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LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE ... - …

LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE ITALIANA revisione 2003 Gruppo di esperti costituito presso l Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione(INRAN) per l elaborazione delle LINEE GUIDA per una Sana ALIMENTAZIONE Italiana (edizione 2003)Presidente-CoordinatoreProf. Marcello TiccaPrimo Ricercatore, INRANM embriDott. Paolo AureliDirettore Laboratorio Alimenti, Istituto Superiore di Sanit Dott. Francesco BrancaPrimo Ricercatore, INRANProf. Furio BrighentiOrdinario Nutrizione Umana, Universit di ParmaProf. Giovanni CaldaronePresidente ADI Regione LazioProf.

Gruppo di esperti costituito presso l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN) per l’elaborazione delle “Linee Guida

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1 LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE ITALIANA revisione 2003 Gruppo di esperti costituito presso l Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione(INRAN) per l elaborazione delle LINEE GUIDA per una Sana ALIMENTAZIONE Italiana (edizione 2003)Presidente-CoordinatoreProf. Marcello TiccaPrimo Ricercatore, INRANM embriDott. Paolo AureliDirettore Laboratorio Alimenti, Istituto Superiore di Sanit Dott. Francesco BrancaPrimo Ricercatore, INRANProf. Furio BrighentiOrdinario Nutrizione Umana, Universit di ParmaProf. Giovanni CaldaronePresidente ADI Regione LazioProf.

2 Carlo CannellaDirettore Istituto Scienza dell ALIMENTAZIONE , Universit La Sapienza, RomaProf. Giorgio Cantelli FortiOrdinario di Farmacologia, Universit di BolognaProf. Lucio CapursoDirettore del Dipartimento di Gastroenterologia, Ospedale Neri, Emilia CarnovaleDirettore Unit Chimica degli Alimenti, INRANProf. Michele CarrubaOrdinario di Farmacologia, Universit di Milano, Ospedale SaccoDott. Eugenio CialfaDirigente di Ricerca, INRANDott. Amleto D AmicisDirettore Unit di Documentazione ed Informazione nutrizionale, Dina D'AddesaRicercatore, INRANProf. Giuliano EnziOrdinario di Medicina Interna, Universit di PadovaProf.

3 Gino FarchiDirettore Reparto di Analisi dei Dati Epidemiologici, Istituto Superiore di Sanit Prof. Giuseppe FatatiRappresentante Anna Ferro-LuzziEsperto WHO Politiche Sancia Gaetanigi Dirigente di Ricerca, INRANProf. Claudio GalliOrdinario Farmacologia,Universit di MilanoProf. Corrado Lodovico Galli Ordinario Tossicologia, Universit di Manuela GambararaAiuto Unit Operativa di Gastroenterologia e Nutrizione, Ospedale Bambin Ges , RomaDott. Andrea GhiselliPrimo Ricercatore, INRANProf. Carlo La VecchiaDocente Statistica Medica e Biomedica, Universit di Catherine LeclercqRicercatore, INRANDott.

4 Giuseppe MaianiDirettore Unit di Nutrizione Umana, INRANProf. Mario ManciniOrdinario di Clinica Medica, Universit di Napoli Prof. Pietro A. MigliaccioMedico Nutrizionista, Rappresentante FIMMG e FNOMCeOProf. Giovanni Battista Panatta Direttore Sezione Nutrizione Clinica, Dip. Medicina Clinica e Sperimentale,Universit di FerraraDott. Gianni PastoreRicercatore, Angela PolitoRicercatore, INRANProf. Giovanni B. Quagliagi Dirigente di Ricerca, INRAN Prof. Andrea StrataOrdinario di Nutrizione Clinica, Universit di ParmaProf. Michelangelo Tagliaferri Presidente Accademia di Comunicazione, MilanoProf.

5 Gianni TomassiOrdinario Scienza dell ALIMENTAZIONE , Universit della Tuscia, Viterbo Comitato di Coordinamento e di RedazioneE. Cialfa, A. D Amicis, C. Leclercq, Quaglia, S. Sette, M. Ticca, G. Tomassi51. Controlla il peso e mantieniti sempre attivopag. 102. Pi cereali, legumi, ortaggi e fruttapag. 183. Grassi: scegli la qualit e limita la quantit pag. 244. Zuccheri, dolci bevande zuccherate: nei giusti limitipag. 305. Bevi ogni giorno acqua in abbondanzapag. 366. Il Sale? Meglio poco pag. 427. Bevande alcoliche: se s , solo in quantit controllatapag. 488. Varia spesso le tue scelte a tavola pag.

6 589. Consigli speciali per persone specialipag. 6410. La sicurezza dei tuoi cibi dipende anche da tepag. 76 LINEE GUIDAPER UNA SANA ALIMENTAZIONE ITALIANA revisione 20036 IntroduzioneGli alimenti di cui disponiamo sono tantissimi, e molte sono anche le vie per realizzare una dietasalutare nel quadro di uno stile di vita egualmente salutare. Ognuno ha quindi ampia possibi-lit di ultimi decenni Istituzioni pubbliche e Organismi scientifici hanno dato vita, nei principali Paesidel mondo, a LINEE GUIDA o Direttive alimentari. E nella stessa direzione si sono mosse le principaliAgenzie internazionali che si occupano di ALIMENTAZIONE e salute.

7 In Italia, fin dal 1986 l INRAN si fatto carico di tale iniziativa e, con la collaborazione di numerosirappresentanti della comunit scientifica nazionale, ha predisposto e successivamente diffuso leprime LINEE GUIDA per una sana ALIMENTAZIONE italiana . Nel 1997 con analoghe modalit statapredisposta la prima revisione, cui segue la presente revisione motivo per il quale le LINEE GUIDA vengono compilate e diffuse in milioni di copie proprio quellodi fornire al consumatore una serie di semplici informazioni e indicazioni per mangiare meglio e congusto, nel rispetto delle tradizioni alimentari del nostro Paese, proteggendo contemporaneamente lapropria salute.

8 Per far questo sono chiamati a collaborare studiosi appartenenti a varie istituzioniscientifiche e accademiche italiane, in grado di affrontare, con le loro differenti competenze, tuttol arco delle varie problematiche riguardanti la e ragion d essere delle LINEE GUIDA quindi l universo dei consumatori, al quale leDirettive sono indirizzate e dal quale devono poter essere agevolmente comprese e utilizzate, perrealizzare una ALIMENTAZIONE sana ed equilibrata, garantendosi pi benessere e salute senza dovermortificare il gusto e il piacere della buona tavola.

9 E tutto ci evidentemente pi facile per coloroche conservano abitudini alimentari tradizionali del nostro Paese, vale a dire un uso frequente di cibimeno densi di energia e pi ricchi di sostanze opportunit e la necessit di una periodica revisione di queste come di altre LINEE GUIDA , pur nelsolco della continuit con le precedenti edizioni, sono facilmente spiegabili. Il primo motivo quello del necessario aggiornamento in base alla continua evoluzione delle cono-scenze scientifiche circa il ruolo dei singoli nutrienti e di vari componenti minori e i relativi bisogni erapporti reciproci nell ambito di una dieta equilibrata.

10 Il secondo motivo certamente quello delmutamento dei consumi, delle abitudini e degli orientamenti alimentari e degli stili di vita, nel qua-dro di una societ che dimostra sempre pi attenzione alle correlazioni fra ALIMENTAZIONE e salute,ma che contemporaneamente vede aumentare sia le patologie legate ad una dieta abituale eccessi-va e/o squilibrata sia la confusione e la disinformazione circa ruoli e funzioni di alimenti e di nutrien-ti. E tutto ci avviene nonostante l impressionante crescita della massa di informazioni dirette al gran-7de pubblico, veicolate da un sempre maggior numero di canali, anche molto innovativi.


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