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LINEE GUIDA PER IL RINNOVO DEL CCNL 2019-2021 …

LE PROPOSTE DELLA CISL FPPasso dopo passo una nuova conquistaLINEE GUIDA PER IL RINNOVO DEL CCNL 2019-2021 COMPARTO DELLE FUNZIONI CENTRALI3 CCNL COMPARTO FUNZIONI CENTRALI2016 - 20181Il RINNOVO del CCNL delle Funzioni centrali dopo il lungo blocco contrattualeL importanza del CCNL delle funzioni centrali 2016 - 2018Il negoziato per il RINNOVO dei contratti della Pubblica amministrazione 2019 -2021 si svolge in un contesto politico ed economico complesso in cui non sono del tutto ancora chiare le LINEE di indirizzo e le politiche del Governo in materia di pubbliche amministrazioni e di lavoro CCNL vigente, sottoscritto in via definitiva il 12 Febbraio 2018, e relativo al triennio 2016-2018 ha messo fine al lungo blocco contrattuale e ha utilizzato le risorse disponibili per adeguare i tabellari, introducendo un elemento perequativo a beneficio dei lavoratori e delle lavoratrici con reddito pi basso, al fine di assicurare a tutti, per il 2018, aumenti medi pari a 85 euro lordi mensili.

Le risorse per il rinnovo 2019 - 2021 La legge di bilancio stanzia per i rinnovi dei CCNL dei dipendenti dello Stato circa 4,3 miliardi di euro per l’intero triennio con un impegno, a regime (dal 2021), pari a 1,7 miliardi di euro annui. Nelle more della definizione dei nuovi contratti, la

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1 LE PROPOSTE DELLA CISL FPPasso dopo passo una nuova conquistaLINEE GUIDA PER IL RINNOVO DEL CCNL 2019-2021 COMPARTO DELLE FUNZIONI CENTRALI3 CCNL COMPARTO FUNZIONI CENTRALI2016 - 20181Il RINNOVO del CCNL delle Funzioni centrali dopo il lungo blocco contrattualeL importanza del CCNL delle funzioni centrali 2016 - 2018Il negoziato per il RINNOVO dei contratti della Pubblica amministrazione 2019 -2021 si svolge in un contesto politico ed economico complesso in cui non sono del tutto ancora chiare le LINEE di indirizzo e le politiche del Governo in materia di pubbliche amministrazioni e di lavoro CCNL vigente, sottoscritto in via definitiva il 12 Febbraio 2018, e relativo al triennio 2016-2018 ha messo fine al lungo blocco contrattuale e ha utilizzato le risorse disponibili per adeguare i tabellari, introducendo un elemento perequativo a beneficio dei lavoratori e delle lavoratrici con reddito pi basso, al fine di assicurare a tutti, per il 2018, aumenti medi pari a 85 euro lordi mensili.

2 A Dicembre del 2017, quando la Cisl FP sottoscrisse la ipotesi di nuovo CCNL delle funzioni centrali, eravamo in pochi a sostenere il valore del nuovo contratto che si pone come argine ai rischi di determinazioni sul lavoro pubblico, effettuate dall Autorit politica e dalle amministrazioni, sempre pi unilaterali e che, attraverso i nuovi strumenti - confronto e organismo paritetico per l innovazione - offre nuove forme partecipative e la possibilit di aver voce in capitolo sulle questioni relative all organizzazione del lavoro e degli uffici, sottratte alla contrattazione dal 150/2009 ( legge Brunetta ) e dalle norme risorse per il RINNOVO 2019 - 2021La legge di bilancio stanzia per i rinnovi dei CCNL dei dipendenti dello Stato circa 4,3 miliardi di euro per l intero triennio con un impegno, a regime (dal 2021), pari a 1,7 miliardi di euro annui. Nelle more della definizione dei nuovi contratti, la legge stessa ha stabilito che gli importi corrispondenti all elemento perequativo continuino ad essere erogati, assicurando il finanziamento delle risorse occorrenti, fino alla stipula del nuovo CCNL, come anche da noi richiesto.

3 La legge di bilancio prevede anche che, fino al RINNOVO del CCNL 2019-2021 si dia luogo all anticipazione prevista dall articolo 47-bis, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001 (anticipazione a titolo di vacanza contrattuale) nella misura percentuale, rispetto agli stipendi tabellari, dello 0,42% dal 1 aprile 2019 al 30 giugno 2019, e dello 0,7 % a decorrere dal 1 luglio 2019. Le risorse stanziate corrispondono ad un incremento delle retribuzioni medie complessive del personale statale (che comprende anche, oltre al personale delle funzioni centrali anche quello del comparto istruzione, universit e ricerca) pari all 1,3% per l anno 2019, all 1,65% (1,3 per cento + 0,35 per cento) per l anno 2020 e all 1,95 % (1,3 per cento + 0,35 per cento + 0,3 per cento) a decorrere dal 2021. Queste risorse, se fossero destinate interamente agli aumenti tabellari, produrrebbero aumenti pari a regime a poco pi della met di quelli effettuati con il CCNL 2016-2018 (corrispondenti a 85 euro medi lordi mensili).

4 4 CCNL COMPARTO FUNZIONI CENTRALI2016 - 2018Il negoziato per il RINNOVO contrattuale relativo al triennio 2019-2021 deve, dunque, misurarsi con i vincoli imposti dalle limitate risorse disponibili, considerando anche l esigenza di affrontare, contestualmente ai rinnovi, la partita della revisione dell ordinamento professionale su cui sta lavorando la commissione paritetica sui sistemi di classificazione e di inquadramento del personale, istituita ai sensi dell art. 12 del CCNL del comparto delle funzioni esigenza di incrementare progressivamente le risorse destinate dalla contrattazione integrativa alle progressioni economiche orizzontali e ai trattamenti accessori correlati agli aumenti della produttivit ,in tutti gli enti e le amministrazioni del comparto delle funzioni centrali, rende quanto mai necessario disporre, per il triennio 2019-2021 , di un ammontare di risorse almeno pari a quelle destinate ai rinnovi contrattuali 2016-2018 e di una ulteriore dotazione per la revisione e l armonizzazione del sistema di classificazione ed inquadramento professionale.

5 Per questi motivi la Cisl FP continuer a mobilitarsi, in tutte le sedi idonee, per determinare l incremento progressivo delle risorse stanziate nel triennio e, a regime, per il RINNOVO contrattuale COMPARTO FUNZIONI CENTRALI2016 - 20182Il contesto normativo di riferimentoServe un clima nuovoLe politiche applicate negli anni passati alla hanno avuto come scopo unico il contenimento dei costi mediate i blocchi contrattuali e la riduzione complessiva del numero dei dipendenti pubblici, in concomitanza con il significativo aumento dell et media dei dipendenti del comparto delle funzioni centrali. Lo stato critico della gestione e manutenzione dei beni e dei servizi ed i problemi di manutenzione dei beni pubblici e del territorio, che sono sotto gli occhi di tutti, hanno ancora una volta messo in chiaro come i tagli lineari della spesa pubblica e i processi di esternalizzazione di attivit , perseguiti negli ultimi venti anni, abbiano finito per determinare un generale impoverimento del livello di conoscenza e competenza delle pubbliche amministrazioni, della loro capacit di controllo ed una perdita progressiva della qualit e quantit di erogazione dell offerta dei spazi per aumentare l efficienza della pubblica amministrazione sono ancora ampi ma questo richiede un grande cambiamento organizzativo e i necessari investimenti di risorse, che pu rivelarsi difficile nelle amministrazioni in cui si registra una grave carenza negli organici.

6 Per i prossimi anni non c solo il problema di sostituire il personale in uscita con nuove assunzioni ma anche quello di accompagnare la necessaria evoluzione del lavoro pubblico, sia in termini di nuove professionalit specifiche richieste, sia puntando ad un massiccio piano di riqualificazione e aggiornamento professionale del personale gi in servizio, per realizzare un lavoro pubblico in grado di migliorare la vita dei cittadini e l attivit delle aumentare l efficienza della pubblica amministrazione e migliorare il livello e la qualit dei servizi pubblici per cittadini ed imprese c bisogno, dunque, oltre che di nuovi investimenti finanziari, anche di un investimento politico, culturale e sociale in grado di valorizzare il ruolo che i dipendenti pubblici svolgono nell adempimento delle proprie mansioni e delle proprie funzioni al servizio del Paese, superando quel clima di marcata ed ingiusta sfiducia dei cittadini nei confronti del lavoro pubblico, costruito sugli sbagli di pochi per rendere pi digeribile la politica di riduzione generalizzata della spesa pubblica e dei tagli lineari adottata negli anni scorsi.

7 Necessario superare la cultura dell adempimento normativo , basata sul formalismo burocratico e sul controllo di legittimit degli atti, per orientare la verso una cultura del servizio e del valore pubblico . Serve un clima nuovo: necessario aumentare la produttivit del lavoro e dei fattori impiegati; bisogna aggiornare i modelli organizzativi del lavoro. In altre parole, occorre pi collaborazione fra le amministrazioni ed il lavoro pubblico, attraverso un modello di relazioni sindacali che favorisca la partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici al surplus ed al valore aggiunto prodotto dalle Pubbliche amministrazioni. Queste condizioni non possono essere realizzate dalle sole parti negoziali ma richiedono un quadro legislativo stabile che incentivi il merito e l impegno dei dipendenti e che favorisca il superamento di un clima spesso persecutorio nei confronti del lavoro pubblico.

8 Occorre un processo di cambiamento delle in grado di coniugare obiettivi e principi di legalit ed efficienza con quelli di efficacia dei risultati ed economicit dell azione amministrativa, valorizzando, riqualificando e motivando il personale che presta servizio nella CCNL COMPARTO FUNZIONI CENTRALI2016 - 2018Le richieste politiche e legislativePer questi motivi, la Cisl Fp chiede all autorit politica un impegno concreto, volto a superare le differenze normative, a livello di diritti e tutele, che ancora insistono fra il lavoro privato e quello pubblico, e a determinare le condizioni per un iniziativa contrattuale coerente con le sfide sopra Prevedere nel triennio 2019 -2021 un incremento progressivo delle risorse stanziate per il RINNOVO dei CCNL del lavoro pubblico, in modo da determinare, a regime, le condizioni necessarie per adeguare il potere di acquisto degli stipendi, per rivedere il sistema di finanziamento dei fondi dei singoli enti ed amministrazioni (fondo risorse decentrate, ex FUA) e per finanziare il nuovo sistema di inquadramento e classificazione del personale (ordinamento professionale).

9 L adeguamento dei fondi, infatti, resta fondamentale per realizzare le progressioni economiche all interno delle aree e per erogare i trattamenti economici accessori correlati alla performance. I Fondi sono ormai storicizzati e hanno consistenze diverse fra le varie amministrazioni degli ex tre comparti (Agenzie, Epne e Ministeri). Questa diversa consistenza produce disparit di trattamento ed iniquit derivanti dal fatto che in alcune amministrazioni pubbliche la carenza di fondi non consente di effettuare le progressioni da moltissimi anni, mentre in altre nel corso di un triennio si riusciti a riqualificare e ad effettuare almeno un passaggio di posizione all insieme del Modificare l art. 23, n. 75/2017, che prevede che dal 1 gennaio 2017 l ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale, anche di livello dirigenziale non possa superare il corrispondente importo determinato per l anno 2016.

10 Nonostante le novit positive contenute nelle norme recentemente approvate offrano una prima, parziale, soluzione al problema, prevedendo che le risorse destinate dai CCNL ai fondi di amministrazione non concorrano alla determinazione del tetto, il limite legislativo determina l impossibilit , per le amministrazioni pi virtuose, per quelle interessate a processi di riorganizzazione e per quelle destinatarie di leggi speciali (es. 350/03, art. 1, comma 165) di incrementare la parte variabile del fondo con risorse proprie. Se si vuole incrementare la componente del salario accessorio collegata alla produttivit e se vogliamo dare la possibilit alle amministrazioni pubbliche di valorizzare la professionalit del personale in servizio, che attualmente si fa carico delle enormi carenze di organico o di organici ridotti progressivamente negli anni, i fondi devono poter essere incrementati in modo adeguato, anche sulla base di quanto definito in sede di contrattazione collettiva integrativa di livello nazionale (es.)


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