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LG Schizo cop 2007 - salute.gov.it

Gli interventi precoci nella schizofreniaLINEA GUIDADOCUMENTO 14ottobre 2007 Sistema nazionaleper le linee guidaNota per gli utilizzatoriLe linee guida rappresentano uno strumento che consente un rapido trasferimento delle cono-scenze, elaborate dalla ricerca biomedica, nella pratica clinica quotidiana. Si tratta di rac-comandazioni di comportamento, messe a punto mediante un processo di revisione sistema-tica della letteratura e delle opinioni di esperti, che possono essere utilizzate come strumen-to per medici e amministratori sanitari per migliorare la qualit dell assistenza e razionaliz-zare l utilizzo delle decisioni cliniche sul singolo paziente richiedono l applicazione delle raccomandazioni, fon-date sulle migliori prove scientifiche, alla luce dell esperienza clinica del singolo medico e ditutte le circostanze di contesto.

Nota per gli utilizzatori Le linee guida rappresentano uno strumento che consente un rapido trasferimento delle cono - scenze, elaborate dalla ricerca …

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1 Gli interventi precoci nella schizofreniaLINEA GUIDADOCUMENTO 14ottobre 2007 Sistema nazionaleper le linee guidaNota per gli utilizzatoriLe linee guida rappresentano uno strumento che consente un rapido trasferimento delle cono-scenze, elaborate dalla ricerca biomedica, nella pratica clinica quotidiana. Si tratta di rac-comandazioni di comportamento, messe a punto mediante un processo di revisione sistema-tica della letteratura e delle opinioni di esperti, che possono essere utilizzate come strumen-to per medici e amministratori sanitari per migliorare la qualit dell assistenza e razionaliz-zare l utilizzo delle decisioni cliniche sul singolo paziente richiedono l applicazione delle raccomandazioni, fon-date sulle migliori prove scientifiche, alla luce dell esperienza clinica del singolo medico e ditutte le circostanze di contesto.

2 Le linee guida rappresentano una sintesi delle migliori cono-scenze disponibili e possono rappresentare uno strumento di aggiornamento e formazione peril medico. Spetta dunque alla competenza e all esperienza del singolo professionista decide-re in che misura i comportamenti raccomandati dalle linee guida , pur rispondendo a standardqualitativi definiti sulla base delle pi aggiornate prove scientifiche, si applichino al caso cli-nico particolare. Questo documento consultabile anche nel sito internet In esso consultabile anche la versione semplificata della linea guida per la interventi precoci nella schizofreniaLINEA GUIDAData di pubblicazione: ottobre 2007 Data di aggiornamento: dicembre 2009 RedazioneElisa Buson, Zadig, MilanoImpaginazioneGiovanna SmirigliaLa presente linea guida stata realizzata con il finanziamento della Direzione generale della programma-zione del Ministero della Gli interventi precoci nella schizofreniaPresentazioneE' recente la presa di coscienza del reale impatto sanitario e sociale delle malattie menta-li, di cui la schizofrenia rappresenta un capitolo centrale, anche se per fortuna non il pi diffuso.

3 Se infatti le sindromi depressive, secondo le recenti stime dell'Organizzazione mon-diale della sanit , sono fra i disturbi pi comuni nella popolazione, la schizofrenia unamalattia meno frequente ma certo non rara: si stima che in Italia interessi attualmentecirca manifestazioni insolite e disabilitanti della schizofrenia si aggiunge, per sovrammer-cato, lo stigma sociale che da sempre accompagna le psicosi: quel clima di paura, diffiden-za e pregiudizio del tutto ingiustificati, che accentua l'esclusione e la sofferenza delle per-sone malate e delle loro famiglie, pesantemente coinvolte e afflitte dalla ' per questo che il Ministero della salute pone particolare impegno nel superamento dellediscriminazioni che ancora oggi caratterizzano i disturbi mentali, nella consapevolezza chequesti disturbi si possano sempre curare, e che la cura cominci da una corretta informa-zione e da interventi ' particolarmente attesa quindi questa linea guida nazionale che concentra la sua atten-zione sugli interventi precoci nella schizofrenia.

4 Molte regioni e realt locali, infatti, han-no avviato sperimentazioni e programmi di intervento precoce che in questa linea guidapossono quindi trovare una fonte importante di puntualizzazione scientifica e organizza-tiva, per rendere tali interventi pi consapevoli ed Garacipresidente Istituto superiore di sanit Filippo Palumbodirettore generale alla programmazione del Ministero della salute4 PANEL MULTIDISCIPLINAREC orrado Barbui, Sezione di Psichiatria e PsicologiaClinica, Dipartimento di Medicina e Sanit Pubblica,Universit di Verona, VeronaSalvatore Cappello, ASL Latina, Centro di SaluteMentale, ApriliaGiovanni de Girolamo, Agenzia Sanitaria Regionale,Assessorato alla Salute, Regione Emilia Romagna,BolognaSalvatore De Masi,Dipartimento di Prevenzione,Azienda USL6 LivornoAnna Meneghelli, Dipartimento di Salute Mentale,Azienda Ospedaliera, Ospedale Niguarda Ca Gran-da, MilanoGiovanni Neri, Dipartimento di Salute Mentale,Azienda USL di ModenaAngelo Picardi, Reparto di Salute Mentale, IstitutoSuperiore di Sanit , RomaLetizia Sampaolo, Reparto di Epidemiologia Clinica eLinee guida , Istituto Superiore di Sanit , RomaGRUPPO DI STESURA DEL DOCUMENTOS alvatore De MasiLetizia SampaoloSalvatore CappelloAngelo PicardiGiovanni de GirolamoAnna MeneghelliCOLLABORATORIA ndrea Alpi, Dipartimento di Salute Mentale, Azien-da Ospedaliera, Ospedale Niguarda Ca Granda,MilanoSilvia Grignani, Dipartimento di Salute Mentale,Azienda Ospedaliera, Ospedale Niguarda Ca Gran-da.

5 MilanoRosaria Rosanna Cammarano, Settore Documenta-zione, Istituto Superiore di Sanit , RomaGRUPPO DI FORMAZIONE PER L ESTRAZIONE DATIEnea Spada, Reparto di Epidemiologia Clinica e LineeGuida, Istituto Superiore di Sanit , RomaMaria Elena Tosti, Reparto di Epidemiologia Clinicae linee guida , Istituto Superiore di Sanit , RomaREFEREEM ario Maj, Dipartimento di Psichiatria, Universit diNapoli SUNV incenzo Pastore, Associazione Cure Palliative diLivorno, Onlus, Procacci, Centro Salute Mentale UOC XIXDSM ASL Roma EMirella Ruggeri, Sezione di Psichiatria e PsicologiaClinica, Dipartimento di Medicina e Sanit Pubblica,Universit di Verona, VeronaMichele Tansella, Sezione di Psichiatria e Psicolo-gia Clinica, Dipartimento di Medicina e Sanit Pub-blica, Universit di Verona, VeronaPaolo Brambilla, Sezione di Psichiatria e PsicologiaClinica, Dipartimento di Medicina e Sanit Pubblica,Universit di Verona.

6 Cattedra di Psichiatria, Dipar-timento di Patologia e Medicina Sperimentale e Cli-nica, Universit di UdineSOCIET SCIENTIFICHE, ASSOCIAZIONI E FORUMCONSULTATIA ssociazione Italiana di Analisi e Modificazione delComportamento e Terapia Comportamentale eCognitiva (AIAMC)Associazione Italiana Interventi Precoci nelle Psi-cosi (AIPP)Associazione per la Riforma dell Assistenza Psi-chiatrica (ARAP)Associazione di famigliari e volontari per l aiutoel informazione nel disagio mentale (ASVAP)Associazione pazienti Difesa degli Ammalati Psi-chiatrici Gravi(DiAPsiGra)Associazione Pazienti Unione Nazionale delle Asso-ciazioni per la Salute Mentale(UNASAM) Associazione Ricerche sulla Schizofrenia (ARS)Associazione Unitaria Psicologi Italiani(AUPI)Fondazione Italiana per lo studio della SchizofreniaForum per la salute mentaleSociet Italiana di Epidemiologia Psichiatrica(SIEP)Societ Italiana di NeuropsicoFarmacologia(SINPF)Societ Italiana di Psichiatria(SIP)Societ Italiana di Psicopatologia(SOPSI)Societ Italiana di Riabilitazione Psicosociale(SIRP)Societ Italiana di Terapia Comportamentale eCognitiva(SITCC)

7 Psichiatria Democratica 5 Livelli di provaSNLG Gli interventi precoci nella schizofreniaABCDEIIIIIIIVVVIP rove ottenute da pi studi clinici controllati randomizzati e/o da revisioni sistematiche di ottenute da un solo studio randomizzato di disegno ottenute da studi di coorte non randomizzati con controlli concorrenti o storici o loro ottenute da studi retrospettivi tipo caso-controllo o loro ottenute da studi di casistica ( serie di casi ) senza gruppo di basate sull opinione di esperti autorevoli o di comitati di esperti come indicato in linee guida o consensus conference, o basata su opinioni dei membri del gruppo di lavoro responsa-bile di queste linee esecuzione di quella particolare procedura o test diagnostico fortemente raccomandata.

8 Indica una particolare raccomandazione sostenuta da prove scientifiche di buona qualit , anchese non necessariamente di tipo I o nutrono dei dubbi sul fatto che quella particolare procedura o intervento debba sempre essere raccomandata, ma si ritiene che la sua esecuzione debba essere attentamente una sostanziale incertezza a favore o contro la raccomandazione di eseguire la procedurao l esecuzione della procedura non sconsiglia fortemente l esecuzione della DELLE RACCOMANDAZIONILIVELLI DI PROVAP rove di tipo7 IndiceSNLG Gli interventi precoci nella 11 Epidemiologia della schizofrenia 11 Metodi 14 Costituzione del gruppo di lavoro e identificazione dei quesiti clinici 14 Ricerche di letteratura 14 linee guida 15 linee guida : criteri di selezione 15 linee guida : valutazione metodologica 15 Revisioni sistematiche e documenti primari 16 Altre ricerche 16 Criteri di selezione e strumenti per la valutazione metodologica 16 Estrazione dei dati, sintesi delle prove e formulazione delle raccomandazioni 16 Principi di buona pratica clinica 17 Revisione esterna 17 Aggiornamento, implementazione, monitoraggio e valutazione 17 Interventi precoci in soggetti a rischio e/o in fase prodromica di schizofrenia 19 Quesito A1: utile identificare le persone a rischio e/o in fase prodromica di schizofrenia?

9 20 Quesito A2: quali strumenti sono efficaci per l individuazione delle persone a rischio e/o in fase prodromica di schizofrenia? 22 Quesito A3: qual il ruolo dei trattamenti farmacologici nelle persone a rischio e/o in fase prodromica di schizofrenia? 25 Quesito A4: qual il ruolo dei trattamenti psicologici (psicoterapeutico, psicoeducativo, familiare, psicosociale) nelle persone a rischio e/o in fase prodromica di schizofrenia? 26 Quesito A5: qual la configurazione ottimale dei servizi destinati all identificazione e trattamento delle persone a rischio e/o in fase prodromica di schizofrenia (in termini di strutture, personale e modalit di intervento)? 28 Interventi precoci in soggetti al primo episodio psicotico 31 Quesito B1: qual l efficacia di interventi strutturati di diagnosi tempestiva e trattamento precoce di persone al primo episodio psicotico?

10 Quali sono gli effetti della durata della psicosi non trattata (DUP) nel periodo che segue il primo episodio psicotico? 32 Quesito B2: quali sono gli strumenti per identificare le persone al primo episodio psicotico? 36 Quesito B3: qual il ruolo dei trattamenti farmacologici nelle persone al primo episodio psicotico? 41 Quesito B4: qual il ruolo dei trattamenti farmacologici nel periodo che segue il primo episodio psicotico? 44 Quesito B5: qual il ruolo dei trattamenti psicologici (psicoterapeutico, psicoeducativo, familiare e psicosociale) nel periodo che segue il primo episodio psicotico? 46 Quesito B6: qual la configurazione ottimale dei servizi destinati all identificazione e al trattamento delle persone al primo episodio psicotico e/o nel periodo che segue il primo episodio psicotico (in termini di strutture, personale e modalit di intervento)?


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