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STRUMENTI, NORMATIVA, STRATEGIE EDUCATIVE …

strumenti , NORMATIVA, STRATEGIE EDUCATIVEPER LADIDAT TICA INCLUSIVAconGuida alla compilazione del PDPQ uestionario sugli STILI DI APPRENDIMENTOS cheda di COLLABORAZIONE SCUOLA-FAMIGLIABISOGNI EDUCATIVI SPECIALIBESB arbara UrdanchDSA normativa 120/03/15 18:132 Direzione editorialeDoriana GoGlioRedazioneMaria letizia MinsentiRealizzazione editorialecon la collaborazione di elena Cerrato, Cinzia Dal MassoCopertinaiMpa Ginaria, torinoRealizzazione lastre CTPF otoinCisa eFF eGi, saviGliano (Cn)Stampa eDizioni il Capitello, torinoPROPRIET LETTERARIA RISERVATAL editore, nell ambito delle leggi internazionali sul copyright, a disposizione degli aventi diritto non potuti edizione: marzo 2015 Ristampa 6 5 4 3 2 1 2020 2019 2018 2017 2016 2015 eDizioni il Capitello, Tor inoVia Sansovino, 243/22/R - 10151 TorinoTel.

3 NORMATIVA STRATEGIE EDUCATIVE E DIDATTICHE CONOSCERE E AGGIORNARSI — Le tappe della legge: dalla disabilità ai BES pp. 7, 10, 14, 15, 72 — Le funzioni e i compiti

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1 strumenti , NORMATIVA, STRATEGIE EDUCATIVEPER LADIDAT TICA INCLUSIVAconGuida alla compilazione del PDPQ uestionario sugli STILI DI APPRENDIMENTOS cheda di COLLABORAZIONE SCUOLA-FAMIGLIABISOGNI EDUCATIVI SPECIALIBESB arbara UrdanchDSA normativa 120/03/15 18:132 Direzione editorialeDoriana GoGlioRedazioneMaria letizia MinsentiRealizzazione editorialecon la collaborazione di elena Cerrato, Cinzia Dal MassoCopertinaiMpa Ginaria, torinoRealizzazione lastre CTPF otoinCisa eFF eGi, saviGliano (Cn)Stampa eDizioni il Capitello, torinoPROPRIET LETTERARIA RISERVATAL editore, nell ambito delle leggi internazionali sul copyright, a disposizione degli aventi diritto non potuti edizione: marzo 2015 Ristampa 6 5 4 3 2 1 2020 2019 2018 2017 2016 2015 eDizioni il Capitello, Tor inoVia Sansovino, 243/22/R - 10151 TorinoTel.

2 011 4513611 - Fax 011 4513612internet: : i collegamenti esterni (link) ai siti forniti sul volume e sulle espansioni digitali a esso collegate sono stati verificati dalle Edizioni il capitello in data anteriore alla pub-blicazione. Dopo tale data, la casa editrice declina ogni responsabilit in merito alla loro persistenza in rete, qualit , contenuti, affidabilit , aggiornamento. Inoltre dal momento che la struttura della rete Internet, basata sui collegamenti iper-testuali, consente con facilit e immediatezza l accesso automatico e diretto a siti dai contenuti pi diversi localizzati in ogni parte del mondo non si garantisce che l utente non possa venire in contatto con informazioni inadeguate o comunque non normativa 220/03/15 18:13 3 NORMATIVASTRATEGIE EDUCATIVE E DIDATTICHECONOSCERE E AGGIORNARSI Le tappe della legge: dalla disabilit ai BES pp.

3 7, 10, 14, 15, 72 Le funzioni e i compiti dei docenti pp. 8, 9, 10 OSSERVARE E SCOPRIRE I campanelli di allarme pp. 11-13 Gli stili di apprendimento pp. 16-18 APPROFONDIREI testi integrali della normativa nel sito 1 Questionario per studenti E TU, DI CHE STILE SEI? A1 pp. 2-8 ALLEGATO 2 Scheda COLLABORAZIONE scuola-famiglia A2 pp. 1-9 ALLEGATO 3 PDP Piano Didattico Personalizzato A2 pp. 1-19 METTERE IN ATTOS trategie per l inclusione pp. 18-32 PERSONALIZZARE L APPRENDIMENTOP redisporre e utilizzare il PDP pp. 21-32in questa Guidaper laDIDATTICA INCLUSIVASTRUMENTI OPERATIVI materiali fotocopiabili pronti per l usoDSA normativa 320/03/15 18:134 Indice Bisogni Educativi Speciali e Disturbi Specifici di Apprendimento 7 I BES nella bozza di decreto-legge La Buona Scuola 7 Quali alunni con BES?

4 8 Che cosa deve fare la scuola? 8 Dall integrazione all inclusione 8 1. 4 .1 Le funzioni del Gruppo di lavoro per l inclusione 9 Gli alunni con DSA: i Disturbi Specifici di Apprendimento 10 1. 5 .1 Definizione e dintorni 10 Campanelli d allarme 11 I sintomi pi comuni nei soggetti con DSA 11 Sezione linguistico-espressiva 11 Sezione lingue straniere 12 Sezione logico-matematica 13 Sostegno 13 La tutela dei dislessici: che cosa prevede la legge 14 La Legge n. 170 dell 8 ottobre 2010 14 Il Decreto Ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011 15 Come apprendiamo? Stili di apprendimento e didattica inclusiva 16 2.

5 1 Quali sono gli stili di apprendimento? 16 Il questionario sugli stili di apprendimento 17 E tu, di che stile sei? 17 Come somministrare il questionario? 17 Quale stile per gli allievi con DSA? 18 E quali STRATEGIE adottare? 181 2 DSA normativa 420/03/15 18:13 5 Dall osservazione al Piano Didattico Personalizzato 19 3 .1 La scheda di collaborazione/osservazione: uno strumento innovativo e operativo 19 La scheda per la scuola secondaria 20 La compilazione del PDP: indicazioni operative 21 Sezione A 21 Sezione B - Parte I 22 Sezione B - Parte II 23 Sezione C 24 Sezione D 27 Sezione E 28 Indicazioni per la personalizzazione della verifica e della valutazione 31 Il patto con la famiglia 32 In rete e in biblioteca 33 5 .1 Siti utili con informazioni, software didattico, blog, mappe concettuali 33 Bibliografia 33 Gli strumenti operativi 35 ALL.

6 1 questionario per gli studenti E tu, di che stile sei? ALL. 2 per la scuola secondaria di primo/secondo grado per le istituzioni formative del sistema iefp Scheda di collaborazione tra istituzioni scolastiche e famiglia, descrittiva delle azioni didattico-pedagogiche e delle abilit scolastiche ALL. 3 per allievi con bisogni educativi speciali Modello di Piano Didattico Personalizzato (PDP) 2014-2015 La normativa nel sito 723 4 5 IndiceDSA normativa 520/03/15 18:136 Ogni studente suona il suo strumento, non c niente da fare. La cosa difficile conoscere bene i nostri musicisti e trovare l armonia. Una buona classe non un reggimento che marcia al passo, un orchestra che prova la stessa se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing bloing, la cosa importante che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualit che il loro contributo conferisce all insieme.

7 Siccome il piacere dell armonia fa progredire tutti,alla fine anche il piccolo triangolo conoscer la musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscer la stessa musica.(Daniel Pennac, Diario di scuola, Feltrinelli)DSA normativa 620/03/15 18:13 Bisogni Educativi Speciali e Disturbi Specifici di Apprendimento1 7 Bisogni Educativi Speciali e Disturbi Specifici di ApprendimentoL espressione Bisogni Educativi Speciali (BES) entrata nel lessico scolastico e non solo, a segui-to dell emanazione della Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica :1 NORMATIVA L area dello svantaggio scolastico molto pi ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit.

8 In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una variet di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi spe-cifici, difficolt derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perch appartenenti a culture diverse .La Direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in difficolt il diritto alla personalizzazione dell ap-prendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53 I BES nella bozza di decreto-legge La Buona Scuola La Direttiva chiarisce chi sono i BES: .. ogni alunno, con continuit o per determinati periodi, pu manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psico-logici, sociali, rispetto ai quali necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta.

9 Il Bisogno Educativo Speciale rappresenta pertanto qualsiasi difficolt evolutiva di funzionamento in ambito educativo e/o di apprendimento che necessita di educazione finalizzata all recente bozza di decreto-legge La Buona Scuola , presentata il 12 marzo 2015, si NORMATIVA Sezione III Disposizioni urgenti in materia di inclusioneArticolo 8 (Inclusione degli alunni con disabilit e con altri bisogni educativi speciali)1. Il comma 5 dell articolo 12 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 cos sostituito: 5. All individuazione dell alunno come persona con disabilit ed all acquisizione della relativa documentazione, fa seguito un piano educativo individualizzato, alla cui definizione provvedono congiuntamente, con la collaborazio-ne dei genitori della persona con disabilit , gli operatori delle unit sanitarie locali e, per ciascun grado di scuola, i docenti curricolari delle singole classi e il personale docente specializzato della scuola.

10 2. I bisogni educativi speciali ricomprendono le aree: a) della disabilit , di cui alla legge 5 febbraio 1992, n. 104; b) dei disturbi evolutivi specifici, che ricomprendono, altre ai disturbi specifici dell apprendimento, di cui alla legge 8 ottobre 2010, n. 170, anche i deficit del linguaggio, delle abilit non verbali, della coordinazione motoria e, per la comune origine nell et evolutiva, i disturbi dell attenzione e dell i-perattivit , il funzionamento cognitivo limite o il disturbo evolutivo specifico misto, qualora non rientri nelle previsioni della legge 5 febbraio 1992 n. 104 o della legge 8 ottobre 2010, n. 170; c) dello svantaggio socioeconomico, linguistico, Per gli studenti, con bisogni educativi speciali, non rientranti nelle previsioni di cui alla legge 5 feb-braio 1992, n. 104 e alla legge 8 ottobre 2010, n.


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