Example: confidence

Tito Livio - Storia di Roma 1-10

Tito Livio Storia di roma (libri I-X) Edizione Acrobat a cura di Patrizio Sanasi ( ) 2 LIBRO I 1 Un primo punto che trova quasi tutti dello stesso avviso questo: dopo la caduta di Troia, ai superstiti troiani fu riservato un trattamento molto duro; gli Achei si astennero dall'applicare rigorosamente il codice militare di guerra solo nei confronti di due di essi, Enea e Antenore, sia per l'antica legge dell'ospitalit , sia perch essi erano sempre stati sostenitori della pace e della restituzione di Elena. Successivamente, per circostanze di varia natura, Antenore e un nutrito gruppo di Eneti, i quali, costretti ad abbandonare la Paflagonia a s guito di una sommossa interna ed essendo alla ricerca di un luogo dove stabilirsi e di qualcuno che li guidasse dopo aver perso a Troia il

vecchio di lui, nato dalla madre Creusa quando Ilio era ancora in piedi e compagno del padre nella fuga di là, quello stesso Julo dal quale la famiglia Giulia sostiene derivi il proprio nome. Questo Ascanio, quali che fossero la madre e la patria d'origine, in ogni caso era figlio di Enea.

Tags:

  Allen, Roma

Information

Domain:

Source:

Link to this page:

Please notify us if you found a problem with this document:

Other abuse

Transcription of Tito Livio - Storia di Roma 1-10

1 Tito Livio Storia di roma (libri I-X) Edizione Acrobat a cura di Patrizio Sanasi ( ) 2 LIBRO I 1 Un primo punto che trova quasi tutti dello stesso avviso questo: dopo la caduta di Troia, ai superstiti troiani fu riservato un trattamento molto duro; gli Achei si astennero dall'applicare rigorosamente il codice militare di guerra solo nei confronti di due di essi, Enea e Antenore, sia per l'antica legge dell'ospitalit , sia perch essi erano sempre stati sostenitori della pace e della restituzione di Elena. Successivamente, per circostanze di varia natura, Antenore e un nutrito gruppo di Eneti, i quali, costretti ad abbandonare la Paflagonia a s guito di una sommossa interna ed essendo alla ricerca di un luogo dove stabilirsi e di qualcuno che li guidasse dopo aver perso a Troia il loro capo Pilemene, arrivarono nel golfo pi profondo del mare Adriatico, scacciarono gli Euganei che abitavano tra mare e Alpi e, Troiani ed Eneti, si impossessarono di quelle terre.

2 Il primo punto in cui sbarcarono lo chiamarono Troia e di l deriva il nome di Troiano per il villaggio: l'intero popolo assunse la denominazione di Veneti. Di Enea, invece, si sa che, esule dalla patria a s guito dello stesso disastro, ma destinato per volont del fato a dare il via a eventi di ben altra portata, arriv in un primo tempo in Macedonia, quindi fu spinto verso la Sicilia sempre alla ricerca di una sede definitiva e dalla Sicilia approd con la flotta nel territorio di Laurento. Anche a questo luogo viene dato il nome di Troia. I Troiani sbarcarono in quel punto.

3 Privi com'erano, dopo il loro interminabile peregrinare, di tutto tranne che di armi e di navi, si misero a fare razzie nelle campagne e per questo motivo il re Latino e gli Aborigeni che allora regnavano su quelle terre accorsero armati dalle citt e dai campi per respingere l'attacco degli stranieri. Del fatto si tramandano due versioni. Alcuni sostengono che Latino, vinto in battaglia, fece pace con Enea e strinse con lui legami di parentela. Altri, invece, raccontano che, una volta schieratisi gli eserciti in ordine di battaglia, prima che fosse dato il segnale di inizio, Latino avanz tra i soldati delle prime file e invit a un colloquio il comandante degli stranieri.

4 Quindi si inform sulla loro provenienza, chiese da dove o a s guito di quale evento fossero partiti dal loro paese e cosa stessero cercando nel territorio di Laurento. Venne cos a sapere che tutti quegli uomini erano Troiani, con a capo Enea figlio di Anchise e di Venere, esuli da una citt finita nelle fiamme, e alla ricerca di una sede stabile per fondarvi la loro citt . Quindi, pieno di ammirazione per la nobilt d'animo di quel popolo e dell'uomo di fronte a lui e per la loro disposizione tanto alla guerra che alla pace, gli tese la mano destra e si impegn per un'amicizia futura tra i due popoli.

5 I due comandanti stipularono allora un trattato di alleanza, mentre i due eserciti si scambiarono un saluto. Enea fu ospitato presso Latino. L questi aggiunse un patto privato a quello pubblico dando in moglie a Enea sua figlia. Questo accordo rinforz la speranza dei Troiani di vedere finite una volta per tutte le loro infinite peregrinazioni grazie a una sede stabile e definitiva. Fondano una citt . Enea la chiama Lavinio dal nome della moglie. Dopo poco tempo, dal nuovo matrimonio nacque anche un figlio maschio cui i genitori diedero il nome di Ascanio.

6 2 In s guito, Aborigeni e Troiani dovettero affrontare insieme una guerra. Il re dei Rutuli Turno, cui era stata promessa in sposa Lavinia prima dell'arrivo di Enea, poich non accettava di buon grado che lo straniero gli fosse stato preferito, entr in guerra contemporaneamente con Enea e con Latino. Nessuna delle due parti pot rallegrarsi dell'esito di quello scontro: i Rutuli furono vinti, ma Troiani e Aborigeni, bench vincitori, persero Latino, il loro comandante. Allora Turno e i Rutuli, sfiduciati per lo stato presente delle cose, ricorsero alle floride risorse degli Etruschi e del loro re Mesenzio, signore dell'allora ricca citt di Cere.

7 Questi, poich gi sin dagli inizi non aveva gioito della fondazione della nuova citt e in quel momento pensava che la crescita della potenza troiana fosse una minaccia eccessiva per la sicurezza dei popoli vicini, non esit ad allearsi militarmente con i Rutuli. Enea, terrorizzato di fronte a una simile guerra, per accattivarsi il favore degli Aborigeni e perch tutti risultassero uniti non solo sotto la stessa autorit ma anche sotto lo stesso nome, chiam Latini l'uno e l'altro popolo; n d'allora in poi gli Aborigeni si dimostrarono inferiori ai Troiani quanto a devozione e lealt.

8 Ed Enea, forte di questi sentimenti e dell'affiatamento che sempre di pi cresceva tra i due popoli col passare dei giorni, nonostante l'Etruria avesse una tale disponibilit di mezzi da raggiungere con la sua fama non solo la terra ma anche il mare per tutta l'estensione dell'Italia - dalle Alpi allo stretto di Sicilia -, fece scendere ugualmente in campo le sue truppe pur potendo respingere l'attacco dalle mura. Lo scontro fu il secondo per i Latini. Per Enea, invece, rappresent l'ultima impresa da mortale. Comunque lo si voglia considerare, uomo o dio, sepolto sulle rive del fiume Numico e la gente lo chiama Giove Indigete.

9 3 Ascanio, il figlio di Enea, non era ancora maturo per comandare; tuttavia il potere rimase intatto finch egli non ebbe raggiunto la pubert . Nell'intervallo di tempo, lo Stato latino e il regno che il ragazzo aveva ereditato dal padre e dagli avi gli vennero conservati sotto la tutela della madre (tali erano in Lavinia le qualit caratteriali). Non mi metter a discutere - e chi infatti potrebbe dare come certa una cosa cos antica? - se sia stato proprio questo Ascanio o uno pi vecchio di lui, nato dalla madre Creusa quando Ilio era ancora in piedi e compagno del padre nella fuga di l , quello stesso Julo dal quale la famiglia Giulia sostiene derivi il proprio nome.

10 Questo Ascanio, quali che fossero la madre e la patria d'origine, in ogni caso era figlio di Enea. Dal momento che la popolazione di Lavinio era in eccesso, lasci alla madre, o alla matrigna, la citt ricca e fiorente, e per conto suo ne fond sotto il monte Albano una nuova che, dalla sua posizione allungata nel senso della dorsale montana, fu chiamata Alba Longa. Tra la fondazione di Lavinio e la deduzione della colonia di Alba Longa intercorsero press'a poco trent'anni. Ci nonostante, specie dopo la sconfitta subita dagli Etruschi, la sua potenza era a tal punto in crescita che, neppure dopo la morte di Enea e in s guito sotto la reggenza di una donna e i primi passi del regno di un ragazzo, tanto Mesenzio e gli Etruschi quanto nessun'altra 3 popolazione limitrofa osarono intraprendere iniziative militari.


Related search queries