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LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE E LA VERIFICA DELLE ...

LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE E LA VERIFICA DELLE INTERSEZIONI A ROTATORIE1 PRESENTAZIONECon la delibera di Giunta provinciale n. 389 reg. del 28/07/2003 la Provincia diPadova si dotata di una propria, completa ed organica procedura per la valutazione dei cri-teri DELLE LINEE GUIDA per la PROGETTAZIONE e la VERIFICA DELLE intersezioni a valutazione di cui sopra un metodo per procedere assumendo decisioni si basiscientifiche ed interdisciplinari ed assicurare il perseguimento di adeguati obbiettivi di tuteladella sicurezza stradale, ed anche di miglioramento della qualit della vita umana diminuen-do i congestionamenti del traffico e favorendo l abbellimento architettonico ed urbanistico deinostri certo che l applicazione di questa nuova procedura comporta un nuovo e diversomodo di lavorare da parte DELLE Amministrazioni coinvolte, ma anche da parte dei soggetti,pubblici e privati, che intendono realizzare nuovi interventi o infrastrutture e dei professioni-sti che provvedono alla redazione dei relativi

Linee guida per la progettazione di rotatorie Strade di categoria C – extraurbane secondarie; Strade di categoria E –urbane di quartiere; Strade di categoria F locali – ambito urbano ed extraurbano. Figura 2-2 – Organizzazione delle reti stradali e …

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  Linee, Urbane

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1 LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE E LA VERIFICA DELLE INTERSEZIONI A ROTATORIE1 PRESENTAZIONECon la delibera di Giunta provinciale n. 389 reg. del 28/07/2003 la Provincia diPadova si dotata di una propria, completa ed organica procedura per la valutazione dei cri-teri DELLE LINEE GUIDA per la PROGETTAZIONE e la VERIFICA DELLE intersezioni a valutazione di cui sopra un metodo per procedere assumendo decisioni si basiscientifiche ed interdisciplinari ed assicurare il perseguimento di adeguati obbiettivi di tuteladella sicurezza stradale, ed anche di miglioramento della qualit della vita umana diminuen-do i congestionamenti del traffico e favorendo l abbellimento architettonico ed urbanistico deinostri certo che l applicazione di questa nuova procedura comporta un nuovo e diversomodo di lavorare da parte DELLE Amministrazioni coinvolte, ma anche da parte dei soggetti,pubblici e privati, che intendono realizzare nuovi interventi o infrastrutture e dei professioni-sti che provvedono alla redazione dei relativi Codice della Strada vigente non pone ostacoli alla realizzazione d incroci a rotato-ria con precedenza ai veicoli che percorrono l anello ma nemmeno chiarisce le regole di rea-lizzazione.

2 Demandando ai vari Enti gestori della viabilit l organizzazione della sul territorio nazionale vi sono ancora incroci a rotatoria con l obbligo di dare laprecedenza a chi proviene da destra e rotatorie con precedenza alla circolazione sull di nuova realizzazione dovrebbero prevedere la precedenza all anello, come previstodalla direttiva dell al fine di eliminare interpretazioni diverse da incrocio ad pertanto resa opportuna la produzione della presente pubblicazione che riporta in modoorganico ed aggiornato gli indirizzi allo scopo adottati dalla Provincia di Padova mediantel individuazione, la raccolta, l analisi critica di normative, esempi applicativi, prescrizionitecniche ed operative, metodologie di calcolo e VERIFICA .

3 Inoltre vengono date DELLE indicazio-ni per valutare l idoneit della rotatoria come soluzione di un intersezione tra strade esistentioppure anche per nuove viabilit di , pertanto, ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla predisposizione del pre-sente manuale che costituisce utile strumento di consultazione per tutti i soggetti interessatiall applicazione della della Viabilit Il PresidenteIng. Domenico RiolfattoDott. Vittorio Casarin3 LINEE GUIDA per la PROGETTAZIONE di rotatorie5 LINEE GUIDA per la PROGETTAZIONE di DEFINIZIONI E CAMPI DI 1533 VALUTAZIONE DEI PARAMETRI DI LO STUDIO DEL Modalit per il dimensionamento e la Ricerca dell ora di punta del Studio di traffico: fase Documenti di Studi di traffico eseguiti per altre opere viarie in zone Monitoraggi continui del Reperimento dei dati.

4 Fase Tipi di Il periodo del Definizione dei Validazione dei dati del conteggio Matrice Origine Tipologia e formato dei Previsioni per nuove infrastrutture Stima dei Stima della matrice Infrastrutture non VALUTAZIONE DELLA CAPACIT E DEGLI INDICI Capacit di una Calcolo della capacit di un entrata .. Il metodo Riserva di capacit .. Confronto tra il metodo francese e le formulazioni usate da altri paesi europei per il calcolo della capacit .. Calcolo della capacit semplice e della capacit totale .. Stima della lunghezza DELLE code e del tempo medio di LA MICROSIMULAZIONE DEL Dati forniti dalla Dati per valutazioni e in cui si rende consigliabile l uso del 496 LINEE GUIDA per la PROGETTAZIONE di Caso della rotatoria Caso DELLE rotatorie non Altri campi d applicazione: il rapporto con i GEOMETRICHE ELEMENTI SAGOMA LIMITE INSCRIVIBILE IN CONCETTO DI DEFLESSIONE.

5 ELEMENTI GEOMETRICI DELLA della di COMPATIBILIT DELLA GEOMETRIA CON I VOLUMI E TIPOLOGIA DI BENEFICI DOVUTI ALL UTILIZZO DELLE PROTEZIONE DELL UTENZA rotatorie a traffico misto e velocit Rotatorie con pista ciclabile separata dalla sola striscia bianca di Rotatorie con pista ciclabile separata dalle corsie veicolari e diritto di precedenza per i Rotatorie con pista ciclabile separata dalle corsie veicolari e senza diritto di precedenza per i VISUALI LIBERE DA ELEMENTI DI INDICAZIONI SULLE ELEMENTI DI ARREDO GUIDA per la PROGETTAZIONE di Segnaletica verticale da collocare nell isola verticale da collocare nelle isole

6 Di verticale da collocare lungo i rami della IMPIANTI DI Generalit sugli impianti di pubblica requisiti di carattere Specifiche dell impianto Illuminazione DELLE .. di carattere di TIPO DI INTERSEZIONE A SEQUENZA VERIFICA di fattibilit .. Analisi del Definizione geometrica della .. Schede di VERIFICA della capacit e DELLE VERIFICA della visibilit .. Elementi di .. ESEMPIO CHECK LIST DI CONTROLLO DA TAVOLE .. GUIDA per la PROGETTAZIONE di rotatorie1 INTRODUZIONELa struttura DELLE LINEE GUIDA per la PROGETTAZIONE di rotatorie suddivisa nelle seguentiparti:1. La prima parte, composta dai capitoli 2-6, evidenzia in modo descrittivo le varie pro-blematiche attinenti alla PROGETTAZIONE di questo tipo d intersezione;2.

7 La seconda parte, composta dal capitolo 7, evidenzia la metodologia di progettazio-ne di rotatorie del tipo moderno, mediante tabelle riassuntive dei concetti espressi nellaprima parte, l individuazione di alcune tipologie di rotatorie progettate in base allacapacit , alle caratteristiche DELLE strade confluenti e al tipo di traffico. Infine statoinserito un esempio applicativo per una migliore comprensione dell iter Infine nel capitolo 8 stata introdotta una check-list utile per il controllo del flussoprogettuale e i riferimenti GUIDA per la PROGETTAZIONE di rotatorie2 LE DEFINIZIONI E CARATTERISTICHELa rotatoria una particolare intersezione a raso, caratterizzata dalla presenza di un area cen-trale circolare e inaccessibile, circondata da un anello, percorribile in una sola direzione ed insenso antiorario dal traffico proveniente da pi entrate.

8 Questo termine stato anche esteso,come si vedr in seguito, anche a tipi di sistemazione a raso che contemplano una zona cen-trale completamente, o in parte, fisicamente non interdetta, pur conservando, sostanzialmen-te, le caratteristiche di circolazione e di disciplina del 2-1 - Definizione degli elementi componenti la rotatoria. [6]Nella Figura 2-1 sono evidenziati gli elementi componenti la rotatoria e per maggiore com-pletezza di seguito riportiamo le definizioni dei singoli elementi:11 LINEE GUIDA per la PROGETTAZIONE di rotatorieANELLO:si intende la carreggiata che circonda l isola centrale, ad una o pi corsie, percorsa dai veicoli in senso CENTRALE: la parte pi interna del sistema a rotatoria, general-mente di tipo non valicabile e di forma circolare.

9 La dimensione dell isola cen-trale influenzata dalla necessit di ottenere una sufficiente deviazione per i vei-coli che attraversano diametralmente la rotatoria. Dove possibile limitare lavelocit con altri interventi non esiste alcun limite alla dimensione. La formadelle isole pi grandi pu non essere circolare per adattarsi a particolari casi, inogni caso le isole di dimensioni minori del raggio di 5 metri dovrebbero VALICABILE:generalmente presente nelle rotatorie di piccolodiametro ed una corona circolare che circonda l isola centrale. Tale fascia servea facilitare le manovre dei mezzi pesanti lungo l anello, pu essere semplicemen-te disegnata con segnaletica orizzontale, oppure pavimentata con materiale lapi-deo, diverso dalla pavimentazione dell :rappresenta quella porzione di asse stradale che converge versol : la parte terminale della carreggiata di ogni singolo braccio cheviene utilizzata per entrare nella rotatoria.

10 L entrata separata dall anello dallasegnaletica orizzontale di dare la : la parte di carreggiata di ogni singolo braccio che viene utilizzataper uscire dalla rotatoria. L uscita non risulta mai separata dall anello con segna-letica DI SEPARAZIONE: una piattaforma costruita su un ramo d inter-sezione tra la corsia in entrata e quella di uscita. In alcuni casi pu servire da rifu-gio ai pedoni e costringe i veicoli ad una deflessione dalla loro traiettoria. Inambito urbano, se manca lo spazio, oppure se si tratta di sbocchi di vie con pocotraffico, le isole di separazione talvolta sono limitate ad una semplice segnaleti-ca riferimento alla classificazione funzionale DELLE strade, definita dal Codice dellaStrada [4] e recepita dalle Norme funzionali e geometriche per la costruzione dellestrade [1], la rotatoria, come particolare tipologia d intersezione a raso, ammessacome soluzione dell incrocio solo fra alcune categorie di strade (vedi Figura 2-2) [2],che sono di seguito elencate:12 LINEE GUIDA per la PROGETTAZIONE di rotatorieStrade di categoria C extraurbane secondarie;Strade di categoria E urbane di quartiere.


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