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La scuola nella Costituzione

La scuola nella CostituzionePARTE SECONDAL AVVENTURA UMANACAPITOLO7 OBIETTIVIC omprenderai perch la scuola undiritto e insieme un dovereConoscerai l ordinamento della scuolaitaliana e i vari cicli di cui si componeComprenderai cosa significano istruzione e formazione e in che modosono organizzate sul territorio*L opinioneLa missione dell insegnamento quella di tra-smettere non del puro sapere, ma una culturache permetta di comprendere la nostra con-dizione e di aiutarci a vivere; essa nellostesso tempo una maniera di pensare in modoaperto e libero. Kleist1ha proprio ragione: Ilsapere di per s non ci rende migliori n pi felici.

SCUOLA NON STATALE PARITARIA Fonte MIUR e Agesc, aprile 2008 Istituzioni Scuole di religiosi - cattoliche Gestori laici Gestione enti pubblici TOTALE SCUOLE %SCUOLE %SCUOLE % 10.329 4.645 44,97 3.173 30,72 2.511 24,31 Alunni (tutti) Scuola dell’infanzia Scuola primaria Media inferiore Secondaria superiore TOTALE ALUNNI %ALUNNI %ALUNNI %ALUNNI %

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  Allen, Scuola, Costituzione, Statale, La scuola nella costituzione

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1 La scuola nella CostituzionePARTE SECONDAL AVVENTURA UMANACAPITOLO7 OBIETTIVIC omprenderai perch la scuola undiritto e insieme un dovereConoscerai l ordinamento della scuolaitaliana e i vari cicli di cui si componeComprenderai cosa significano istruzione e formazione e in che modosono organizzate sul territorio*L opinioneLa missione dell insegnamento quella di tra-smettere non del puro sapere, ma una culturache permetta di comprendere la nostra con-dizione e di aiutarci a vivere; essa nellostesso tempo una maniera di pensare in modoaperto e libero. Kleist1ha proprio ragione: Ilsapere di per s non ci rende migliori n pi felici.

2 Ma l educazione pu aiutare a diven-tare migliori e, se non pi felici, ci insegna adaccettare la parte prosaica e a vivere la partepoetica delle nostre vite. (..). La prima finalit dell insegnamento stata formulata da Mon-taigne2 meglio una testa ben fatta che unatesta ben piena . Una testa ben fatta signi-fica un attitudine generale a collegare i saperie dare loro un (Heinrich von, scrittore tedesco, 1777-1811); 2 Michel E. de, 1533-1592)Edgar Morin, La testa ben fatta, R. Cortina Ed., 2000192_217 Cap7_sito:192_217 Cap7 3-02-2010 11:49 Pagina 1921937*Lo studio non finisce maiLa dea Minerva era considerata nell antichit greco-romana la protettrice, tra l altro, della saggezza,della poesia, delle arti, della medicinae della musica; quindi, della alla statua di Atena-Minerva,la sede principale del ministero dellaPubblica istruzione, a Roma, operadell architetto Cesare Bazzani (1911).

3 Sidice spesso alla Minerva per dire alMinistero della Pubblica istruzione Dalla scuola al lavoroL uso dei laboratori e forme di alternanza scuola -lavoro favoriscono la convinzione della pari dignit tra mestieri e professioni e aiutano a inserirsi nel mondo del lavoroproduttivo. Mens sana in corpore sanoUn detto latino sempre valido. Una scuola moderna alterna l educazione mentale a quella fisica. In Italia occorre moltiplicareil numero delle palestre e valorizzare di pi il ruolo formativo dello sport D Amico C. D Amico Cittadinanza e Costituzione - Il manuale del vivere Zanichelli editore 2009 192_217 Cap7_sito:192_217 Cap7 3-02-2010 11:49 Pagina 193istruireDeriva dal latinoinstru ere, costruire.

4 Educare proviene dallatino edu cere, condurre fuori , cio rendere possibile losviluppo delle capacit latino providere, vedere innanzi a s .Nel linguaggiodell amministrazionepubblica il vocabolo utilizzato nel senso didisporre quantooccorre per unbisogno, risolvere unasituazione critica, scuola nella Costituzione1947*CAPITOLOLa fortuna di potersi chiamare studenteLa lettura, per certi versi drammatica, ri-portata nella scheda qui a fianco, ci mostrache cosa significhi essere escluso da quellagrande famiglia che la scuola , che unisceal resto della comunit , ai coetanei, e fasentire la necessit di imparare, di volte si detto: Che noia,che tortura, questa scuola !

5 Forse, dopoquesta lettura si capir meglio che lascuola non allegra come un fumetto, cifa sudare e faticare, ma che senza di essasaremmo molto vicini a quelle pecorelleche il bambino del racconto dovr custo-dire per tutta la pure: ne abbiamo il di-ritto e spesso l occasione. Ma meditiamoanche sulla fortuna di poterci dire stu-denti. E siccome l istruzione, fino ad unacerta et , un diritto che abbiamo e unobbligo che la legge ci impone, pensiamoanche alla fortuna di poterci sentire sinda piccoli dei cittadini con i nostri dirittie i nostri educatore: la famigliaLa Costituzione della Repubblica ricono-sce ai genitori, anche quando non unitida un ordinario contratto di matrimonio,il diritto prioritariodi mantenere, istruireed educare i propri questo motivo la scuola si ponecome un aiuto alla famiglia, comeun agenzia specializzata in educazione eformazione che ne integra i compiti, liconfigura in un sistema, li riordina e com-pleta, con il suo corpo di professionistidell educazione, i la Costituzione ricorda anche cheeducare e istruirei figli un dovere questo ne fa un obbligo.

6 Dell assol-vimento del quale si deve rispondere da-vanti alla legge. Inoltre la Costituzionestudia provvidenzea favore delle famiglieper aiutarle a compiere questo loro , mentre si propone di favorire la li-bera scelta di istruzione, assicura in tutto ilterritorio della Repubblica scuole pubbli-che di ogni ordine e grado, dove le circo-stanze ne impongano le condizioni, cio dove vi siano numero di allievi e richiestadi istruzione corrispondenti. dovere e diritto dei genitori mantenere,istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal della Repubblica italiana, articolo 30La scuola aperta a tutti.

7 L istruzione inferiore, impartita per almenootto anni, obbligatoria e della Repubblica italiana, articolo 34I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi,hanno diritto di raggiungere i gradi pi alti degli studi. La Repubblica rende effettivoquesto diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per della Repubblica italiana, articolo 341. Il diritto-dovere all istruzioneN. D Amico C. D Amico Cittadinanza e Costituzione - Il manuale del vivere Zanichelli editore 2009 192_217 Cap7_sito:192_217 Cap7 3-02-2010 11:49 Pagina 194195*SCHEDA 1Il 7 gennaio 1944, mi trovai per la prima volta sui ban-chi di scuola , con tre mesi di ritardo rispetto ai mieicompagni.

8 I primi giorni i compagni mi prendevano ingiro e sghignazzavano sulla mia ignoranza. Tutti, ma-schi e femmine, erano pi grandi di me. Molti eranoripetenti. E nei miei confronti erano spavaldi: sape-vano gi far bene le aste, scrivere e leggere le vocalie le consonanti. [..]La mia esperienza scolastica, contrariamente allavolont mia e della maestra, dur poco pi di un mesee cess molto prima che io divenissi propriamente mattina di febbraio, mentre la maestra sisforzava di farmi scrivere alla lavagna, mio padre,sorretto dalla convinzione morale di essere il mio pro-prietario, con lo sguardo terrificante di un falco affa-mato (de unu astore famidu) dalla strada fulmin lascuola.

9 La raggiunse con impeto fragoroso piom-bando in classe. Avanz fino alla cattedra senza farparola e salut la maestra con un secco buongiorno. Buongiorno gli rispose la maestra mentre lui les impal davanti irrigidito e seccato dalla situazione.[..] Sono venuto a riprendermi il ragazzo. Mi serve agovernare le pecore e a mio. E io sonosolo. Non posso continuare a lasciare il gregge incu-stodito quando vengo qui a Siligo a portare il latte incaseificio o a portarmi via le provviste.. [..] Gavino ancora troppo piccolo! Come potr cu-stodire le pecore e far paura ai banditi? La sua pre-senza sar Qui imparer a vivere prima diesporsi alla vita.

10 Gli mancano ancora le penne perprendere il volo . Cosa ne sa lei della pastorizia? I pastori volanotutti senza ali . [..]Io me ne stavo l , paralizzato, davanti alla lavagnacome se quel discorso mi avesse inchiodato i piedialla predella. Di colpo per di fronte al terribile di-scorso della realt , non ho potuto far altro che pian-gere e aggrapparmi alla maestra che mi lasci sfogare un po nel pianto e subito cominci a prepa-rarmi anche lei alla triste realt , persuadendo la miainnocenza. [..]Con le lacrime agli occhi e con quel tuono chestava ancora rintronandomi nella testa diedi cos l ul-timo sguardo, penetrante, a tutta l aula, quasi me lavolessi portar via passando in rassegna frettolosa-mente tutti i banchi.


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