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STORIA DELLA MUSICA - Istituto superiore di Studi Musicali ...

1 TESI I: Origini DELLA MUSICA I primi strumenti La MUSICA DELLA mitologia L etnomusicologia STORIA DELLA MUSICA tratta DELLA MUSICA colta europea. Sono escluse le musiche dei popoli primitivi, quelle orientali e quelle popolari. La difficolt delle musiche primitive la mancanza di scrittura. Passo decisivo per il superamento di questa difficolt stato il fonografo di Edison (1878). Con la raccolta e lo studio di fonogrammi nasce l etnomusicologia. primi etnomusicologi: Wallaschek, Stumpf, Sachs, Schneider, Bela Bartok L origine DELLA MUSICA Darwin sosteneva che la MUSICA nasce dall imitazione dei suoni DELLA natura. Wallashek e Bucher sostenevano che l origine nella MUSICA nel ritmo, che accompagnava molte attivit tribali collettive. E impossibile che una realt varia come la MUSICA possa avere un unica origine, ma diffusa la convinzione che la MUSICA si sia sviluppata contemporaneamente al linguaggio Gli strumenti dei popoli primitivi - idiofoni: strumenti a percussione senza membrana, sonagli, xilofoni e gong - membranofoni: tamburi - aerofoni: bastone sibilante, flauti di legno, di argilla o a pi canne (siringhe) - cordofoni: arco, salterio di canna.

TESI I: Origini della musica – I primi strumenti – La musica della mitologia L’etnomusicologia Storia della musica tratta della musica colta europea. Sono escluse le musiche dei popoli primitivi, quelle orientali e quelle popolari. La difficoltà delle musiche primitive è la mancanza di scrittura. Passo decisivo per il

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1 1 TESI I: Origini DELLA MUSICA I primi strumenti La MUSICA DELLA mitologia L etnomusicologia STORIA DELLA MUSICA tratta DELLA MUSICA colta europea. Sono escluse le musiche dei popoli primitivi, quelle orientali e quelle popolari. La difficolt delle musiche primitive la mancanza di scrittura. Passo decisivo per il superamento di questa difficolt stato il fonografo di Edison (1878). Con la raccolta e lo studio di fonogrammi nasce l etnomusicologia. primi etnomusicologi: Wallaschek, Stumpf, Sachs, Schneider, Bela Bartok L origine DELLA MUSICA Darwin sosteneva che la MUSICA nasce dall imitazione dei suoni DELLA natura. Wallashek e Bucher sostenevano che l origine nella MUSICA nel ritmo, che accompagnava molte attivit tribali collettive. E impossibile che una realt varia come la MUSICA possa avere un unica origine, ma diffusa la convinzione che la MUSICA si sia sviluppata contemporaneamente al linguaggio Gli strumenti dei popoli primitivi - idiofoni: strumenti a percussione senza membrana, sonagli, xilofoni e gong - membranofoni: tamburi - aerofoni: bastone sibilante, flauti di legno, di argilla o a pi canne (siringhe) - cordofoni: arco, salterio di canna.

2 Sono gli antenati dell arpa Spesso agli strumenti era associato un risuonatore che, messo a contatto col corpo vibrante, aumentava la sonorit MUSICA e mitologia Molti popoli ritengono la MUSICA dono degli dei ( MUSICA = voce DELLA natura) - Alcuni popoli indiani d America ritengono che dio abbia creato il mondo cantando 3 volte - Nella mitologia cinese alcuni canti sono la voce degli otto antenati - I sacerdoti dei popoli primitivi esercitano le funzioni religiose con una sorta di linguaggio sonoro - Nella Bibbia le mura di Gerico sono abbattute dalle trombe di Israele e l arpa di David placa la follia di re Saul - Nella mitologia greca Ermete inventa la lira da un guscio essiccato di tartaruga, Orfeo col suo canto placa le potenze dell Ade, Anfione costruisce le mura di Tebe col suono DELLA sua lira - Speculazione filosofiche di natura indiana e cinese collocano il suono al centro del sistema cosmologico TESI II: La MUSICA dei selvaggi e dei primi popoli storici: egiziani, cinesi, assiri e babilonesi, ebrei Gli egiziani Fin dall antichit collegarono MUSICA e religione.

3 Il canto sacro era di pertinenza esclusiva dei sacerdoti, mentre la MUSICA profana era affidata a musicisti di sesso maschile, che suonavano arpe e flauti. Dopo le conquiste militari dei secoli XVIII-XIV i contatti con altri popoli cambiarono la tradizione musicale: le esecuzioni vennero affidate a donne professioniste, in particolare di origine siriana. Ci sono pervenuti alcuni strumenti Musicali ritrovati nelle tombe, quali flauto in legno a canna singola o doppia, tromba, castagnette, sistri e crotali, arpa, cetra e pandora (di origine orientale). Sachs afferma che gli egiziani impiegassero scale pentafoniche discendenti, altri affermano che conoscessero, come i greci, anche la scala eptafonica. Nel III sec. Ctesibio di Alessandria invent l organo idraulico. Molte illustrazioni parietali illustrano cantori che atteggiano variamente mani e braccia.

4 Sachs e Hickmann hanno interpretato gli atteggiamenti come una sorta di notazione, la chironomia. 2 I popoli mesopotamici La MUSICA aveva funzioni religiose, pi tardi fu usata anche in Studi matematici. Gli strumenti pi usati erano l arpa (in particolare presso i sumeri), la cetra, flauti diritti in legno o metallo, castagnette, sistri e piatti. La MUSICA fu anche usata dagli assiri per stimolare i soldati al combattimento. Israele: la cantillazione, il jubilus, i salmi La MUSICA ebraica ebbe un periodo di splendore nel periodo dei re (XI-X sec. ). Davide era un provetto arpista e compositore di salmi (si pensava che avesse composto lui stesso tutti i 150 salmi, ma cos non ). Salomone organizz professionalmente i cantori del tempio di Gerusalemme. Gli strumenti pi usati erano il kinnor (strumento a 10 corde pizzicate), lo sciofar (corno di capra), l ugab (zampogna o flauto diritto).

5 Uno studio condotto all inizio del 900 da Idelsohn su alcune popolazioni ebraiche stanziate nello Yemen e in Palestina, mostra evidenti affinit con le melodie gregoriane. Studi successivi mostrano che modi esecutivi e forme del primo canto cristiano erano propri DELLA MUSICA ebraica ed estranei alla MUSICA greco-romana. Le caratteristiche comuni sono: - cantillazione: recitazione intonata su poche note contigue regolata dal ritmo dei versi sacri - jubilus: vocalizzo, a volte esteso, svolto sulle sillabe di una sola parola (spesso alleluja ) I cinesi I suoni venivano messi in relazione con l ordine dell universo (punti cardinali, stagioni, pianeti, ) Attribuivano alla MUSICA la capacit di influire sui costumi. Dalle prime dinastie la MUSICA era basata su una scala pentafonica, ma gi dal III sec. si usava una scala di 12 suoni (non cromatica!)

6 Formata da 6 lu maschili e 6 lu femminili. Si usavano molti strumenti , spesso organizzati in organismi simili alle nostre orchestre. Gli strumenti pi diffusi erano: - king, un litofono formato da lastre di pietra calcarea a L, appese a un telaio e percosse con un mazzuolo - chin, salterio con cassa a forma di semitubo munito di 7 corde - cheng, un organo a bocca - pipar, liuto dal manico corto Gli indiani Il popolo extraeuropeo dalla STORIA musicale pi varia ed estesa. Il sistema musicale, risalente al II sec. si basa su un gran numero di scale. Comune a tutte le scale l ottava, divisa, come nel sistema occidentale, in toni e semitoni. Ma l organizzazione di tale scala molto complessa in quanto ogni intervallo diviso in 2, 3 o 4 srutis o elementi (in tutto 22). Questo sistema consente un gran numero di scale modali. Il modo detto ragas (colore, stato d animo) e ve ne sono diverse migliaia.

7 Gli strumenti pi usati: cimbali e tamburi (tra cui il tabla, tamburo doppio in ottone e legno), flauti e il vina, strumento a corde pizzicate con un plettro. Lo strumento ad arco pi importante il sarangi a 4 corde, tozzo e quadrato. TESI III: La MUSICA dei greci e dei romani L eredit DELLA MUSICA greca L elemento di continuit tra MUSICA ellenica e MUSICA colta europea il sistema teorico greco, precursore del sistema diatonico. Altro aspetto comune tra il canto greco e il primo canto cristiano l aspetto puramente monodico. 3 I trattati Sviluppavano con approccio matematico soprattutto il problema DELLA suddivisione dell ottava e la teoria degli intervalli. La tradizione vuole che i primi trattati furono scritti (non pervenuti) da Pitagora di Samo (sec. VI ). A lui si fa risalire l adozione del monocordo per definire i rapporti tra intervalli grazie alla lunghezza di una corda.

8 Storicamente la trattatistica greca ebbe origine nel III sec. con Aristosseno di Taranto, discepolo di Aristotele, che scrisse gli Elementa Harmonica e gli Elementa Rhytmica. La nostra conoscenza DELLA teoria MUSICA greca si basa, oltre che su Aristosseno, anche sui suoi seguaci, gli armonisti : Euclide (III sec. ), Plutarco (I-II sec. ), Tolomeo (II sec. ), Quintiliano (II sec. ), Alipio (IV sec. ), la cui Introduzione alla MUSICA contiene le tavole per trascrivere le musiche greche a noi pervenute. Le musiche Una ventina di brani sparsi scritti su pietra o papiro. Frammenti di tragedie, 2 inni delfici in onore di Apollo, l epitaffio di Sicilo, 3 inni di Mesomede di Creta (II sec. ). Lo scarso numero di frammenti Musicali rispetto a quelli letterari indica che la MUSICA era tradizione orale. La MUSICA si svolgeva sulla base di nuclei melodici detti nomoi (norma, legge) La notazione L esistenza di una notazione, presente dal IV sec.

9 Non contraddice la condizione di documento orale di un brano. Essa era usata dal musicista per uso privato, non come mezzo di comunicazione. Vi erano 2 tipi di notazione, una vocale (lettere dell alfabeto) e una strumentale (segni forse fenici) Il canto e gli strumenti Il canto poteva essere corale all unisono (corodia) o solistico (monodia). Forme DELLA lirica corale furono il peana in onore di Apollo, il ditirambo in onore di Dionisio, l imeneo (canto di nozze), il trenos (canto funebre), il partenio (cori di fanciulle), e inni in onore di dei e uomini illustri. La monodia fu adottata nella poesia dorica e ionica. Gli strumenti : Lira o cetra, strumento sacro ad Apollo, di varie dimensioni (la magadis era la pi grande) prima di 4, poi di 7 corde. Aulo, strumento a fiato ad ancia doppia simile ad un oboe, importato dalla Frigia, era sacro a Dionisio Ritmica Giambo (breve, lunga), Trocheo (lunga, breve), Tribraco (una terzina), Spondeo (lunga, lunga) Modi, armonie, sistema perfetto La base era il tetracordo, successione di 4 suoni discendenti compresi entro una quarta giusta.

10 Gli estremi del tetracordo erano fissi, i suoni interni mobili: diatonico, cromatico ed enarmonico (con 2 micro intervalli di di tono). Tre modi: dorico (semitono in basso, virile e grave), frigio (in mezzo, spontaneo e dolce), lidio (in alto, molle e conviviale). 4 L unione di 2 tetracordi avveniva per disgiunzione (diazeusi, punto di distacco tra 2 tetracordi disgiunti) o congiunzione (sinaf , punto comune di 2 tetracordi). Se si abbassa di un ottava il tetracordo superiore si ha un ipomodo, mentre alzando di un ottava il tetracordo inferiore si ha un ipermodo. Un armonia dorica ottenuta tramite sinaf , diazeusi e sinaf + una nota, abbraccia 2 ottave ed detta sistema perfetto (teleion) La MUSICA dei romani Si ignora se a Roma la MUSICA abbia avuto caratteri originali. Era probabilmente abbinata a spettacoli di origine etrusca quali il fescennino e l atellana.


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