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Sapa di fico d’india - sardegnaagricoltura.it

Laore Sardegna - Agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura - di fico d indiaBevande alcoliche, distillati e liquoriDescrizione sintetica del prodottoDenso liquido di colore marrone chiaro, ottenuto dalla pro-lungata cottura della polpa e del succo dei frutti del ficod'india, utilizzato per la preparazione dei : fichi d'india freschi, buccia secca d'arancia, fi-nocchio selvatico fresco. Si prepara nel mese di settembrequando i fichi d'india raggiungono una maturazione i fichi ben maturi nelle campagne locali, nella stessagiornata (per evitare l'inacidimento) vanno sbucciati e spre-muti schiacciandoli con le passa quindi ad una prima cottura di circa 30 min. che halo scopo di favorire il distacco dei semi dalla polpa.

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1 Laore Sardegna - Agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura - di fico d indiaBevande alcoliche, distillati e liquoriDescrizione sintetica del prodottoDenso liquido di colore marrone chiaro, ottenuto dalla pro-lungata cottura della polpa e del succo dei frutti del ficod'india, utilizzato per la preparazione dei : fichi d'india freschi, buccia secca d'arancia, fi-nocchio selvatico fresco. Si prepara nel mese di settembrequando i fichi d'india raggiungono una maturazione i fichi ben maturi nelle campagne locali, nella stessagiornata (per evitare l'inacidimento) vanno sbucciati e spre-muti schiacciandoli con le passa quindi ad una prima cottura di circa 30 min. che halo scopo di favorire il distacco dei semi dalla polpa.

2 Si proce-de poi alla colatura utilizzando un pezzo di sacco di iutache, grazie alla trama larga, riesce a separare il semi passa finalmente alla cottura che deve avvenire a fuocolento per circa 6 ore. Per aromatizzare la sapa, durante labollitura vanno aggiunte le scorze di arancia seccate all'ariain inverno e un mazzetto fresco di infiorescenze di succo liquido deve raffinare sino a diventare denso, ci che avviene quando si riduce all'incirca ad un quinto. Rag-giunta la densit ideale, si interrompe la cottura e si quindi conservata in bottiglie di vetro chiuse con tappidi sughero assicurandosi che non ci siano contatti con l' inoltre tenuta lontana da fonti di luce o di calore.

3 La du-rata della sapa pu variare dai 2 ai 5 Tradizionale della SardegnaDATI SUL PRODOTTOD enominazione:Sapa di fico d india Succo cotto di fico d indiaperpreparazione di dolciSinonimi:Saba de figu moriscaNome geografico abbinato:nessunoTerritorio interessato alla produzione:Tutto il territorio della Regione SardegnaCostanza metodo di produzione oltre 25 anni:accertatoRichiesta deroghe normativa igienico-sanitaria:nessunaMateriali e attrezzature per la preparazione eil condizionamentoLa spremitura avviene a mano in un contenitore in terracot-ta verniciato internamente (xivedda).La 1 e 2 cottura avviene in un pentolone in rame colatura avviene con un pezzo di sacco di iuta opportu-namente lavato e sterilizzato.

4 La conservazione si fa in bot-tiglie di vetro opportunamente lavate e locale utilizzato per la cottura, oggi come nel passato, la cucina di casa, con la differenza che oggi usa il fornellodella cucina a gas anzich il caminetto o la cucina a omogenee e regole tradizionali daoltre 25 anniLa sapa di fico d'india era ed un prodotto sostitutivo dellasapa di mosto d'uva. Un tempo, essa era preparata solodalla popolazione povera che, non possedendo vigne equindi mosto, poteva in tal modo realizzare quei dolci tradi-zionali (in particolare il pane 'e saba) che si basano su que-sto ingrediente di Sardegna - Agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura - riconoscimento comunitarioI prodotti tradizionali agro-alimentari insieme ai pro-dotti DOP e IGP, ai vini DOC e DOCG e i vini IGT e aiprodotti meritevoli di riconoscimento comunitario perla cui realizzazione si usano materie prime di partico-lare pregio, rientrano tra i prodotti sono oggetto di particolare attenzione da partedei governi locali, regionali, nazionali e dell' prodotti tradizionaliCon il termine "prodotti tradizionali" s'intendono queiprodotti agroalimentari le cui metodiche di lavorazione.

5 Conservazione e stagionatura risultino consolidate neltempo, omogenee per tutto il territorio interessato, se-condo regole tradizionali, per un periodo non inferioreai venticinque "sistema" dei prodotti tradizionali regolamentatodal decreto del 18 luglio 2000. Prodotto Tradizionale" un marchio di propriet del Mipaf che si colloca al di fuoridella normativa sulle attestazioni DOP, IGP e ' un prodotto che si conosce da almeno 100 anni, secondola memoria delle persone molto anziane che ne hanno tra-mandato la ricetta e il savoir che come ingrediente di base, nei passati periodi dimiseria, veniva consumata anche per imbeverci il pane, quindicome alimento che contribuiva a sfamare non solo i bambi-ni.

6 Attualmente viene ancora prodotta a livello familiare perl'uso dolciario e talvolta viene pure commercializzato su uncircuito decisamente alimentare del processo e dei ma-teriali di contattoIl prodotto subisce una lunghissima cottura e non dovreb-be essere soggetto a punti critici di potenziali contamina-zioni. In fase di conservazione, il contatto con l aria, confonti di luce o di calore potrebbero provocare un inaridimentodel dell agricoltura e riforma agro-pastoraleAgenzia Laore SardegnaVia Caprera n. 8, 09123 - Cagliaritel. 070 6026 - fax. 070 6026


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