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CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO …

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO per l DIPENDENTI DELLE ASSOCIAZIONI ED ALTRE ORGANIZZAZIONI DEL TERZO SETTORE Triennio economico e normativa Marzo 2016-Marzo 2019 L'anno 2016 il giorno 25 del mese di Marzo in Roma presso la sede di CONFIMPRESEITALIA in Roma-Via Veturia 45 Tra CONFIMPRESEITALIA, rappresentata dal Presidente Sig. Guido D'AMICO / CONFIMPRESEITALIA Coordinamento Terzo Settore Colell(_/ E // FESICA CONFSAL rappresentata dal Segretario Generale Sig. Bruno Mariani ~ ~ '' CONFSAL FISALS rappresentata del Segretario NAZIONALE Sig. Filippo Palmeri >v- {. l~ 'D f Con l'assistenza della CONFSAL rappresentata del Segretario Generale Sig. Marco Nigi SI E' STIPULATO il CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE di LAVORO per i lavoratori dipendenti delle Associazioni ed altre organizzazioni del Terzo Settore 1 INDICE PREMESSA .. 5 CAMPO DI APPLICAZIONE.)}

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO PER l DIPENDENTI DELLE ASSOCIAZIONI ED ALTRE ORGANIZZAZIONI DEL TERZO SETTORE Triennio economico e normativa Marzo 2016-Marzo 2019

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1 CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO per l DIPENDENTI DELLE ASSOCIAZIONI ED ALTRE ORGANIZZAZIONI DEL TERZO SETTORE Triennio economico e normativa Marzo 2016-Marzo 2019 L'anno 2016 il giorno 25 del mese di Marzo in Roma presso la sede di CONFIMPRESEITALIA in Roma-Via Veturia 45 Tra CONFIMPRESEITALIA, rappresentata dal Presidente Sig. Guido D'AMICO / CONFIMPRESEITALIA Coordinamento Terzo Settore Colell(_/ E // FESICA CONFSAL rappresentata dal Segretario Generale Sig. Bruno Mariani ~ ~ '' CONFSAL FISALS rappresentata del Segretario NAZIONALE Sig. Filippo Palmeri >v- {. l~ 'D f Con l'assistenza della CONFSAL rappresentata del Segretario Generale Sig. Marco Nigi SI E' STIPULATO il CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE di LAVORO per i lavoratori dipendenti delle Associazioni ed altre organizzazioni del Terzo Settore 1 INDICE PREMESSA .. 5 CAMPO DI APPLICAZIONE.)}

2 6 DECORRENZA E DURATA .. 7 TITOLO l DISCIPLINA DEl LIVELLI DI CONTRATI AZIONE .. 7 Art. 1 -Livelli di contrattazione NAZIONALE e aziendale .. 7 Art. 2 -Diritti sindacali e di associazione .. 9 Art. 3 -Distribuzione ed efficacia del CONTRATTO .. 10 Art. 4-Ente NAZIONALE Bilaterale (EBIL) .. 10 Art. 5-Fondo Formazione Continua Professionale .. 12 Art. 6-Organismo di Mediazione e Conciliazione Professionale .. 13 Art. 7 -Commissione Paritetica di Garanzia e Conciliazione .. 13 Art. 8-Composizione delle controversie individuali e collettive .. 14 Art. 9 -Patronati .. 14 TITOLO Il DISCIPLINA DEL RAPPORTO DI LAVOR0 .. 14 Art. 10 - Assunzione .. 14 Art. 11-Periodo di prova .. 15 Art. 12-Mutamento mansioni .. 16 Art. 13-Mansioni superiori .. 16 Art. 14-Telelavoro .. 17 Art. 15- LAVORO a termine .. 17 Art. 16- LAVORO parziale o Part-Time .. 19 Art.

3 17-Imprese a carattere stagionale .. 20 Art. 18-Tirocinio e stage formativo .. 20 Art. 19-Apprendistato .. 20 Art. 20- LAVORO somministrato .. 21 -Collaborazione coordinata e continuativa .. 21 Art. 22 - LAVORO intermittente .. 21 Art. 23-Genitori di portatori di handicappo di tossicodipendenti .. 23 Art. 24- CONTRATTO di LAVORO per gli extracomunitari e portatori di handicapp .. 23 Art. 25 - Lavoratori studenti .. 23 2 TITOLO 111 DISCIPLINA DEL PERSONALE .. 23 Art. 26-Classificazione del personale .. 23 TITOLO IV ARTICOLAZIONE DELL'ORARIO DI LAVORO .. 26 Art. 27-Orario di LAVORO .. 26 Art. 28- LAVORO straordinario, festivo, notturno, domenicale e in turni.. 26 Art. 29 - Riposo settimanale - Festivit -Permessi retribuiti-Permessi straordinari retribuiti -Permessi non retribuiti .. 27 Art. 30-Lavoratori discontinui o di semplice attesa o custodia.

4 28 Art. 31- LAVORO a turni .. 28 Art. 32-Personale non soggetto a limitazione d'orario .. 28 Art. 33-Tossicodipendenza ed etilismo .. 28 Art. 34-Aspettativa non retribuita .. 28 Art. 35-Risarcimento danni .. 29 Art. 36-Banca Ore .. 29 Art. 37-Congedo per matrimonio .. 29 TITOLO V SVOLGIMENTO DEL RAPPORTO DI LAVORO .. 30Q~' i ,' Art. 38 - Distacco e trasferimento .. 30 U Art. 39-Trasferta .. 30 Art. 40-Interruzione-Sospensione-Soste-Riduzi one d'orario-Recuperi .. 31 Art. 41-Intervallo per la consumazione dei pasti .. 31 Art. 42-Volontariato .. 31 Art. 43 - Maternit .. 32 Art. 44-Ferie .. 31 Art. 45-Malattia e infortunio .. 33 Art. 46-Previdenza complementare e assistenza sanitaria integrativa .. 35 Art. 47-Sciopero e servizi essenziali .. 35 Art. 48-Risoluzione del rapporto di LAVORO e preavviso .. 35 Art. 49-Cessione e affitto d' azienda.

5 36 Art. 50-Ritiro della patente di guida .. 36 Art. 51-Divieto di concorrenza .. 36 Art. 52 - Risarcimento danni .. 37 Art. 53 -Codice disciplinare .. 37 3 TITOLO VI RETRIBUZIONE .. 40 Art. 54-Trattamento economico e scatti di anzianit .. 40 Art. 55-Mensilit supplementari .. 42 Art. 56-Corresponsione della retribuzione-Reclami sulla busta paga .. 42 Art. 57 -Trattamento di fine rapporto .. 43 TITOLO VII INDENNIT ', EQUIPAGGIAMENTO E DIVISE .. 43 Art. 58-Indennit .. 43 Art. 59-Equipaggiamento e divise .. 44 TITOLO VIli PRIVACY, TUTELA E SICUREZZA SUL LAVOR0 .. 45 Art. 60 - Mobbing .. 45 Art. 61 -Tutela della privacy .. 45 Art. 62-Sicurezza sui luoghi di LAVORO .. 45 4 PREMESSA Il Terzo settore individua tutte quelle forme organizzate, tra cui le imprese Non profit, che hanno come finalit la soddisfazione di bisogni sociali. Si tratta di un insieme composto da soggetti disomogenei, che svolgono quelle attivit che non sono prese in carico n dallo Stato, n dal Mercato.

6 Si pu parlare, quindi, di imprese Non profit, come di organismi che operano per il benessere COLLETTIVO nel senso pi ampio del termine, spaziando dalla cultura, sport e ricreazione all'assistenza sociale, dalla sanit all'istruzione e alla ricerca, fino alla tutela degli interessi. Pi in generale il mondo Non profit ha da sempre agito in un contesto ricco di soggettivit e operativit , costituto da risorse materiali e soprattutto immateriali messe in campo nell'ottica della solidariet , della relazionalit e dell'auto organizzazione. In questi ultimi anni, il cosiddetto Terzo settore stato sempre pi oggetto di interesse, mostrando la capacit di operare anche secondo logiche di impresa e contribuendo, al tempo stesso, all'innalzamento della qualit dei servizi sociali offerti. Proprio la caratteristica del Terzo settore, di realt variegata dalle molteplici forme e modelli organizzativi nonch dai differenti obiettivi, ha determinato la diffusione di una conoscenza imprecisa e frammentaria del settore.

7 Nella sua composizione rientrano, infatti, una serie di soggetti caratterizzati da differenti form giuridiche, riconosciute e non riconosciute: Disciplinate in via generale dal Codice Civile Cultura, ricreative Beni Culturali Religiose Sportive Politiche,sindacali e di categoria Disciplinate da Leggi speciali di volontariato e di promozione sociale L383/2000 e non governative Le imprese Non profit oggi hanno acquisito una notevole capacit produttiva e contribuiscono attivamente allo sviluppo del tessuto economico e sociale del Paese. Si potrebbe parlare dell'insorgere di un'economia pluralista, in cui il mercato delle transazioni orientate al profitto continua, certo, a detenere una posizione prioritaria, ma non esclusiva. Ad esso si affianca e si intreccia un "altro mercato", che prende forma nelle relazioni e negli scambi appartenenti alla sfera della reciprocit e dei valori d'uso.

8 5 Ed cos che si fatto spazio un concetto di Organizzazione Non profit imprenditoriale, un'impresa a vocazione sociale, un'impresa "sociale", quindi. Con il decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 155 "Disciplina dell'impresa sociale" e con i successivi decreti attuativi, si arriva a definire giuridicamente le imprese sociali come "le organizzazioni private, ivi compresi gli enti di cui allibro V del codice civile, che esercitano in via stabile e principale un'attivit economica organizzata al fine della produzione e dello scambio di beni o servizi di utilit sociale, diretta a realizzare finalit di interesse generale". Impresa sociale , quindi, un soggetto che agisce nel sociale, comportandosi da impresa, organizzando risorse e beni per rispondere a dei bisogni, nel modo pi efficace ed efficiente possibile, in modo continuativo, con personale dipendente, ma che ha come caratteristica distintiva la non distribuzione degli utili CAMPO DI APPLICAZIONE l.

9 Associazioni sindacali e di datori di LAVORO . 2. Associazioni di promozioni che svolgono indagini conoscitive sul territorio,e sulle popolazioni, e di indagini di mercato. 3. Associazioni create per la promozione del prodotto Italiano all'estero. 4. Associazioni di promozione e ricerca tecnico/scientifica per imprenditori e professionisti. 5. Associazioni di promozione turistica, e di valorizzazione del territorio (Pro Loco). 6. Associazioni per la formazione ed aggiornamento. 7. Associazioni per l 'organizzazione di eventi culturali ed espositivi (fiere e manifestazioni per la presentazione di prodotti) 8. Associazioni per la gestione dei servizi postali in genere. 9. Associazioni per la gestione dei servizi di assistenza degli automobilisti, alle famiglie, ai commercianti e al territorio 10. Associazioni di professionisti organizzati in reparti professionali e associazioni temporanee di impresa.

10 11. Associazioni ambientalistiche e di tutela del territorio. 12. Associazioni sportive in genere, e di gestione impianti sportivi. 13. Associazioni culturali per la gestione di servizi ricreativi e culturali. 14. Associazioni per la gestione delle risorse umane. 15. Associazione per l 'assistenza domiciliare. 16. Associazioni per l 'assistenza sanitaria ospedaliera. 17. Associazioni per il recupero risanamento ambientale, cittadino e territoriale. 18. Associazioni per la formazione dell'infanzia e degli utenti, per l 'utilizzo viario relativamente ai trasporti. 19. Associazioni Nazionali Caritative e per l 'assistenza ai diversamente abili. 20. Associazioni per il recupero delle persone disagiate, dissociate e dei carcerati. 21. Associazione per la protezione degli animali. 22. Associazioni per il recupero abitativo dei diversamente abili.


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