Transcription of “Tabelle delle percentuali di invalidità”
1 Tabelle delle percentuali di invalidit 5-2-1992 ( 26-2-1992, n. 47, ). Approvazione della nuovatabella indicativa delle percentuali d invalidit per le minorazioni e ma-lattie 5-2-1992 ( 26-2-1992, n. 47, ). Approvazione della nuovatabella indicativa delle percentuali d invalidit per le minorazioni e ma-lattie invalidantiNUOVA TABELLA delle percentuali D INVALIDIT PER LE MINORAZIONIE MALATTIE INVALIDANTIPRIMA PARTEMODALIT D USO DELLA NUOVA TABELLA D INVALIDIT La nuova tabella fa riferimento alla incidenza delle infermit invalidanti sullacapacit lavorativa secondo i criteri della normativa richiede l analisi e la misura percentuale di ciascuna menomazioneanatomo-funzionale e dei suoi riflessi negativi sulla capacit tabella elenca sia infermit individuate specificatamente, cui attribuita unadeterminata percentuale fissa.
2 Sia infermit il cui danno funzionale permanenteviene riferito a fasce percentuali di perdita della capacit lavorativa di dieci punti,utilizzate prevalentemente nei casi di pi difficile altre infermit non sono tabellate ma, in ragione della loro natura e gravi-t , possibile valutarne il danno con criterio analogico rispetto a quelle ) Il danno funzionale permanente riferito alla capacit lavorativa (art. 1,comma 3 ed art. 2, comma 2, 23 novembre 1988, n. 509) che deve intendersicome capacit lavorativa generica con possibilit di variazioni in pi del valorebase, non superiori a cinque punti di percentuale, nel caso in cui vi sia ancheincidenza sulle occupazioni confacenti alle attitudini del soggetto (capacit cosid-detta semispecifica) e sulla capacit lavorativa variazioni possono anche essere nel senso di una riduzione, non maggioredi cinque punti quando l infermit risulti non avere incidenza sulla capacit lavora-tiva semispecifica e ) Nel caso di infermit unica, la percentuale di base della invalidit perma-nente viene espressa utilizzando, per le infermit elencate nella tabella.
3 A) la percentuale fissa di invalidit , quando l infermit corrisponde, per natu-ra e grado, esattamente alla voce tabellare (colonna fisso );b) la misura percentuale di invalidit calcolata rimanendo all interno dei va-lori di fascia percentuale che la comprende quando l infermit sia elencata in fascia(colonna min-max ); Tabelle delle percentuali di invalidit c) se l infermit non risulta elencata in tabella viene valutata percentualmen-te ricorrendo al criterio analogico rispetto ad infermit analoghe e di analoga gravi-t come indicato sub a) e sub b).3) Nel caso di infermit plurime, i criteri per giungere alla valutazionefinale sono i seguenti: sono calcolate dapprima le percentuali relative alle singoleinfermit secondo i criteri individuati al punto 2) lettere a) b) c).
4 Di seguito, occorre tener presente che le invalidit dovute a menomazionimultiple per infermit tabellate e/o non tabellate possono risultare da un concorsofunzionale di menomazioni ovvero da una semplice loro funzionalmente in concorso tra loro, le menomazioni che interessano lostesso organo o lo stesso alcuni casi, il concorso direttamente tariffato in tabella (danni oculari,acustici, degli arti etc.).In tutti gli altri casi, valutata separatamente la singola menomazione, si proce-de a valutazione complessiva, che non deve di norma consistere nella sommaaritmetica delle singole percentuali , bens in un valore percentuale proporzionale aquello tariffato per la perdita totale anatomo-funzionale dell organo o dell mente dell art. 5 n. 509/1988, nella valutazione complessiva dellainvalidit , non sono considerate le minorazioni inscritte tra lo 0 ed il 10%, purch non concorrenti tra loro o con altre minorazioni comprese nelle fasce sono state inoltre individuate altre minorazioni da elencare specificatamente aisensi dello stesso art.
5 In coesistenza le menomazioni che interessano organi ed apparati fun-zionalmente distinti tra loro. In questi casi, dopo aver effettuato la valutazionepercentuale di ciascuna menomazione si esegue un calcolo riduzionistico mediantela seguente formula espressa in decimali:IT = IP1 + IP2 (IP1 IP2)dove l invalidit totale finale IT uguale alla somma delle invalidit parzialiIP1, IP2, diminuita del loro esempio, se la prima menomazione (IP1) valutata con il 20% e la seconda(IP2) con il 15%, il risultato finale (IT) sar (0,20 + 0,15) (0,20 0,15) = 0,32 equindi 32%.In caso di menomazioni di numero superiore a due, il procedimento si ripetee continua con lo stesso metodo. Per ragioni pratiche opportuno avvalersi, a talfine, di una apposita tavola di calcolo combinato di cui ogni Commissione potr opportunamente ) Le competenti Commissioni dovranno esaminare la possibilit o meno dell ap-plicazione di apparecchi protesici.
6 Le protesi sono da considerare fattore diattenuazione della gravit del danno funzionale e pertanto possono comportareuna riduzione della percentuale d invalidit a condizione che esse, per la loronatura, siano ben tollerate e funzionalmente efficaci ai fini della capacit lavorativagenerica, semispecifica (= occupazioni confacenti alle attitudini del soggetto) visita viene verbalizzata in modo tale che risultino i seguenti ele-menti: i dati anagrafici, la qualifica professionale, le attivit lavorative eventualmen-te svolte in passato o nell attualit , l anamnesi familiare, fisiologica, patologica (re- Tabelle delle percentuali di invalidit mota e prossima), l esame obiettivo completo, gli accertamenti di laboratorio estrumentali; la diagnosi clinica secondo quanto sancito dall art.
7 1, comma 3, 509/1988; la prognosi con particolare riguardo alla eventuale permanenza dellainfermit e del danno funzionale; la percentuale assegnata a ciascuna menomazio-ne in base alla tabella ed in caso di menomazioni multiple, la valutazione comples-siva, se trattasi di concorso d invalidit ovvero, la valutazione ottenuta mediante ilcalcolo riduzionistico effettuato con la formula e la tavola di calcolo combinato dicui al punto 3), se trattasi di coesistenza d invalidit ; la possibilit di applicazione diprotesi e la eventuale variazione percentuale ad essa connessa. La Commissionedovr indicare il codice di riferimento corrispondente all infermit diagnosticataal fine di individuare la menomazione ad essa correlata (art. 2, comma 1, ) sulla base della classificazione internazionale dell relazione prevede inoltre il giudizio motivato della Commissione sullaricorrenza dei requisiti per l attribuzione dell indennit di accompagnamento ai sog-getti aventi diritto a mente dell art.
8 1, L. n. 508/1988, ed infine la determinazionedelle potenzialit lavorative del soggetto a mente dell art. 3, n. 509/1988 etenuto conto dell art. 1, comma 3, L. n. 508 esemplificazione di quanto sopra, la Commissione dovr indicare le se-guenti voci:1) DiagnosiInfermit n. 1 .. codice di riferimento ..Infermit n. 2 .. codice di riferimento ..Infermit n. 3 .. codice di riferimento ..Infermit n. 4 .. codice di riferimento ..2) Valutazione percentuale delle invalidit Infermit n. 1 ..% (voce n.. della tabella)Infermit n. 2 .. idem ) Percentuale finale di invalidit I) Infermit unica (riportare senza modifica la percentuale calcolata sub 2) ..II) Infermit multiple:(a) Infermit concorrenti tra loro nel produrre il dannoInfermit n..Infermit n..Infermit n..Valutazione complessiva delle infermit concorrenti .
9 (b) Infermit coesistenti2 calcolo (percentuale risultante dal primo calcolo ed infermit n. 3) riduzionistica delle infermit coesistenti %.(c) Infermit concorrenti associate a infermit coesistenti (nell ipotesi di un gruppodi infermit concorrenti e di un gruppo di infermit coesistenti i risultati parziali di(a) e (b) vengono conglobati in una valutazione finale complessiva).III) Sulle percentuali espresse per I e II va applicato un aumento della percentualeper incidenza su capacit semispecifica o specifica (massimo aumento: 5%) ovverouna riduzione della percentuale per nessuna incidenza su capacit semispecifica ospecifica. Di seguito verr espressa la percentuale finale di invalidit . Tabelle delle percentuali di invalidit 4) Indennit di accompagnamento L.
10 N. 508/1988S ..No ..Motivazione:5) Indennit di comunicazione L. n. 508/1988S ..No ..Motivazione:6) Indennit di frequenza L. n. 289/1990S ..No ..Motivazione:7) Determinazione delle potenzialit lavorative art. 3, n. 509 PARTEINDICAZIONI PER LA VALUTAZIONE DEI DEFICIT FUNZIONALIA pparato cardiocircolatorioLe insufficienze cardiache sono state valutate facendo riferimento alla classifica-zione funzionale definita dalla New York Heart Association nel 1964, secondo laquale si distinguono in quattro classi di deficit:I classe - la persona portatrice di una malattia cardiaca che non influisce sullasua attivit fisica classe - la malattia determina una lieve limitazione della attivit fisica ordinariaed il soggetto pu svolgere una attivit fisica di lieve entit .III classe - la malattia determina una marcata limitazione di ogni attivit fisica edil soggetto pu svolgere solo una attivit fisica classe - il soggetto pu presentare anche a riposo affaticamento, dispnea,palpitazioni, cianosi e dolore di tipo respiratorioInsufficienza respiratoriaLieve: dispnea che compare sotto sforzi che ogni altro soggetto della stessa et ecorporatura riesce a compiere; test di funzionalit respiratoria: CV/VEMS% min.