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FACOLTA’ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE CORSO DI …

Universit degli Studi Suor Orsola Benincasa facolta DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA TESI DI LAUREA IN DIDATTICA GENERALE INSEGNARE CON IL CUORE ANALISI DI UN ASPIRANTE MAESTRA Relatore Candidata DIANA CATALDO Prof. COSIMO LANEVE Matricola 008004387 Anno Accademico 2011 - 2012 2 INDICE Prefazione .. pag. 4 CAPITOLO PRIMO NON PI UN PAESE PER MAESTRI: LA CRISI DELL EDUCAZIONE NELLE SOCIET POST-MODERNE 1. DAL DIARIO DI UNA TIROCINANTE: SE TU NON CAPISCI NON COLPA MIA .. 10 2. COSA RESTA DELLA SCUOLA .. 17 Sulla credibilit dell insegnante .. 19 Sull autorevolezza .. 24 CAPITOLO SECONDO VERSO UNA SIGNIFICAZIONE DELL AZIONE DELL INSEGNANTE 1. PER UNA NUOVA EPOCA DELLE PASSIONI GIOIOSE: L INSEGNANTE COME RESISTENTE .. 32 Educare il cuore con il cuore .. 39 2.

ruolo di educatore e cercare di recuperare il senso profondo dell’insegnare attraverso un approccio che valorizza e dà nuova linfa proprio a quelle passioni e a quei desideri ... cuore è passaggio obbligato in vista del recupero della relazione tra insegnanti e alunni. ...

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1 Universit degli Studi Suor Orsola Benincasa facolta DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA TESI DI LAUREA IN DIDATTICA GENERALE INSEGNARE CON IL CUORE ANALISI DI UN ASPIRANTE MAESTRA Relatore Candidata DIANA CATALDO Prof. COSIMO LANEVE Matricola 008004387 Anno Accademico 2011 - 2012 2 INDICE Prefazione .. pag. 4 CAPITOLO PRIMO NON PI UN PAESE PER MAESTRI: LA CRISI DELL EDUCAZIONE NELLE SOCIET POST-MODERNE 1. DAL DIARIO DI UNA TIROCINANTE: SE TU NON CAPISCI NON COLPA MIA .. 10 2. COSA RESTA DELLA SCUOLA .. 17 Sulla credibilit dell insegnante .. 19 Sull autorevolezza .. 24 CAPITOLO SECONDO VERSO UNA SIGNIFICAZIONE DELL AZIONE DELL INSEGNANTE 1. PER UNA NUOVA EPOCA DELLE PASSIONI GIOIOSE: L INSEGNANTE COME RESISTENTE .. 32 Educare il cuore con il cuore .. 39 2.

2 LA RISCOPERTA DELLA DIMENSIONE EMOZIONALE DECLINAZIONI TEORICHE .. 43 Non di sola ragione. Alle origini DELLA separazione .. 45 Brevi cenni sulle principali teorie delle emozioni .. 48 Mente e corpo .. 51 Quando l intelligenza diventa emotiva .. 54 33. LE EMOZIONI DIMENTICATE (E QUELLE PERDUTE) .. pag 59 Dallo psichiatra al pedagogista .. 62 CAPITOLO TERZO INSEGNARE CON IL CUORE 1. GETTARE IL PROPRIO CUORE .. 66 Sul significato di cuore .. 70 Il sentire delle donne .. 72 2. IL DESIDERIO DI INSEGNARE E DI APPRENDERE .. 75 L insegnamento come gioco di desiderio .. 76 Ritrovare la capacit di stupirsi, costruire conoscenza, nutrire la passione: la filosofia come metodo .. 80 3. L AZIONE DIDATTICA: TRACCE PER UN ITINERARIO DEL CUORE .. 89 Comunicare emozioni suscitando emozione.

3 95 L importanza di essere gentili .. 100 Guardarsi negli occhi .. 101 Favorire autostima e auto-accettazione .. 103 Risvegliare il sentimento attraverso il contatto con la natura .. 106 Preparare all incontro con l inatteso .. 108 Interpretare il pianto; liberare il sorriso .. 109 Ascoltare il silenzio .. 111 Stimolare la fantasia e l immaginazione .. 113 Accogliere le differenze .. 114 Discutere di sessualit .. 115 Il diario: scrivere per comprendere se stessi (e il mondo) .. 116 PER CONCLUDERE L insegnante, il senso di una presenza .. 122 Bibliografia .. 127 4 PREFAZIONE Ogni azione dell insegnare per essere efficace deve essere un azione di cuore , fatta con il cuore : questa l idea che anima il presente lavoro, nato dal desiderio di rielaborare e organizzare una serie di riflessioni maturate nel CORSO degli anni del tirocinio nella scuola primaria.

4 Come aspirante maestra ho avuto modo di osservare e indagare aspetti DELLA relazione educativa che spesso sfuggono a una declinazione teorica, e che rappresentano invece il punto di forza (o di debolezza) di ogni insegnamento. Il riferimento , in primo luogo, al ruolo giocato dalla componente affettiva non solo all interno del rapporto tra insegnante e alunno, ma anche nell approccio che ogni docente ha alla sua professione. L itinerario di riflessione si sviluppato e ampliato nel CORSO del tempo, alimentato da una duplice esigenza: da un lato, quella di ripercorrere le tappe del mio breve viaggio come aspirante maestra tra le classi di scuola primaria, viaggio che mi ha portato a comprendere quanto sia forte, da parte dei bambini, il bisogno di trovare accoglimento, di essere guidati e spronati a vivere la propria dimensione emotiva senza timore di essere giudicati, condannati, colpevolizzati; dall altro, di dare spazio al disagio che vivono gli insegnanti, sempre pi demotivati e stanchi, incapaci ormai di provare godimento nella pratica quotidiana.

5 Anche da parte dei docenti ho avvertito l esigenza di un cambiamento, di un rinnovamento che possa portarli a recuperare la motivazione, il senso DELLA propria professione, il desiderio di insegnare 5che si traduce in passione, cura, attenzione. Quel desiderio che d significato all azione dell insegnante, dal momento che spinge chi insegna a reinventarsi ogni giorno, a de-costruirsi e a ri-progettarsi continuamente non solo come docente, ma innanzitutto come persona. L insegnante non solo mero applicatore di teorie apprese, tecnico del sapere, esecutore. L insegnante fatto di corpo, cuore, mente. E per sottrarre gli alunni a quella routine polverosa e noiosa che cristallizza i pensieri e inaridisce i sensi, deve mostrarsi come soggetto desiderante, vale a dire come soggetto capace di andare oltre la legge, de-sidera, fuori dalle stelle, per tentare, in assenza di quelle, un viaggio che prevede anche percorsi originali sollecitati dalla curiosit e dalla passione per la conoscenza.

6 Una ricerca fatta di entrate e uscite, di successi e fallimenti, gioie e sofferenza, di continua sperimentazione. Per essere buoni maestri bisogna prima di tutto desiderare di esserlo. Sono necessarie conoscenze, competenze e saperi professionali, ma, soprattutto, occorre essere disposti a mettersi in gioco con sentimento. Diventare insegnanti, soprattutto nella scuola primaria, implica l assunzione di una responsabilit che si traduce nella formula Mi curo , una cura che non ha a che fare solo con la FORMAZIONE e con il processo di apprendimento, ma, soprattutto, attiene alla crescita DELLA persona umana. E non ci si pu prendere cura di un bambino senza investire sentimento nella relazione educativa. Come pensare, quindi, che la scuola possa ancora mantenere saldo il suo ruolo di polo educativo nell epoca delle passioni tristi, se i docenti mancano degli strumenti e DELLA volont di leggere tra le righe degli atteggiamenti espliciti e, soprattutto, di quelli impliciti, dei bambini, per entrare in contatto con loro, per stabilire una 6relazione educativa autentica?

7 Per cercare di intercettare i bisogni degli alunni nel tentativo, non facile, di trasformare le passioni tristi (che sono realt per tutti e non solo per gli adolescenti) in passioni gioiose? Non basta conoscere, non basta neppure possedere un ampio repertorio di strategie didattiche. Non pi , non oggi che le famiglie appaiono sempre pi disorientate e bisognose di sostegno. Occorre immaginare piuttosto (e quindi realizzare) una didattica che punti a recuperare il sentimento in quanto atto e modo del sentire, come coscienza del proprio essere, per sottrarre i bambini al processo di omologazione, per aiutarli a riconoscersi come persone irripetibili nella loro unicit . Ogni relazione contribuisce alla costruzione del s . Dall istante in cui si viene al mondo fino alla nostra morte, noi sentiamo di essere al mondo e di farne parte. Nello spazio dell incontro con l altro si realizza la nostra conoscenza e la presa di coscienza del proprio essere.

8 Gli incontri con i bambini e con le docenti hanno accresciuto in me la convinzione che ogni processo di insegnamento/apprendimento, per essere efficace, deve darsi all interno di una relazione educativa autentica, che non si esaurisce nello scambio informativo tra docente e alunno, ma trova la sua piena realizzazione nel momento in cui diventa con-divisione di idee, di propositi. Di sentimento, appunto, quando cadono le barriere DELLA vergogna e DELLA diffidenza, quando il parlare si fa franco e sincero. Ogni insegnante sempre anche aspirante tale , proprio perch l insegnamento non si riduce a una serie di competenze immutabili acquisite in modo definitivo, ma comporta l assunzione di una responsabilit che si traduce nell impegno a una FORMAZIONE continua che non teme il confronto con il nuovo. 7 Richiede, inoltre, il coraggio di proporsi ai propri alunni per quello che si , senza filtri ad aumentare le distanze.

9 Le mie riflessioni sono nate proprio dall osservazione dell attivit di alcuni insegnanti di scuola primaria che di sentimento nella relazione educativa hanno deciso di spenderne ben poco, se non affatto. Il problema certamente legato all approccio del singolo docente alla sua professione, ma non solo. Nelle societ post-moderne necessario un ripensamento dell educazione, e in particolare del ruolo dell insegnante come educatore, e del fare scuola, che non pu pi continuare a ispirarsi a modelli tradizionali, non pi valori, dal momento che la realt appare sempre pi complessa e frammentata. La crisi in cui l educazione versa si manifesta con forza nella scuola, luogo privilegiato dell educare ma non l unico, e si traduce in una perdita di credibilit e di autorevolezza da parte degli insegnanti che sembrano non essere pi in grado di interpretare e rispondere adeguatamente ai bisogni e ai desideri degli alunni.

10 L insegnante deve allora posizionarsi in trincea, combattere in difesa del suo ruolo di educatore e cercare di recuperare il senso profondo dell insegnare attraverso un approccio che valorizza e d nuova linfa proprio a quelle passioni e a quei desideri che sembrano ormai essere stati anestetizzati, consumati. Ricomporre la frattura a partire dall uomo e da quei valori che possono restituire significato alle stesse azioni dell uomo, sottraendolo alla logica del successo a ogni costo e del razionalismo esasperato. E restituire dignit alle richieste del cuore. Negli ultimi anni si avuta una riscoperta e una valorizzazione DELLA dimensione emozionale in campo educativo, proprio a partire dall idea che tornare al cuore passaggio obbligato in vista del recupero DELLA relazione tra insegnanti e alunni. 8Il paradigma DELLA separazione tra parte razionale e parte affettiva ha caratterizzato la storia del pensiero occidentale, che ha inseguito il mito DELLA ragione relegando la dimensione emotiva a un ruolo secondario e spesso ingombrante.


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