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Le cooperative sociali - Studio Merlini

Il presente materiale riveste carattere confidenziale non divulgabile a terzi e protetto dalla normativa in materia di diritto d autore. 1 Le cooperative sociali Premessa Il presente articolo ha l intento di voler sottoporre all attenzione degli enti ecclesiastici uno strumento normativo che in taluni casi pu rivelarsi vantaggioso per lo svolgimento di alcune delle attivit da essi svolte. Difatti gli enti ecclesiastici possiedono in non pochi casi strutture che, a causa delle limitate disponibilit finanziarie o della penuria di vocazioni e di personale, non riescono ad utilizzare in misura adeguata o a provvedere alla loro necessaria manutenzione.

Il presente materiale riveste carattere confidenziale non divulgabile a terzi e protetto dalla normativa in materia di diritto d’autore. 1 Le cooperative sociali

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1 Il presente materiale riveste carattere confidenziale non divulgabile a terzi e protetto dalla normativa in materia di diritto d autore. 1 Le cooperative sociali Premessa Il presente articolo ha l intento di voler sottoporre all attenzione degli enti ecclesiastici uno strumento normativo che in taluni casi pu rivelarsi vantaggioso per lo svolgimento di alcune delle attivit da essi svolte. Difatti gli enti ecclesiastici possiedono in non pochi casi strutture che, a causa delle limitate disponibilit finanziarie o della penuria di vocazioni e di personale, non riescono ad utilizzare in misura adeguata o a provvedere alla loro necessaria manutenzione.

2 Per contro i soggetti che operano in campo sociale (quali, ad esempio, le cooperative sociali ) dispongono, oltre che di considerevoli agevolazioni di vario tipo, talvolta anche di cospicui finanziamenti per le loro iniziative, che consistono anche nei contributi che possono ottenere dalle istituzioni pubbliche. In questi anni, e in particolare a partire dalla seconda met degli anni 90, si assistito ad una crescita esponenziale, soprattutto sotto il profilo quantitativo, delle organizzazioni non profit, e in particolare della cooperazione sociale, e questo elemento identificativo del fatto che la cooperazione sociale stata una delle esperienze maggiormente innovative sul fronte delle politiche sociali in Italia.

3 La figura della cooperativa sociale nata in seguito all esigenza di affidare la gestione dei servizi definiti di interesse generale (quali ad esempio l assistenza ad anziani, handicappati, ammalati, tossicodipendenti, alcoolisti, ecc.) a strutture private che per non abbiano scopo di lucro , il che porterebbe all inevitabile sfruttamento dell assistito. La cooperativa sociale ha quindi ad oggetto un servizio di pubblica utilit sociale, gestito con criteri economici privatistici, ma senza scopo di lucro, garantendo in tal modo un accettabile rapporto costi-benefici. In Italia le cooperative sociali rappresentano attualmente un importante realt sia sotto il profilo occupazionale sia dell erogazione dei servizi e sono diffuse in tutto il territorio italiano.

4 Lo sviluppo di questa particolare forma sociale legato ad una molteplicit di fattori: da un lato gli enti pubblici conferiscono alle cooperative sociali una quota crescente di servizi sociali , sanitari, educativi; d altro lato esistono fenomeni di auto organizzazione della societ (cittadini, gruppi, associazioni, ecc.) che promuovono la nascita di cooperative sociali per rispondere a bisogni insoddisfatti o per innovare l offerta di servizi socio-assistenziali. Il presente materiale riveste carattere confidenziale non divulgabile a terzi e protetto dalla normativa in materia di diritto d autore. 2 In tal senso le cooperative sociali , considerando anche le varie agevolazioni fiscali ed i finanziamenti previsti per tale categoria di enti, possono essere un valido strumento anche per l esercizio delle attivit svolte in taluni casi dagli enti ecclesiastici, ovviamente con le dovute cautele e precauzioni del caso.

5 La normativa giuridica delle cooperative sociali disciplinata dalla Legge 8 novembre 1991, n. 381. Tale legge ha dei contenuti fortemente innovativi rispetto alla disciplina tradizionale della societ cooperativa: prevede infatti nuove figure di soci (i volontari), interventi significativi delle Regioni (norme attuative, convenzioni tipo, albo regionale), l applicazione dei contratti collettivi ai soci-lavoratori, agevolazioni specifiche in materia previdenziale e fiscale, ecc. Passiamo ora ad esaminare la disciplina normativa cui sono soggette le cooperative sociali , analizzando in linea generale alcuni degli aspetti principali che le caratterizzano.

6 Caratteristiche fondamentali delle cooperative sociali . Quello che distingue principalmente le societ cooperative dalle cooperative sociali che, mentre le societ cooperative perseguono un interesse privatistico , le cooperative sociali , ai sensi della stessa definizione che ne d l art. 1 della Legge n. 381/1991 che le disciplina, hanno lo scopo di perseguire l interesse generale della comunit alla promozione umana e all integrazione sociale dei cittadini . Questa la diversit che risalta subito nelle cooperative sociali e che pertanto le caratterizza e le differenzia dalle societ cooperative .

7 Le cooperative sociali quindi sono tali in quanto svolgono determinate attivit di rilevanza sociale ed agiscono nell interesse dei destinatari di tali attivit , gli utenti e le persone svantaggiate, che conseguentemente diventano i beneficiari della cooperativa. Le cooperative sociali , infatti, perseguono innanzitutto un interesse generale della collettivit mentre l interesse privatistico e patrimoniale ha un importanza secondaria. La caratteristica principale delle cooperative sociali pertanto questa: in esse l interesse generale costituisce lo scopo sociale preminente rispetto a quello privatistico che assume invece connotati secondari.

8 Ovviamente ci non vuol dire che non vi sia l interesse dei soci a perseguire dei vantaggi patrimoniali attraverso l associarsi in cooperativa; la differenza sta nel fatto che tali interessi non sono preminenti rispetto a quelli di carattere generale, come accade invece negli altri sodalizi cooperativi, ma sono ad essi subordinati. In sintesi, dunque, la cooperativa sociale un impresa privata, disciplinata dalle leggi del diritto privato, ma priva di scopi di lucro e volta al perseguimento di un interesse generale Il presente materiale riveste carattere confidenziale non divulgabile a terzi e protetto dalla normativa in materia di diritto d autore.

9 3 della collettivit , un interesse sociale. Quello che il legislatore ha voluto realizzare con l istituzione delle cooperative sociali , infatti, proprio un interesse generale della collettivit perseguito attraverso lo strumento disciplinato giuridicamente dalle leggi del diritto privato. Le cooperative sociali hanno a tal fine una natura sociale e mutualistica, priva cio di scopo di lucro ed estranea per definizione ad obiettivi di carattere speculativo. Tali enti, infatti, devono perseguire e realizzare i propri scopi nel rispetto dei principi della mutualit (partecipazione dei soci, democrazia interna, porta aperta) e senza fini di speculazione privata.

10 Scopo mutualistico e attivit delle cooperative sociali . La riforma societaria del 2003 ha confermato la centralit dello scopo mutualistico nella qualificazione delle cooperative sociali . Non sono infatti ammissibili cooperative sociali che non perseguano uno scopo mutualistico. Il legislatore non ha per chiarito espressamente in cosa consista lo scopo mutualistico. Seppure in mancanza di una definizione legislativa, non vi sono per incertezze nell individuare lo scopo mutualistico nella gestione di servizio in favore dei soci, ossia nel dovere della cooperativa sociale di concludere contratti di scambio o di lavoro con i propri soci.


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