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LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE E LA GESTIONE DEI PLUS PIANI LOCALI UNITARI DEI servizi PER IL TRIENNIO 2018-2020 2/40 Sommario 1. 3 2. Il ruolo dei PLUS nel triennio di programmazione 2018 - 2020 .. 3 Consolidare l azione di governance e rafforzare la rete degli attori sociali .. 3 Promuovere innovazione sociale .. 5 Favorire la partecipazione attiva delle persone e degli altri attori sociali .. 5 3. Gli obiettivi generali della programmazione locale unitaria dei servizi 2018 - 2020.

linee guida per la predisposizione e la gestione dei plus – piani locali unitari dei servizi per il triennio 2018-2020

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1 LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE E LA GESTIONE DEI PLUS PIANI LOCALI UNITARI DEI servizi PER IL TRIENNIO 2018-2020 2/40 Sommario 1. 3 2. Il ruolo dei PLUS nel triennio di programmazione 2018 - 2020 .. 3 Consolidare l azione di governance e rafforzare la rete degli attori sociali .. 3 Promuovere innovazione sociale .. 5 Favorire la partecipazione attiva delle persone e degli altri attori sociali .. 5 3. Gli obiettivi generali della programmazione locale unitaria dei servizi 2018 - 2020.

2 6 4. Gli obiettivi specifici della programmazione locale unitaria dei servizi 2018 - 2020 .. 7 Ampliare i servizi gestiti in forma associata .. 7 Omogeneizzare l offerta di servizi a livello regionale, nel rispetto delle specificit locali .. 8 Realizzare la programmazione unitaria delle risorse finanziarie .. 9 Rafforzare l integrazione socio sanitaria .. 9 Realizzare interventi innovativi: promuovere le buone prassi e la progettazione minore .. 11 6. Gli Ambiti territoriali e gli Enti gestori .. 12 7.

3 Il sistema di finanziamento dei PLUS nel triennio 2018 - 2020 .. 13 La programmazione unitaria delle risorse .. 13 La programmazione finanziaria dei Piani Locali Unitari dei servizi .. 15 La composizione del quadro finanziario del Piano Locale Unitario dei servizi Errore. Il segnalibro non definito. Gli strumenti per il monitoraggio fisico e finanziario dei Piani locali unitari dei servizi .. Errore. Il segnalibro non definito. 8. I criteri di ripartizione delle risorse tra gli Ambiti PLUS .. 16 9. Gli Uffici di Piano.

4 17 Gli elementi caratterizzanti l Ufficio di Piano .. 17 Le funzioni dell Ufficio di Piano .. 20 La composizione degli Uffici di Piano .. 21 10. I soggetti istituzionali della programmazione .. 22 La Provincia e la Citt metropolitana .. 22 Il Comune .. 23 L Azienda per la Tutela della Salute .. Errore. Il segnalibro non definito. 11. Il Piano locale Unitario dei servizi .. 24 Il processo di costruzione partecipata del Piano Locale Unitario dei servizi .. 24 I contenuti e la struttura del Piano Locale Unitario dei servizi .

5 25 Il percorso di adozione del Piano Locale Unitario dei servizi .. 25 Il cronoprogramma per la definizione del Piano Locale Unitario dei Errore. Il segnalibro non definito. Allegato 1 - Contenuti e struttura del Piano Locale Unitario dei 27 Allegato 2 Relazione sociale d Ambito .. 30 3/40 Allegato 3 Schede finanziarie del Piano locale unitario dei servizi .. 32 Allegato 4 Schema per la redazione del profilo d Ambito .. 34 1. Premessa La legge regionale 23/2005 attribuisce al Piano locale unitario dei servizi (PLUS) compiti e funzioni centrali nel sistema integrato dei servizi alla persona.

6 La legge regionale prevede che i Comuni e l ATS provvedano, attraverso il PLUS, alla programmazione e alla realizzazione del sistema integrato dei servizi e all attuazione locale dei livelli essenziali sociali e sociosanitari. Il PLUS , dunque, lo strumento elettivo delle politiche sociali regionali, ed il risultato di un processo decisionale che opera su una pluralit di condizioni di vita, valorizzando gli specifici apporti dei diversi soggetti presenti nella comunit locale.

7 La sua azione si concretizza nell organizzazione e promozione del sostegno attivo di tutti i soggetti che operano per la realizzazione di programmi di promozione del benessere sociale delle persone e delle comunit , di sostegno e miglioramento della qualit della vita delle persone in condizione di disagio o disabilit , di contrasto delle povert , di programmazione e organizzazione di servizi a favore delle famiglie, dell infanzia e dell adolescenza, di miglioramento della vita sociale e delle relazioni fra le persone, di costruzione di relazioni che generano fiducia e reciprocit.

8 2. Il ruolo dei PLUS nel triennio di programmazione 2018 - 2020 Nel triennio 2018 2020 i PLUS dovranno consolidare l azione di governance e rafforzare la rete degli attori sociali, promuovere processi di innovazione sociale e favorire la partecipazione attiva delle persone. Consolidare l azione di governance e rafforzare la rete degli attori sociali La legge regionale n. 23/2005 ha disegnato un sistema di welfare plurale che definisce responsabilit ed obiettivi condivisi tra i diversi attori sociali ed istituzionali e, al contempo, favorisce la partecipazione dei cittadini singoli e associati alle diverse fasi del processo di costruzione della rete locale dei servizi .

9 Il dispositivo normativo ha definito nel dettaglio le modalit e gli strumenti per assicurare la partecipazione di tutti i soggetti alla realizzazione del sistema integrato dei servizi : i soggetti pubblici, le organizzazioni sindacali, il terzo settore, le organizzazioni di volontariato, gli organismi non lucrativi di utilit sociale, gli organismi della cooperazione, le associazioni e gli enti di 4/40 promozione sociale, culturale e sportiva, le fondazioni, gli enti di patronato, le confessioni religiose, le associazioni familiari.

10 Nel triennio 2018 2020 la Regione promuove e valorizza le azioni realizzate dagli ambiti PLUS per favorire un maggiore coinvolgimento dei diversi attori sociali - istituzionali e non - presenti nei diversi contesti territoriali, anche prevedendo criteri di premialit . La governance regionale delle politiche sociali , dunque, concepita come partecipata da tutti i soggetti interessati, e si propone di essere: - collettiva in relazione alle responsabilit nazionali e regionali d indirizzo, coordinamento e promozione, monitoraggio e controllo che sono condivise tra pi soggetti istituzionali nel merito delle tematiche toccate dal Piano locale unitario dei servizi , e nelle responsabilit locali di attuazione.


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