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VADEMECUMIL LAVORATORE AUTONOMO IN EDILIZIAa cura di Danilo De 27/10/2011 Pagina 1 MINISTERO DEL LAVOROE DELLE POLITICHE SOCIALID irezione Regionale del Lavoro di FirenzeDirezione Territoriale di 27/10/2011 Pagina 2 VADEMECUMIL LAVORATORE AUTONOMO IN EDILIZIAa cura di Danilo De Filippo**Danilo Giovanni Maria De Filippo l ingegnere responsabile dell Unit OperativaVigilanza Tecnica Servizio Ispezioni sul Lavoro Direzione Territoriale del Lavoro di 27/10/2011 Pagina 3 SOMMARIOP resentazioni .. 2 Prefazione .. 4 Introduzione .. 5Il lavoratore autonomo - Definizione e giurisprudenza .. 6 Gli obblighi del lavoratore autonomo .. 7 Idoneit tecnico-professionale del lavoratore autonomo.

VADEMECUM IL LAVORATORE AUTONOMO IN EDILIZIA a cura di Danilo G.M. De Filippo* **Danilo Giovanni Maria De Filippo è l’ingegnere responsabile dell’Unità …

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1 VADEMECUMIL LAVORATORE AUTONOMO IN EDILIZIAa cura di Danilo De 27/10/2011 Pagina 1 MINISTERO DEL LAVOROE DELLE POLITICHE SOCIALID irezione Regionale del Lavoro di FirenzeDirezione Territoriale di 27/10/2011 Pagina 2 VADEMECUMIL LAVORATORE AUTONOMO IN EDILIZIAa cura di Danilo De Filippo**Danilo Giovanni Maria De Filippo l ingegnere responsabile dell Unit OperativaVigilanza Tecnica Servizio Ispezioni sul Lavoro Direzione Territoriale del Lavoro di 27/10/2011 Pagina 3 SOMMARIOP resentazioni .. 2 Prefazione .. 4 Introduzione .. 5Il lavoratore autonomo - Definizione e giurisprudenza .. 6 Gli obblighi del lavoratore autonomo .. 7 Idoneit tecnico-professionale del lavoratore autonomo.

2 9 Rapporti di lavoro e gli indicatori di autonomia .. 9 Forme di collaborazione eassociazione tra lavoratori autonomi . 12 Consorzio e societ consortili tra lavoratori autonomi .. 13La societ cooperativa di lavoratori autonomi .. 16 Raggruppamenti temporanei d impresa .. 19Il lavoratore autonomo datore di lavoro .. 20Il DURC per i lavoratori autonomi .. 22L impresa familiare .. 25L impresa artigiana edile con dipendenti .. 27 Gli obblighi dell impresa artigiana esecutrice .. 28 Idoneit tecnico-professionale dell'impresa esecutrice .. 30L impresa artigiana affidataria .. 31 Idoneit tecnico-professionale dell'impresa affidataria .. 32 Estratto normativo riferito al lavoratore autonomo.

3 32 Prontuario delle principali violazioni del lavoratore autonomo .. 37 Lavoratori autonomi, attivit in cantiere .. 381IL L A V O R A T O R E A U T O N O M O I N E D I L I Z I 27/10/2011 Pagina 4 PRESENTAZIONEA ttualmente nel nostro Paese si osserva una crescente frammentazione del tessuto produttivocon un numero sempre maggiore di piccole e piccolissime imprese e di lavoratori autonomiche, nel settore edile, costituiscono gran parte della forza lavoro; questi ultimi, peraltro, sono spes-so inquadrati solo formalmente come autonomi ma in realt inseriti di fatto come dipendentiall interno dell organizzazione del cantiere, anelli deboli di una catena di appalti e subappaltiche diluiscono le responsabilit nella esasperata ricerca del contenimento dei costi.

4 A questarealt sociale si deve prestare una particolare attenzione sia dal punto di vista socio-economicosia per le ripercussioni sulla salute dei lavoratori, stante l'elevato numero di infortuni e malattielavoro-correlate che si continuano a registrare. Le norme vigenti in materia di salute e sicurez-za sui luoghi di lavoro fino all entrata in vigore del decreto legislativo 81/2008 non prevedevanoparticolari forme di tutela per i lavoratori autonomi; oggi la tutela estesa anche a questi lavo-ratori ed ai collaboratori familiari (art. 21) ma solo in termini di obbligo di utilizzo dei disposi-tivi di protezione individuali e di uso di attrezzature sicure e conformi alle norme vigenti, mentre facoltativo avvalersi della sorveglianza sanitaria e della formazione.

5 Vista la carenza di speci-fiche forme di tutela per i lavoratori autonomi il Consiglio dell Unione Europea con laRaccomandazione UE n. 134/2003 invitava gli Stati membri a promuovere la salute e la sicurez-za dei lavoratori autonomi nel contesto delle politiche di prevenzione degli infortuni e delle malat-tie professionali, individuando tra i settori ad alto rischio l edilizia, sia per il numero elevatodei lavoratori autonomi presenti (muratori, idraulici, elettricisti, piastrellisti ) sia per lamaggior esposizione ai rischi in relazione allo svolgimento del loro lavoro. A tal proposito si seg-nala il progetto Sviluppo di programmi e di attivit per la promozione della salute e la preven-zione nei luoghi di lavoro per i lavoratori autonomi finanziato nel 2007 dal Ministero dellaSalute che ha visto la collaborazione delle Aziende Sanitarie di Pisa, in qualit di capofila delprogetto, Bari, Benevento, Verona, Latina e Chivasso ed i cui risultati sono stati presentati nelmese di giugno 2011 in un seminario dedicato.

6 Obiettivi del progetto sono stati: l adozione di stru-menti adeguati per favorire una corretta analisi del rischio in modo da adottare le misure di pre-venzione e protezione adeguate; la realizzazione di una specifica cartella sanitaria e di rischioper il lavoratore autonomo; la costruzione di una specifica sezione del sistema informativonazionale della prevenzione con finalit di supporto e aggiornamento scientifico alle associazionie ai medici competenti. Inoltre, nell ambito del Comitato Tecnico Interregionale della prevenzionenei luoghi di lavoro, in considerazione della frequenza con la quale durante lo svolgimento del-l attivit di vigilanza i tecnici delle aziende sanitarie si trovano a valutare contesti lavorativi neiquali sono coinvolti pi lavoratori autonomi, si sentita l esigenza di codificare le varie situazioniin cui spesso questi lavoratori si trovano ad operare.

7 Infatti, a motivo delle diversit territoriali,culturali ed operative, nelle varie Regioni si riscontra una disomogeneit di comportamenti,dovuta anche a differenze nel numero e nella qualificazione professionale delle risorse a dispo-sizione da parte degli Enti preposti alla vigilanza. Considerando inoltre che tra gli obiettivi delPiano nazionale di Prevenzione in Edilizia attuativo delle disposizioni contenute nel Patto perla tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro (DPCM ) vi il potenzia-mento dell attivit di vigilanza congiunta tra ASL e altri soggetti titolari di funzioni di vigilanza,Direzione Regionale del lavoro, INAIL e INPS, in modo da integrare il controllo dell osservan-za della normativa in materia di igiene e sicurezza sul lavoro con quella afferente alla disciplinadella regolarit dei rapporti di lavoro, si ritenuto quanto mai opportuno agire per uniformarele attivit di accertamento, schematizzando le possibili situazioni regolari e diversamente pro-2IL L A V O R A T O R E A U T O N O M O I N E D I L I Z I 27/10/2011 Pagina 5ponendo le eventuali azioni correttive da intraprendere.

8 Pertanto lo scorso aprile il gruppo di lavoronazionale ha approvato il documento Lavoratori autonomi, attivit in cantiere da cui il pre-sente VADEMECUM sul lavoratore autonomo trae spunto e che, ampliando l argomento con rifer-imenti alla giurisprudenza per definire competenze ed obblighi, si configura come un riferimen-to per chi a vario titolo opera nel settore Daniela VolpiDirigente Settore Prevenzione Igiene e Sicurezza Regione ToscanaLa di Siena si da sempre adoperata per diffondere la cultura della sicurezza neiluoghi di lavoro e pi volte si fatta promotrice di iniziative in tal senso; prima fra tuttela costituzione di una societ ad hoc per la consulenza specialistica alle imprese: laPRASSI SRL.

9 Nel settore specifico delle costruzioni, la parte costituente della CassaEdile Regionale Toscana ( ) e del Comitato Tecnico Paritetico ( ) della Toscana,ente bilaterale attivo nella consulenza per la sicurezza, nei cantieri delle imprese iscritte ; grazie al loro concreto contributo che stato possibile dare alle stampe questo VADEMECUM . Alla ed al va il nostro pi sentito ringraziamento. La sicurezzanei cantieri edili un obiettivo oggettivamente impegnativo. La variet delle lavorazioni, primaancora della loro complessit e soprattutto il susseguirsi di un gran numero di operatori chia-mati ad eseguirle, senza un efficace coordinamento delle attivit , non sono certo presuppostiche possono facilitare il compito di chi chiamato a garantire l'esecuzione dell'opera in tempodefinito, con costi certi e nel rispetto delle azioni preventive e protettive, indispensabili per assi-curare l'incolumit dei lavoratori e delle altre persone esposte ai rischi.

10 In edilizia, tutte le lavo-razioni di cantiere, diversamente da quanto possa avvenire in uno stabilimento, sono tempora-nee, ovvero realizzate una sola volta nelle stesse identiche condizioni; qualsiasi lavorazionesubisce fortemente l'influenza di agenti esterni, quali le condizioni atmosferiche o il contattodiretto o indiretto con grandi quantitativi di sostanze e materiali tipici dei diversi ambienti neiquali vengono effettuate; le lavorazioni vengono altres condotte da operatori sempre diversi eche operano generalmente in condizioni di reciproca interferenza, tanto che le fasi di lavoro,invece di succedersi secondo una sequenza standardizzata, si accavallano e si sovrappongonofra di loro, generando occasioni di pericolo.


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