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Vademecum DPR97 seconda edizione d - gesinf.it

97/2003 Elementi, Interpretazione e Confronto con la Precedente Normativa. seconda edizione seconda edizione (ver. d) Ottobre 2003 a cura di A. Carnevali / C. Nicoletti GESINF Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione o la pubblicazione anche parziale GESINF DPR 97/2003 - Elementi, Interpretazione e Confronto con la Precedente Normativa seconda edizione (d) Pag. 1 GESINF 97/2003 Elementi, Interpretazione e Confronto con la Precedente Normativa. Sommario NOTA ALLA seconda INFORMAZIONI GENERALI E APPLICABILIT ..3 Schema della Ambito di Obbligo di Sintesi delle Novit ..5 I NUOVI ELEMENTI DELLA TENUTA Separazione tra indirizzo politico-amministrativo e gestione delle Bilancio Centri di Responsabilit ..7 Unit Previsionali e Unit Previsionali di Base ..9 Centri di Costo e Contabilit Funzioni-Obiettivo, Programmi e LE SCRITTURE ED IL BILANCIO ECONOMICO Principi Preventivo Consuntivo Stato LA GESTIONE Bilancio di Previsione Avanzo di Amministrazione e Variazioni e Assestamento di Gestione delle Gestione delle BILANCI IN FORMA GESINF DPR 97/2003 - Elementi, Interpretazione e Confronto con la Precedente Normativa seconda edizione (d) Pa

D.P.R. 97/2003 Elementi, Interpretazione e Confronto con la Precedente Normativa. Seconda Edizione Seconda Edizione (ver. d) – Ottobre 2003

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1 97/2003 Elementi, Interpretazione e Confronto con la Precedente Normativa. seconda edizione seconda edizione (ver. d) Ottobre 2003 a cura di A. Carnevali / C. Nicoletti GESINF Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione o la pubblicazione anche parziale GESINF DPR 97/2003 - Elementi, Interpretazione e Confronto con la Precedente Normativa seconda edizione (d) Pag. 1 GESINF 97/2003 Elementi, Interpretazione e Confronto con la Precedente Normativa. Sommario NOTA ALLA seconda INFORMAZIONI GENERALI E APPLICABILIT ..3 Schema della Ambito di Obbligo di Sintesi delle Novit ..5 I NUOVI ELEMENTI DELLA TENUTA Separazione tra indirizzo politico-amministrativo e gestione delle Bilancio Centri di Responsabilit ..7 Unit Previsionali e Unit Previsionali di Base ..9 Centri di Costo e Contabilit Funzioni-Obiettivo, Programmi e LE SCRITTURE ED IL BILANCIO ECONOMICO Principi Preventivo Consuntivo Stato LA GESTIONE Bilancio di Previsione Avanzo di Amministrazione e Variazioni e Assestamento di Gestione delle Gestione delle BILANCI IN FORMA GESINF DPR 97/2003 - Elementi, Interpretazione e Confronto con la Precedente Normativa seconda edizione (d) Pag.

2 2 Premessa Scopo della presente pubblicazione fornire un quadro dettagliato delle novit introdotte dal decreto del Presidente della Repubblica del 27 febbraio 2003, n. 97 - Regolamento concernente l amministrazione e la contabilit degli enti pubblici di cui alla legge 20 marzo 1975, n. 70 con esclusivo riguardo alle differenze concettuali e strutturali rispetto al precedente regolamento, di cui al decreto del Presidente della Repubblica del 18 dicembre 1979, n. 696. Il fine principale quello di agevolare l adozione della nuova normativa nei settori ragioneria e bilancio degli enti pubblici interessati. Particolare attenzione stata pertanto rivolta agli argomenti che impattano le problematiche contabili, lasciando in secondo piano, o escludendo, quelle non propriamente ragionieristiche (quali, ad esempio, l attivit negoziale e la gestione patrimoniale).

3 Il documento rivolto ai lettori esperti di contabilit finanziaria pubblica, in particolare di cui al DPR 696/79, e con solide basi di contabilit economico patrimoniale. Data la vastit dell argomento, gli autori si scusano fin da ora per le scelte adottate circa il livello di approfondimento degli argomenti trattati, alle volte necessariamente arbitrarie. Nota sulla punteggiatura Nel testo il rimando agli articoli del in esame indicato tra parentesi quadre, dove il primo numero si riferisce all articolo ed il secondo al comma in oggetto. Cos , ad esempio, la dicitura [ ] indica il richiamo all articolo 6, comma 1 della legge in oggetto. La dicitura [all. n] si riferisce invece all allegato n. n. Nota alla seconda edizione Nella presente edizione , oltre che una serie di sistemazioni di natura sintattica ortografia di nessuna rilevanza concettuale, presente una rivisitazione notevole delle parti inerenti gli impegni di spesa, con la descrizione pi dettagliata di una delle possibili alternative di interpretazione, prima solo accennata.

4 Tale nuova trattazione, che prende spunto dai diversi approfondimenti condotti con gli enti interessati, era stata anticipata gi nelle precedenti versioni del presente documento, e comunque deve ancora essere ritenuta suscettibile di perfezionamento. GESINF DPR 97/2003 - Elementi, Interpretazione e Confronto con la Precedente Normativa seconda edizione (d) Pag. 3 Informazioni Generali e Applicabilit Schema della legge Il decreto del Presidente della Repubblica del 27 febbraio 2003, nr. 97 - Regolamento concernente l amministrazione e la contabilit degli enti pubblici di cui alla legge 20 marzo 1975, n. 70 - pubblicato sulla del 6 maggio 2003 n. 103, - si compone di 95 articoli, raggruppati in 9 titoli.

5 E corredato di 17 allegati, numerati dal n. 1 al n. 17, dei quali, in particolare, il n. 1 si riferisce ai Principi Contabili Generali, il n. 14 ai Criteri di iscrizione e di valutazione degli elementi patrimoniali attivi e passivi, il n. 17 ai Principi di Revisione; i restanti riportano gli schemi per la redazione dei bilanci e la modulistica contabile. Ambito di Applicazione Innanzitutto opportuno sottolineare che il nuovo regolamento ha un ambito di applicazione diretta apparentemente limitato, essendo specificatamente indirizzato solo agli enti di cui alla legge 20 Marzo 1975 n. 70 [ ]. Tuttavia, per quanto attiene l applicazione indiretta, lecito supporre che la novit investa un numero di enti decisamente superiore, e ci in virt dell espressa abrogazione, a partire dal 1/1/2004, del DPR 696/79 [ ], costantemente chiamato sia in ambito legislativo che regolamentare a rappresentare il riferimento per la contabilit pubblica finanziaria per una vasta serie di enti.

6 E infatti difficile immaginare come i settori non direttamente investiti di obblighi legislativi in materia di ordinamento contabile, che hanno adottato propri regolamenti o rimandato ai principi generali della contabilit pubblica, possano esimersi dall applicare i nuovi principi, di orientamento aziendalistico, riferendosi ad una norma del 1979 non pi vigente. Del resto tale considerazione largamente rappresentata nel parere emanato dalla Corte dei Conti sullo schema del nuovo regolamento, preliminare all approvazione della legge [Corte dei Conti, Sezioni Riunite, adunanza del 4 luglio 2002], laddove si evidenzia che prevedibile che [il nuovo DPR] costituir polo di attrazione e termine di paragone per tutte le produzioni normative analoghe che potranno essere adottate da enti collocati al di fuori dell ambito della legge n.

7 70/1975 , Nulla di pi scontato, quindi, del supporre che il nuovo DPR, prendendo il posto del vecchio, costituisca il suo naturale sostituto anche come linea guida per la contabilit nel frammentato mondo degli enti pubblici non statali, non inquadrati nella pubblica amministrazione locale, rispondendo, per usare le parole della legge, alla ..necessit di adeguare la contabilit degli enti pubblici non economici alla nuova realt gestionale. [preambolo]. Obbligo di Adeguamento Una significativa differenza, rispetto agli aggiornamenti normativi precedenti, riguarda l obbligatoriet ed i termini di adozione del nuovo regolamento da parte degli enti destinatari. Infatti, questi sembrano tenuti obbligatoriamente all adozione del nuovo ordinamento finanziario e contabile [ ], indipendentemente dal proprio regolamento attuale, senza margini di variazione se non per le parti non espressamente disciplinate nella nuova norma (o espressamente derogate*), ovvero in esecuzione e ad integrazione della stessa [ ].

8 Quindi, a differenza delle leggi e delle circolari in materia emesse negli ultimi anni, l entrata in vigore del nuovo regolamento sembra non comportare pi un semplice adeguamento dei regolamenti specifici, ma la loro sostituzione con il nuovo testo e la successiva integrazione delle parti non trattate. Del resto tale rigidit appare del tutto giustificata dato l alto numero di regolamenti attualmente presenti nelle svariate amministrazioni pubbliche, alcuni dei quali, nel tentativo di semplificare la gestione, hanno di fatto perso la coerenza e l organicit del regime contabile finanziario, esponendo le amministrazioni al rischio di una parziale perdita di controllo ed alla redazione di bilanci scarsamente leggibili.

9 Del resto, l importanza per gli enti pubblici in oggetto di disporre, al pi presto, di un punto di GESINF DPR 97/2003 - Elementi, Interpretazione e Confronto con la Precedente Normativa seconda edizione (d) Pag. 4 riferimento certo nell ordinamento giuridico esplicitamente rappresentata nel parere del Consiglio di Stato sullo schema del nuovo DPR [Consiglio di Stato, Sezione Consultiva per gli Atti Normativi, Adunanza del 25/11/2002]. Deroghe Esplicite Nel testo della legge sono presenti numerosi aspetti la cui disciplina espressamente derogata al regolamento interno di cui ciascun ente deve dotarsi. L elenco che segue riporta tali aspetti, ivi comprese le deroghe consentite con disposizioni statutarie. * Per i limiti alla regolamentazione individuale si veda il comma m) dell articolo 1 ed il comma 2 dell articolo 2.

10 Per l obbligo di trasmissione del regolamento dell ente all amministrazione vigente ed al Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato - si veda il comma 3 dell articolo 2. 1. Termine per la deliberazione del bilancio di previsione da parte dell organo di vertice (da disposizione statutaria) [ , ] 2. Definizione dei tempi e dei modi di trasmissione, dal funzionario competente all ufficio ragioneria, della documentazione inerente la rilevazione degli accertamenti, ai fini dell annotazione nelle scritture contabili [ ] 3. Definizione dei tempi e delle procedure per la tempestiva e sollecita regolarizzazione delle somme riscosse non ancora contabilizzate con ordinativo di incasso (sospesi di entrata) [ ].


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