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Torquato Tasso, Gerusalemme liberata Edizione di riferimento: T. Tasso, Gerusalemme liberata , a cura di Franco Tomasi, Milano, Bur, 2009 Indice dei passi da analizzare Canto I, ottave 1-12, 45-49 e 58-60 Canto II, ottave 1-55 Canto III, ottave 17-31 Canto VI, ottave 56-70 e 92-102 Canto XII, ottave 51-69 Canto XIII, ottave 17-46 Canto XVI, ottave 17-23 e 34-52 Canto XX, ottave 73-76, 104-108 e 140-144 1 Canto l arme pietose e l capitanoche l gran Sepolcro liber di l arme pietose e l capitano: evidente richiamo al pre-cedente virgiliano ( , 1: arma virumque cano ) a garantire unsigillo di marca epica all esordio del poema. A imitazione del prece-dente latino, T. propone in avvio l argomento (ott. 1), per lasciare poispazio all invocazione (ott. 2-3) e, infine, all omaggio al dedicatario(ott. 4-5). Le armi sono definite pietose perch strumento di un azio-ne devota e religiosa; il ricorso a questo aggettivo, di marca virgilianama con decisa risemantizzazione in chiave sacra, fu aspramente criti-cato dagli accademici della Crusca e difeso con convizione da T.

Gerusalemme liberata Edizione di riferimento: T. Tasso, Gerusalemme liberata, a cura di Franco Tomasi, Milano, Bur, 2009 Indice dei passi da analizzare Canto I, ottave 1-12, 45-49 e 58-60 Canto II, ottave 1-55 Canto III, ottave 17-31 Canto VI, ottave 56-70 e 92-102 Canto XII, ottave 51-69 Canto XIII, ottave 17-46

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1 Torquato Tasso, Gerusalemme liberata Edizione di riferimento: T. Tasso, Gerusalemme liberata , a cura di Franco Tomasi, Milano, Bur, 2009 Indice dei passi da analizzare Canto I, ottave 1-12, 45-49 e 58-60 Canto II, ottave 1-55 Canto III, ottave 17-31 Canto VI, ottave 56-70 e 92-102 Canto XII, ottave 51-69 Canto XIII, ottave 17-46 Canto XVI, ottave 17-23 e 34-52 Canto XX, ottave 73-76, 104-108 e 140-144 1 Canto l arme pietose e l capitanoche l gran Sepolcro liber di l arme pietose e l capitano: evidente richiamo al pre-cedente virgiliano ( , 1: arma virumque cano ) a garantire unsigillo di marca epica all esordio del poema. A imitazione del prece-dente latino, T. propone in avvio l argomento (ott. 1), per lasciare poispazio all invocazione (ott. 2-3) e, infine, all omaggio al dedicatario(ott. 4-5). Le armi sono definite pietose perch strumento di un azio-ne devota e religiosa; il ricorso a questo aggettivo, di marca virgilianama con decisa risemantizzazione in chiave sacra, fu aspramente criti-cato dagli accademici della Crusca e difeso con convizione da T.

2 L ot-tava esordiale stata oggetto di un fitto lavoro di revisione (cfr. Scot-ti 2001: 1-9 e Pastore Stocchi 2008: 71-88) allo scopo di ottenere ilgiusto equilibrio tra il ruolo del capitano e quello dei suoi compagni,in ossequio al progetto di comporre un poema la cui azione fosse una di molti in uno . :Goffredo di Buglione, nato at-torno al 1060, fu duca della Bassa Lorena e alleato di Enrico IV nel-la battaglia contro il papa Gregorio VII. Forse per redimersi dall a-ver combattuto contro un papa, fu poi uno dei maggiori protagonistidella crociata del 1096, in compagnia dei fratelli Baldovino ed Eusta-chio (che ritroveremo nel poema, il secondo con il nome di Eusta-zio). Prese parte alle principali battaglie della crociata, tanto da esse-re riconosciuto come capo delle forze cristiane; partecip all assediofinale di Gerusalemme del 1099. Espugnata la citt , ne fu eletto re,carica cui rinuci per il titolo di difensore del Santo Sepolcro , emor poco dopo, il 18 luglio 1100.

3 T. ricav notizie dettagliate sul per-sonaggio nella cronaca di Guglielmo Tirio,Historia(cfr. n. a 8, 7-8). Cristo: cfr., per l espressione, Petrarca,Tr. , 144: l sepolcro di Cristo in man de cani , variamente ripreso dalla tra-dizione; si veda, a titolo d esempio, Giraldi,ErcoleXXVI, 108, 1-3:Molto egli opr co l senno e con la mano,molto soffr nel glorioso acquisto;e in van l Inferno vi s oppose, e in vano s arm d Asia e di Libia il popol Ciel gli di favore, e sotto a i santi segni ridusse i suoi compagni liberata ..si vegga tolto / il sepolcro di Cristo da le mani / de gli ,B. Tasso,RimeII, 76, 134-135 (dedicata al papa Clemente VII): ..altrionfale acquisto / spronate lor del sepolcro di Cristo (si noti la ri-ma acquisto| Cristo,gi in Ariosto,Orl. , 74, 7-8, con riferi-mento alla crociata, e poi in T.,RinaldoI, 5). Si ricordi che il poema siconclude, con perfetta circolarit , con il sintagma gran Sepolcro: , 144, 7-8: ..e qui devoto / il gran Sepolcro adora e scioglie il vo-to.

4 :cfr. Dante, , 39: fece col senno assai econ la spada e Ariosto,Orl. , 55, 2 ..col senno e con la lan-cia . La crociata richiede una sapienza strategica e morale (senno)unita alla necessaria forza militare (mano), una sintesi delle virt deigrandi eroi :racchiuso dalla ripresa anafo-rica di molto,l operato di Goffredo viene precisato sotto il segno del-l agire sapiente (opr ) e del tormentato patire (soffr ,con eco di , 5 multa quoque et bello passus , per evidente consonanza sul pia-no etico con Enea), generato dall ostilit delle forze pagane e dall ir-resolutezza di alcuni campioni cristiani, che toccher al capitano ri-condurre al loro compito (cfr. v. 8); le virt di Goffredo tratteggiateecheggiano quelle indicate da T. nei DAP(I, 12) per i grandi eroi delpassato: si ritrova in Enea l eccellenza della piet , della fortezza mi-litare in Achille, della prudenza in Ulisse . acquisto:l e-spressione, gi in uso presso la tradizione cavalleresca (cfr. Trissino,It.)

5 ,64), ha per dei precedenti significativi (sempre associata inrima con Cristoe cfr. nota a v. 2) anche nella rimeria pubblicata inoccasione della vittoria veneziana a Lepanto (cfr., a titolo d esempio, ,Trionfo di Cristo110-112: ..a Cristo [..] a lui s ascriva ilglorioso acquisto ; altri esempi in Pastore Stocchi 2008: 84-86). misto:la controffensiva vana alle armi cristiane orga-nizzata su un doppio piano: le forze demoniache (Inferno) e gli eser-citi pagani, composti da truppe provenienti della regione africana(Libiaintesa, per estensione, Africa) e della regione asiatica (perquesto motivo popol misto,cio composito, con un implicito giudizionegativo per la scarsa coesione delle forze degli infedeli). Si precisa-no sin dalla prima ottava i termini terreni e oltramondani dello scon-tro (cfr. v. 8). : Le forze del Cielo lo (Goffredo)favorirono, e ricompose (ridusse) sotto le insegne cristiane (i santi se-gni) i suoi compagni erranti . L espugnazione di Gerusalemme e la2 O Musa, tu che di caduchi allori non circondi la fronte in Elicona,ma su nel cielo infra i beati cori hai di stelle immortali aurea corona,tu spira al petto mio celesti ardori,tu rischiara il mio canto, e tu perdona s intesso fregi al ver, s adorno in parte d altri diletti, che de tuoi, le PRIMO conquista del Santo Sepolcro sono parte di una battaglia che opponenel contempo Dio (Ciel) e Satana (Inferno) e le forze militari che interra li :sia in senso squisitamente spaziale( che vagano ) sia in senso morale ( che traviano dalla virt ).

6 Ben-ch il doppio valore semantico sia proprio della tradizione cavallere-sca e lirica, nel caso tassiano il valore dell erranza acquister unospessore etico e drammatico inedito, tanto da divenire uno dei verimotori dell azione narrativa. Per il distico finale , 5: collaqual Roma et suoi compagni erranti correggi (Natali 1998a: 390); eper Il Ciel gli di favorecfr. Trissino,It. , 62: in breve tempo co lfavor del cielo .2. Elicona: O Musa, tu che non ti poni sulla fronteallori effimeri (caduchi), come quelli che si attribuiscono in Elicona . l invocazione del poema con un appello alla Musa, intesa es-senzialmente come forza celeste e quindi cristiana (assai probabil-mente Urania, per altri interpreti, come Beni, lo Spirito Santo), unicafonte di ispirazione capace di garantire una poesia sacra e perci incontrasto con la poesia pagana (Elicona,monte della Beozia, tradizio-nalmente sede delle muse pagane e di Apollo). su :si tratta di una Musa celeste che risiede tra i cori delle bellezze :la triplice ripresa anaforica del tuorga-nizza l orchestrazione della seconda parte dell ottava: alla richiesta diun ispirazione divina (celesti ardori), indispensabile per un poema diargomento sacro, e di un potenziamento della propria voce poetica(rischiara il mio canto), che sembrano alludere al proemio dantescodel Paradiso( , 19: entra nel petto mio, e spira tue ), si passapoi, nel distico finale, a una vera e propria dichiarazione di poetica inversi.

7 Tu carte: e tu (Musa) perdonami se intreccioal vero elementi inventati (fregi), e se abbellisco (adorno) il mio poe-ma (le carte) con altri piaceri (diletti) rispetto a quelli che sarebberoda tributare a te .3 Sai che l corre il mondo ove pi versi di sue dolcezze il lusinghier Parnaso,e che l vero, condito in molli versi,i pi schivi allettando ha a l egro fanciul porgiamo aspersi di soavi licor gli orli del vaso:succhi amari ingannato intanto ei beve,e da l inganno suo vita Tu ,magnanimo Alfonso, il qual ritogli al furor di fortuna e guidi in porto Gerusalemme LIBERATA3. : Sai ( di 2, 1) che i lettori (il mon-do) sono attratti dalle opere (l ) nelle quali la seducente poesia (lu-singhier Parnaso) effonde (versi) con maggior abbondanza i suoi pia-cevoli inganni (dolcezze) .Parnaso:monte della Focide, sacro ad Apol-lo e alle Muse, qui inteso per la poesia in che l : [e sai che] la verit (il vero), se mescolata con le dolcez-ze della poesia, ha avuto la forza di agire e convincere (ha persuaso),grazie al piacere, anche i pi restii.

8 La commistione di verit e finzio-ne poetica, di insegnamento morale e di piacevolezza edonistica trat-to essenziale del concetto di una letteratura prefigurato da T. nei a l : cos diamo al fanciullo ammalato (egro) latazza i cui bordi sono cosparsi di un dolce miele (liquore): in questomodo egli, ingannato dal sapore dei bordi, beve anche le medicineamare, e da questo inganno riceve la sua salute . L immagine ripresada Lucrezio,De rer. , 936-949, un luogo topico della trattatisticarinascimentale (cfr., tra i tanti, Giason De Nores, Sperone Speroni,Alessandro Piccolomini, Faustino Summo), specie quando impegnataa legittimare il fine morale e conoscitivo della letteratura, ed era gi stato ripreso nella narrativa cavalleresca da B. Tasso,AmadigiLI, 1(cfr. Prosperi 2004: 212 e Zatti 2005: 7): come talhor un medico chevuole / gabbar l infermo per dargli salute, / celar l amaro sotto il dolcesuole; / acci ch egli di ber non lo rifiute: / cos sotto figmenti di paro-le, / di chimere da noi non conosciute / danno i poeti molti documenti,/ al volto ignaro, et a l inferme menti.

9 4. :Alfonso II d Este, cui viene dedicato il poema; natoa Ferrara nel 1533 da Ercole II e Renata di Francia, divenne duca diFerrara nel 1559. T. era entrato al servizio della corte ducale nel 1572,me peregrino errante, e fra gli scogli e fra l onde agitato e quasi absorto,queste mie carte in lieta fronte accogli,che quasi in voto a te sacrate i un d fia che la presaga penna osi scriver di te quel ch or n ben ragion, s egli averr ch in pace il buon popol di Cristo unqua si veda,e con navi e cavalli al fero Trace cerchi rit r la grande ingiusta preda,CANTO PRIMOma ben presto i rapporti si guastarono e costarono l imprigionamentoa Sant Anna al poeta, che vi rimase confinato sino al 1586. : sottrai da riferire a me del verso errante:il poeta sipresenta sbandato e perso nel fortunale della vita, con una caratteri-stica simile a quella dei cavalieri protagonisti del poema (cfr. 1, 8: icompagni erranti ); Alfonso, come Goffredo, la guida che lo gli : sbattuto (agitato) e quasi inghiottito (ab-sorto) fra gli scoglie e le onde.

10 Mie : accetta(accogli) con viso sereno (con lieta fronte) questa mia opera (carte) ate consacrata (sacrate) che ti porgo quasi come in voto . : un giorno accadr . penna: la penna che gi prevede latua gloria futura ; ad essa si affida T. nella speranza di scrivere un ope-ra dedicata esclusivamente ad 1-6. ben : se mai dovesse un giorno accadereche la cristianit fosse in pace, e con eserciti e flotte cercasse di ricon-quistare (ritor) ai feroci Turchi (fero Trace) Gerusalemme (grande in-giusta preda), sarebbe ragionevole ( ben ragion) che a te sia dato il co-mando (alto imperio) delle forze di terra o, se lo preferisci, della flotta .T. ,riproponendo un tema ormai vivo soprattutto nell immaginario, au-spica una nuova crociata. Importante l accenno al clima di profondaconflittualit nel mondo cristiano, attraversato, sin dalla prima met delsecolo, dalla grande stagione della Riforma protestante. L ottava haprofonde ragioni di parentela con RinaldoI, 5, laddove T.


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