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Le regole di gestione dello studio odontoiatrico: rischio biologico e sicurezza sul lavoro ( ). HI-LUX LABORATORIO ODONTOTECNICO di Martello Francesco Via Modena, 191/A 44122 Ferrara Italy Tel 0532771296 Cell 3483919876. - CCIAA 36269 REA 131569 FE53469 INPS 18888681YK INAIL 1879690/40. 01101830386 MRTFNC64T15E974I ITCA01026556. HI-LUX Pagina 1 20/06/2013. 1. Introduzione Un esame accurato dello studio odontoiatrico e delle regole ad esso sottese evidenzia un'attivit . ed un'organizzazione lavorativa assolutamente non uniforme sul piano nazionale: accanto ad ambulatori ben programmati in relazione a protocolli operativi scientifici, coesistono ambienti di lavoro ove prevalgono disordine e disorganizzazione. Non aiuta, inoltre, il fatto che leggi e regolamenti sul lavoro non siano nati per l'odontoiatria, ma piuttosto per ambienti di tipo industriale o al limite ospedalieri. L'odontoiatria, quindi, ha dovuto recepirli ed il pi delle volte anche adattarli a quello specifico ed unico habitat che lo studio odontoiatrico.

HI-LUX Pagina 4 20/06/2013 In generale, i veicoli di infezione occupazionale possono essere costituiti da sangue o fluidi biologici ematici, saliva, secrezioni respiratorie, strumentario odontoiatrico e …

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1 Le regole di gestione dello studio odontoiatrico: rischio biologico e sicurezza sul lavoro ( ). HI-LUX LABORATORIO ODONTOTECNICO di Martello Francesco Via Modena, 191/A 44122 Ferrara Italy Tel 0532771296 Cell 3483919876. - CCIAA 36269 REA 131569 FE53469 INPS 18888681YK INAIL 1879690/40. 01101830386 MRTFNC64T15E974I ITCA01026556. HI-LUX Pagina 1 20/06/2013. 1. Introduzione Un esame accurato dello studio odontoiatrico e delle regole ad esso sottese evidenzia un'attivit . ed un'organizzazione lavorativa assolutamente non uniforme sul piano nazionale: accanto ad ambulatori ben programmati in relazione a protocolli operativi scientifici, coesistono ambienti di lavoro ove prevalgono disordine e disorganizzazione. Non aiuta, inoltre, il fatto che leggi e regolamenti sul lavoro non siano nati per l'odontoiatria, ma piuttosto per ambienti di tipo industriale o al limite ospedalieri. L'odontoiatria, quindi, ha dovuto recepirli ed il pi delle volte anche adattarli a quello specifico ed unico habitat che lo studio odontoiatrico.

2 Altro motivo della mancata standardizzazione di uomini e mezzi l'estrema complessit della pratica odontoiatrica, poich . l'odontoiatria deve adattarsi a differenti ruoli (anestesista, chirurgo, protesista, endodontista, ortodontista, ), ognuno dei quali richiederebbe ambienti, personale e conoscenze specialistiche, come peraltro avviene in campo medico. Questa situazione cos composita ha contribuito a forgiare un dentista autonomo, autosufficiente, ma non sempre pronta a confrontarsi e quindi a resettarsi in materia di organizzazione del lavoro. Non meno importante l'estrema pericolosit , ancora sottovalutata, di questa professione, in cui al rischio biologico degli agenti coinvolti si pensi alla semplice rimozione del tartaro con la contemporanea liberazione di batteri, virus e funghi si aggiungono quello chimico con la tossicit . dei materiali dentali e quello fisico-meccanico associato per esempio a raggi X, rumori, vibrazioni, per finire alle problematiche psicologiche e stress-dipendenti, cos ricorrenti specie negli ultimi anni.

3 Di qui la necessit di elaborare una serie di dossier nei quali vengano elencati e descritti quei protocolli che sono alla base della scientificit e della sicurezza del lavoro ed a cui l'odontoiatra debba far riferimento per la sua organizzazione lavorativa interna, nonch per la sicurezza sua e del personale di riferimento. Un'attenta e moderna iconografia, unitamente ad un'aggiornata bibliografia rendono indispensabili questi contributi per tutti quei colleghi odontoiatri che vogliono mantenersi aggiornati. 2. rischio biologico, chimico, fisico Presso lo studio odontoiatrico vengono svolte differenti attivit lavorative, che comportano inevitabilmente l'esposizione a molteplici rischi di natura professionale. Le figure professionali coinvolte in tale attivit (odontoiatra, igienista dentale, assistente alla poltrona, tecnici di laboratorio) sono quindi esposte a molteplici rischi con potenziale danno alla salute personale, che tende a intensificarsi con l'et [1].

4 Queste problematiche possono essere meglio distinte in rischi per la sicurezza e rischi per la salute. I rischi per la sicurezza riguardano la possibilit di infortunio sul lavoro (lesione dell'integrit . psicofisica prodotta da una causa che agisce in modo concentrato ne tempo) e si possono classificare in rischi derivanti da: carenze strutturali dell'ambiente di lavoro;. carenze di sicurezza relative a macchine ed apparecchiature;. manipolazione di sostanze pericolose;. carenza di sicurezza elettrica;. incendio e/o esplosione. I rischi per la salute attengono alla possibilit di insorgenza di malattia da lavoro (lesione dell'integrit psicofisica prodotta da una causa che agisce in modo graduale ne tempo) e si possono classificare in rischi derivanti da: agenti fisici;. agenti chimici;. agenti biologici;. fattori biomeccanici;. fattori relazionali. Ampia letteratura scientifica documenta da molti anni l'esistenza di tali specifici fattori di rischio cui sono potenzialmente esposte numerose figure professionali in ambiente odontostomatologico (tabella 1).

5 HI-LUX Pagina 2 20/06/2013. Tabella 1 Fattori di rischio professionali in odontoiatria Tipo di rischio Agenti coinvolti Conseguenze Infezione Batteri Bioaerosol infettivi (da procedure dentali), Virus aria condizionata e ambiente confinato Funghi Prioni Epatite B, C, D Esposizione a fluidi corporei infetti per HIV incidenti da esposizione percutanea Influenza Malattie respiratorie ed altre malattie CMV infettive, per esempio influenza, verruche, Morbillo herpes labiale Parotite Rosolia HPV. HSV. Chimico Mercurio Effetti tossici da materiali dentali, inclusa Metilmetacrilato l'ipersensibilit respiratoria Cianoacrilato Glutaraldeide Effetti tossici da metodi di sterilizzazione Alcol Ossido di etilene Iodio Protossido di azoto Effetti tossici da gas anestetici Alotano Polveri Effetti tossici da particelle aerodisperse Detergenti per le mani Dermatite da contatto Solventi Irritazioni Polveri Lattice Dermatiti allergiche o da lattice Acrilati Mercurio Agenti sterilizzanti Medicinali Fisico Raggi X Lesioni da radiazioni ionizzanti Luce blu/ultravioletti Lesioni da radiazioni non ionizzanti Rumore Ipoacusia da rumore Vibrazioni Neuropatia periferica Calore Ustioni e scottature da autoclave Ergonomico Posture incongrue Disturbi muscolo-scheletrici (inclusi disturbi a collo, spalle schiena).

6 Stazione eretta prolungata Vene varicose, emorroidi Movimenti ripetitivi Sindrome del tunnel carpale e altri disturbi dell'arto superiore correlati al lavoro Lesione Schegge Lesioni agli occhi e congiuntiviti Psicologico Interventi prolungati Stress Procedure complesse Relazioni tra pazienti e staff Aspetti economici Legenda: HIV = Human Immunodeficiency Virus; CMV = Cytomegalovirus; HPV = Human Papilloma Virus; HSV = Herpes Simplex Virus. Fonte: modificata da Leggat PA, et al. Ind Health 2007;45(5):611-21. rischio biologico Per incidenza e importanza, le principali infezioni occupazionali in ambiente odontoiatrico sono rappresentate dalle epatiti virali (Hepatitis B Visus, HBV; Hepatitis C Virus, HCV) e dall'infezione da virus dell'immunodeficienza umana (Human Immunodeficiency Virus, HIV) [2]. HI-LUX Pagina 3 20/06/2013. In generale, i veicoli di infezione occupazionale possono essere costituiti da sangue o fluidi biologici ematici, saliva, secrezioni respiratorie, strumentario odontoiatrico e chirurgico, aghi, taglienti, nonch superfici ambientali, aria e acqua dell'ambiente operativo e dei circuiti del riunito dentale.

7 Per una maggiore chiarezza descrittiva l'Occupational Safety and Health Administration (OSHA), la principale agenzia federale statunitense incaricata della sicurezza e legislazione sanitaria, ha introdotto una dicitura mirante a raggruppare tutti i materiali organici con potenziale infettante differenti dal sangue [3]. La definizione Other Potentially Infections Materials (OPIM) tradotta in italiano come Altri materiali potenzialmente infetti e comunemente citata con l'acronimo AMPI. Rientrano in tale categoria i seguenti materiali: vari fluidi corporei tra cui la saliva stessa o comunque qualsiasi liquido corporeo visibilmente contaminato da sangue;. qualsiasi tessuto o organo umano (vivente o morto);. colture cellulari o tessutali contenenti HIV;. mezzi di coltura o altre sostanze/materiali contenenti HIV o HBV;. sangue, organi e altri tessuti provenienti da animali infetti da HIV o HBV. I contagi non coinvolgono solo il paziente, ma anche gli operatori, spesso esposti a rischi occulti.

8 Come i portatori cronici di HBV e HCV [4]. I microrganismi potenzialmente trasmissibili sono comunque numerosi [5] e nella tabella 2. vengono elencati quelli che assumono maggiore importanza per frequenza e per severit . dell'eventuale infezione. Tabella 2 Microrganismi potenzialmente trasmissibili durante le procedure odontoiatriche Microrganismi presenti nel sangue Malattia HBV Epatite B. CV Epatite C. HIV Immunodeficienza umana Microrganismi presenti nella saliva e nelle Malattia secrezioni respiratorie HSV Herpes Simplex CMV Infezioni da Cytomegalovirus umano Treponema pallidum Sifilide Mycobacterium tuberculoisis Tubercolosi Streptococchi, stafilococchi, meningococchi, Infezioni da agenti microbici che hanno come virus influenzali e parainfluenzali, Candida habitat le secrezioni salivari o delle vie respiratorie Microrganismi presenti nelle acque Malattia Legionella, Pseudomonas spp. e Infezione da microrganismi che possono Acinebacterium spp colonizzare le condutture di aria/acqua delle attrezzature odontoiatriche Prione Encefalopatie spongiformi trasmissibili Legenda: HBV = Hepatitis B Virus; HCV = Hepatitis C Virus; HIV = Human Immunodeficiency Virus; HSV = Herpes Simplex Virus; CMV.

9 = Cytomegalovirus. Fonte: modificata da Tarozzi M. Dental Assistant 2010;3:2-8. La via pi comune di potenziale contaminazione da parte di agenti infettivi a trasmissione ematogena quella determinata dal contatto diretto con sangue e con fluidi biologici contenenti sangue, attraverso le lesioni percutanee, l'esposizione di cute non integra e il contatto con superfici mucose. Le procedure di controllo delle infezioni, come l'attenzione all'igiene generale, uno smaltimento appropriato dei rifiuti sanitari, l'adozione da parte del personale di adeguate misure di protezione, la sterilizzazione o disinfezione e la vaccinazione HBV, rimangono la miglior difesa non solo per l'odontoiatra, ma anche (per contribuire a prevenire la trasmissione di agenti infettivi) tra i pazienti odontoiatrici. Queste procedure sono gi largamente adottate dagli odontoiatri, sebbene continuino a verificarsi incidenti da esposizione percutanea, soprattutto nei giovani odontoiatri [1]. HI-LUX Pagina 4 20/06/2013.

10 I Centers for Disease Control (CDC) statunitensi raccomandano al personale sanitario operante in ambiente odontostomatologico l'adozione delle seguenti misure di immunoprofilassi attiva, salvo controindicazioni specifiche: vaccinazione per HBV;. vaccinazione per morbillo, rosolia, parotite epidemica e varicella;. vaccinazione antinfluenzale. Per quanto concerne la profilassi pot-esposizione al virus HBV, sulla base delle raccomandazioni emanate dai CDC nel 2003 [6,7] necessario analizzare le modalit di esposizione e la condizione del paziente, come sintetizzato nella tabella 3. Tabella 3 Profilassi post-esposizione al virus HBV. Operatore Paziente HBsAg positivo HBV non noto Non vaccinato Ig anti-HBV + 3 dosi di vaccino Ciclo vaccinale completo Vaccinato HBsAb > 10 Nulla. Valori protettivi Nulla. Valori protettivi Vaccinato HBsAb < 10 Ig anti-HBV + 3 dosi di vaccino Come nel caso del paziente (se precedente ciclo vaccinale HBsAg positivo noto, se alto incompleto) rischio di infezione da HBV.


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