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LA PRIMA LETTERA AI CORINZI - laparolanellavita.com

ANNO PASTORALE 2001 2002 LA PRIMA LETTERA AI CORINZI UNA CHIESA SI INTERROGA SULLA SUA FEDE LETTURA BIBLICA E ATTUALIZZAZIONE A CURA DI DON SERGIO CARRARINI 2 INTRODUZIONE GENERALE Continuiamo in questo nuovo anno pastorale l approfondimento biblico sulla missione della Chiesa agli inizi del terzo millennio, iniziato l anno scorso con la lettura del libro degli Atti degli Apostoli. Attraverso il racconto di Luca abbiamo visto il grande lavoro di evangelizzazione compiuto dalla PRIMA generazione cristiana, negli anni dal 30 al 60 , nelle grandi citt dell impero romano e lungo le principali vie di comunicazione. Abbiamo anche visto il progressivo espandersi della parola di Dio da Gerusalemme alla Giudea, alla Samaria, all Asia minore, all Europa, fino a Roma, capitale dell impero e simbolo di tutti i popoli allora conosciuti. Questo cammino di evangelizzazione parte dagli ebrei e, attraverso gli ellenisti, raggiunge i pagani, fino alla fondazione di Chiese formate quasi interamente da pagani.

3 L’APOSTOLO PAOLO E LA COMUNITA’ DI CORINTO Prima di entrare nel vivo della Lettera ai Corinzi, ci ricolleghiamo al racconto degli Atti degli

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1 ANNO PASTORALE 2001 2002 LA PRIMA LETTERA AI CORINZI UNA CHIESA SI INTERROGA SULLA SUA FEDE LETTURA BIBLICA E ATTUALIZZAZIONE A CURA DI DON SERGIO CARRARINI 2 INTRODUZIONE GENERALE Continuiamo in questo nuovo anno pastorale l approfondimento biblico sulla missione della Chiesa agli inizi del terzo millennio, iniziato l anno scorso con la lettura del libro degli Atti degli Apostoli. Attraverso il racconto di Luca abbiamo visto il grande lavoro di evangelizzazione compiuto dalla PRIMA generazione cristiana, negli anni dal 30 al 60 , nelle grandi citt dell impero romano e lungo le principali vie di comunicazione. Abbiamo anche visto il progressivo espandersi della parola di Dio da Gerusalemme alla Giudea, alla Samaria, all Asia minore, all Europa, fino a Roma, capitale dell impero e simbolo di tutti i popoli allora conosciuti. Questo cammino di evangelizzazione parte dagli ebrei e, attraverso gli ellenisti, raggiunge i pagani, fino alla fondazione di Chiese formate quasi interamente da pagani.

2 Questo passaggio ai pagani molto contrastato opera soprattutto di Paolo, neoconvertito e apostolo infaticabile. L accoglienza della fede da parte dei pagani e la formazione di comunit miste (ebrei e pagani) ha comportato ben presto il problema di tradurre le esigenze della fede nella cultura e nelle tradizioni di vita dei vari popoli, superando le forme religiose dell ebraismo nel quale era nata. Questo lavoro di inculturazione della fede nel mondo pagano, iniziato da Barnaba e Paolo, con un intuizione missionaria fortemente voluta dallo Spirito Santo, ha suscitato molte difficolt con i credenti di origine ebraica, ma anche molti problemi all interno della cultura e del modo di vivere pagano. Questo lavoro sar proseguito dalla terza e quarta generazione cristiana e poi dai Padri della Chiesa e dai grandi Vescovi d Oriente e d Occidente. La PRIMA LETTERA ai CORINZI uno specchio ed un esempio concreto (anche se limitato e parziale) di questo impegno di Paolo per tradurre le esigenze della fede nella cultura greca, o almeno nei problemi posti dalla vivacissima e un po sgangherata comunit cristiana di Corinto.

3 Attraverso la lettura di questa LETTERA potremo cogliere il grande sforzo fatto dai primi missionari del Vangelo per renderlo un messaggio comprensibile dai loro ascoltatori e capace di trasformare la mentalit e cambiare la loro vita. Cercheremo di attualizzare la lettura di questa LETTERA in rapporto alla situazione delle nostre Chiese, chiamate, all inizio del terzo millennio, a rievangelizzare la nostra societ occidentale sempre pi secolarizzata. Siamo chiamati ad annunciare il Vangelo, e a concretizzarne le scelte conseguenti, in un contesto sociale in rapida evoluzione e caratterizzato dalla presenza di pi culture che si sovrappongono e si contrastano tra di loro. Su tutte, comunque, si sta imponendo una cultura tecnico-scientifica e mercantile, che sembra prevalere e scardinare tutte le altre in un fenomeno di globalizzazione che coinvolge tutte le tradizioni, le culture, gli stili di vita, le identit dei popoli e delle religioni.

4 La nostra Chiesa veronese si prepara a celebrare un Sinodo per interrogarsi sulla sua vita e sul suo ruolo in questa societ in rapido cambiamento. La Verona fedele , conservatrice e missionaria, attenta agli ultimi e attaccata al suo benessere, violenta e solidale, tradizionale e ricca di fermenti nuovi, come sta guardando e preparando il suo futuro? Cosa essenziale e da valorizzare della sua tradizione e cosa invece marginale e da superare? Quali nuove esigenze stanno emergendo? Come valorizzare il cammino di rinnovamento di questi ultimi decenni? Quali nuovi ruoli, ministeri, potenzialit a servizio della nuova evangelizzazione e inculturazione della fede? Leggendo la PRIMA LETTERA ai CORINZI non cercheremo la soluzione ai nostri problemi, delle ricette gi pronte nella parola di Dio, ma cercheremo di cogliere uno stile di Chiesa nell affrontare i problemi ed i valori di fondo ai quali ispirare le soluzioni concrete che lo Spirito Santo ispirer anche alla nostra Chiesa perch risponda alla missione che le ha affidato.

5 3 L APOSTOLO PAOLO E LA COMUNITA DI CORINTO PRIMA di entrare nel vivo della LETTERA ai CORINZI , ci ricolleghiamo al racconto degli Atti degli Apostoli e alla nascita di questa comunit , durante il secondo viaggio missionario di Paolo. La nascita della comunit di Corinto (Atti 18,1-18) Siamo negli anni 49-50 , durante il secondo viaggio missionario, quello che ha portato Paolo e Luca a sbarcare in Europa. Dopo la fondazione delle Chiese della Macedonia e l insuccesso di Atene (con il discorso nell Areopago e gli scherni dei saccenti Ateniesi), Paolo arriva a Corinto, cosmopolita citt di mare, dove si ferma un anno e mezzo. E ospite di una coppia di artigiani (piccoli industriali come si direbbe oggi) e lavora a fabbricare tende e coperte per l esercito romano. Corinto era un antichissima citt -stato greca, situata sull istmo che separa il mare Egeo dal mar Ionio, ed era formata da due porti (Cencre e Lecheo), collegati tra loro da una via lastricata, lungo la quale venivano trascinate le merci per ricaricarle poi nell altro porto su altre navi.

6 La sua posizione geografica la rendeva una citt di commerci, ricca e cosmopolita, malfamata e gaudente. Quella in cui arriva Paolo nel 50 la Nuova Corinto , rifondata da Giulio Cesare nel 44 La vecchia Corinto era stata distrutta dai romani nel 146 perch aveva capeggiato la rivolta contro di loro. Nuova Corinto la capitale della provincia romana dell Acaia; diventata la citt pi importante e ricca della Grecia con pi di abitanti. Sede dell amministrazione romana e di fiorenti commerci, attirava immigrati da ogni regione dell Asia. In essa dominava un lite di dignitari e commercianti ricchissimi, sostenuta da una fiorente classe artigianale, commerciale e religiosa. La grande maggioranza della popolazione, per , era formata da operai portuali, lavoratori avventizi e schiavi. Era presente anche una nutrita comunit ebraica. Corinto era uno dei grandi crocevia europei non solo delle merci e del potere, ma anche delle culture, delle religioni, delle razze, delle mode, delle nuove elaborazioni e proposte.

7 Diventa ben presto la fucina di un cristianesimo di matrice greco-romana. Qui Paolo viene continuamente sollecitato a compiere il suo grande sforzo di traduzione del Vangelo nelle categorie intellettuali e nei costumi di vita dell Occidente romanizzato. La missione di Paolo, nell anno e mezzo della sua permanenza a Corinto, si svolge in due tappe: in un primo tempo lavora manualmente durante la settimana con Aquila e Priscilla e predica il Vangelo al sabato nella sinagoga. Nascono dei conflitti con gli ebrei, fino alla rottura definitiva e alla formazione di un primo nucleo della Chiesa di Corinto, con Crespo e altri ebrei. dopo l arrivo di aiuti dalla Macedonia, si dedica a tempo pieno alla predicazione ai pagani con l apertura di una scuola nella casa di Tizio Giusto, un italiano benestante che ospita l apostolo e la comunit nella sua casa. Nascono gruppi di credenti nei due centri portuali, formati in gran parte da timorati di Dio provenienti dal paganesimo.

8 Questo impegno missionario di Paolo in terra greca deve aver incontrato molte resistenze, difficolt , ostacoli, problemi, se Luca inserisce negli Atti una nuova apparizione che sostiene Paolo e lo incoraggia a non abbandonare la missione. Nelle parole messe in bocca al Signore si leggono non solo le lotte con gli ebrei (fino alla denuncia presso il Procuratore romano Gallione), ma anche le resistenze del mondo greco ed i problemi che incominciavano a sorgere. La comunit di Corinto sar la pi amata da Paolo, ma anche quella che l ha fatto pi soffrire; gli ha dato pi problemi ma, insieme, l ha stimolato a spogliarsi della sua cultura ebraica e a ripensare la fede nelle categorie della cultura allora dominante. Per questa comunit ha speso molte energie, con ripetute visite ed inviandole varie Lettere (da 4 a 7), alcune andate perdute. 4 Lo stile LETTERA Pastorale ( 1,1-9) Nell antichit era molto in uso (compatibilmente con i mezzi del tempo) scrivere Lettere , da mandare attraverso dei messaggeri, alle persone con le quali si voleva comunicare.

9 La maggior parte di esse erano dei semplici biglietti con notizie personali, familiari, commerciali, di salute, di auguri, di ordini, di debiti o crediti, di fatti particolari. Venivano dettate a degli scrivani e stese su fogli di papiro. Alcune Lettere, invece, erano dei veri e propri trattati filosofici, storici, morali, di scritti sotto forma di LETTERA e indirizzati ad un discepolo, ma in realt rivolti a tutti. Queste venivano scritte sulla costosissima ma molto pi durevole pergamena. Le Lettere presenti nel Nuovo Testamento sono un genere particolare di LETTERA detto Pastorale perch non sono dei veri e propri trattati teologici o morali (eccetto forse la LETTERA agli Ebrei), ma non sono neppure dei semplici biglietti personali (eccetto la LETTERA a Filemone). Nascono dall esigenza di rispondere a dei problemi presenti nelle comunit e sostituiscono la viva voce dell apostolo, impossibilitato ad essere presente di persona.

10 Prendendo spunto da esigenze pastorali immediate, allargano la visuale al contenuto fondamentale del Vangelo e diventano cos dei messaggi di approfondimento validi per tutte le Chiese. A partire dalla vita concreta delle comunit tracciano dei percorsi di fede, e di traduzione del Vangelo nella vita, che sono validi per ogni Chiesa in ogni tempo. La PRIMA CORINZI una LETTERA dettata da Paolo (e autenticata alla fine con la sua firma e una breve frase di saluto) durante la sua permanenza ad Efeso negli anni 54-55 E stata inviata a Corinto attraverso Timoteo. Non la PRIMA che manda (vedi 5,9-11: vi ho gi ) e si decide a dettarla dopo aver ricevuto notizie orali sulla comunit da parte di operai (o parenti) della famiglia di Cloe e dopo che gli pervenuta una LETTERA degli stessi CORINZI , portata a Paolo da Stefana, Fortunato e Acaio. Si erano accumulate una serie di notizie e di problemi che Paolo non poteva rimandare alla sua visita, programmata per l estate dell anno seguente.


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