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TRACCE DI TEMI TRACCE DI TEMI - TIPOLOGIA B

TRACCE DI TEMI - TIPOLOGIA BStoria della letteratura italiana 800 - 900 La Spiga EdizioniTIPOLOGIA B - Redazione di un saggio breve o di un articolo di giornaleSviluppa l argomento scelto o in forma di saggio breve o di articolo di giornale , utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del saggio breve , interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e svolgi su questa base la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di al tuo saggio un titolo coerente e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).Se scegli la forma dell articolo di giornale , individua nei documenti e nei dati forniti uno o pi elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo pezzo.

ARGOMENTO: Il male di vivere nella poesia e nell’arte del Novecento DOCUMENTI Spesso il male di vivere ho incontrato: era il rivo strozzato che gorgoglia, era l’incartocciarsi della foglia riarsa, era il cavallo stramazzato. Bene non seppi, fuori del prodigio che schiude la divina Indifferenza: era la statua nella sonnolenza

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1 TRACCE DI TEMI - TIPOLOGIA BStoria della letteratura italiana 800 - 900 La Spiga EdizioniTIPOLOGIA B - Redazione di un saggio breve o di un articolo di giornaleSviluppa l argomento scelto o in forma di saggio breve o di articolo di giornale , utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del saggio breve , interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e svolgi su questa base la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di al tuo saggio un titolo coerente e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).Se scegli la forma dell articolo di giornale , individua nei documenti e nei dati forniti uno o pi elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo pezzo.

2 D all articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di met di foglio DI TEMIS toria della letteratura italiana 800 - 900 La Spiga EdizioniTIPOLOGIA B - AMBITO ARTISTICO LETTERARIOAnno 2000 ARGOMENTO: Il male di vivere nella poesia e nell arte del NovecentoDOCUMENTIS pesso il male di vivere ho incontrato:era il rivo strozzato che gorgoglia,era l incartocciarsi della fogliariarsa, era il cavallo non seppi, fuori del prodigioche schiude la divina Indifferenza:era la statua nella sonnolenzadel meriggio, e la nuvola, e il falco alto Montale, Ossi di Seppia, 1925 Anche questa notte passer Questa solitudine in girotitubante ombra dei fili tramviarisull umido asfaltoGuardo le teste dei brumistinel mezzo sonnotentennareG.

3 Ungaretti, L allegria, 1942Ho parlato a una sola sul prato, era d erba, bagnatadalla pioggia, uguale belato era fraternoal mio dolore. Ed io risposi, primaper celia, poi perch il dolore eterno,ha una voce e non voce sentivagemere in una capra una capra dal viso semitasentivo querelarsi ogni altro male,ogni altra Saba, La capra, in Casa e Campagna, 1909-1910 Gelida messaggera della notte,sei ritornata limpida ai balconidelle case distrutte, a illuminarele tombe ignote, i derelitti restidella terra fumante. Qui riposail nostro sogno. E solitaria volgiverso il nord, dove ogni cosa corresenza luce alla morte, e tu Quasimodo, Elegia, 1947La deformazione della figura giunta a un limite sconosciuto per quell epoca. L uomo in primo piano, con la bocca gridante e le mani strette sulle orecchie per non ascoltare il proprio incontenibile urlo, che anche urlo della natura, ridotto ad una misera parvenza ondeggiante in un paesaggio di De Micheli, Le avanguardie artistiche del novecento , Feltrinelli, 1999 TRACCE DI TEMI1 Storia della letteratura italiana 800 - 900 La Spiga EdizioniTIPOLOGIA B - AMBITO ARTISTICO LETTERARIOAnno 2001 ARGOMENTO: La piazza luogo dell incontro e della memoriaDOCUMENTIEro appena tornato in un viaggio nel Messico, dove ero rimasto molto colpito dall intensa vita del Cuore nei villaggi messicani.

4 Ognuno di essi possiede una piazza piuttosto grande con portici tutto intorno, e la gente sempre l a comprar nelle botteghe, a pettegolare, mentre i giovani fanno la corte alle ragazze. Questo il vero centro nella vita del a spiegare ai miei studenti che valeva la pena di studiare questo elemento e che dovrebbe essere possibile creare anche negli Stati Uniti Cuori di questo genere. Ma gli studenti rifiutarono la mia proposta perch pensavano che l idea di una piazza circondata da portici appartenesse troppo al passato e che non fosse adatta alla vita di oggi. Cos io mi domandai se l aver suggerito un tale argomento non era dovuto al fatto che io avevo una mentalit d altri tempi. Ora per so che rifiutarono la mia proposta perch non sapevano di che cosa si trattava: non avevano mai visto una cosa simile, non l avevano mai sperimentata, perci non potevano capirla.

5 Non molto tempo dopo ricevetti una lettera da uno di essi, un ragazzo molto dotato, che era stato dotato ed aveva visto piazza San Marco. Ne era rimasto cos impressionato che mi scrisse ricordando la nostra Gropius, Discussione sulle piazze italiane, Milano, 1954 Ecco le piazze romane, dove le persone, giunte in mezzo, scompaiono in profonda vasca, emergono gli orli e le vedi, a distanza, salire la scalinata di San Pietro come se andassero in Cardarelli, Il cielo sulle citt , 1949La veneta piazzettaantica e mesta, accoglieodor di mare. E volidi colombi. Ma restanella memoria - e incantadi s la luce - il volodel giovane ciclistavolto all amico: un soffiomelodico: Vai solo? Sandro Penna, Poesie, 1939 MilanoFra le tue pietre e le tue nebbie facciovilleggiatura.

6 Mi riposo in Piazzadel Duomo. Invecedi stelleogni sera s accendono riposa della vita comela Saba, Il Canzoniere, Torino, 1961 TRACCE DI TEMI2 TRACCE DI TEMI - TIPOLOGIA BStoria della letteratura italiana 800 - 900 La Spiga EdizioniPiazza GrandeSanti che pagano il mio pranzo non ce n sulle panchine in Piazza Grandema quando ho fame di mercanti come mequi non ce n .Dormo sull erba, ho molti amici intorno a me:gli innamorati in piazza Grande;dei loro guai, dei loro amori tutto so,sbagliati e no.(..)Una famiglia vera e propria non ce l hoe la mia casa piazza chi mi crede prendo amore e amore doquanto ne me di donne generose non ce n ,rubo l amore in piazza Grandee meno male che briganti come mequi non ce n .(..)Lenzuola bianche per coprirci non ne ho,sotto le stelle in piazza Grandee se la vita non ha sogni, io li ho e te li se non ci sar pi gente come mevoglio morire in piazza Grandetra i gatti che non han padrone come me,attorno a modo mio quel che sono l ho voluto (testo di G.)

7 Baldazzi-S. Bardotti, 1972, in Casa Ricordi, 1995)La piazza ospita le attivit non programmate, spontanee e in questo senso diventa una propaggine del labo-ratorio culturale; ne interpreta e ne rafforza la vocazione popolare, prospettandosi come una trasposizione fantastica del vecchio Hyde Park centro culturale George Pompidou di Piano e Rogers in M. Dini Renzo Piano: progetti e architetture 1964-1983 Milano, fanciulli gridandosulla piazzuola in frotta,e qua e l saltando,fanno un lieto Leopardi, Il sabato del villaggioStoria della letteratura italiana 800 - 900 La Spiga EdizioniTIPOLOGIA B - AMBITO ARTISTICO LETTERARIOAnno 2002 ARGOMENTO: Poeti e paesaggio natio DOCUMENTIT raversando la maremma toscana Dolce paese, onde portai conforme l abito fiero e lo sdegnoso canto e il petto ov odio e amor mai non s addorme, pur ti riveggo, e il cuor mi balza in tanto.

8 Ben riconosco in te le usate forme con gli occhi incerti tra l sorriso e il pianto, e in quelle seguo de miei sogni l orme erranti dietro il giovenile incanto. Oh, quel che amai, quel che sognai, fu in vano; e sempre corsi e mai non giunsi il fine; e dimani cadr . Ma di lontano pace dicono al cuor le tue colline con le nebbie sfumanti e il verde piano ridente ne le piogge mattutine G. Carducci, Rime nuove, 1885 Liguria Liguria, l immagine di te sempre nel cuore, mia terra, porter , come chi parte il rozzo scapolare che gli appese lagrimando la madre. Marchio d amore nella carne, varia come il tuo cielo ebbi da te 1 anima, Liguria, che hai d inverno cieli teneri come a primavera. Brilla tra i fili della pioggia il sole, bella che ridi e d improvviso in lagrime ti sciogli. Ch non giovano, a dir di te, parole: il grido del gabbiano nella schiuma la collera del mare sugli scogli il solo canto che s accorda a te.

9 C. Sbarbaro, Rimanenze, 1922 TRACCE DI TEMII pastori Settembre, andiamo. tempo di migrare. Ora in terra d Abruzzi i miei pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare: scendono all Adriatico selvaggio che verde come i pascoli dei monti. Han bevuto profondamente ai fonti alpestri, che sapor d acqua nat a rimanga ne cuori esuli a conforto, che lungo illuda la lor sete in via. Rinnovato hanno verga d avellano. E vanno pel tratturo antico al piano, quasi per un erbal fiume silente, su le vestigia degli antichi padri. O voce di colui che primamente conosce il tremolar della marina! Ora lungh esso il litoral cammina la greggia. Senza mutamento l aria. Il sole imbionda s la viva lana che quasi dalla sabbia non divaria. Isciacqu o, calpest o, dolci romori. Ah perch non son io co miei pastori?

10 G. D Annunzio, Alcyone, 1903 1 Storia della letteratura italiana 800 - 900 La Spiga EdizioniTIPOLOGIA B - AMBITO ARTISTICO LETTERARIOAnno 2003 ARGOMENTO: Affetti familiariDOCUMENTITRACCE DI TEMIIn morte del fratello GiovanniUn d , s io non andr sempre fuggendodi gente in gente, me vedrai sedutosu la tua pietra, o fratel mio, gemendoil fior de tuoi gentili anni Madre or sol, suo d tardo traendo,parla di me col tuo cenere muto;ma io deluse a voi le palme tendo,e sol da lunge i miei tetti gli avversi Numi, e le secretecure che al viver tuo furon tempesta,e prego anch io nel tuo porto qu di tanta speme oggi mi resta!Straniere genti, l ossa mie rendeteallora al petto della madre Foscolo, Sonetti, 1802A mia moglie, in montagnaDal fondo del vasto catino,supini presso un acqua impaziented allontanarsi dal vecchio ghiacciaio,ora che i viandanti dalle braccia tatuatehan ripreso il cammino verso il passo,possiamo guardare le sono salite in cima all erta e pendonosenza fame n sete,l altre indugiano a mezza costadov certezza d erbae senza urtarsi, con industri strappi,brucano.


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