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Protocollo per la prevenzione delle Data: 20 dicembre 2007 ...

PROCEDURA GENERALE Cod.: PGSGQ14. Protocollo per la prevenzione delle Data: 20 dicembre 2007. Rev.: 0. infezioni ospedaliere a livello Pagina 1 di 53. dell'apparato respiratorio Indice 1 Scopo e campo di applicazione 5. 2 Responsabilit 5. 3 Siglario/Glossario 6. 4 Descrizione delle Attivit : 4. 1: prevenzione della trasmissione da persona a persona 8. 4. 2: Misure per il trattamento dei materiali e dispositivi medici riutilizzabili 9. 4. 3: Gestione degli umidificatori ambientali 12. 4. 4: Gestione degli umidificatori per ossigenoterapia 13. 4. 5: Ossigenoterapia 14. 4. 6: Aerosolterapia 17. 4. 7: Misure per il controllo dell'uso indiscriminato degli antibiotici e per le 18.

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1 PROCEDURA GENERALE Cod.: PGSGQ14. Protocollo per la prevenzione delle Data: 20 dicembre 2007. Rev.: 0. infezioni ospedaliere a livello Pagina 1 di 53. dell'apparato respiratorio Indice 1 Scopo e campo di applicazione 5. 2 Responsabilit 5. 3 Siglario/Glossario 6. 4 Descrizione delle Attivit : 4. 1: prevenzione della trasmissione da persona a persona 8. 4. 2: Misure per il trattamento dei materiali e dispositivi medici riutilizzabili 9. 4. 3: Gestione degli umidificatori ambientali 12. 4. 4: Gestione degli umidificatori per ossigenoterapia 13. 4. 5: Ossigenoterapia 14. 4. 6: Aerosolterapia 17. 4. 7: Misure per il controllo dell'uso indiscriminato degli antibiotici e per le 18.

2 Vaccinazioni dei pazienti ad alto rischio di 4. 8: Le tecniche di ventilazione meccanica non invasive ( ) tra cui CPAP 19. 4. 9: Aspirazione tracheo-bronchiale 24. : Gestione degli aspiratori portatili 27. : Misure per la tracheotomia e gestione delle cannule tracheali 27. : Intubazione naso-oro-tracheale 35. : Igiene del cavo orale nelle persone intubate o tracheostomizzate 39. : Gestione dei circuiti e filtri dei ventilatori 41. : Misure per il paziente laringectomizzato 45. : Posizionamento e gestione del drenaggio toracico 47. : Misure per inserzione/ mantenimento sondino alimentazione enterale 49.

3 : Misure inerenti la prevenzione dei fattori di rischio legati all'ambiente 51. 5 Riferimenti 53. Descrizione modifica: 1^ stesura - revisione 0. Preparato e verificato Approvato Emesso DDSI G. BOARINO - V. VENTURINO BROCIERO. Inferm. coordinatori Anest/Rianim Medicina d'Urg IID A. TIBALDI. Dott. A. VANNI FRIGERI. PROCEDURA GENERALE Cod.: PGSGQ14. Protocollo per la prevenzione delle Data: 20 dicembre 2007. Rev.: 0. infezioni ospedaliere a livello dell'apparato Pagina 2 di 53. respiratorio INTRODUZIONE. Dalla letteratura sappiamo che i microrganismi patogeni o potenzialmente patogeni possono accedere alle vie aeree inferiori mediante tre meccanismi principali: - l'aspirazione di microrganismi presenti a livello orofaringeo - l'inalazione di aerosoli contenenti microrganismi - la diffusione per via ematica di un focolaio di infezione a distanza.

4 Di queste tre vie la prima probabilmente responsabile della maggior parte dei casi di polmonite batterica, sia ospedaliera che acquisita sul territorio. La polmonite nosocomiale un'infezione delle basse vie respiratorie che si sviluppa durante l'ospedalizzazione e che non presente n in incubazione al momento dell'ammissione e generalmente non si manifesta prima di 48. ore dalla degenza o prima delle 72 ore dall'intubazione del paziente nelle degenze di area critica1. La diagnosi di polmonite pu essere difficile, ma in genere dipende dalla combinazione di segni e sintomi clinici e radiologici, quali la presenza di infiltrato polmonare, febbre, tosse e produzione di espettorato caratteristico.

5 Gli ultimi dati stimano nel 30% l'incidenza delle polmoniti nosocomiali, e pertanto attualmente occupano il 1 . posto tra le infezioni ospedaliere pi comuni: rispetto alle infezioni delle vie urinarie e le infezioni delle ferite chirurgiche, che in precedenza erano le pi frequenti, le infezioni nosocomiali a livello polmonare sono raddoppiate come successo anche per le batteriemie. Inoltre la polmonite l'infezione ospedaliera che si associa pi frequentemente al decesso del paziente subito dopo le batteriemie, pertanto rappresenta uno tra i problemi prioritari per l'attivit di controllo delle Infezioni Ospedaliere ( ).

6 Dalla letteratura si evince inoltre che: a) le HAP (Hospital Acquired Pneumonia), polmoniti nosocomiali acquisite dopo le prime 48 ore di ricovero, in particolare hanno un elevato rischio di morte in caso di: - presenza di batteriemia - isolamento di particolari microrganismi ma anche di germi opportunisti, ospedalieri, che possono divenire farmaco-resistenti - problemi di salute di base di tipo internistico piuttosto che chirurgico - errata terapia empirica iniziale b) chi muore di polmonite nosocomiale, generalmente muore di sepsi. 1. American Thoracic Society Guidelines, Am J Respir Crit Care med 2005.

7 2. PROCEDURA GENERALE Cod.: PGSGQ14. Protocollo per la prevenzione delle Data: 20 dicembre 2007. Rev.: 0. infezioni ospedaliere a livello dell'apparato Pagina 3 di 53. respiratorio IMPORTANTE PER GLI INFERMIERI: Ricordiamo che gli infermieri, unici operatori sanitari vicini alle persone assistite ventiquattro ore al giorno, possono essere i primi ad accorgersi dei segni e dei sintomi generali, e specifici di sepsi: 1. febbre, spesso associata a brividi scuotenti, soprattutto in fase precoce; in alcuni casi ipotermia soprattutto in pazienti giovani o anziani 2. aumento della frequenza respiratoria, dispnea e/o escreato purulento 3.

8 Aumento della frequenza cardiaca 4. cute calda, arrossata 5. debolezza generalizzata. Ricordiamo inoltre le principali alterazioni biologiche nella sepsi: 1. alterata conta dei globuli bianchi, solitamente il numero aumentato, in alcuni casi gravi pu essere basso in modo anormale 2. I batteri o altri microrganismi possono essere identificati nei fluidi biologici come sangue, urine, escreato attraverso test di laboratorio. Nella sepsi grave e nello shock settico, la performance di ogni organo vitale pu essere ridotta: a) molti pazienti richiedono ossigeno-terapia, alcuni possono necessitare di tracheostomia o tubo endotracheale e richiedere l'ausilio di ventilazione meccanica b) possono verificarsi alterazione della funzione renale con riduzione di produzione di urina fino all'Insufficienza Renale Acuta c) anomalie del sistema della coagulazione d) il paziente si pu presentare disorientato, confuso o presentare compromissione dello stato di veglia, e) possono verificarsi alterazioni epatiche che spesso si manifestano con ittero, alterazioni del livello del glucosio nel sangue (iperglicemie o ipoglicemia).

9 IN CASO DI DIAGNOSI DI SEPSI GRAVE EFFETTUATA ENTRO I PRIMI QUATTRO GIORNI SI PUO'. OTTENERE UNA MIGLIORE PROGNOSI PER LA PERSONA ASSISTITA. 3. PROCEDURA GENERALE Cod.: PGSGQ14. Protocollo per la prevenzione delle Data: 20 dicembre 2007. Rev.: 0. infezioni ospedaliere a livello dell'apparato Pagina 4 di 53. respiratorio FATTORI DI RISCHIO. PER POLMONITE NOSOCOMIALE. LEGATI ALL'OSPITE: LEGATI A LEGATI A PROCEDURE LEGATI. PROCEDURE ASSISTENZIALI: ALL'AMBIENTE: INVASIVE: - et > 65 anni - Intubazione - Trasmissione persona- - inquinamento del - gravi malattie di base endotracheale persona sistema idrico da - immunodepressione e ventilazione Legionella - COPD (Chronic meccanica - Trasmissione attraverso Obstructive attrezzature - inquinamento dei Pulmonary Disease)

10 - Tracheotomia contaminate sistemi di - Livello di coscienza condizionamento alterato e/o coma - Sondino naso gastrico - uso indiscriminato di dell'aria da - Patologie o stati che e alimentazione antibiotici Aspergillus alterano il pH gastrico enterale - Interventi toraco- - altro addominali, testa e - Caterismo venoso collo e Centrale politraumatizzati In base alle indicazioni del Ministero della Salute e della Regione Piemonte,le Aziende Sanitarie devono attivare programmi di attivit per la sorveglianza ed il controllo delle Infezioni Ospedaliere ( ) che prevedano interventi inerenti la prevenzione delle a livello dell'apparato respiratorio pertanto si costituito un gruppo di lavoro composto da operatori della Direzione Sanitaria di Presidio, Infermieri coordinatori, Infermieri al fine di revisionare e/o produrre procedure/protocolli aggiornati in base all'Evidence Base Medicine e all'Evidence Base Nursing inerenti tale problematica.


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