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POLITECNICO DI MILANO 2004 DIPARTIMENTO DI …

Misure dei consumi di energia elettrica nel settore domesticoRisultati delle campagne di rilevamento dei consumi elettrici presso 110 abitazioni in ItaliaPOLITECNICO DI MILANO2004 DIPARTIMENTO DI ENERGETICAIMICENEMICENEMICENEMICENEMIMIM IMI sure dei CCCC onsumi di ENENENEN ergia EEEE lettricain 110 abitazioni ItalianeCurve di carico dei principali elettrodomestici e degliapparecchi di illuminazioneeERG, end-use Efficiency Research GroupDipartimento di EnergeticaPolitecnico di MilanofinanziamentoMinistero dell'Ambiente e della Tutela del TerritorioDirezione per la Salvaguardia AmbientaleSettembre 2004 IIuna pubblicazione dieERG, end-use Efficiency Research Di Andrea, Andrea Daneseprogetto graficoGianluca RuggiericopertinaGiancarlo Crocettisi ringrazianoLorenzo Pagliano, Pierluigi Alari, Andrew J.

III Indice PREFAZIONE V SOMMARIO 2 DEFINIZIONI E CONVENZIONI 4 INTRODUZIONE 5 Curve di carico e riduzione dei costi di distribuzione 5 Campagna di misura dei consumi di energia elettrica nel settore domestico nel triennio 2000 - 2002 6

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1 Misure dei consumi di energia elettrica nel settore domesticoRisultati delle campagne di rilevamento dei consumi elettrici presso 110 abitazioni in ItaliaPOLITECNICO DI MILANO2004 DIPARTIMENTO DI ENERGETICAIMICENEMICENEMICENEMICENEMIMIM IMI sure dei CCCC onsumi di ENENENEN ergia EEEE lettricain 110 abitazioni ItalianeCurve di carico dei principali elettrodomestici e degliapparecchi di illuminazioneeERG, end-use Efficiency Research GroupDipartimento di EnergeticaPolitecnico di MilanofinanziamentoMinistero dell'Ambiente e della Tutela del TerritorioDirezione per la Salvaguardia AmbientaleSettembre 2004 IIuna pubblicazione dieERG, end-use Efficiency Research Di Andrea, Andrea Daneseprogetto graficoGianluca RuggiericopertinaGiancarlo Crocettisi ringrazianoLorenzo Pagliano, Pierluigi Alari, Andrew J.

2 Pindar,Andrea Roscetti, Nicola LabancaIIII ndicePREFAZIONEVSOMMARIO2 DEFINIZIONI E CONVENZIONI4 INTRODUZIONE5 Curve di carico e riduzione dei costi di distribuzione5 Campagna di misura dei consumi di energia elettrica nel settore domestico nel triennio 2000 - 20026 Caratteristiche del campione di abitazioni monitorate7 APPARECCHI PER IL FREDDO11Il campione monitorato11 Caratteristiche degli apparecchi: et , volume e temperatura12 Curve di carico giornaliere medie12 Frigocongelatori13Et e volume degli apparecchi monitorati13 Consumo medio13 Distribuzione dei consumi in funzione dell et degli apparecchi14 Frigoriferi, congelatori orizzontali e congelatori verticali14 ILLUMINAZIONE17 Caratteristiche del campione installato17 Tipologia delle sorgenti di luce17 Potenza installata18 Consumo medio annuo18 Curve di carico giornaliere medie18 LAVABIANCHERIA E LAVASTOVIGLIE24 Lavabiancheria24 Caratteristiche del campione monitorato24 Consumi medi annui24 Curve di carico giornaliere medie25 IVLavastoviglie25 Consumo medio annuo25 Curve di carico giornaliere medie26 SCALDAACQUA ELETTRICI31 APPARECCHI AUDIOVISIVI E PERSONAL COMPUTER33 Apparecchi audiovisivi33 Caratteristiche del campione monitorato33 Potenza assorbita33 Consumo annualizzato33

3 Televisori e videoregistratori33 Personal computer34 Consumo medio annuo34 Curva di carico giornaliera media34 APPENDICE: GLI STRUMENTI DI MISURA36Il sistema Diace36Il sistema Lam pmeter38 BIBLIOGRAFIA39 VPrefazioneLa razionalizzazione dell uso dell energia rappresenta una delle strade pi virtuose per lariduzione dei consumi di combustibili fossili e il contenimento dell impatto ambientaleassociato alla produzione, distribuzione e consumo di energia elettrica e Italia ha un consumo elettrico pro capite inferiore ad altri paesi europei, non solo per unaelevata efficienza di utilizzazione dell energia nel settore industriale, ma anche per la ridottapresenza di attivit energy intensive, di un clima favorevole.

4 E di prezzi elevati dell energiaconseguenza della fortissima dipendenza dalle per quanto riguarda il livello generale di efficienza energetica il nostro paeserappresenta una realt pi complessa di quanto apparirebbe da una prima lettura dei macrodati. Infatti se vero che l intensit energetica italiana, espressa come rapporto fra energiaconsumata e prodotto interno lordo, una delle pi basse d Europa, pur vero che il datosegmentato per filiere di prodotto rivela situazioni a volte molto pi arretrate rispetto aglialtri paesi europei. Ad esempio, l uso dell'energia nel settore residenziale e terziario,principalmente edifici, che rappresenta oltre il 40% del consumo finale di energia del nostropaese mediamente del 7% meno efficiente della media potenziale di risparmio energetico negli usi finali, elettrici e termici, in Italia solo il settore degli usi finali elettrici, nel 1997 l istituto californiano IPSEP(International Project for Sustainable Energy Paths)

5 , su commissione del Ministerodell Ambiente italiano, valutava che, nonostante la continua crescita della penetrazionedell elettricit negli usi finali, in un periodo di 15-20 anni l Italia potrebbe teoricamentegiungere al risparmio annuo di ben 154 TWh elettrici, grazie all adozione di politiche mirantiad indirizzare gli investimenti verso la sostituzione in blocco degli apparati elettrici diffusicon le tecnologie che rappresentano lo stato dell arte in fatto di efficienza energetica. Ilpotenziale di risparmio del settore residenziale rappresenterebbe il 26% del totale, quello delsettore commerciale il 35%, e quello del settore industriale il 39%.

6 Lo studio dell IPSEP riteneva raggiungibile entro il 2010 l obiettivo del risparmio di 66 TWh elettrici annui. Separagoniamo questa cifra all obiettivo di produzione di elettricit da rinnovabili al 2010 perl Italia fissato dalla direttiva 77/CE/2001 pari a 76 TWh elettrici, ed alla previsione delfabbisogno elettrico, 380 TWh, ci rendiamo conto di quanto sia importante la risorsaefficienza .Ma l impatto di politiche di efficienza non solo energetico: i riflessi sono anche esoprattutto sullo sviluppo e diffusione dell innovazione tecnologica, di crescita industriale edell indotto in un settore in cui l Italia ha ancora una buona presenza sul mercato in efficienza vuol dire portare prodotti nuovi sul mercato finale e sviluppare erafforzare una industria nazionale, gi solida in alcuni settori come gli elettrodomestici e in efficienza vuol dire evitare la costruzione di nuove centrali.

7 Negli Stati Uniti, adesempio, le aziende di distribuzione hanno investito nel decennio 1990-2000 qualcosa come20 miliardi di dollari per interventi in chiave di aumento dell efficienza. I risultati sono statinotevoli, con il risparmio in media di 46 TWh l anno. In termini di potenza, gli interventiVIhanno evitato la costruzione di diverse centrali elettriche, che rappresentano comunque uncosto economico, sociale ed in efficienza vuol dire risparmio economico per la collettivit . Dati consolidatiprovenienti dagli interventi di risparmio effettuati dalle compagnie elettriche statunitensinell ultimo decennio, mostrano un rapporto tra benefici e costi pari a 2,1 nel settore privato ea 1,6 nel settore analisi dei costi effettuata dall Agenzia Internazionale dell Energia su 64 programmi dirisparmio in vari paesi mostra che il 40% dell elettricit risulta risparmiata ad un costoinferiore ai 0,03 euro/kWh, e solo nel 10% dei casi i costi avevano superato gli 0.

8 10euro la proposta di Direttiva sull efficienza energetica del dicembre 2003 molto chiara inproposito e nelle premesse spiega che le esperienze internazionali indicano che possibileconseguire risparmi dell ordine dello 0,5 - 1% l anno .Investire in efficienza vuol dire tutela ambientale. La proposta di Direttiva 2003 prevede chele misure di efficienza energetica contribuiranno in modo sostanziale alla riduzione delleemissioni di gas serra per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione del Protocollo Italia ha oggi effettivamente imboccato la strada dell efficienza energetica grazieall adozione di un meccanismo innovativo a livello mondiale reso operativo a partire dal2005.

9 Con i due Decreti 20-7-2004 del Ministro delle Attivit Produttive e del Ministrodell Ambiente sono assegnati degli obiettivi obbligatori di risparmio energetico ai distributoridi energia elettrica e gas ed attivato parallelamente un meccanismo di titoli di efficienzaenergetica che consentono l accesso al meccanismo anche a societ terze che operano nelsettore dei servizi energetici note comunemente con il nome di ESCO (Energy ServiceCompany). La filosofia, e per molti aspetti anche il meccanismo, analoga al sistema deicertificati verdi adottato per l incentivazione delle fonti si aspetta da questo meccanismo che finalmente si avvii anche in Italia un percorsovirtuoso verso l efficienza energetica, la creazione di ESCO pubbliche e private specializzatenella realizzazione degli interventi e nella commercializzazione di titoli di efficienzaenergetica.

10 Negli Stati Uniti, dove i programmi di risparmio sono stati avviati oltre venti annifa, le attivit delle ESCO si sono sviluppate con un tasso annuo di crescita del 24% nelperiodo 1990-2000, raggiungendo un fatturato annuo di 2 miliardi $.Dal punto di vista ambientale i decreti attiveranno programmi di risparmio energetico chenelle previsioni determineranno una riduzione di circa 7 Mt di CO2 nel questo contesto di forte promozione dell efficienza energetica da parte del Governo statapromossa dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio la realizzazione di questovolume, nato da tre anni di campagne di misura dei consumi elettrici nel settore domesticorealizzate dal Gruppo di Ricerca sull'Efficienza negli usi finali dell'Energia del POLITECNICO diMilano.


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