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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Universit e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Direzione generale per il personale scolastico 1 Documento di lavoro per lo sviluppo del Piano di formazione docenti 2016-2019. Questioni operative. Premessa Questo documento il risultato di oltre 42 ore di approfondimenti e workshop svolti dalla Direzione generale per il personale scolastico con la collaborazione degli USR (staff regionali) e di alcune rappresentanze delle scuole polo capo fila di rete per la formazione realizzati presso il MIUR nei giorni 2,3,6,7,8,9 febbraio 2017 e cerca di offrire un quadro di riferimento coerente per lo sviluppo del Piano di formazione 2016-2019. 1 - Questioni attinenti gli standard di QUALITA - Il quadro di riferimento Il piano di formazione si caratterizza come strategia di costruzione di un sistema permanente di formazione per il personale.

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Direzione generale per il personale scolastico

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1 Ministero dell Istruzione, dell Universit e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Direzione generale per il personale scolastico 1 Documento di lavoro per lo sviluppo del Piano di formazione docenti 2016-2019. Questioni operative. Premessa Questo documento il risultato di oltre 42 ore di approfondimenti e workshop svolti dalla Direzione generale per il personale scolastico con la collaborazione degli USR (staff regionali) e di alcune rappresentanze delle scuole polo capo fila di rete per la formazione realizzati presso il MIUR nei giorni 2,3,6,7,8,9 febbraio 2017 e cerca di offrire un quadro di riferimento coerente per lo sviluppo del Piano di formazione 2016-2019. 1 - Questioni attinenti gli standard di QUALITA - Il quadro di riferimento Il piano di formazione si caratterizza come strategia di costruzione di un sistema permanente di formazione per il personale.

2 Questo comporta: - un efficace governance tra tutti i soggetti che organizzano la formazione la continuit nel tempo delle iniziative formative (si richiama la durata triennale del Piano, che esplicita i suoi effetti su tre diversi esercizi finanziari: 2016-2017-2018); - la ricaduta delle attivit per lo sviluppo professionale (incentivi, riconoscimenti, accesso a funzioni, carriere, questioni correlate alle successive concertazioni contrattuali); - la costruzione in itinere di figure e strutture dedicate alla formazione (modelli, formatori, laboratori, centri risorse); - la messa a punto di strumenti per sostenere standard di qualit della formazione (analisi dei bisogni, metodologie attive, contenuti prioritari, dispositivi professionali. Molti di questi aspetti richiedono ulteriori riflessioni in quanto implicano decisioni di elevato profilo politico, legislativo e contrattuale.)

3 In questa sede ci si limita a segnalare un agenda dei punti essenziali, entrando nello specifico solo degli standard di qualit , che possono essere definiti ai vari livelli di gestione del piano. - La qualit della formazione in servizio Le questioni pi rilevanti per sostenere livelli di qualit della formazione in servizio si riferiscono a: - Modalit per analisi dei bisogni formativi, individuali e delle scuole L analisi dei bisogni si connette con le esigenze di sviluppo della scuola (cos come espresse nei suoi documenti istituzionali: PTOF, RAV, PdM, PAI, ecc.) e con un realistico bilancio di Ministero dell Istruzione, dell Universit e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Direzione generale per il personale scolastico 2 competenze, realizzato da ogni insegnante, superando la semplice raccolta delle istanze di formazione espresse dai singoli docenti.

4 In questa fase iniziale, l analisi dei bisogni assume come scelta consapevole le 9 aree prioritarie individuate all interno del Piano di formazione . E opportuno che l analisi dei bisogni sia realizzata a livello di ambito, al fine di costruire una realistica progettazione formativa territoriale che prevedr : eventuali iniziative affidate a scuole dell ambito o a piccole reti di scopo; iniziative di secondo livello o di approfondimento disciplinare gestite anche direttamente dalla scuola capofila formazione ; erogazione di finanziamenti a singole scuole sulla base di specifiche esigenze formative. - Metodologie partecipate e attive di formazione La progettazione di interventi formativi andr oltre la calendarizzazione di incontri seminariali di carattere frontale, prevedendo un coinvolgimento attivo dei corsisti, fin dalla fase di elaborazione dei progetti formativi.

5 E opportuno contenere il numero dei partecipanti alle diverse attivit e privilegiare una dimensione seminariale ed operativa, strutturando i percorsi anche per gruppi di formazione / Ricerca /approfondimento differenziati con la guida di tutor appositamente individuati (e non solo con incontri con esperti). Le attivit dovranno essere orientate all approfondimento di questioni attinenti l insegnamento, le didattiche, la gestione di contenuti e risorse, il coinvolgimento e le relazioni con gli allievi, la valutazione formativa, con precisi riscontri sull azione didattica. Momenti di Ricerca in classe, di documentazione del lavoro, di scambio di materiali favoriscono una dimensione metodologica di forte partecipazione dei docenti. - La profilatura dell Unit Formativa Le azioni formative per gli insegnanti di ogni istituto sono inserite nel Piano Triennale dell Offerta formativa in coerenza con le scelte del Collegio Docenti che lo elabora sulla base degli indirizzi del dirigente scolastico.

6 L obbligatoriet non si traduce, quindi, automaticamente in un numero di ore da svolgere ogni anno, ma nel rispetto del contenuto del piano. La descrizione di una unit formativa pu prendere spunto, da modelli simili elaborati in ambito universitario (il riferimento al CFU : credito formativo universitario, che individuano un segmento formativo strutturato e auto consistente che, secondo le specifiche ANVUR, pari ad un riconoscimento di un impegno complessivo di 25 ore). Tale indicazione puramente esemplificativa. Le istituzioni scolastiche possono, in coerenza con le scelte del Collegio dei docenti, modulare e quantificare l impegno in relazione alla tipologia delle attivit previste. Inoltre sempre a titolo puramente esemplificativo le attivit possono prevedere: a) una parte di interventi frontali o espositivi; b) una parte di studio, approfondimento personale e/o collegiale ed eventuale documentazione anche in modalit on line (preferibilmente con assistenza di tutor on line); c) un parte per le attivit di laboratorio e Ricerca (in forma di sperimentazione in classe, di confronto, di Ricerca - azione, di simulazione, di produzione di materiali.

7 Ministero dell Istruzione, dell Universit e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Direzione generale per il personale scolastico 3 Al di l della rigida scansione temporale, il modello proposto suggerisce una articolazione delle varie situazioni formative, per rendere pi efficace la partecipazione dei docenti. - Presidio nazionale (e locale) dei contenuti della formazione (le 9 priorit ) Le nove priorit definite nel Piano 2016-19 vanno interpretate come aree di riferimento su cui aggregare una pluralit di iniziative. Occorre prestare attenzione alle priorit formative che si snodano attraverso specifici Piani nazionali (PNSD, Lingue, ecc.) per evitare sovrapposizioni di iniziative, che richiedono precisi standard operativi e che si devono innestare su protocolli nazionali (es.)

8 : la lingua inglese per insegnanti di scuola primaria a il CLIL per docenti della secondaria superiore). Gi il Piano indica per ogni azione prioritaria le azioni strategiche, i contenuti, i possibili destinatari che si ipotizza di coinvolgere. Un apposito gruppo di riferimento nazionale, per ciascuna delle 9 priorit , diventer punto di riferimento per stabilire le necessarie connessioni tra azioni nazionali e azioni locali. - Implementazione di dispositivi per incrementare lo sviluppo professionale dei docenti (bilancio di competenze, portfolio personale, patto/piano per lo sviluppo professionale) I dispositivi positivamente sperimentati nell ambito dell anno di formazione per i neo-assunti rappresentano possibili strumenti da estendere verso la totalit dei docenti. A tal fine il MIUR fornir alcuni orientamenti e puntualizzazioni su format anche digitali di tali dispositivi e fisser le condizioni per la loro progressiva generalizzazione.

9 Un apposito gruppo tecnico verr incaricato di revisionare ed implementare gli strumenti in uso, di analizzare ulteriori proposte, di definire i modelli nazionali da utilizzare e di fissare la tempistica di adozione. Nel frattempo saranno agevolate e incentivate iniziative di sperimentazione di scuola e di ambito per un primo utilizzo guidato degli strumenti. - La coerenza con i bisogni delle istituzioni scolastiche (RAV, PdM, PTOF, PAI, ecc.) In sede di revisione del questionario scuola (SNV), di evoluzione del RAV, di monitoraggio dei Piani di miglioramento, sar prestata particolare attenzione alla raccolta di dati e informazioni utili ad affermare il valore strategico della formazione in servizio nella vita di ogni istituto e nelle politiche di miglioramento.

10 Analogamente sar data particolare attenzione nella formazione dei dirigenti scolastici ai temi relativi alla formazione in servizio e alla valorizzazione della professionalit docente che rappresentano, come noto, uno degli indicatori di pregio per la valutazione del dirigente (art. 1 comma 93, Legge n. 107/2015). - Sistemi di monitoraggio Le azioni di monitoraggio prevedono scadenzati momenti di incontro diretto a livello regionale e interregionale con i dirigenti responsabili delle scuole-polo- formazione . Alcuni momenti potranno assumere anche la forma di seminari di formazione tecnico-culturale-gestionale sui temi della formazione e della sua organizzazione. A corredo di ogni azione formativa, a cura del soggetto erogatore o direttore della formazione , dovr essere richiesto ai docenti partecipanti di esprimere una valutazione sulla partecipazione al Ministero dell Istruzione, dell Universit e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Direzione generale per il personale scolastico 4 percorso formativo, sulla base di un modello digitale messo a disposizione dal MIUR (DGPERS) che si ispira direttamente alla check-list sulla qualit della formazione , prevista nel Piano.


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