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LINEE GUIDA PER LA PREVENZIONE DELLE …

REGIONE PIEMONTE Assessorato Sanit LINEE GUIDA PER LAPREVENZIONE DELLE INFEZIONIDEL SITO CHIRURGICO, 1999 LINEE GUIDA PER LA PREVENZIONEDELLE INFEZIONIDEL SITO CHIRURGICO, 1999 Traduzione italiana di Guideline for Prevention of Surgical Site Infection Center for DiseaseControl, Atlanta, , 1999a cura di:Dott. P. A. Argentero , Dott. G. A. Campobasso ,Dott. E. C. Farina*, Dott. A. M. Vietti^ Direzione Sanitaria Ospedale di Rivoli (Torino)* Dipartimento Medico Chirurgico-Malattie Apparato Digerente, Chirurgia generale B,Azienda ospedalieraS. Giovani Battista di Torino^ Scuola di Specializzazione di Igiene e Medicina Preventiva, Universit degli Studi di TorinoLINEE GUIDA PER LA PREVENZIONE DELLE INFEZIONIDEL SITO CHIRURGICO, 1999 Alicia J. Mangram, MD; Teresa C. Horan, MPH, CIC; Michele L. Pearson, MD; LeahChristine Silver, BS; William R. Jarvis, Consultivo per le Procedure per il Controllo DELLE Infezioni DELLE Infezioni OspedaliereCentro Nazionale per le Malattie InfettiveCentro per la PREVENZIONE e il Controllo DELLE MalattieServizio di Sanit PubblicaDipartimento USA dei Servizi Sanitari e SocialiElenco dei componenti del Comitato Consultivo per le Pratiche per il Controllo delleInfezioni Ospedaliere, Gennaio 1999 PresidenteElaine L.

LINEE GUIDA PER LA PREVENZIONE DELLE INFEZIONI DEL SITO CHIRURGICO, 1999 Traduzione italiana di “Guideline for Prevention of …

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1 REGIONE PIEMONTE Assessorato Sanit LINEE GUIDA PER LAPREVENZIONE DELLE INFEZIONIDEL SITO CHIRURGICO, 1999 LINEE GUIDA PER LA PREVENZIONEDELLE INFEZIONIDEL SITO CHIRURGICO, 1999 Traduzione italiana di Guideline for Prevention of Surgical Site Infection Center for DiseaseControl, Atlanta, , 1999a cura di:Dott. P. A. Argentero , Dott. G. A. Campobasso ,Dott. E. C. Farina*, Dott. A. M. Vietti^ Direzione Sanitaria Ospedale di Rivoli (Torino)* Dipartimento Medico Chirurgico-Malattie Apparato Digerente, Chirurgia generale B,Azienda ospedalieraS. Giovani Battista di Torino^ Scuola di Specializzazione di Igiene e Medicina Preventiva, Universit degli Studi di TorinoLINEE GUIDA PER LA PREVENZIONE DELLE INFEZIONIDEL SITO CHIRURGICO, 1999 Alicia J. Mangram, MD; Teresa C. Horan, MPH, CIC; Michele L. Pearson, MD; LeahChristine Silver, BS; William R. Jarvis, Consultivo per le Procedure per il Controllo DELLE Infezioni DELLE Infezioni OspedaliereCentro Nazionale per le Malattie InfettiveCentro per la PREVENZIONE e il Controllo DELLE MalattieServizio di Sanit PubblicaDipartimento USA dei Servizi Sanitari e SocialiElenco dei componenti del Comitato Consultivo per le Pratiche per il Controllo delleInfezioni Ospedaliere, Gennaio 1999 PresidenteElaine L.

2 Larson, RN, PhD, FAAN, CICC olumbia University School of NursingNew York, New YorkSegretario di DirezioneMichele L. Pearson, MDCenters for Disease Control and PreventionAtlanta, GeorgiaPatrocinio DELLE LINEE GUIDA per l Infezione del Sito ChirurgicoJames T. Lee, MD, PhD, FACSU niversity of MinnesotaMinneapolis, MinnesotaComponentiAudrey B. Adams, RN, MPHM ontefiore Medical CenterBronx, New YorkRaymond : Chinn, MDSharp Memorial HospitalSan Diego, CaliforniaAlfred DeMaria, Jr, MDMassachusetts Department ofPublic HealthJamaica Plain, MassachusettsSusan W. Forlenza, MDNew York City Health York, New YorkRamon E. Moncada, MDCoronado Physician s MedicalCenterCoronado, CaliforniaWilliam E. Scheckler, MDUniverity of Wisconsin MedicalSchoolMadison, WisconsinJane D. Siegel, MDUniverity of TexasSouthwestern Medical CenterDallas, TexasMarjorie A. Underwood, RN,BSN, CICMt.

3 Diablo Medical CenterConcord, CaliforniaRobert A. Weinstein, MDCook County HospitalChicago, IllinoisINDICER iassuntoI. Nozioni generali sull infezione del sito chirurgico (SSI)A. IntroduzioneB. Parole chiave usate nelle LINEE GUIDA 1. Criteri per la definizione di SSI 2. Area operatoria 3. Camera operatoria 4. Personale chirurgico 5. Personale dell quipe chirurgicaC. MicrobiologiaD. PatogenesiE. Fattori di rischio e PREVENZIONE 1. Caratteristiche del paziente a. Diabete b. Uso di tabacco c. Uso di steroidi d. Malnutrizione e. Degenza preoperatoria prolungata f. Colonizzazione preoperatoria DELLE narici con Stafilococco aureo g. Trasfusioni perioperatorie 2. Caratteristiche operatorie: misure preoperatorie a. Lavaggio antisettico preoperatorio b. Tricotomia preoperatoria c.

4 Preparazione della cute del paziente nella camera operatoria d. Antisepsi preoperatoria DELLE mani e degli avambracci e. Gestione del personale infetto o colonizzato f. Profilassi antimicrobica 3. Caratteristiche operatorie: misure intraoperatorie a. L ambiente della sala operatoria b. Vestiario e teli chirurgici c. Asepsi e tecnica chirurgica 4. Caratteristiche operatorie: misure postoperatorie a. Cura della ferita chirurgica b. Programmazione della dimissioneF. Sorveglianza DELLE SSI 1. Stratificazione del rischio per SSI a. Concetti b. Questioni 2. Metodi di sorveglianza DELLE SSI a. Sorveglianza DELLE SSI nel paziente ricoverato b. Sorveglianza DELLE SSI dopo la dimissione c. Sorveglianza DELLE SSI nel paziente ambulatorialeG. Processo di valutazione DELLE LINEE guidaII.

5 Raccomandazioni per la PREVENZIONE dell infezione del sito chirurgicoA. Base razionaleB. CategorieC. Raccomandazioni6889999991010111212121213 1414141414151516171720202224252526262626 27272829293031313132 1. Preoperatorie a. Preparazione del paziente b. Antisepsi DELLE mani e degli avambracci dell quipe chirurgica c. Gestione del personale chirurgico infetto o colonizzato d. Profilassi antimicrobica 2. Intraoperatorie a. Ventilazione b. Pulizia e disinfezione DELLE superfici ambientali c. Campionamenti microbiologici d. Sterilizzazione dello strumentario chirurgico e. Vestiario e teli chirurgici f. Asepsi e tecniche chirurgiche 3. Cura della ferita dopo l intervento 4. SorveglianzaTabelleTabella 1. Criteri per la definizione di una SSIT abella 2. Classificazione sito-specifica DELLE SSI di organi/areeTabella 3.

6 Distribuzione dei patogeni isolati dalla SSI, NNIS, 1986-1996 Tabella 4. Interventi, probabili patogeni determinanti SSI e riferimenti bibliograficicirca l uso dell antibioticoprofilassiTabella 5. Caratteristiche del paziente e dell intervento che possono influenzare ilrischio di sviluppo di SSIT abella 6. Meccanismo e spettro di azione degli antisettici comunemente usati per lapreparazione preoperatoria della cute e per il lavaggio chirurgicoTabella 7. Classificazione DELLE ferite chirurgicheTabella 8. Parametri relativi alla ventilazione della camera operatoria, AmericanInstitute of Architects, 1996 Tabella 9. Parametri per i cicli di sterilizzazione rapida, Association for theAdvancement of Medical InstrumentationTabella 10. Classificazione della condizione clinica, American Society ofAnesthesiologistsBibliografiaLetture selezionate32323233333434343434353535353 7373838394041414242424362 LINEE GUIDA PER LA PREVENZIONE DELL INFEZIONEDELLA FERITA CHIRURGICA, 1999 Alicia J.

7 Mangram, MD; Teresa C. Horan, MPH, CIC; Michele L. Pearson, MD; LeahChristine Silver, BS; William R. Jarvis, MD;Comitato Consultivo per le Procedure per il Controllo DELLE Infezioni OspedaliereRIASSUNTOLe LINEE GUIDA per la PREVENZIONE dell infezione del sito chirurgico 1999 rappresentano leraccomandazioni dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) per la prevenzionedell infezione del sito chirurgico (SSI, Surgical Site Infection), in precedenza definitainfezione della ferita chirurgica. Queste LINEE GUIDA , distinte in due parti, aggiornano erevisionano le precedenti LINEE GUIDA . 1-2La parte I, Infezione del sito chirurgico in generale , descrive l epidemiologia, le definizioni,la microbiologia, la patogenesi e la sorveglianza DELLE SSI. E inclusa una dettagliatadiscussione su rilevanti problematiche pre, intra e postoperatorie connesse con la genesi parte II, Raccomandazioni per la PREVENZIONE dell infezione del sito chirurgico ,rappresenta il consenso raggiunto dall Hospital Infection Control Practices AdvisoryCommittee (HICPAC) riguardo le strategie per la PREVENZIONE DELLE SSI.

8 3 Dove possibile, leraccomandazioni della II parte sono basate su dati tratti da studi scientifici c un limitato numero di studi che validano chiaramente i fattori di rischio e lemisure di PREVENZIONE per le SSI. Per necessit , gli studi disponibili sono stati spesso condottiin popolazioni di pazienti strettamente definiti o per specifiche tipologie di intervento,generalizzando le loro conclusioni a tutte le specialit e tipi di interventi potenzialmenteproblematici. Questo specialmente vero nei confronti dell implementazione DELLE misure diprevenzione DELLE SSI. Infine alcune DELLE misure per il controllo DELLE SSI usateroutinariamente dalle quipe chirurgiche, non possono essere rigorosamente studiate perragioni etiche e logistiche (es. indossare o meno i guanti). Pertanto alcune delleraccomandazioni presenti nella II parte sono basate su un solido razionale teorico e suevidenze suggestive, in assenza di conoscenze scientifiche confermate.

9 E stato stimato cheapprossimativamente il 75% di tutti gli interventi effettuati negli USA con l inizio del nuovosecolo verranno effettuati in ambulatorio, in day surgery e in sale operatorie 4 Nel raccomandare vari metodi per la PREVENZIONE DELLE SSI, questo documento non fadistinzione tra la terapia chirurgica effettuata in tale contesto e quella effettuata in saleoperatorie convenzionali. Questo documento in primo luogo indirizzato ai chirurghi, alpersonale infermieristico di sala e al personale di assistenza postoperatoria, al personaleaddetto al controllo DELLE infezioni, agli anestesisti, agli epidemiologi della struttura sanitaria eal restante personale direttamente coinvolto nella PREVENZIONE DELLE infezioni documento:- non fa specifico riferimento ad alcune problematiche come le ustioni, i traumi, i trapianti, latrasmissione per via ematica di patogeni dagli operatori ai pazienti, la chirurgia pediatrica.

10 E stato recentemente dimostrato in uno studio multicentrico su pazienti chirurgici pediatrici, chele caratteristiche correlate con l intervento sono pi importanti di quelle correlate con lacondizione fisiologica del paziente. 5 In generale tutte le misure per la PREVENZIONE DELLE SSIefficaci nella chirurgia dell adulto lo sono anche nella chirurgia non specificatamente rivolto alle procedure eseguite al di fuori della camera operatoria ( endoscopiche) ne una GUIDA per la PREVENZIONE di infezioni successive aprocedure invasive come la cateterizzazione cardiaca e la radiologia interventistica. Tuttavia probabile che molte misure per la PREVENZIONE DELLE SSI potrebbero essere anche applicate oadattate per ridurre le complicanze infettive associate a queste non raccomanda metodi di PREVENZIONE specifici per i piccoli interventi invasivi ( laparoscopica).


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