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Dalmazia Nazione Dizionario degli Uomini Illustri …

Daria Garbin - Renzo de Vidovich Dalmazia NazioneDizionario degli Uomini Illustri della componente culturale illirico-romana latina veneta e italianaFondazione Scientifico Culturale Maria e Eugenio Dario Rustia TraineTrieste2012 Alla memoria dei Padriche ci hanno indicato la via della continuit Fondazione Scientifico Culturale Maria e Eugenio Dario Rustia Traine di TriesteVia dei Giacinti 834135 TriesteItaliaEdizione 2012 Stampa: Art Group TriesteISBN: 978-88-907523-0-8La stampa di questo libro non conclude la ricerca su un argomento cos vasto ed destinata ad ampliarsi con i nomi di quanti oggi sono giovani o non ancora nati, ma che in futuro porteranno lustro ai Dalmati italiani, residenti in Italia, in Dalmazia e nel resto del mondo. L edizione on-line infatti suscettibile di ulteriori integrazioni ed reperibile sul sito Per integrazioni, aggiunte e suggerimenti scrivere all indirizzo di posta elettronica o al fax editore si riserva di pubblicare i suggerimenti, gli errata corrige, le integrazioni ed altro anche in una pubblicazione cartacea successiva.

Daria Garbin - Renzo de’Vidovich Dalmazia Nazione Dizionario degli Uomini Illustri della componente culturale illirico-romana latina veneta e italiana

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1 Daria Garbin - Renzo de Vidovich Dalmazia NazioneDizionario degli Uomini Illustri della componente culturale illirico-romana latina veneta e italianaFondazione Scientifico Culturale Maria e Eugenio Dario Rustia TraineTrieste2012 Alla memoria dei Padriche ci hanno indicato la via della continuit Fondazione Scientifico Culturale Maria e Eugenio Dario Rustia Traine di TriesteVia dei Giacinti 834135 TriesteItaliaEdizione 2012 Stampa: Art Group TriesteISBN: 978-88-907523-0-8La stampa di questo libro non conclude la ricerca su un argomento cos vasto ed destinata ad ampliarsi con i nomi di quanti oggi sono giovani o non ancora nati, ma che in futuro porteranno lustro ai Dalmati italiani, residenti in Italia, in Dalmazia e nel resto del mondo. L edizione on-line infatti suscettibile di ulteriori integrazioni ed reperibile sul sito Per integrazioni, aggiunte e suggerimenti scrivere all indirizzo di posta elettronica o al fax editore si riserva di pubblicare i suggerimenti, gli errata corrige, le integrazioni ed altro anche in una pubblicazione cartacea successiva.

2 Iniziativa realizzata con il contributo del Governo italiano ai sensi della L. 193/2004 e successive prorogheFONDAZIONE SCIENTIFICO CULTURALE MARIA E EUGENIO DARIO RUSTIA TRAINE TRIESTECoNSIGLIo d'AmmINISTrAzIoNEPresidente: On. Renzo de'VidovichVice presidente: dott. Chiara MotkaSegretario: dott. Rachele Denon PoggiConsiglieridott. Mario Dassovich*dott. Alberto Rutter - Routtering. Enrico Tommaseo**rag. com. Enea de' Antonia Tommaseosig. Enrico Guglielmo FocardiCoLLEGIo dEI rEVISorI dEI CoNTIP residente: Piero Bonacci nominato dal CdA della Fondazione Consiglieri effettividott. Marco Menato, rappresentante del ministero Beni Culturali,direttore della Biblioteca Statale IsontinaAda Ceccoli, nominata dal CdA della Fondazione Supplentidott. Livio La Naia, rappresentante del ministero Beni Culturalie della Biblioteca Statale IsontinaMarcello Gabrielli, nominato dal CdA della FondazioneCoLLABorAzIoNI FISSE dott.

3 Daria Garbin, capo team ricercatoridott. Enrico Fraulini, consulenza culturaleprof. Sergio Siccardi, consulenza musicale:dott. Fulvio Del Toso, organizzazione eventidott. Simone Bais, ricerche in dalmaziaprof. Laura Tommaseo Paglia, studi tommaseiani* deceduto il 5 maggio 2011 e sostituito da Enrico Guglielmo Focardi con delibera del 31/11/2011.** dimissionario, sostituito da Antonia Tommaseo con delibera del 31/11 della FONDAZIONE RUSTIA TRAINECoNGrEGAzIoNE "SAN GIroLAmo" dEI dISCENdENTI dELLE FAmIGLIE NoBILIE PATrIzIE E degli Uomini Illustri dI dALmAzIAPriore: Renzo de'Viscovich, conte di Capocesto e RogosnizzaCancelliere: Sergio Abbiati dei conti Viscovich, nobile di PerastoConsiglieri: Giuseppe de'Draganich de'Veranzio, Armando de'Mistura,Sergio degli Ivanissevich, Lorenzo Sisgoreo, Elisabetta de'Dominis,Riccardo de'Ferra Fondra, Maria Sole de'Vidovich, Ferruccio Tommaseo,Gianna Duda Marinelli, Francesco Damiani di Vergada, Bruno Marini,Stefano Crechici, Adriano Martinolli d'Arcy, Vittorio Cattarini, Mario Sardos Albertini, Romano Vlahov, Licia Giadrossi Tamaro-Gloria eDalibor Antonioli nobile di BuduaSoCI honoris cAusAMaria Luisa Coppola, Yoko Hoshida Raggi Karuz,Staffan de'Mistura, Diego Vecchiato e Ottavio CLUB 1874 TrIESTE - CIrCoLo dALmATICo jAdErEPresidente: Ada CeccoliVice Presidente: Antonella TommaseoTesoriere: Marcello GabrielliConsiglieri: Enzo Gabersi, Enrico Focardi, Marino Maracich, Claudio Dopuggi, Alessandro Focardi, Simone rICErChE CULTUrALI dALmATE SPALATo Sede centrale via Sinjska 5, 21000 Spalato Presidente e coordinatore delle attivit.

4 On. Renzo de Vidovich direttore CrCd-S e del Liceo linguistico informatico Leonardo da Vinci di Spalato: dott. ing. Marina Dalmas Presidente e responsabile per le attivit in Italia: dott. Daria GarbinPresidente e responsabile per le attivit nella Dalmazia croata: dott. Ivana Galasso Presidente e responsabile per le attivit nella Dalmazia montenegrina: Paolo Perugini delegata per zara prof. Rina Villani e responsabile culturale Adam Maru i per la Ci di Spalato: Damiano Cosimo d'Ambra, Presidente,Giovanna Asara, vice culturale e conservatore della sezione della locale biblioteca della Fondazione di Spalato: prof. Antonella Tudor rappresentante italiano nella Contea dalmato-spalatina: dott. Mladen Dalbellodelegata per Lesina: dott. Alessandra Tudor, Presidente della di Lesinadelegato per ragusa e conservatore della sezione della locale biblioteca della Fondazione: dott. Francesco Bongi, Console onorario d Italia a ragusa-dubrovnikAddetto culturale di Cattaro e conservatore della sezione della locale biblioteca della Fondazione: prof.

5 Maria Grego Radulovi c9 PRESENTAZIONEF inalit , contenuti e limitiho affrontato insieme a daria Garbin il non semplice compito di realizzare questo Dizionario biografico con l'obiettivo di documentare il denominato-re comune esistente tra le migliaia di personalit che hanno contribuito a scrivere una pagina significativa di storia, cultura e pensiero in Dalmazia dall'antichit ad oggi. L'accorpamento sistematico delle loro vite ed opere legate ad avvenimenti di epoche assai diverse rende questo Dizionario dif-ferente dai precedenti, perch non e non vuole essere solo una diligente elencazione di nomi ma ha la presunzione di indicare, pur in estrema sinte-si, la funzione corale ed unitaria che tutti e ciascuno hanno svolto nel loro tempo, alla luce della totale e rivoluzionaria rivisitazione della storiografia della Dalmazia posta in essere dai ricercatori della Fondazione rustia Traine che non hanno potuto evidenziare questo legame senza riscoprire la negletta Nazione dalmata.

6 Nomi, notizie e funzioni storiche sono stati spesso tratti da libri e pubblica-zioni editi dall'Associazione nazionale dalmata fondata dagli esuli del 1919, dal Centro ricerche Adriatiche di roma, dall'Associazione che riunisce i dal-mati italiani nel mondo, esuli del 1945, dalle Societ dalmate di Storia Pa-tria di Venezia e roma, dalle biografie scritte o tramandate dalle famiglie di origine dalmata, dai periodici Il zara, Il dalmata e La rivista dalmatica, dal Centro ricerche Culturali dalmate di Spalato, fondato da esuli e residenti in Dalmazia e dalle Comunit degli italiani sopravvissuti in Dalmazia e dai miei due Albi d oro sulla Nobilt del regno di Dalmazia [1].Abbiamo dovuto superare un'ulteriore difficolt : gli italiani di Dalmazia han-no sub to, nell'arco di un secolo e mezzo, tre diverse ma sistematiche snazio-nalizzazioni per cui la maggioranza di ieri diventata una modesta minoran-za d'oggi a causa di persecuzioni sub te da tre realt statuali molto diverse tra di loro.

7 La prima persecuzione attuata dall Impero d'Austria che ha posto in atto una lunga e sistematica snazionalizzazione, ignorata dai pi e durata ben un secolo che ha portato ad un esodo strisciante di italiani dalla Dalmazia svoltosi tra il 1818 ed il 1918, a seguire il regno di jugoslavia che ha provocato un ulteriore esodo tra il 1920 ed il 1940 e, infine, la repubblica Federativa Socialista jugoslava di Tito che ha determinato il terzo esodo, so-prattutto da zara, tra il 1945 ed il 1950. Quest'ultimo stato il pi cruento ed efferato ed , per , il meno numeroso anche se il pi conosciuto. stato, purtroppo, quasi impossibile far emergere in questa sede il grande danno inferto alla componente latino-veneta della Nazione dalmata, dal ge-nocidio posto in essere dal Governo austriaco (ed uso questo termine giuri-dico perch l'Austria ha perseguito il fine di cancellare la Nazione dalmata) per attuare la miope e suicida politica del divide et impera che porter allo sfaldamento di un millenario impero che avrebbe potuto essere gi nel primo Novecento il naturale centro di aggregazione dell'Unione europea.

8 * * *da anni in atto un certosino lavoro che tende a far riemergere e rivalutare i personaggi Illustri della componente illirico-romana, latina veneta e italia-na che hanno dato un contributo significativo non solamente alla teologia, alla storia, alla cultura, all'arte, alla musica e alla tradizione della Dalmazia , ma anche alla formazione della cultura italiana e, in qualche caso, all'ar-10ricchimento del Patrimonio dell'Umanit , come riconosciuto dall'Unesco per il duomo di Sebenico di Giorgio orsini e per l intera citt di ragusa, per i valori che conserva sul piano urbanistico ed ancor pi su quello delle arti, della letteratura e delle scienze. Per cancellare il nome e la storia millenaria di ragusa, il regno di jugoslavia riun ragusa con Gravosa e le chiam du-brovnik negli anni lavoro che si reso indispensabile per contrastare, con una inconfutabile mole di nomi, date e documenti, l'opera di persistente disinformazione ini-ziata prima dall'Austria e successivamente dal regno di jugoslavia e dal re-gime di Tito e che tuttora condiziona l'opinione pubblica mondiale, secondo la quale gli italiani sarebbero stati importati in Dalmazia dal fascismo negli anni '40 (sic!)

9 Al contrario, i dalmati italiani costituiscono la componente della popolazione di lingua e cultura latina che discende dagli illiri giunti sulle due coste dell'Adriatico nell'et del bronzo. Gli illiri di Dalmazia si sono poi integrati prima nella cultura romana e, successivamente, con questa tra-vasata in quella veneta e, infine, in quella italiana . Analogamente avvenuto per i Veneti, i Peceuzi delle marche e i dauni, messapi, japigi e Salentini della stato superfluo ricordare reiteratamente nel Dizionario che gli Illiri non hanno alcun vincolo di parentela con i popoli slavi, venuti in Dalmazia solo nel VII secolo , quando le trib illiriche si erano da secoli integrate nella cultura romana, alla quale hanno dato un gran numero di imperatori, generali, architetti, letterati, poeti, artisti e Uomini di cultura. opportuno precisare, come appare peraltro gi chiaro dal titolo, che ci siamo posti il limite di non trattare in quest'opera l'apporto dato dai dalmati alla creazione della cultura slava, che pure stato fondamentale, perch gi esiste in materia un'abbondante e valida bibliografia croata, serba, morlacca e montenegrina.

10 Al quesito, molto delicato, se gli autori dalmatini che scrivo-no nella lingua croata, serba o montenegrina, o che si dichiarano morlacchi, rientrino anch'essi nella cultura della Nazione dalmata e ne costituiscano una importante componente, gli autori di questo lavoro rispondono positi-vamente perch considerano questi scrittori al pari di quelli che scrivono in latino, in veneto ed in italiano-veneto ed in italiano-toscano, per cui vanno considerati un elemento costitutivo di questa composita e plurilingue nazio-nalit che ha strutture analoghe a quelle della trilingue Nazione svizzera e delle varie nazioni bilingui: belga, canadese, irlandese etc. Ci non di meno, non riteniamo opportuno affrontare frettolosamente in questa sede un argo-mento cos importante, perch la Fondazione rustia Traine intende, anche in questo libro, evitare sterili e superate ragioni di scontro polemico e si pre-figge lo scopo fondamentale di riedificare l antico ponte tra le varie comunit , al fine di ristabilire corretti contatti culturali e di vita tra le componenti latine e slave che hanno convissuto pacificamente e proficuamente per secoli dan-do luogo alla seconda Nazione dalmata medievale e moderna.


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