Tra i campi di esperienza e gli Ambiti disciplinariFlessibilit del percorso di lavoro Monitoraggio e valutazioneOrganizzazione partecipata, flessibile e orientata all acquisizione di abilit emotive/relazionaliINSEGNANTE FACILITATORE E MEDIATORE DEI PROCESSI DI CONOSCENZAL insegnante non pi trasmissivo, ma propone un gioco complesso di costruzione della conoscenzache vede tutti protagonisti ..crea un .contesto in cui il gruppo classe o anche il singolo bambinoche produce cultura: pone domande aperte, non fornisce soluzioni, esplora, indaga, ricerca, organizza,sintetizza risultati, I percorsi si fanno pi incerti .. essenziale monitorare ci che accadee modulare via via il percorso L insegnate facilitatore in quanto si prende cura delle condizioni di contorno che rendono possibile esostengono fare e pensare: cura del clima di lavoro e delle dinamiche insegnante si impegna a favorire la permanenza del gruppo classe nello stato mentale che Bion chiama gruppo di lavoro.

8 A questo scopo, egli accerta e garantisce gli spazi e i modi di intervenire di ciascuno,valorizza la partecipazione e il contributo di tutti, promuove ascolto reciproco, fornendo egli stesso unbuon esempio di saper insegnante mediatore in quanto cura la negoziazione dei significati nel gruppo, sollecitandol esplicitazione delle idee, creando ponti cognitivi tra i saperi dei ragazzi e quelli codificati delledisciplinePROMOZIONE DI PROCESSI META COGNITIVII ragazzi, ma anche gli adulti vivono e pensano utilizzando strategie di cui difficilmente colgono i"presupposti", le origini, le motivazioni. Spesso pensiamo senza essere auto coscienti che vi unrapporto stretto tra gli schemi che utilizziamo ed il modo in cui le cose ci cognizione intendiamo tutti quei processi di conoscenza in cui il soggetto conosce l altro(oggetto, realt ..) e insieme s stesso. Una dinamica della conoscenza in cui, la conoscenza di un tipo delle cose cos come sono non disgiunta dalla conoscenza dei modi impiegati per conoscere ovverodella conoscenza del proprio stesso /PROTAGONISMO DELL ALLIEVO.

9 Ogni soggetto sviluppa una propria dinamica cognitiva e si contraddistingue per un proprio universo diconoscenze, vissuti, idee,..( nessuno pu decidere di apprendere al posto di qualcun altro; ciascunoapprende lungo una propria e irrepetibile storia e in modi unici e irrepetibili).. Ci significa: controllo di senso continuo da parte di ciascun alunno e del gruppo classe nel suocomplesso rispetto a ci che si fa, allo sviluppo dei percorsi di conoscenza La possibilit per ciascuno di esplicitare vissuti, emozioni, idee, proposte, osservazioni, punti di vista, portare contributi personali e trovare nel fare questo un ambiente accogliente cooperativo,dialogante, non giudicante Il coinvolgimento dei ragazzi nel prendere decisioni rispetto al percorso di lavoroCostruzione della conoscenza articolata, in cui l esperienza di ciascuno quella maturata fuori dallascuola e quella che si fa a scuola pu trovare parole per essere rielaborata, acquisendo forme pi generali e fruibili, svincolate dal contingente, e confrontarsi con quella degli altri bambini in unprocesso di costruzione condivisa dei saperiDESCRITTORI.

10 La metodologia in Effettuare esperienze, proporre attivit condivise che accomunino i bambini tra loro e con gliinsegnanti contratto didattico - proporre attivit , giochi, argomentare partendo dalleproposte, desideri dei bambini e non imposte dall adulto; essere tutti partecipi ( b/a ) nelcostruire conoscenza su un determinato oggetto esplicitare, tirare fuori, discutere obiettivi,strategie di lavoro condivisi dal gruppo ( b/a ) Costruire un linguaggio condiviso per parlare delle cose, di s , di come si pu fare, organizzare Continua promozione di processi meta cognitivi: sviluppare la capacit di riflettere ponendodomande aperte in cui ogni soggetto possa esprimere emozioni, ansie, paure, dubbi ma anche ipropri punti di vista, le proprie idee, conoscenze. Insegnante che aiuta i bambini a riflettere sucosa si sta facendo ponendo le seguenti domande ..perch la ci mi sono venute in mentequeste cose e non dove siamo partiti e dove siamo Considerare il lavoro o discorso come prodotto del gruppo e non individuale Acquisire la consapevolezza dei membri di dipendere gli uni dagli altri Insegnante che si prende cura delle condizioni di contorno che rendono possibile e sostengonofare e pensare: *cura del clima di lavoro *cura e attenzione alle dinamiche relazionali Garantire gli spazi e i tempi di intervento di ciascuno.


Related search queries