Example: dental hygienist

Lo Statuto dei lavoratori Legge 300/1970 1 - agesol.it

Roselli - Il lavoro e I contratti 1 Lo Statuto dei lavoratori Legge 300/1970 1 Lo Statuto dei lavoratori compie 35 anni: il 20 maggio 1970 la Legge 300 ha sancito i diritti dei lavoratori italiani portando la Costituzione nelle fabbriche e in tutti i luoghi di lavoro. Negli anni lo Statuto ha subito diverse modifiche, fino alla proposta sull articolo 18 ancora in discussione. Dalla libert d opinione alla tutela della salute e al divieto di discriminazione nei luoghi di lavoro, i principi fondamentali civili e sociali sono estesi al mondo del lavoro. E, il 20 maggio 1970, la libert d associazione e il diritto all'esercizio dell'attivit sindacale ricevono per la prima volta un riconoscimento giuridico.

Roselli - Il lavoro e I contratti 2 diritto di indire assemblee e referendum tra i lavoratori, il diritto a permessi per lo svolgimento di incarichi sindacali, la possibilità di disporre di un locale e di spazi per l'affissione di comunicati.

Tags:

  E di

Information

Domain:

Source:

Link to this page:

Please notify us if you found a problem with this document:

Other abuse

Transcription of Lo Statuto dei lavoratori Legge 300/1970 1 - agesol.it

1 Roselli - Il lavoro e I contratti 1 Lo Statuto dei lavoratori Legge 300/1970 1 Lo Statuto dei lavoratori compie 35 anni: il 20 maggio 1970 la Legge 300 ha sancito i diritti dei lavoratori italiani portando la Costituzione nelle fabbriche e in tutti i luoghi di lavoro. Negli anni lo Statuto ha subito diverse modifiche, fino alla proposta sull articolo 18 ancora in discussione. Dalla libert d opinione alla tutela della salute e al divieto di discriminazione nei luoghi di lavoro, i principi fondamentali civili e sociali sono estesi al mondo del lavoro. E, il 20 maggio 1970, la libert d associazione e il diritto all'esercizio dell'attivit sindacale ricevono per la prima volta un riconoscimento giuridico.

2 Sono gli anni della centralit operaia e dell'unit sindacale, della contestazione giovanile e dei grandi conflitti industriali nelle fabbriche. Obiettivo del governo dell'epoca era quello di contribuire a creare un clima di rispetto della dignit e della libert umana nei luoghi di lavoro. In 35 anni lo Statuto dei lavoratori ha subito diverse modifiche, a partire dal referendum del 1995, intervenuto sulle quote sindacali. Riscritta anche la norma sulle rappresentanze sindacali aziendali, mentre stata superata la disciplina sul collocamento, con le riforme che si sono succedute negli anni. Resta ancora da definire, invece, la questione dell'articolo 18, che stabilisce l'obbligo per il datore di reintegrare il lavoratore licenziato senza giusta causa.

3 Sulla proposta dell attuale governo di sospendere sperimentalmente la norma nelle aziende che, facendo nuove assunzioni a tempo indeterminato, supereranno la soglia dei 15 dipendenti, si spaccato il mondo sindacale e si svolto, nel 2003, un referendum. Ma il disegno di Legge giace ancora in commissione Lavoro del Senato. DALLA PRIMA PROPOSTA DEL 1952 ALL'APPROVAZIONE NEL 1970 La proposta di uno Statuto dei diritti dei lavoratori lanciata per la prima volta da Giuseppe Di Vittorio nel dicembre 1952, durante il terzo congresso della Cgil. Un'intuizione che solo 15 anni pi tardi comincia a diventare realt.

4 Altre due proposte, per iniziativa del Pci e del Psiup, sono depositate in Parlamento nel 1968. Mentre il disegno di Legge di quello che poi diventer lo Statuto dei lavoratori , elaborato dalla Commissione presieduta da Gino Giugni, viene presentato il 24 giugno 1969 dall'allora ministro del Lavoro Giacomo Brodoloni, che per poche settimane dopo muore. La sua opera portata avanti dal successore, Carlo Donat Cattin. E nel maggio del 1970 il testo definitivamente approvato, con l'astensione del Pci. Pur apprezzando questo primo passo verso una legislazione che garantisse le libert costituzionali nei luoghi di lavoro, i comunisti ne lamentavano tuttavia alcuni limiti, come l'esclusione delle tutele per i lavoratori delle imprese minori.

5 GARANTITA LA LIBERTA' DEL LAVORATORE Con la Legge 300 del 1970, contenente 'Norme sulla tutela della libert e dignit dei lavoratori , della libert sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento' e passata alla storia come Statuto dei lavoratori , la Costituzione entra nel mondo del lavoro. Le prime due parti della Legge , 'Libert e dignit del lavoratore' e 'Liberta' sindacale', ribadiscono per i lavoratori alcuni diritti fondamentali civili e sociali gi riconosciuti dalla Costituzione, mentre il titolo terzo, 'L'attivit sindacale', costituisce una legislazione di sostegno nei confronti del sindacato per favorire il suo insediamento nell'impresa.

6 I principali diritti fondamentali sono applicati nel mondo del lavoro come diritti inviolabili del lavoratore, dalla libert di manifestazione del pensiero alla libert di coscienza, dal principio di uguaglianza al diritto alla riservatezza. Sono vietati tra l'altro l'uso di polizie private nei luoghi di lavoro, le perquisizioni personali, l'abuso di potere disciplinare, le indagini sulle opinioni e i controlli sulla vita privata del lavoratore, i comportamenti diretti a fini di discriminazione sindacale, politica, religiosa, di lingua o di sesso. Nella parte dedicata all'attivit sindacale, lo Statuto garantisce il diritto d associazione e d attivit sindacale all'interno dei luoghi di lavoro, riconosce le rappresentanze sindacali aziendali costituite nell'ambito delle confederazioni maggiormente rappresentative e una serie di prerogative come il 1 Di Licia Rita Roselli, direttrice AgeSoL Milano Roselli - Il lavoro e I contratti 2 diritto di indire assemblee e referendum tra i lavoratori , il diritto a permessi per lo svolgimento di incarichi sindacali.

7 La possibilit di disporre di un locale e di spazi per l'affissione di comunicati. Salvaguardato anche il diritto alla saluterei luoghi di lavoro, attraverso il potere attribuito ai lavoratori di controllare l'applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. Le disposizioni sui diritti sindacali si applicano alle 'unita' produttive' che abbiano pi di 15 dipendenti e alle imprese agricole con pi di 5. Il lavoro e i Contratti che lo regolano E' molto importante, prima di instaurare un qualunque rapporto di lavoro, conoscere i propri diritti e doveri Il contratto di lavoro subordinato l'accordo con il quale il lavoratore s impegna a prestare la propria attivit lavorativa all'interno dell'organizzazione produttiva del datore di lavoro che, dal canto suo, s impegna a pagare la retribuzione.

8 Dalla conclusione del contratto derivano per i contraenti alcuni obblighi previsti espressamente dalla Legge . Il contratto di lavoro pu essere stipulato sia oralmente sia in forma scritta (che sempre comunque meglio). In alcuni casi la forma scritta obbligatoria come nel caso del part-time, del contratto a tempo determinato, del contratto di formazione e lavo E' molto importate che, prima di instaurare un qualunque rapporto di lavoro, conoscere i propri diritti e doveri. Si descrivono brevemente le formule contrattuali Contratto a tempo indeterminato Il contratto a tempo indeterminato non prevede la scadenza del rapporto di lavoro e pu essere sia a tempo pieno con la durata massima di 48 ore settimanali (40 ore nei settori industriali e 36 ore nel pubblico impiego), sia part-time.

9 L'assunzione pu prevedere un periodo iniziale di prova, la cui durata fissata all'interno dei CCNL (contratti collettivi nazionali del lavoro), ed diversa in base alla qualifica ed al livello. Durante il periodo di prova, che deve essere previsto nel contratto, il datore di lavoro e il lavoratore possono sciogliere il rapporto senza obbligo di preavviso. Concluso positivamente il periodo di prova l'assunzione diventa definitiva. Contratto a tempo determinato Il contratto di lavoro a tempo determinato, gi disciplinato dal 1962, stato oggetto di una profonda revisione ad opera del , che ha abrogato tutte le norme richiamate in precedenza ed ha approntato una nuova regolamentazione in linea con le indicazioni comunitarie.

10 Di seguito la disciplina attualmente in vigore. Campo d'applicazione Ragioni che determinano il contratto a termine. Stabilisce l'art. 1, n. 368/2001 che l'apposizione di un termine al contratto di lavoro subordinato consentita in presenza di ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo. Le ragioni che hanno determinato la scelta di tale tipologia contrattuale da parte del datore di lavoro: - devono essere esplicitate, non essendo sufficiente un generico riferimento a esigenze di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo; - devono rispondere ai requisiti dell oggettivit e, pertanto, essere verificabili al fine di non dar luogo a comportamenti fraudolenti o abusivi; - devono sussistere al momento della stipulazione del contratto (la sopravvenuta stabilit della esigenza non pu incidere sulla legittimit del contratto di lavoro e del suo termine).


Related search queries