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Il Farmacista di Dipartimento delle Aziende …

Societ italiana di farmaciaospedaliera e dei servizi farmaceuticidelle Aziende sanitarieIl Farmacista di Dipartimentoquale strumento per la prevenzionedegli errori in terapiae l implementazione delle politichedi Governo clinico in ambito oncologicoManuale teorico-praticoIl Farmacista di Dipartimento quale strumento per la prevenzione degli errori in terapiae l implementazione delle politiche di Governo clinico in ambito oncologicoIl Manuale frutto della stretta collaborazionetra Ministero della Salute, Ufficio III Diparti-mento della Programmazione e dell Ordina-mento del Servizio sanitario nazionale-Direzione Generale della ProgrammazioneSanitaria, SIFO, FOFI, AIOM, sempre pi indispensabile prendere attodei graduali cambiamenti che hanno caratteriz-zato gli ultimi anni dell assistenza sanitaria eche hanno richiesto nuove res ponsabilit daparte degli Organismi che si occupano di sa-nit.

1 Il Farmacista di Dipartimento quale strumento per la prevenzione degli errori in terapia e limplementazione delle politiche di Governo clinico in ambito oncologico

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1 Societ italiana di farmaciaospedaliera e dei servizi farmaceuticidelle Aziende sanitarieIl Farmacista di Dipartimentoquale strumento per la prevenzionedegli errori in terapiae l implementazione delle politichedi Governo clinico in ambito oncologicoManuale teorico-praticoIl Farmacista di Dipartimento quale strumento per la prevenzione degli errori in terapiae l implementazione delle politiche di Governo clinico in ambito oncologicoIl Manuale frutto della stretta collaborazionetra Ministero della Salute, Ufficio III Diparti-mento della Programmazione e dell Ordina-mento del Servizio sanitario nazionale-Direzione Generale della ProgrammazioneSanitaria, SIFO, FOFI, AIOM, sempre pi indispensabile prendere attodei graduali cambiamenti che hanno caratteriz-zato gli ultimi anni dell assistenza sanitaria eche hanno richiesto nuove res ponsabilit daparte degli Organismi che si occupano di sa-nit.

2 Se da un lato auspicabile che le innova-zioni tecnologiche e scientifiche siano messe alservizio di pazienti e di operatori, altres fon-damentale che si acquisisca un modo diversodi operare, sempre nel rispetto di LEA, che siasinonimo di miglioramento della performancedelle Aziende sanitarie; ci implica necessaria-mente il superamento di barriere che ostaco-lano la comunicazione, il trasferimento diconoscenze tra professionisti e la possibilit dilavorare in squadra, per dare risalto alla multi-disciplinariet e multiprofessionalit .Il Farmacista di Dipartimento trova giusta col-locazione in questo passaggio culturale svol-gendo funzioni diverse e supportando, con ilbagaglio di competenze acquisite tramite ido-nea formazione e rafforzate da specifici adde-stramenti sul campo, la gestione dei processiintra ed extra mese di marzo del 2010 stato avviato daparte del Ministero della Salute il Programma /Progetto Il Farmacista di Dipartimento qualestrumento per la prevenzione degli errori in te-rapia e l implementazione delle politiche di Go-verno Clinico in ambito oncologico.

3 Tale Progetto stato affidato, in base alle espe-rienze maturate e alle iniziative intraprese nelsettore considerato, alla Societ Italiana di Far-macia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceuticidelle Aziende Sanitarie (SIFO), che si avvalsaper la sua realizzazione di un gruppo di lavorocomposto da esperti e rappresentanti di Istitu-zioni ed Aziende Sanitarie: la Federazionedegli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI); l As-sociazione Italiana di Oncologia Medica(AIOM); l European Association of HospitalPharmacists (EAHP); l Istituto Clinico Humani-tas di Rozzano (MI); l IRCCS Ospedale CasaSollievo della Sofferenza di San Giovanni Ro-tondo (FG); il Centro elaborazione dati del-l Universit Bocconi di Milano e le cinquestrutture sanitarie arruolate secondo i critericondivisi dal gruppo di lavoro e dal Ministerodella presente Manuale, unico nel suo genere, sicuramente uno strumento metodologico chepu dare impulso al costante miglioramentodella qualit delle cure; la sua trasferibilit anche in altre aree di grandi criticit oltrequella oncologica garantir efficacia ed effi-cienza a tutela della salute delle persone.

4 Auspicabile che esso sia di stimolo per Re-gioni e Province autonome nonch Aziende sa-nitarie e Ordini professionali per avviareiniziative, anche formative, che riguardino l in-troduzione di questa nuova figura, il Farmacistadi Dipartimento , nella attivit quotidiana fina-lizzata soprattutto alla sicurezza e qualit del-l assistenza Farmacista Ospedaliero_ok:Layout 1 30/09/11 16:55 Pagina 11Il Farmacista di Dipartimentoquale strumento per la prevenzionedegli errori in terapiae l implementazione delle politichedi Governo clinico in ambito oncologicoManuale teorico-praticoMinistero della SaluteSociet Italiana di Farmacia Ospedalierae dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO)Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI)Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM)European Association of Hospital Pharmacist (EAHP) 2011 Ministero della SaluteViale Giorgio Ribotta, 5 Tel.

5 06 - - Societ Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi farmaceutici della Aziende sanitarieVia Carlo Farini, 81 - 20159 MilanoTel. 02/6071934 - Fax 02 - presente Manuale stato realizzato con il finanziamento della Direzione Generale della programmazione sanitaria, dei livelli di as-sistenza e dei principi etici di sistema - Ministero della Salute - nell ambito delle iniziative attuate tramite le quote derivanti da prestazionirese a richiesta ed utilit dei soggetti interessati , ai sensi della Legge 29 dicembre 1990, n. 407, art. 5, comma I DIRITTI RISERVATIT utti i diritti sono riservati, in particolare il diritto di duplicazione e di diffusone, nonch il diritto di traduzione. Nessuna parte dell Operapu essere riprodotta in alcuna forma (per fotocopia, microfilm od altri procedimenti) senza il consenso scritto dell Editore).2In copertinaimmagine di un ospedale con vari ammalati: al centro un medico e uno speziale(Johanne da Cuba - Hortus Sanitatis, Maguntia, 1491)345 PrefazioneIl Ministero della Salute, nell ambito del Programma nazionale per la Sicurezza dei pa-zienti, ha avviato numerose attivit con l intento di individuare strategie e strumentiper la realizzazione di politiche volte alla qualit dell assistenza sanitaria.

6 Gli obiettiviperseguiti, ritenuti di prioritario interesse nazionale in ambito sanitario, riguardano ipi rilevanti aspetti del Governo Clinico tra cui la partecipazione dei cittadini, il go-verno delle tecnologie, la formazione, la gestione della documentazione clinica, l as-sistenza in fasce di et di maggiore criticit nonch la corretta gestione delle mese di marzo del 2010 stato avviato da parte del Ministero della Salute il Pro-gramma/Progetto Il Farmacista di Dipartimento quale strumento per la prevenzionedegli errori in terapia e l implementazione delle politiche di Governo Clinico in ambitooncologico .Tale Progetto stato affidato, in base alle esperienze maturate ed alle iniziative intra-prese nel settore considerato, alla Societ Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei ServiziFarmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO), che si avvalsa per la realizzazione di ungruppo di lavoro composto da esperti e rappresentanti di Istituzioni ed Aziende Sani-tarie, espressione di tutte le aree del Paese, al fine di assicurare un omogeneo coinvol-gimento nelle attivit ed una estesa condivisione dei risultati.

7 L iniziativa ha comeobiettivo generalequello di produrre un modello di riferimentoper avviare l introdu-zione del Farmacista di Dipartimento nelle strutture sanitarie che contempli tutto il per-corso che deve essere attuato (dalla formazione alla verifica sul campo ed ai report dianalisi di questa attivit ) al fine di ridurre gli errori in terapia e migliorare la qualit delle prestazioni sanitarie. Le motivazioni che hanno portato a questa innovativa azione nel campo sanitario, ri-siedono nel fatto che nell ambito della Clinical Governance il Farmacista di Diparti-mento, attraverso la collaborazione sinergica con altre figure professionali, contribuiscesignificativamente alla sicurezzadei pazienti; in particolare pu concorrere a preveniregli errori in terapia e minimizzarne gli esiti, intervenendo in ognuna delle fasi che ca-ratterizzano il percorso del farmaco in ospedale: prescrizione, preparazione, trascri-zione, distribuzione, somministrazione e monitoraggio.

8 La letteratura, inoltre, evidenziai vantaggi correlati all introduzione del Farmacista di Dipartimento nella pratica clinicaindicando che la presenza di un Farmacista , anche durante le visite in reparto, ha ri-dotto drasticamente gli eventi avversi con un notevole risparmio sui costi sanitari far-maceutici ed una riduzione della durata delle Progetto ha inteso sperimentare quanto sopra esposto in cinque strutture sanitarie ita-liane e ha permesso di realizzare un documento programmatico che fornisce ai farma-cisti, ai manager aziendali, agli altri operatori sanitari coinvolti nella gestione del farmacoe alle Istituzioni, tutte le indicazioni necessarie per potere sperimentare questa nuovafigura professionale, evidenziando il reale contributo che pu essere offerto alla pre-venzione degli errori in terapia e quindi al miglioramento della qualit delle presente documento di indirizzo, redatto sulla scorta delle sperimentazioni effettuate,prevede la trasferibilit in altre realt anche meno dotate di risorse umane e Enti esterni che hanno collaborato al Programma sono: la Federazione degli Ordinidei Farmacisti Italiani (FOFI); l Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM);l European Association of Hospital Pharmacists (EAHP); l Istituto Clinico Humanitasdi Rozzano (MI); l IRCCS Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San GiovanniRotondo (FG); il Centro elaborazione dati dell Universit Bocconi di Milano e le cinquestrutture sanitarie arruolate secondo i criteri condivisi dal gruppo di lavoro e dal Mini-stero della Salute.

9 Sono state coinvolte nella sperimentazione: l Azienda Ospedaliero - Universitaria SanGiovanni Battista di Torino (Le Molinette); l Istituto Oncologico Veneto IRCCS;l Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona; l Istituto Tumori Gio-vanni Paolo II - IRCCS Ospedale Oncologico di Bari e l Ospedale San Vincenzo diTaormina dell Azienda Sanitaria Provinciale di Messina. I criteri adottati per la scelta delle strutture sanitarie sono stati: la provata esperienzarelativamente all attivit di Farmacista di Dipartimento ; il riconoscimento/attenzionecirca la figura del Farmacista di Dipartimento /Reparto attestata da atti Deliberativi a li-vello Aziendale e/o regionale; la centralizzazione in farmacia della manipolazione deiFarmaci Antiblastici; il coinvolgimento delle Direzioni Aziendali in precedenti attivit mirate alla prevenzione degli errori in terapia; la presenza dell Unit di Rischio Cli-nico/Clinical Risk Management; la rappresentativit geografica.

10 I risultati della sperimentazione sono confluiti in report ed hanno dimostrato il cam-biamento tra il prima e il dopo l introduzione del Farmacista di Dipartimento attraversol analisi di opportuni indicatori di processo e di esito, quali: le prescrizioni conformi alRegistro AIFA dei farmaci oncologici sottoposti a monitoraggio (Registro AIFA- Onco);il monitoraggio delle prescrizioni off - label dei medicinali; la riduzione del valore inEuro delle scorte dei medicinali nell armadio di reparto; la diminuzione delle ri-ospe-dalizzazioni per eventi/reazioni avverse da medicinali; la registrazione di near miss; laqualit percepita da parte degli operatori sanitari e dei pazienti. Nel mese di giugno del 2010 stato realizzato, presso il Ministero della Salute, unevento formativo della durata di una settimana al quale hanno partecipato i farmacistispecializzati, selezionati tramite valutazione del curriculum e colloquio, nonch i diret-tori di farmacia e i direttori delle Aziende Sanitarie incluse nella Ministero, per il tramite dell Ufficio III della Direzione Generale della Programma-zione Sanitaria, comunque responsabile del coordinamento, del monitoraggio e dellavalutazione del Programma/Progetto affinch la realizzazione sia coerente con gliobiettivi stabiliti riguardo gli aspetti tecnico-scientifici ed mese di ottobre 2011 organizzata una giornata di presentazione del Pro-gramma/Progetto, frutto della collaborazione tra Ministero della Salute e SIFO.


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