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LETTERA ENCICLICA - Vatican.va

LETTERA ENCICLICALAUDATO SI DEL SANTO PADREFRANCESCOSULLA CURA DELLA CASA COMUNELIBRERIA EDITRICE VATICANA Copyright 2015 Libreria Editrice Vaticana 00120 Citt del Vaticano Tel. Fax copertina:Creazione degli animali, Duomo di Monreale (PA) Archivio Ultreya, Milano31. Laudato si , mi Signore , cantava san France-sco d Assisi. In questo bel cantico ci ricordava che la nostra casa comune anche come una sorella, con la quale condividiamo l esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia: Laudato si , mi Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con co-loriti flori et herba.

3 1. « Laudato si’, mi’ Signore », cantava san France- sco d’Assisi. In questo bel cantico ci ricordava che la nostra casa comune è anche come una sorella, con la quale condividiamo l’esistenza, e come una madre

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1 LETTERA ENCICLICALAUDATO SI DEL SANTO PADREFRANCESCOSULLA CURA DELLA CASA COMUNELIBRERIA EDITRICE VATICANA Copyright 2015 Libreria Editrice Vaticana 00120 Citt del Vaticano Tel. Fax copertina:Creazione degli animali, Duomo di Monreale (PA) Archivio Ultreya, Milano31. Laudato si , mi Signore , cantava san France-sco d Assisi. In questo bel cantico ci ricordava che la nostra casa comune anche come una sorella, con la quale condividiamo l esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia: Laudato si , mi Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con co-loriti flori et herba.

2 12. Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell uso irresponsabile e dell abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza che c nel cuore umano ferito dal peccato si mani-festa anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell acqua, nell aria e negli esseri viventi. Per questo, fra i poveri pi abbandonati e maltrattati, c la nostra oppressa e devastata terra, che geme e soffre le doglie del parto (Rm 8,22). Dimentichia-mo che noi stessi siamo terra (cfr Gen 2,7). Il nostro stesso corpo costituito dagli elementi del pianeta, 1 Cantico delle creature: Fonti Francescane (FF) 263.

3 4la sua aria quella che ci d il respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora. Niente di questo mondo ci risulta indifferente3. Pi di cinquant anni fa, mentre il mondo vacillava sull orlo di una crisi nucleare, il santo Papa Giovanni XXIII scrisse un ENCICLICA con la quale non si limit solamente a respingere la guerra, ben-s volle trasmettere una proposta di pace. Diresse il suo messaggio Pacem in terris a tutto il mondo cattolico , ma aggiungeva nonch a tutti gli uomi-ni di buona volont . Adesso, di fronte al deterio-ramento globale dell ambiente, voglio rivolgermi a ogni persona che abita questo pianeta. Nella mia Esortazione Evangelii gaudium, ho scritto ai membri della Chiesa per mobilitare un processo di riforma missionaria ancora da compiere.

4 In questa Encicli-ca, mi propongo specialmente di entrare in dialogo con tutti riguardo alla nostra casa Otto anni dopo la Pacem in terris, nel 1971, il beato Papa Paolo VI si rifer alla problematica ecologica, presentandola come una crisi che una conseguenza drammatica dell attivit incontrolla-ta dell essere umano: Attraverso uno sfruttamento 5sconsiderato della natura, egli rischia di distruggerla e di essere a sua volta vittima di siffatta degradazio-ne .2 Parl anche alla FAO della possibilit , sotto l effetto di contraccolpi della civilt industriale, di [..] una vera catastrofe ecologica , sottolineando l urgenza e la necessit di un mutamento radicale nella condotta dell umanit , perch i progressi scientifici pi straordinari, le prodezze tecniche pi strabilianti, la crescita economica pi prodigiosa, se non sono congiunte ad un autentico progresso sociale e morale, si rivolgono, in definitiva, contro l uomo.

5 35. San Giovanni Paolo II si occupato di que-sto tema con un interesse crescente. Nella sua prima ENCICLICA , osserv che l essere umano sembra non percepire altri significati del suo ambiente naturale, ma solamente quelli che servono ai fini di un im-mediato uso e consumo .4 Successivamente invit ad una conversione ecologica Ma nello stesso 2 Lett. ap. Octogesima adveniens (14 maggio 1971), 21: AAS 63 (1971), Discorso alla FAO nel 25 anniversario (16 novembre 1970), 4: AAS 62 (1970), Lett. enc. Redemptor hominis (4 marzo 1979), 15: AAS 71 (1979), Cfr Catechesi (17 gennaio 2001), 4: Insegnamenti 24/1 (2001), fece notare che si mette poco impegno per salvaguardare le condizioni morali di un autenti-ca ecologia umana.

6 6 La distruzione dell ambiente umano qualcosa di molto serio, non solo perch Dio ha affidato il mondo all essere umano, bens perch la vita umana stessa un dono che deve esse-re protetto da diverse forme di degrado. Ogni aspi-razione a curare e migliorare il mondo richiede di cambiare profondamente gli stili di vita, i modelli di produzione e di consumo, le strutture consolidate di potere che oggi reggono le societ .7 L autentico sviluppo umano possiede un carattere morale e pre-suppone il pieno rispetto della persona umana, ma deve prestare attenzione anche al mondo naturale e tener conto della natura di ciascun essere e della sua mutua connessione in un sistema ordinato.

7 8 Pertanto, la capacit dell essere umano di trasfor-mare la realt deve svilupparsi sulla base della pri-ma originaria donazione delle cose da parte di Lett. enc. Centesimus annus (1 maggio 1991), 38: AAS 83 (1991), Ibid., 58: p. Giovanni PaoLo ii, Lett. enc. Sollicitudo rei socialis (30 di-cembre 1987), 34: AAS 80 (1988), Cfr id., Lett. enc. Centesimus annus (1 maggio 1991), 37: AAS 83 (1991), Il mio predecessore Benedetto XVI ha rin-novato l invito a eliminare le cause strutturali delle disfunzioni dell economia mondiale e [..] correg-gere i modelli di crescita che sembrano incapaci di garantire il rispetto dell ambiente.

8 10 Ha ricordato che il mondo non pu essere analizzato solo isolan-do uno dei suoi aspetti, perch il libro della natura uno e indivisibile e include l ambiente, la vita, la sessualit , la famiglia, le relazioni sociali, e altri aspetti. Di conseguenza, il degrado della natura strettamente connesso alla cultura che modella la convivenza umana .11 Papa Benedetto ci ha propo-sto di riconoscere che l ambiente naturale pieno di ferite prodotte dal nostro comportamento irre-sponsabile. Anche l ambiente sociale ha le sue fe-rite. Ma tutte sono causate in fondo dal medesimo male, cio dall idea che non esistano verit indiscu-tibili che guidino la nostra vita, per cui la libert umana non ha limiti.

9 Si dimentica che l uomo non soltanto una libert che si crea da s . L uomo non crea se stesso. Egli spirito e volont , ma an-10 Discorso al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede (8 gennaio 2007): AAS 99 (2007), Lett. enc. Caritas in veritate (29 giugno 2009), 51: AAS 101 (2009), natura .12 Con paterna preoccupazione ci ha invitato a riconoscere che la creazione risulta com-promessa dove noi stessi siamo le ultime istanze, dove l insieme semplicemente propriet nostra e lo consumiamo solo per noi stessi. E lo spreco della creazione inizia dove non riconosciamo pi alcuna istanza sopra di noi, ma vediamo soltanto noi stessi.

10 13 Uniti da una stessa preoccupazione7. Questi contributi dei Papi raccolgono la ri-flessione di innumerevoli scienziati, filosofi, teolo-gi e organizzazioni sociali che hanno arricchito il pensiero della Chiesa su tali questioni. Non possia-mo per ignorare che anche al di fuori della Chiesa Cattolica, altre Chiese e Comunit cristiane come pure altre religioni hanno sviluppato una profon-da preoccupazione e una preziosa riflessione su questi temi che stanno a cuore a tutti noi. Per citare solo un esempio particolarmente significativo, vo-glio riprendere brevemente parte del contributo del caro Patriarca Ecumenico Bartolomeo, con il quale 12 Discorso al Deutscher Bundestag, Berlino (22 settembre 2011): AAS 103 (2011), Discorso al clero della Diocesi di Bolzano-Bressanone (6 agosto 2008).


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